Il Fronte del Cielo -
Emeroteca - L'Arena di Verona
1-2
ottobre
Sedi
di alti comandi austriaci sul Carso bombardate....
3-4 ottobre
Incursioni di velivoli nemici
9-10 ottobre
I velivoli
austriaci lanciano qualche bomba ...
10-11 ottobre
Una squadriglia di
14 velivoli italiani ...
13-14 ottobre
Un Taube vola
sopra il Re
21-22 ottobre
Dal comunicato del
Gen. Cadorna
22-23 ottobre
Dal comunicato del
Gen. Cadorna
26-27 ottobre
Particolari
dell'incursione dei velivoli austriaci su Venezia
27-28 ottobre
Dal comunicato del
Gen. Cadorna
28-29 ottobre
L'inaudita
barbarie austriaca
29-30 ottobre
Il Re e i Generali
Cadorna e Porro a bordo ....
29-30 ottobre
La responsabilità
enorme degli attacchi su Venezia
30-31 ottobre
Dal comunicato del
Gen. Cadorna
Attenzione, le pagine di
questa sezione contengono solo la stampa del 1915, cioè L'Arena, Il
Corriere della Sera e La Lettura; per visitare le altre pagine mostrate
in indice entrare dalla sezione "La Memoria" dal menù principale
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L'ARENA 1-2 OTTOBRE 1915
SEDI DI ALTI COMANDI AUSTRIACI SUL CARSO BOMBARDATE DA UN NOSTRO AEROPLANO
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 30 settembre: Un idroplano nemico lanciò due bombe su Porto Busso: Nessuna vittima e nessun danno. Un nostro velivolo bombardò, pare con efficacia,
alcune località sul Carso, indicate come sedi di alti comandi austriaci.
Qualche bomba nei dintorni della stazione di Cervignano. Dal comunicato del Gen. Cadorna - Un velivolo nemico lanciò ieri qualche bomba nei dintorni della stazione Cervignano, ferendo due cittadini. Altri
due velivoli tentarono incursioni contro le nostre posizioni sul Carso, ma furono ricacciati dal fuoco dei nostri posti antiaerei
I VELIVOLI AUSTRIACI LANCIANO QUALCHE BOMBA SU ROCCHETTE IN VAL D'ASTICO, E SULLA STAZIONE DI CERVIGNANO
Dal comunicato del Gen. Cadorna: Velivoli austriaci lanciarono qualche bomba su Rocchette in Valle d'Astico, senza produrre danni e sulla stazione ferroviaria di Cervignano dove 3 soldati
rimasero leggermente feriti
UNA SQUADRIGLIA DI 14 VELIVOLI ITALIANI BOMBARDA IMPORTANTI LOCALITA' NEMICHE
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 9 ottobre: Una squadriglia di 14 nostri velivoli bombardò ieri la sede di un alto comando austriaco in Costanievica, e la stazione ferroviaria di Nabresina.
Ad onta del tiro di numerosi antiaerei nemici, i velivoli rientrarono incolumi nelle linee. Un aeroplano austriaco lanciò freccie sopra un nostro accampamento e una bomba su Cormons (?). Nessun danno
L'"Idea Nazionale" ha da Udine: In questi giorni il Re ha percorso instancabilmente il fronte orientale raggiungendo la sua residenza solo a tarda ora della notte. L'altra mattina il Re si trovava
sul Carso presso una batteria della quale osservava il tiro. All'improvviso si udirono in aria degli scoppi di shrapnels che inseguivano un aeroplano nemico cercando di arrestarne il percorso, ma l'aeroplano filava velocissimo sfuggendo al
bombardamento e proseguendo nella direzione della batteria presso cui era il Re. Gli ufficiali che l'attorniavano vedevano avvicinarsi il taube con qualche apprensione. Re Vittorio Emanuele li rassicurò con un sorriso e non si
mosse seguendo imperturbato l'azione delle batterie. Il Taube passò senza gettare alcuna bomba. Prontamente gli corsero incontro due aeroplani nostri sollevatisi all'allarme da un vicino campo di aviazione. Allora il Tube tentò di elevarsi anche più
e di sfuggire, ma con abile manovra i velivoli italiani gli tagliarono il passo costringendolo a virare di bordo. Però prima di rivarcare il fronte l'aeroplano nemico volle disfarsi del suo carico gettando le bombe che certo
avevano altra destinazione una di queste andò a cadere presso un gruppo di case forse a duecento metri dal Re. Solo allora il Re si mosse ma per correre in aiuto delle presunte vittime. Dove la bomba era caduta si alzava una
colonna di fuoco; era bruciata una stalla ma non vi fu alcun danno alle persone.
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 20 ottobre:Ieri una squadriglia di nostri velivoli eseguì una nuova incursione sul campo nemico di aviazione di Aisovizza. Furono lanciate numerose bombe con risultati visibilmente
ottimi, fatti segno al fuoco di numerose artiglierie dell'avversario, i velivoli rientrarono incolumi.
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 21 ottobre: Ieri mattina con condizioni atmosferiche avverse con nebbia e forte vento, squadriglie di nostri velivoli eseguirono nuove ardite incursioni sul Carso
. Furono bombardati il campo di aviazione di Aisovizza e colonne nemiche presso Birhula e Temnica, appostamenti di artiglieria nella zona di Doberdò; la stazione di Duino e viadotti a nord di tale località. Sfuggendo ai tiri di
numerose artiglierie contraere, i velivoli rientrarono incolumi.
I PARTICOLARI DELL'INCURSIONE DI VELIVOLI AUSTRIACI SU VENEZIA
Un ulteriore comunicato "Stefani" oltre quello da noi pubblicato ieri dice: Questa mattina (25) Venezia è stata fatta segno ad un nuovo attacco da parte del nemico. Alle 8,40 tre aeroplani austriaci hanno lanciato
parechie bombe che hanno ferito leggermente tre persone ed hanno arrecato lievissimi danni materiali. La magnifica calma dei veneziani. Fu una sorpresa generale per tutti indistintamente i buoni veneziani. Era già trascorso tanto tempo
dall'ultima incursione che ogni buon cittadino si era abituato si alla guerra ma ad una guerra letta sui giornali. Quandò tuonò il primo colpo di cannone e la loro eco si propagò a scuotere i più tranquilli deserti della laguna,
i veneziani si guardarono in faccia. Che giuoco è questo? pare si chiedessero a vicenda. E tanto era lontano il pensiero di una incursione nemic, che i più tranquillamente sentenziarono dovesse significare quel colpo una prova dei nuovi cannoi antiaerei.
Ma presto la musica assurse ad un crescendo portentoso, superbo, e tutti certo non in omaggio alle prescrizioni militari che vietano di soffermarsi nelle vie durante gli attacchi aerei, si precipitarono all'aperto per assistere quanto meglio
era possibile al duello accanito. La serata chiara si prestava comodamente atutti, ai visitatori, ai nostri artiglieri, alla folla dei curiosi avidi di emozioni ed ebbri di sentimenti patriottici. I caffè, gli esercizi pubblici si svuotarono
d'incanto di tutto l'elemento maschile. Non vi restarono che le signore e le donne del popolo, ma anch'esse a malincuore per obbedire ai rispettivi mariti. Nè soltanto a San Marco la folla assistette allo spettacolo aggressivo. Ieri,
fin dal mattino, Venezia era insolitamente animata. ...
I PARTICOLARI DELL'INCURSIONE DI VELIVOLI AUSTRIACI SU VENEZIA
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 25 ottobre: Nella giornata del 24 nostri velivoli bombardarono con efficacia accampamenti nemici sull'altopiano di Bainsizza e del Carso. Un aviatore nemico fu assalito da un
nostro aeroplano con fuoco di mitragliatrice e messo in fuga. Tutti i nostri velivoli ritornarono incolumi nelle linee
A bordo di un aeroplano ispezionano le posizioni del Basso Isonzo. Dalla "Gazzetta del Popolo". Anche il Re nei giorni della grande azione che si stà svolgento lungo tutta la fronte ha osservato la battaglia dall'alto
di un aeroplano, percorrendo tutta la linea dell'Isonzo. Il corrispondente al campo del giornale francese era riuscito a ritrarre il Re durcolle seguenti parole: "Il Re ha volato lungo tutta la linea dell'Isonzo, sopra un apparecchio pilotato dal colonnello
Barbieri; egli si è allontanato assai dalla linea delle truppe, per poter vedere la città di Trieste, che sulla sponda adriatica attende l'ora della liberazione". Invece l'"Illustration" riproduce la fotografia di Cadorna e Porro in
aeroplano che ispezionano le posizioni del basso Isonzo
Dal comunicato del Gen. Cadorna - 30 ottobre: Nostri velivoli eseguirono ieri incursioni sugli altopiani di Bainsizza e del Carso: furono bombardate in vari punti la ferrovia di Trieste e colpite accampamenti e colonne
nemiche in marcia. Nonostante il vivissimo fuoco di numerose artiglierie antiaeree i velivoli rientrarono incolumi