Il Fronte del Cielo - Emeroteca - L'Arena di Verona

 

 
   

 

1-2 luglio Efficaci azioni dei nostri aviatori
     
5-6 luglio Innocue bombe d'un aeroplano nemico a Malamocco
     
6-7 luglio I nostri dirigibili
     
8-9 luglio Il campo di aviazione di Aisovizza incendiato, e la stazione di Nabresina bombardata
     
9-10 luglio Tre Zeppelin ordinati dall'Austria per usarli contro l'Italia
     
10-11 luglio Nuovo bombardamento aereo della stazione di Nabresina ...
     
14-15 luglio Una squadriglia aerea italiana bombarda un grande accampamento austriaco presso Gorizia
     
18-19  luglio I nostri dirigibili bombardano opere ed accampamenti nemici a Gorizia e sul Carso ..
     
19-20 luglio La cattura d'uno degli aeroplani austriaci che gettarono bombe su Bari
     
20-21 luglio Importantissime azioni della Marina e dei dirigibili italiani nell'arcipelago dalmata
     
20-21 luglio Aviatore salvo per miracolo cadendo da 500 metri
     
21-22 luglio Un aeroplano austriaco abbattuto a Farra di Manzano..
     
22-23 luglio Il valore dei nostri aerostieri
     
24-25 luglio La ferrovia di Nabresina bombardata con efficaci risultati dai nostri dirigibili
     
24-25 luglio Sulla cattura dell'idroplano austriaco a Barletta
     
25-26 luglio Battaglia di aeroplani su Trieste
27-28 luglio La censura e il volo dell'aeroplano austriaco su Verona
     
30-31 luglio Gli aviatori austriaci sparano sui nostri feriti..
     
  Attenzione, le pagine di questa sezione contengono solo la stampa del 1915, cioè L'Arena, Il Corriere della Sera e La Lettura; per visitare le altre pagine mostrate in indice entrare dalla sezione "La Memoria" dal menù principale  


L'Arena - giugno 1915

L'Arena - agosto 1915

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L'ARENA 1-2 luglio 1915
EFFICACI AZIONI DEI NOSTRI AVIATORI

La "Stefani" comunica:I metodi di guerra austriaci risultano anche da questo episodio. Mentre verso la fine dell'azione in una delle giornate di battaglia sulla linea dell'Isonzo una colonna di feriti discendeva la collina per prendere posto nei camions della sanità, un aeroplano nemico si abbassò a circa 300 metri sui feriti aprendo contro di essi un vivo fuoco di mitragliatrice. Gli aviatori aaustriaci si indugiarono a lungo nella cavalleresca bisogna volteggiando sui nostri feriti e continuando a sparare. Fortunatamente i danni alle persone furono irrilevanti. Dai feriti e dai nostri sanitari si levò un coro di proteste contro l'atto sleale e inumano. E' da escludere che gli aviatori austriaci non avessero visto che si trattava di feriti perchè a 300 metri di altezza erano perfettamente visibili le barelle, le fasciature e i segnali della "Croce Rossa".

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L'ARENA 5-6 luglio 1915
INNOCUE BOMBE D'UN AEROPLANO NEMICO A MALAMOCCO

La "Stefani" comunica:I metodi di guerra austriaci risultano anche da questo episodio. Mentre verso la fine dell'azione in una delle giornate di battaglia sulla linea dell'Isonzo una colonna di feriti discendeva la collina per prendere posto nei camions della sanità, un aeroplano nemico si abbassò a circa 300 metri sui feriti aprendo contro di essi un vivo fuoco di mitragliatrice. Gli aviatori aaustriaci si indugiarono a lungo nella cavalleresca bisogna volteggiando sui nostri feriti e continuando a sparare. Fortunatamente i danni alle persone furono irrilevanti. Dai feriti e dai nostri sanitari si levò un coro di proteste contro l'atto sleale e inumano. E' da escludere che gli aviatori austriaci non avessero visto che si trattava di feriti perchè a 300 metri di altezza erano perfettamente visibili le barelle, le fasciature e i segnali della "Croce Rossa".

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L'ARENA 6-7 luglio 1915
I NOSTRI DIRIGIBILI

La "Stefani" comunica:I metodi di guerra austriaci risultano anche da questo episodio. Mentre verso la fine dell'azione in una delle giornate di battaglia sulla linea dell'Isonzo una colonna di feriti discendeva la collina per prendere posto nei camions della sanità, un aeroplano nemico si abbassò a circa 300 metri sui feriti aprendo contro di essi un vivo fuoco di mitragliatrice. Gli aviatori aaustriaci si indugiarono a lungo nella cavalleresca bisogna volteggiando sui nostri feriti e continuando a sparare. Fortunatamente i danni alle persone furono irrilevanti. Dai feriti e dai nostri sanitari si levò un coro di proteste contro l'atto sleale e inumano. E' da escludere che gli aviatori austriaci non avessero visto che si trattava di feriti perchè a 300 metri di altezza erano perfettamente visibili le barelle, le fasciature e i segnali della "Croce Rossa".

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L'ARENA 1-2 luglio 1915
IL CAMPO DI AVIAZIONE DI AISOVIZZA INCENDIATO, E LA STAZIONE DI NABRESINA BOMBARDATA

Nella notte del 6 un nostro dirigibile bombardava efficaciemente l'importante incrocio ferroviario a nord di Opcina. Nel mattino del 6 una squadriglia di nostri aeroplani riusciva a lanciare numerose bombe sul campo di aviazione austriaco presso Aisovizza, ad est di Gorizia, provocandovi incendi. Un'altro aeroplano gettava bombe sulla stazione di Nabresina. Fatti segno al fuoco di artiglieria e mitragliatrici gli aviatori rientravano incolumi. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 5-6 luglio 1915
TRE ZEPPELIN ORDINATI DALL'AUSTRIA PER USARLI CONTRO L'ITALIA

Parigi, 9. Il "Journal" ha da Amsterdam che lo stato maggiore austriaco ha ordinato agli stabilimenti di Friedrichshasen tre "Zeppelin" che dovranno essere utilzzati contro l'armata italiana.

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L'ARENA 6-7 luglio 1915
NUOVO BOMBARDAMENTO AEREO DELLA STAZIONE DI NABRESINA A ...

Un nostro aeroplano ha bombardato da meno di cento metri di Altezza, la stazione di Nabresina, colpendo in pieno il bersaglio. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 14-15 luglio 1915
UNA SQUADRIGLIA AEREA ITALIANA BOMBARDA UN GRANDE ACCAMPAMENTO AUSTRIACO PRESSO GORIZIA

Ieri all'alba, una squadriglia di nostri aeroplani bombardò con efficacia dall'altezza di circa 600 metri un grande accampamento nemico nei dintorni di Gorizia. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 18-19 luglio 1915
I NOSTRI DIRIGIBILI BOMBARDANO OPERE E ACCAMPAMENTI NEMICI A GORIZIA E SUL CARSO - BOMBE DI AEROPLANI AUSTRIACI SULLA CITTA' APERTA DI BARI

Nella notte sul 17 due nostri dirigibili hanno bombardato le opere nemiche attorno a Gorizia ed accampamenti nemici sulle pendici settentrionali del Monte San Michele, nel Carso, con risultati giudicati soddisfacenti.I dirigibili che durante le loro azioni furono costantemente illuminati dal nemico con razzi e fatti segno a vivo fuoco di artiglieria, all'alba rientrarono incolumi nelle nostre linee. Firmato Generale Cadorna. Roma 17 (ufficiale) - Stamane tre aeroplani austraci hanno volato su Bari lanciando complessivamente otto bombe, le quali hanno causato danni materiali. Vi sono stati sei morti e vari feriti. La popolazione si è mantenuta in perfetta calma.

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L'ARENA 19-20 luglio 1915
LA CATTURA D'UNO DEGLI AEROPLANI AUSTRIACI CHE GETTARONO BOMBE SU BARI

Roma 18 (ufficiale) - Uno degli aeroplani austriaci che ieri gettarono bombe su Bari fu colpito nel viaggio di ritorno dal fuoco di fanteria e cadde in mare all'altezza di Barletta. L'apparecchio raggiunto da una barca di pescatori, nela quale avevano preso posto due soldati di fanteria, una guardia di finanza e una guardia d cam.....venne catturato, insieme con i due ... austriaci che lo montavano.

I PARTICOLARI DEL "RAID" SU BARI

I velivoli austriaci che ieri gettarono bombe su Bari, dopo compiuta la poco eroica gesta, presero la via del mare presso Barletta, inseguiti attentamente dai posti di avvistamento e fatti bersagli dai nostri tiri assai aggiustati, tantochè uno rimase colpito. A tremila metri da Barletta fu visto un aeroplano piegarsi lentamente su un lato e discendere. Allora parecchi militari e funzionari di P.S. saltarono in una imbarcazione e raggiunsero il velivolo proprio quando cadeva in acqua. L'aeroplano nemico fu così catturato e trasportato a riva mentre i due austriaci che lo montavano venivano fatti prigionieri. Allo sbarco la folla di popolo accolse entusiasticamente i nostri. La cattura si deve..

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L'ARENA 20-21 luglio 1915
IMPORTANTISSIME AZIONI DELLA MARINA E DEI DIRIGIBILI ITALIANI NELL'ARCIPELAGO DALMATA

Sono da annoverarsi tra le azioni aeree notevoli: bombardamento compiuto il ... corr. da un nostro dirigibile contro lo Stabilimento Tecnico Triestino, già gravemente danneggiato nella precedente incursione del giorno 4; questa volte le bombe gettate in quell'importante cantiere hanno fatto divampare un incendio .... visibile a 40 km di distanza. Il lancio di bombe compiuto da un nostro idrovolante, su cacciatorpediniere austriache raccolte nelle acque di fasano presso Pola il 14 corr.; il bombardamento eseguito da due nostri idrovolanti contro una batteria in vicinanza del faro di Salvore il 14 corr.; l'intenso bombardamewnto compiuto con ottimo risultato, da un nostro diribile della stazione di Grignano e degli impianti attigui della linea ferroviaria Trieste-Monfalcone il 16 corrente. Il 17 corr. un idrovolante nemico, facente parte di una squadriglia che aveva volato su Barfi e Barletta è stato catturato e con esso i due ufficiali che lo montavano. THAON DE REVEL.

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L'ARENA 20-21 luglio 1915
AVIATORE SALVO PER MIRACOLO CADENDO DA 500 METRI!

Si ha da Novara: Al campo militare di aviazione saliva su un monoplano Gabardini da 80 HP il noto "sortmann" ora soldato Nino Comolli di Milano per dare l'ultima prova di brevetto. Per un terribile colpo di vento l'apparecchio slittava su un ala e precipitava da circa 500 metri. Quando i soccorsi arrivarono si potè estrarre il Camolli sano e salvo mentre l'apparecchio era rimasto infranto. Al campo di aviazione ufficiali e soldati sono in festa per il salvato aviatore che è un valente pilota el nostro esercito.

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L'ARENA 21-22 luglio 1915
UN AEROPLANO AUSTRIACO ABBATTUTO A FARRA DI MANZANO - UN CAPITANO E UN TENENTE PRIGIONIERI

Telegrafano da Udine al "Secolo": Un aeroplano austriaco che tentò di raggiungere e bombardare Udine è atterrato a Farra di Manzano: gli ufficiali che lo montavano, un capitano e un tenente erano stati entrambi feriti dai proiettili degli sharapnels. Sono entrambi prigionieri.

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L'ARENA 22-23 luglio 1915
IL VALORE DEI NOSTRI AEROSTIERI

Telegrafano da Londra al "Secolo": "La "Pall Mall Gazette" osserva che le operazioni compiute dai dirigibili italiani contro lo stabilimento Tecnico di Triestee e della flotta contro Gravosa, Cattaro e le isole dalmate giustifichino probabilmente la perdita di due incrociatori". Anche i comunicati di Cadorna hanno spesso posto in rilievo l'azione efficace dei nostri dirigibili; ora ci piace riprodurre a tal proposito la nobile lettera che il Colonnello Morris sciveva al nostro direttore l'anno scorso anchè perchè in questo momento è oppportuno rievocare ceri atti di fede. Con molto piacere ho ricevuto la gentile Sua lettera del 3 aprile in seguito al viaggio aereo da Lei compiuto col dirigibile ..., e molto vivamente La ringrazio sia per le cortesi espressioni in essa lettera contenute, sia per l'entusiasmo sincero con il quale Ella si compiace di magnificare la bravura dell'equipaggio del dirigibile e i progressi dell'Aeronautica Militare Italiana. La Sua ben gradita lettera è una di quelle che più caramente si conservano poichè quanto in essa è scritto reca conforto grande all'animo di chi attende con ogni sforzo al progresso ed all'affermazione di questa novella forma dell'umana attività. Nuovamente quindi io La ringrazio per quanto Ella si è compiaciuta di scrivermi mentre Le invio l'esressione della mia perfetta osservanza. DoV.mo Colonnello MORRIS.

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L'ARENA 24-25 luglio 1915
LA FERROVIA DI NABRESINA BOMBARDATA CON EFFICACI RISULTATI DA NOSTRI DIRIGIBILI

Roma 30 - Il Capo di Stato Maggiore della Marina comunica: Nella notte del 22 corrente un nostro dirigibile ha gettato bombe su Can Polaj (a nord est di Nabresina) e sulla ferrovia di Nabresina. Tutte le bombe sono esplose con ottimi risultati. Un'identica incursione aerea sulla ferrovia di Nabresina è stata da noi ripetuta con un altro dirigibile la scorsa notte, lanciando con efficacia sul bersaglio un forte peso di esplosivo. Entrambi i dirigibili fecero ritorno incolumi, benchè fossero stati fatti segno a un nutrito fuoco di cannoni e fucili. ... Firmato THAON DE REVEL

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L'ARENA 24-25 luglio 1915
SULLA CATTURA DI UN AEROPLANO AUSTRIACO A BARLETTA

Dal "Rinnovamento" di Foggia togliamo, dal suo numero di lunedì, i seguenti particolari interessanti sulla cattura dell'idroplano austriaco fatta sabato nelle acque di Barletta. Precipitato in acqua l'aeroplano non è stato facile catturarlo. Dalla riva è andata verso l'aeroplano una prima imbarcazione con due soldati di fanteria, un agente di finanza e una guardia campestre, che hanno arrestato il pilota e il meccanico. Nel contempo giungeva un'altra imbarcazione con ufficiali dei bersaglieri, uno dei quali, il sottotenente La Porta di Roma, buon nuotatore, si gettò in acqua per raggiungere l'apparecchio e catturarlo. Avvenne tra ii nostri ufficiali e i due austriaci - due tenenti di vascello - il seguente dialogo. - Non toccate l'apparecchio che contiene esplosivi! - Dunque è con codesti mezzi briganteschi che si combattete? - No. Dobbiamo dire il vero, non abbiamo più bombe ... - Dateci la vostra parola di onore. - Ve la diamo! E intanto l'apparecchio è avvicinato alla riva. Bene o male i due nemici giungono in guardina: la trovano squallida e non degna di loro. Gli ufficiali italiani si impietosiscono e i nemici sono tradotti nel camerino dell'ufficiale di picchetto. I nemici sono rifocillati, hanno liquori, sigari e sigarette.

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L'ARENA 25-26 luglio 1915
BATTAGLIA DI AEROPLANI SU TRIESTE

Uno studente giunto con la famiglia a Firenza da Trieste, ha dichiarato di essere stato testimone di una fortunosa impresa di aviatori italiani su quella città. Due nostri aeroplani bombardarono con felice esito la ferrovia e lo stabilimento San Marco per costruzioni militari. Dal porto si innalzarono sei idroplani austriaci allo scopo di accerchiare i due velivoli, uno dei quali stava per essere catturato, quando due idroplani, pel girare in senso inverso, si urtarono a vicenda precipitando in mare.

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L'ARENA 27-28 luglio 1915
LA CENSURA E IL VOLO DELL'AEROPLANO AUSTRIACO SU VERONA

Ieri l'On. Salandra diramava ai Prefetti una nuova circolare per un maggiore rigore nell'esercizio della Censura, e qui siamo perfettamente d'accordo con la "Perseveranza" nell'affermare che queste disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio, vengono in buon punto per togliere di mezzo .... fino all'inverosimile, più spesso fino all'assurdo ....non sviare in nessun modo e per nessun motivo l'opinione pubblica, non perdere di vista la realtà, nutrirci, anzi, di questa per non esaltarci se buona, per dominarla e piegarla se cattiva: oggi occore dare, di fronte agli stranieri, esempio di dignità e serietà di popolo maturo per le più grandi conquiste. Ma noi vorremmo solo che il criterio di questo ragionato e patriottico rigore fosse ragionato e non soffrisse eccezioni. I lettori sono buoni testimoni come dalla nostra penna non è mai uscita nessuna protesta, contro la censura, come abbiamo accettato senza amare parole, tutte le conseguenze di questi rigori, ma ciò che non possiamo oggi assolutamente passare sotto silenzio è la patente ingiustizia della quale siamo vittime poichè mentre ad esempio, tutti i giornali veneziani di stamane recano perfino particolari inesatti sul volo dell'aeroplano austriaco nel cielo di Verona, i fogli veronesi avvertiti subito dal censore di non pubblicare una riga se ne astennero come era loro dovere. Difatti il nostro giornale che Domenica aveva già pronto il cenno relativo, uscì con lo spazio in bianco e gli altri giornali tacquero del pari. Sappiamo, che il censore, uomo di coscienza rigida, intercettò anche i telegrammi spediti ai giornali di fuori, viceversa oggi perchè la censura alle lettere private è stata soppressa, vediamo che la notizia viene propalata dai giornali veneziani. E' giusto tutto questo? E che male c'era annunziare che un aeroplano era volato su Verona, lanciando delle bombe una sola delle quali era esplosa senza far vittime e che l'aviatore nemico alle prime fucilate s'era subito alzato a 2000 metri volando verso il Garda lasciando cadere dei foglietti promettendo un ritorno se non fosse stato catturato? Che male c'era a narrare tutto questo invece di lasciare poi stampare a Venezia che furono uccisi due cavalli ciò che non è vero affatto? E perchè in seguito ai rapporti ufficiali, la "Stefani" non ha diramato il consueto comunicato? Intanto ecco gli effetti di questo irregolare andazzo di cose. A Venezia si può pubblicare la notizia e diffonderla con i giornali di quella città anche a Verona. A Verona invece, silenzio assoluto, lasciando adito a fantastiche supposizioni. Noi segnaliamo l'inconveniente a S.E. Salandra uomo per tanti titoli altamente benemerito della nostra Patria, perchè provveda ed eviti per l'avvenire quanto è fino ad ora accaduto con danno non solo dei giornali locali, ma anche a maggiore tranquillità dei cittadini i quali dovrebbero almeno essere informati degli avvenimenti che si svolgono sotto i propri occhi, per controllare la verità e la serietà delle informazioni.

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L'ARENA 30-31 luglio 1915
GLI AVIATORI AUSTRIACI SPARANO SUI NOSTRI FERITI - INDEGNI METODI DI GUERRA

La "Stefani" comunica:I metodi di guerra austriaci risultano anche da questo episodio. Mentre verso la fine dell'azione in una delle giornate di battaglia sulla linea dell'Isonzo una colonna di feriti discendeva la collina per prendere posto nei camions della sanità, un aeroplano nemico si abbassò a circa 300 metri sui feriti aprendo contro di essi un vivo fuoco di mitragliatrice. Gli aviatori aaustriaci si indugiarono a lungo nella cavalleresca bisogna volteggiando sui nostri feriti e continuando a sparare. Fortunatamente i danni alle persone furono irrilevanti. Dai feriti e dai nostri sanitari si levò un coro di proteste contro l'atto sleale e inumano. E' da escludere che gli aviatori austriaci non avessero visto che si trattava di feriti perchè a 300 metri di altezza erano perfettamente visibili le barelle, le fasciature e i segnali della "Croce Rossa".

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