Il Fronte del Cielo - Osservazione e Ricognizione - 7.7 - 48^ Squadriglia
Questa unità si costituisce come 8^ Squadriglia per l’Artiglieria, su apparecchi Farman il 5 aprile 1916 alla Comina per la 4^ Armata. Divenuta 48^, il 30 aprile 1916 va nel VII Gruppo e si trasferisce a Belluno, aeroporto di San Pietro al Campo. E’ formata dal seguente personale: comandante capitano Goggredo Maurel, piloti sottotenenti Vittorio Bonomi, caporali Sante Garofalo, Luigi Mancini, Manlio Pilati, soladato Fedele Azzari e volontari Raffaele Capo e Angelo Filippi, osservatori i tenenti Arturo Bruni, Armando Del Sole, Adriano Del Vecchio, Sergio Granelli e sottotenenti Pietro Ferretti e Pietro Ostelli. E’ l’unica squadriglia sul fronte della 4^ Armata, e le è affidato un vasto territorio che va all’incirca da Feltre a Pieve di Cadore, dovendo fornire sostegno ai Corpi d’Armata I e IX e a vari nuclei autonomi. Effettua il primo volo di guerra il 7 maggio, e da allora compie ricognizioni fotografiche a largo raggio verso il Col di Lana e il Monte Piana. Ogni sua missione comportava il sorvolo di cime alte oltre 3000 metri, e le linee del fronte erano distanti in media 80 chilometri. A giugno si converte sul Caudron G.4 bimotore, un apparecchio più adatto per le zone di alta montagna, e l’11 luglio passa una sua sezione Farman alla 47^ Squadriglia, e due settimane dopo l’altra sezione Farman alla 46^. Il 16 luglio avviene un importante ricognizione di Del Sole sul Monte Piana. Il 30 luglio 1916 la 48^ perde il sergente Nello Barbieri e il soldato Emilio Doglio, morti in un volo di prova motori su un Caudron G.4. Intanto in luglio la 48^ lascia il VII Gruppo e diviene autonoma, a disposizione del Comando di Artiglieria della 4^ Armata. Il 13 agosto ha luogo un importante ricognizione di Riccardo Graziani che si spinge nella Valle dell’Adige fino a Bolzano. A settembre la 48^ riceve due piloti che saranno assi della ricognizione, i tenenti Aldo Finzi e Natale Palli. Effettua anche bombardamenti e missioni di protezione contro incursioni di aerei nemici, con i quali ha diversi scontri. Il 13 settembre 1916 perde in incidente il tenente Vezio Luccchesi, il cui Caudron G.3 va a sbattere contro un edificio in un atterraggio di emergenza a Palus S. Marco, si salva l’osservatore che era con lui, il tenente Ponzoni. Il 26 dicembre 1916 Maurel cede il comando al capitano osservatore Felice Porro. Nel 1916 la 48^ Squadriglia effettua, secondo i resoconti ufficiali, circa 90 voli di guerra. La Squadriglia si configura come un reparto d’elite e moltissimi dei suoi componenti diventeranno famosi: a parte Porro, essa fornirà il nerbo della Serenissima: Contratti, Finzi, Palli, Massoni e Sarti, mentre Piero Ferretti di Castelferreto sarà uno dei protagonisti dell’aviazione sportiva del dopoguerra. Al 1 gennaio 1917 la 48^ Caudron è a Belluno, autonoma, comandante Porro, piloti il tenente Finzi, sottotenenti Alberigo Balbi e Natale Palli, sergenti Edoardo Barbiroglio, Antonio Cremonese, Giuseppe Ghislanzoni e Michelangelo Riccardini, e gli osservatori tenenti Del Sole, Eugenio Gandolfi e Riccardo Graziani, e sottotenenti Guglielmo De Claricini, Pietro Ferretti, Ribelle Laghini, Gaetano Questa e Carlo Ronzoni. Vola pochissimo in gennaio per il clima invernale. Fra le ricognizioni notevoli spicca quella effettuata il 23 gennaio dai tenenti Palli e Ferretti, partiti e atterrati dal campo coperto di neve, che si spingono fino a Brunico e oltre per la valle del Tanfer. Il 24 febbraio 1917 l’aereo del sergente Cremonese e del soldato mitragliere Gabbi sostiene un lunghissimo duello aereo nel cielo di Fiera di Primiero con un incursore nemico, l’aereo italiano è colpito, il pilota è ferito ad un braccio ma non desiste, e alla fine il Caudron G.4 si sfascia in un atterraggio forzato sulla neve del campo di Feltre. A primavera la 48^ cessa di essere autonoma e rientra a far parte del VII Gruppo, poi a maggio passa nel nuovo XII Gruppo, costituito per la 4^ Armata, rimanendo a S. Pietro al Campo, Belluno. Porro assume il comando del XII Gruppo, ma mantiene anche il comando interinale della squadriglia. Il 24 aprile ha luogo un altro notevole volo di Finzi e Palli con il tenente De Claricini che si svolge per oltre 3 ore in territorio nemico dalla Marmolada all’Adamello. Il 26 aprile vi è un’altra ardita ricognizione di Ferretti con Finzi in Valle Isarco fino a Bressanone e Franzenfeste. Il 3 maggio l’apparecchio l’apparecchio di Aldo Finzi e di Stigliani, impegnato in una ricognizione sulle Alpi di Fassa ha uno scontro con un apparecchio nemico che viene messo in fuga ed inseguito fino a Predazzo. Un altro duello ha luogo il 10 maggio, quando il Caudron G.4 del sergente Balbi è attaccato da un caccia nemico e viene respinto. Il 24 maggio Palli con il tenente Ferretti su un G.4 attraversa il Trentino fino a Brunico e alla valle del Tanfer, atterrando poi al campo di Castenedolo. Il 3 giugno Finzi insieme a Del Sole fa una ricognizione fino a Bolzano, nel corso della quale ha uno scontro con un apparecchio nemico che viene messo in fuga. All’inizio di giugno la 48^ distacca la sua 2^ sezione sul campo di Feltre, coi piloti Aldo Finzi, sergente Martorana e sergente Riccardini e gli osservatori Del Sole, Graziani e Questa per circa due mesi. Il 14 giugno Finzi e Graziani effettuano una ricognizione fotografica sul monte Civarone, nonostante l’intenso fuoco antiaereo del nemico. Il 12 agosto Riccardini e Stigliani incontrano caccia nemici su Cima Paradiso e tornano alla base con qualche danno. Il 28 agosto Porro va in volo con il sottotenente Galetto e il loro aereo subisce un avaria ai motori tanto che si riesce a stento a rientrare al campo di Santa Giustina. L’11 settembre assume il comando della squadriglia il capitano osservatore Vittorio Giovine. Il 14 settembre, secondo alcune fonti, Stigliani avrebbe la peggio in un duello aereo con l’asso austriaco Wognar su Kisa, ma dal diario del reparto risulta solo che ritorna al campo per un guasto al motore. Invece il 25 ottobre quattro apparecchi della squadriglia compiono una missione di bombardamento di baraccamenti nemici in Val di Rienz: gli equipaggi partecipanti erano formati dai piloti tenete Massoni, sergente Riccardini, Martorana e sottotenente Sarti, rispettivamente con gli osservatori tenente Laghini, capitano Giovine, tenenti Graziani e Ferretti. Il 5 novembre l’aspirante Riccardini con l’osservatore tenente Betti, hanno un altro duello con un aereo nemico che attaccano tre volte e mettono in fuga o forse addirittura abbattono. Con l’arretramento del fronte la 48^ si sposta all’inizio di novembre a Casoni e Santa Giustina, e il 18 novembre a Castel di Godego, a fine anno ha in forza il comandante capitano osservatore Vittorio Giovine, gli osservatori Riccardo Graziani, Giglio Cervi, Ribelle Laghini, Umberto Fanton, Domenico Capalbi, Orfeo Cappa, Aldo Bertolotti e Giulio Betti, e sette piloti, tenenti Giuseppe Sarti, Massoni, Contratti, sottotenente Galetto, aspirante Michelangelo Riccardini, sergente Mantovano. Nel corso del 1917 le sono attribuite 224 missioni di guerra. Il 1° gennaio 1918 Laghini viene costretto a prendere terra dopo un combattimento con tre aerei nemici, in una missione effettuata con un SAML della 113^. Il 2 gennaio il campo di Castel di Godego è attaccato da bombardieri tedeschi. Al 1 febbraio la Squadriglia è trasferita al servizio di corpo d’armata o, in altre parole, alla ricognizione strategica. Intanto il Caudron G.4 era diventato troppo vecchio e la 48^ è destinata a riequipaggiarsi con il Pomilio PE, e intanto cede molto del suo personale di volo ad altri reparti, specie alla 35^ del suo XII Gruppo. Il 17 aprile perde il tenente osservatore Capalbi abbattuto nella zona di Val Seren con il caporale pilota Filippo Fertuzzi della 36^ e preso prigioniero. Ha effettuato 7 voli di guerra in febbraio, uno in marzo e uno in aprile. Il 21 aprile assume il comando interinale il tenente Fanton. Questi è protagonista col capitano Martorana di un incidente il 10 maggio che mette fuori uso il Caudron G.4 2073. Dopo poco, il Pomilio inizia a rivelare le sue esiziali caratteristiche. Il 13 maggio 1918 il tenente Umberto Fanton muore su un PE della 132^ con Jahier, per un rovesciamento dovuto alla tremenda instabilità di questo apparecchio. Assume il comando interinale della 48^ il tenente Laghini. A fine mese arrivano i primi Pomilio ceduti dalle squadriglie 132^ e 133^ che venivano sciolte, insieme ad alcuni valorosi sottufficiali piloti di quei reparti, come il bravo sergente Stillio della 132^. Intanto la 48^ non ha potuto eseguire più voli di guerra coi suoi esausti Caudron. Il 10 giugno torna il capitano Giovine che riassume il comando. Il 18 giugno la squadriglia partecipa al bombardamento di massa a bassa quota contro le truppe nemiche che tentavano di varcare il Piave, mandando quattro aerei ai comandi dei piloti sergente maggiore Stillio, sergente Macchi, sottotenente Scanavino e sergente Oldrati, avendo per osservatori il capitano Giovine e i tenenti Laghini, Bertolotti e Mazzocchi. Il giorno dopo gli stessi aviatori effettuano a più riprese ben nove bombardamenti, sganciando complessivamente 117 bombe, e l’azione viene ripetuta ancora il 20 giugno. In questa data il Pomilio pilotato da Scanavino, con a bordo Donadoni della 27^ Squadriglia è colpito da caccia nemici, con il serbatoio forato deve atterrare in emergenza al campo di Istrana, dove cappotta. Dal 1 ° luglio la 48^ passsa nel II Gruppo a rimpiazzare 132^ e 133^ che sono sciolte e le versano i loro Pomilio PE, con in forza solo Giovine, sei osservatori, i tenenti Laghini, Bertolotti, Mario Giacobbi, Gerolamo Maineri, Teveruccio Mazzocchi e Francesco Paolucci e i tre piloti, Martorana e sergenti Macchi e Cremonese. Il 4 luglio 1918 cade il caporale Filippo Oldrati della 132^, ma ormai ceduto alla 48^ per la quale volava, insieme al tenente osservatore Mutti della 27^, prendendo terra presso San Martino. Dall’11 luglio Giovine è sostituito al comando dal capitano osservatore Fabio Jannoni Sabastianini. Nell’estate 1918 la 48^, che era stata un vero “nido di aquilotti”, privata dei suoi assi, risulta in crisi, come si capisce da un encomio tributatole il 12 ottobre dal Comandante della 4^ Armata: “Nella recente crisi del materiale e morale causata da diversi gravi incidenti avvenuti agli apparecchi Pomilio, ben compresa dell’importanza capitale del compito affidatole della necessità che, data l’esiguo numero di apparecchi disponibili non si diffondesse una deleteria sfiducia in un tale tipo, il che avrebbe di conseguenza diminuito il numero degli aeroplani disponibili rendendo impossibile il funzionamento, anche ridotto, del servizio di informazioni, avendo serenamente continuato nel loro compito intensificando anzi, il lavoro dimostrando in tal modo un alto e sereno spirito del dovere intelligentemente e profondamente sentito”. La 48^ Squadriglia riceve poi un certo numero di osservatori e di piloti soprattutto tratti dalla 35^, a sua volta sciolta in luglio per i problemi del SIA, tanto che a tarda estate viene ad avere la seguente forza: comandante capitano Fabio Jannoni, piloti tenenti Vincenzo Napoli e Guido Brunati, aspirante Fusar Poli, sergenti Franco Macchi, Mario Milani, Umberto Rongione, caporale Garimberti ed osservatori i tenenti Bertolotti, Gallarotti, Grasso, Laghini, Mazzocchi, Paolucci, Ricci, Ronzoni e Questa. Il 6 ottobre l’osservatore tenente Cola e il sergente pilota Alfonso Giacomelli nel corso di una missione di ricognizione e lancio manifestini incontrano la contraerea nemica che li danneggi e ferisce il pilota alla gamba. L’aereo, pur reso inservibile, riusciva a riatterrare al suo campo. Il 20 ottobre la 48^ è assegnata alla nuova 12^ Armata francese, con una sezione SAML per collegamento con le fanterie (fornita dalla 21^ Squadriglia) e una sezione caccia di quattro aerei Hanriot con i piloti capitano Velardi, tenente Gisci, sergente Cabrini e caporale Perego. Quest’ultimo finisce dispeso in azione il 28 ottobre per poi tornare al reparto il giorno dopo. Al 4 novembre la 48^ ha efficienti sette aerei e una sezione Hanriot di quattro, fa parte del II Gruppo per la 4^ Armata ma è assegnata alla 12^ Armata a Castel di Godego. Durante il 1918 eseguiva 180 voli di guerra. Complessivamente nel conflitto eseguiva 494 voli di guerra. Fu sciolta a fine anno.
Da:
"I Reparti dell'Aviazione Italiana nella Grande Guerra, di Roberto
Gentiili, Paolo Varriale , 1999,
Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare
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Hd.1 CON IL ROSSO LEONE DELLA 72^ SQUADRIGLIA, CASTENEDOLO 1918
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