Il Fronte del Cielo - La Caccia - 6.6 - 72^ Squadriglia
La 72^ Squadriglia nasce dalla 3^ Squadriglia Caccia sul campo di Brescia il 15 aprile 1916. Dotata di 4 velivoli Aviatik e di una sezione di Farman (2 velivoli), fu assegnata al Capitano Gino Matteucci per condurre azioni offensive sul Trentino e crociere di protezione nel cielo di Brescia. Insieme a Matteucci ci sono i piloti tenente Umberto Re, il sergente Angelo Alberto, il sergente Remigio Robino, il caporale Gustavo Rizzoli, il caporale Adriano Cargiani, il caporale Umberto Ferro e il soldato Mario Moccafiche. Il 10 giugno durante un volo di prova rimane ferito il sergente Ferro con il Farman 758. Il 29 giugno un incursione austriaca su Brescia viene contrastata da 5 Aviatik e un Farman che decollano su allarme. Durante il mese di settembre la sezione Farman lascia la squadriglia che rimane equipaggiata con i soli Aviatik. In dicembre il comando della Squadriglia fu assunto dal Capitano Leone Tappi. Il 1 gennaio 1917 l'unità è inquadrata nel III Gruppo con nuovi piloti e specialisti. Ai precedenti si aggiungono infatti i sergenti Luigi Lucchini, Antonio Nava, Alfredo Tagliapietra e vari mitraglieri tra cui Luigi Burei, futuro pilota collaudatore della Macchi, Giovanbattista Dondelli, Secondo Fassio, Igino Ferraretto e Sestino Paoletti. Nel mese di febbraio i velivoli Aviatik furono sostituiti dai SAML e il giorno 28 ne risultano in carico sette. In marzo la Squadriglia si trasferisce sul campo di Ghedi dove continua i voli su allarme (nel primo trimestre 1917 ne compì 14). Durante il mese di aprile si ebbe un incremento dell'attività di volo, e il 16 Lucchini con Ferraretto hanno un incidente in atterraggio. Il velivolo, il SAML 1579, urta contro un albero e Lucchini rimane lievemente ferito. Il giorno dopo, il 17, la squadriglia è in lutto per la morte di Cargiani che precipita con il SAML 1581 nei pressi di S. Bartolomeo. Insieme a Cangiani, il mitragliere Fassio che riporta gravi lesioni. Nel frattempo la 72^ era passata momentaneamente al IX Gruppo (10 aprile), per ritornare dopo un mese esatto alle dipendenze del III Gruppo. L'11 maggio tutti i velivoli della Squadriglia decollano su allarme per contrastare un raid austriaco su Brescia. A 5000 metri di quota Moccafiche. (diventato nel frattempo sottotenente) con Alcide Gatti, e il capitano Tappi con Dondelli, raggiungono i velivoli nemici e ingaggiano combattimento. Dopo un breve scambio di colpi il SAML 1580 di Tappi precipita vicino a Botticino Sera con la morte immediata del Comandante e del mitragliere, che estratto dai rottami ancora in vita, decede poco dopo. Per questa azione l'equipaggio viene decorato con la medaglia di bronzo al valor militare. ll 22 maggio il comando della Squadriglia viene assunto dal Capitano Teresio Ferrè. Il 23 maggio viene distrutto in atterraggio il SAML 2418 pilotato dal sergente Riccardo Lamberti, che esce incolume dall'incidente. La situazione al 1 agosto 1917 vede al comando di Ferrè, i piloti Gatti, Moccafiche, Nava, Umberto Re, Robino, Cesare Dondi, il sergente Riccardo Lamberto e il caporale Enrico Pini. Ci sono inoltre gli osservatori Capitano Piero Pinna, i tenenti Adolfo Bono e Piero Ghinozzi. Nuovo incidente il 3 agosto, quando Mario Moccafiche e Pinna sono costretti a scendere sul ghiacciaio del Verenocolo a causa del maltempo. I due rimangono illesi ma il SAML 2428 è perduto. Il 30 agosto l'unità si trasferisce sul campo di Castenedolo (Bs). Il mese successivo schiera due sezioni a Castenedolo e una a Ponte S. Pietro, vicino a Bergamo. Il 20 settembre 1917 la 72^ Squadriglia cambiò denominazione assumendo la numerazione 120^. La 72^ Squadriglia viene nuovamente formata con ordine del 21 ottobre 1917 sul campo di Castenedolo (Bs) con il personale ed il materiale di due sezioni della 75^ Squadriglia Caccia quando quest'ultima venne sdoppiata, al comando interinale del tenente Giuseppe Rigoni ed alle dipendenze del III Gruppo (T. Col. Resio). Il numero 72 era rimasto scoperto con la precedente trasformazione della 72^ in 120^ squadriglia. La linea di volo era composta da biplani Nieuport con motore da 110 cavalli. La nuova squadriglia era composta da due sezioni ma già il 16 novembre successivo, con l'arrivo di nuovi velivoli Nieuport, fu aggiunta la terza. La prima missione della nuova unità ha luogo il 26 ottobre, con un volo di ricognizione compiuto dal Ten. Rigoni con un volo di oltre due ore da Castenedolo a Verona, Folzarca, Calli, Matterello, Trento Pergine, S. Cristoforo e ritorno per Susegana. Nei mesi di ottobre e novembre le condizioni meteorologiche ostacolano l’attività di volo non permettendo che 19 missioni. Dal 20 novembre al 2 dicembre 1917 vengono eseguiti 9 voli di scorta, 4 di caccia, 3 crociere e 8 voli di addestramento. Il 1° dicembre 1917, in seguito al nuovo assestamento dato all'aviazione mobilitata dopo la presa di posizione delle nostre truppe sul Piave, l’unità lascia il III Gruppo e passa alle dipendenze del IX (Magg. Giorgio Chiaperotti). In questo stesso mese il reparto inizia a riequipaggiarsi con i velivoli Hanriot Hd.1, dotato di mitragliatrice Vickers. Il comando era stato affidato in via provvisoria al ten. Giuseppe Rigoni con i piloti tenente Sebastiano Bedendo, tenente Giovanni Fasoli, tenente Natale Palli, sergente Giovanni Bartolomeo Arrigoni, entrambi provenienti dalla 75^ Squadriglia, sergente Giovanni Gerardini, sergente Teresio Marcellino, sergente Mario Pereno, sergente Francesco Pomponi, sergente Arrigo Rossi e soldato Ezio Franzi, Attilio Simonetta e Gino Baldi. Alla fine di dicembre Rigoni cede la guida del reparto al capitano effettivo Mario Omizzolo. Durante il mese le condizioni meteo rimasero ostili e la squadriglia fu in grado di effettuare solo 29 voli, due dei quali notturni. Non ci furono perdite. In totale nel corso dell'anno 1917 furono effettuati 58 voli di guerra. Il 1 gennaio 1918 la 72^ Squadriglia si trova sul campo di Castenedolo al comando del Cap. Omizzolo con i piloti Ten. Bedendo, Fasoli, Marchesini e Rigoni, c'erano poi i sergenti piloti Marcellino, Simonetta, Pereno, Gerardini, Pomponi e Rossi, i soldati piloti Franzi e Baldi. Il 1 gennaio tre velivoli compiono una ricognizione sull'altopiano. Nel gennaio 1918 la squadriglia dispone di 11 Hanriot Hd.1, cinque Nieuport con il motore da 80 hp e due Farman con il motore Colombo. I Farman (2 velivoli) sono adibiti alla caccia notturna nel cielo di Brescia. Il 19 gennaio tre piloti (Bedendo, Gerardini e Marcellino) con i rispettivi aerei sono distaccati a Sovizzo, nei pressi di Vicenza, alle dipendenze del III Gruppo ed aggregati alla 75^ Squadriglia, fino al 19 febbraio. Durante il mese di gennaio le condizioni meteo furono sovente proibitive.
Con ordine del 24 febbraio 1918 dell'Ufficio Servizi Aeronautici vengono potenziate le forze poste a difesa di Brescia e si dispone che la squadriglia raggiunga un organico di 18 piloti ed aerei. Arrivarono il Ten. Zanchi, il Ten. Rolando, il S. Ten Sommariva, il serg. Monti, il caporale De Matteis e il soldato Gallo. Le condizioni meteo furono comunque avverse per tutto il mese, tuttavia Baldi e Simonetta effettuarono anche dei voli notturni su Brescia avvalendosi di due velivoli Farman in dotazione alla squadriglia. L'8 gennaio il ten. Rigoni lasciò la squadriglia meritandosi un encomio dal comando della 1^ armata. I primi combattimenti dell'unità hanno luogo il 18 marzo. Mentre Pomponi ed il tenente Giuseppe Zanchi sostengono combattimenti senza esito sulla Val d'Adige, Franzi abbattè sul Monte Baldo il Brandenburg 269.06 della Flik 10/F, mentre il sergente Celestino Giordanino in crociera fra Riva ed Arco attaccò un apparecchio nemico inseguendolo fino a 700 metri su Arco e sparandogli contro 52 colpi desistendo dall'attacco solo per noie al motore. Il giorno successivo sostennero combattimenti Pomponi e Franzi. Franzi si ripete tre giorni dopo, il 21, abbattendo nella stessa località un Brandenburg. Il 28 marzo altro combattimento sostenuto dal ten Marchesini di scorta ad un SAML. Il 1° aprile la sezione Farman passò alla 37^ Squadriglia del XX Gruppo. Nel mese di aprile furono compiuti diversi mitragliamenti a bassa quota di truppe e postazioni nemiche. Con una tale azione compiuta il 23 aprile su Campo Maggiore; il Cap. Omizzolo ricevette un encomio dal comandante della 7^ Armata. Il 13 maggio Franzi ottiene la sua terza vittoria a Stenico, sulle Alpi Giudicarie, a spese di un caccia che insidiava un ricognitore italiano e tornato alla base ne riparte verso le 11.00 per prendere delle fotografie del nemico abbattuto. Invano se ne attende il ritorno a Castenedolo e nei giorni successivi vengono lanciati messaggi entro le linee austriache per conoscere la sorte del cacciatore italiano. Il pilota italiano riuscirà poi a rendere nota la sua sorte in una lettera alla madre spiegando di essere stato colpito al motore e costretto a prendere terra illeso entro le linee austriache in Val Giudicaria nei pressi di Pinzolo. Il 13 maggio il Ten. Sommariva abbattè un velivolo austriaco. Il 15 maggio la 72^ Squadriglia dispone al comando di Mario Omizzolo di 18 Hanriot Hd.1, un Nieuport e lo SPAD 5384. La compongono i piloti Gerardini, Giordanino, Pompon, Zanchi, Capitano Pietro Marchesini, Tenente Ottorino Frazzi, tenente Arrigo Archibugi , tenente Camillo Sommariva, tenente Giuseppe Rolando, sergente Teresio Marcellino, sergente Serafino Monti, sergente Giovanbattista Vercelli, caporale Giovanni De Matteis e soldato Vincenzo Gallo. All'intensa attività di maggio segue un periodo di ancor maggiore impegno in giugno, mese in cui la squadriglia fa parte della massa di manovra comandata dal Tenente Colonnello Pier Ruggero Piccio ed opera dal campo di Busiago (Tv). Il 17 giugno Sommariva parte di primissima mattina sotto un violento nubifragio per mitragliare le truppe austriache che marciano sulla strada S. Croce-Paludello, nel quadro dell'ultima grande offensiva austriaca. In territorio austriaco ingaggia un violento combattimento aereo in cui viene gravemente ferito al capo. Con le ultime forze riesce a sfuggire ai nemici ed a portare il suo Hanriot 11419 a prendere terra entro le linee italiane, ma, nonostante venga prontamente soccorso e portato all'ospedale da campo numero 77, lo sfortunato ufficiale muore il giorno successivo. Il 1° luglio la squadriglia rientra a Castenedolo. Al reparto sono presenti anche il tenente Aldo Passalacqua ed il sergente Riccardo De Paolini. Il 16 il tenente Americo Crocetti per difendere il ricognitore che gli era stato affidato impegna combattimento assieme a Pomponi con alcuni aerei austriaci. Nello scontro viene ferito al piede destro da alcune pallottole incendiarie, malgrado ciò riesce a raggiungere il campo di Lodrone. Ad attaccare gli italiani era stata una pattuglia al comando dell'Oberleutnant Friedrich Navratil e composta dai parigrado Stefan Stec e Franz Peter, che al ritorno rivendica anche altri due Hanriot costretti all'atterraggio in Val dei Concei, un evento di cui non vi è traccia nelle perdite italiane, giacchè Pomponi rientra regolarmente al campo alle 11.00. Il 17 luglio la squadriglia entra a far parte del neo costituito XXIV Gruppo e lo stesso giorno Omizzolo viene encomiato per aver riportato alla base il suo Hanriot seriamente danneggiato in combattimento. Il 4 agosto l'unità subisce una nuova perdita quando Archibugi per un errata manovra si schianta con il suo Hd 646 mentre faceva acrobazia sul campo di Ghedi. Il 14 agosto rimase ferito il capitano Bruno Lodolo, che urta con il suo Hd.1 19196 un cavo di teleferica mentre atterra in un campo di soccorso di Vezza d'Oglio, dove si reca per conferire con il Comando del Corpo d'Armata. Il 7 settembre Omizzolo passa alla 79^ Squadriglia e cede il comando al capitano Renato Tasselli. Al reparto si è intanto aggiunto il tenente Serra. La notte del 15 viene pianificata un esercitazione per le fotoelettriche di Brescia ed a tal scopo parte il sottotenente Gino Baldi con il caporalmaggiore Lucinio Bonetti a bordo del Farman 2674. Un guasto al motore li costringe ad un atterraggio d'emergenza che si conclude urtando con l'ala sinistra la terrazza di Villa Codignoni. Fortunatamente il pilota esce illeso dai rottami ed il mitragliere se la cava con la frattura della gamba. Il 25 settembre, all'atto dello scioglimento del XXIV Gruppo, l'unità passa alle dipendenze del XX. Il 16 ottobre la 72^ Squadriglia entra' a far parte del XVII Gruppo e si trasferisce sul campo di Quinto di Treviso. Il 23 ottobre per un guasto al motore è costretto ad atterrare fuori campo il sergente Francesco Pomponi, che rimane gravemente ferito. Va peggio al caporalmaggiore Alfredo Gardenghi, che lo stesso giorno perde la vita precipitando sul campo in un volo di prova motore. Questo triste giorno vede anche il passaggio della squadriglia alla Massa da Caccia per l'offensiva di Vittorio Veneto. L'entusiasmo della vittoria costa molto caro al tenente Gino Suali, che partito il 4 novembre per un volo di osservazione, si abbassa a salutare una colonna di truppe italiane in marcia e si schianta alle 13.00 circa con il suo Hanriot 19348 contro il tetto di una casa nei pressi di Magrè. La sua è l'ultima perdita dell'aeronautica in guerra. Di ritorno dall'ultima missione rimane anche ferito in un incidente il caporale Angelo Zucchini. Alla fine delle ostilità al comando di Tasselli l'unità dispone sul campo di Quinto di 20 Hanriot Hd.1. La compongono i piloti Baldi, De Matteis, Gerardini, Giordanini, Lodolo, Monti, Pomponi, Simonetta, capitano Domenico Perruca, tenente Lorenzo Bellei, tenente Olindo Bitetti, tenente Alberto Moresco, sergente Bruno Scaruggi, caporale Giuseppe Luzzini, caporale Raffaele Tarducci, soldato Giuseppe Benvenuti, soldato Mario Bodini e soldato Angelo Malzanini. Durante il servizio la squadriglia del leone alato aveva compiuto 1358 voli di guerra sostenendo 61 combattimenti. Nella Squadriglia prestarono servizio l'asso Sebastiano Bedendo (che abbattè 5 velivoli avversari durante la sua permanenza tra la 72^ e la 71^ Squadriglia) e Natale Palli M.O.V.M. alla memoria, amico di Gabriele D'Annunzio e pilota dello SVA sul quale il poeta abruzzese effettuò il celebre Volo su Vienna . L'unità venne sciolta il 10 dicembre 1918.
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Hd.1 CON IL ROSSO LEONE DELLA 72^ SQUADRIGLIA, CASTENEDOLO 1918
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Finzi e Bedendo su un Farman della 48^ Squadriglia
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D'Annunzio e Palli sullo SVA biposto del volo su Vienna
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Dalla primavera del 1916, nel comujne di Brembate di Sopra, viene allestito un campo di aviazione destinato alla difesa delle città del nord dalle frequenti incursioni aeree austriache. Fu inaugurato l'11 maggio 1916. Fu sede di un Centro di Formazione Squadriglie. Tra i reparti che videro la luce sul campo bergamascola 65^ Squadriglia, la 67^. la 68^, la 87^,88^, la 89^.
Del 46° Reggimento Artiglieria da Campagna giunse nell'estate del 1916 alla 43^ Squadriglia. Agli inizi del 1917 il tenente Pietro Pinna è con la 43^ Squadriglia sul campo di Bolzano del Friuli con velivoli Caudron G3 e G4. Il 10 marzo 1917 con il velivolo pilotato da Torre fu fatto segno a violento fuoco incrociato di bettrie antiaeree e ripetutamente colpito. Rimase con la 43 almeno fino a tutto maggio 1917 poi passa alla sezione SAML della 72^ Squadriglia impegnata nella difesa di Brescia. Il 3 agosto partiti dal campo di brescia con il pilota Moccafiche è costretto a scendere sul ghiacciaio del Verenocolo con il SAML 2428 rimanendo illesi. Il 30 agosto la squadriglia si trasferisce a Castenedolo e il 20 settembre diventa 120^ Squadriglia. Con questo reparto rimane fino al novembre del 1917. Il 12 ottobre ha un incidente in atterraggio a Cividate Camuno con la perdita del velivolo. A fine anno 1917 ottiene il comando della 39^ Squadriglia da Cà Tessera. All'armistizio è comandante interinale del V Gruppo Aeroplani di Carpanedo. Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
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Il Sergente pilota Marcellino con personale specialista della 78^ Squadriglia