Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Emilia Romagna M-Z
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
Soldato
mitragl.
Manfredi
Brenno
10^
Squadriglia
Reggio Emilia
Sergente pilota
Manicardi Armando
11^ Squadriglia
Parma
S. Tenente
pilota
Marazzani
Alberto
29 ^
Squadriglia
Piacenza
S. Tenente
pilota
Marazzani
Visconti Carlo
81^
Squadriglia
Piacenza
Tenente pilota
Marazzi Ettore
1^ Squadriglia
Parma
Serg. pilota
Mazza
Gaetano
133^
Squadriglia
Piacenza
Sergente mag.
pilota
Mazzetti
Enrico
4^
Squadriglia
San Benedetto V. d. S.
Capitano
pilota
Mazzucco
Renato
81^ Squadriglia
Sassuolo
Maresciallo
Melandri
Carlo
Dirigibili
Forlì
Ten. pilota
Melloni
Vittorio
70^
Squadriglia
Bologna
Tenente V.
pilota
Miraglia
Giuseppe
Squadriglia
Idro
Lugo di Romagna
Sold. pilota
Modena
Giuseppe
1^
Squadriglia
Parma
Capit.
Aerost.
Moiares Ugo
Aerostieri
Collecchio
Serg.
pilota
Mongardi
Ermete
25^
Squadriglia
Bologna
Tenente
pilota
Mongardini
Umberto
6^
Squadriglia
Reggio Emilia
Soldato
mitragl.
Montanini
Mario
257^
Squadriglia
Reggio Emilia
Sergente
pilota
Monti
Serafino
72^
Squadriglia
Ravenna
Cap.
Osservatore
Morigi
Giorgio
3^
Squadriglia
Forlì
Serg. pilota
Morselli
Riccardo
271^
Squadriglia
Bologna
S.tenente
pilota
Moruzzi
Vittorio
1^
Squadriglia
Ferrara
Serg. pilota
Nicelli
Giovanni
79^
Squadriglia
Lugagnano V.A.
Sergente
pilota
Oliveti
Alessandro
81^ squadriglia
Savignano di Romagna
Tenente
pilota
Oliveti Ivo
11^ Squadriglia
Borghi
Tenente
pilota
Olivieri
Mario
79^ Squadriglia
Forlì
Tenente
pilota
Oppi Mario
46^
Squadriglia
Bologna
Tenente
pilota
Orsini
Giorgio
131^ Squadriglia
Imola
S.T.V.
Osservatore
Pacchiarotti
Ernesto
1^
Squadriglia A.
Ravenna
Tenente
pilota
Pallavicino
Francesco
33^
Squadriglia
Parma
Tenente
Osservatore
Pallotti
Guido
49^ Squadriglia
Ferrara
S. tenente
pilota
Panigadi Aldo
36^
Squadriglia
Savignano di
Tenente
Osservatore
Pansa Mario
5^ Squadriglia
Reggio Emilia
Tenente
Osservatore
Paolucci
Francesco
48^ Squadriglia
Bologna
Tenente
Osservatore
Pasquali
Arnaldo
22^ Squadriglia
Ravarino
Carabin. pilota
Paterlini Natale
Reggio Emilia
Serg. magg. pilota
Pasta Alberto
76^ Squadriglia
Bologna
Tenente Osservatore
Pedrazzi Pietro
182^ Squadriglia
Maranello
Ten. Vasc. pilota
Pellegrini Aldo
264^ Squadriglia
Bologna
S.Tenente pilota
Penazzi Pietro
2^ Squadriglia
Bagnacavallo
Caporale pilota
Piselli Aristide
89^ Squadriglia
Bologna
Capitano
Pizzuti Vincenzo
Dirigibili
Bologna
Capo Timon. Oss.
Pocco Giuseppe
Bologna
2° Capo Osserv.
Poggi Giuseppe
258^ Squadriglia
Bologna
Tenente Osservatore
Profumi Giuseppe
Aerostiere
Piacenza
Soldato motorista
Raccagni Paolo
6^ Squadriglia Caproni
Ravenna
Capitano pilota
Ranza Ferruccio
91^ Squadriglia
Fiorenzuola d'Arda
Tenente Osservatore
Ravazzoni Domenico
121^ Squadriglia
Parma
Tenente Osservatore
Reggiani Giulio Cesare
47^ Squadriglia
Bologna
Soldato mitrag.
Repetti Primo
Parma
Soldato mitragliere
Resca Aldo
15^ Squadriglia C.
Ferrara
Tenente Osservatore
Ricci Luigi
13^ Squadriglia C.
Bologna
Tenente pilota
Ridolfi Luigi
4^ Squadriglia C.
Pievequinta
Sottocapo pilota
Righini Ivo
259^ Squadriglia
Forlimpopoli
Ten. Osservat.
Rizzi Gaetano
22^ Squadriglia
Sassuolo
Tenente pilota
Roccari Carlo
89^ Squadriglia
Bologna
M.llo pilota
Rocchi Luigi
6^ Sq. Nieuport
Riolunato
Caporale pilota
Roncuzzi Guido
74^ Squadriglia
Ravenna
Tenente Osservatore
Roppa Sassoli Guido
35^ Squadriglia
Bologna
Tenente Osservatore
Rosa Filippo
22^ Squadriglia
Bologna
Ten. pilota
Rossi Giuseppe
Sc. Idro Taranto
Carpaneto Piac.
Soldato mitragliere
Ruzzi Andrea
14^ Squadriglia C.
Parma
Tenente pilota
Salvoni Catolfi Ippolito
273^ Squadriglia
Coriano
Tenente pilota
Santerni Nino
32^ Squadriglia
Reggio Emilia
Sold. pilota
Savioli Giacomo
79^ Squadriglia
Ravenna
Soldato pilota
Sbernadori Paolo
132^ Squadriglia
Piacenza
S.ten. pilota
Schiavetta Carlo
Scuola Foiano delle Chiaie
Borgonovo Val Tidone
Capitano Osservatore
Schiller Giulio
6^ Squadriglia C.
Modena
Soldato mitragliere
Scodeggio Paolo
181^ Squadriglia
Parma
Tenente Osservatore
Sega Mario
118^ Squadriglia
Bologna
S.ten. pilota
Seganti Giuseppe
Scuola Idro
Lugo di Romagna
Tenente pilota
Silvagni Raul
15^ Squadriglia C.
Ferrara
Tenente Osservatore
Soldati Catullo
114^ Squadriglia
Ferrara
Tenente pilota
Soliani Ariboldo
6^ Squadriglia C.
Gualtieri
Sergente pilota
Soliani Umberto
79^ Squadriglia
Brescello
Tenente di
Bordo
Sommariva
Luigi
Dirigibile A1
Forlì
Soldato
pilota
Sommariva
Adolfo
40^ Squadriglia
Castel San Pietro
Marinaio motorista
Spada Renato
252^ Squadriglia I.
Carpinello
Capitano
pilota
Stanzani
Mario
25^
squadriglia
Castel S. Pietro Terme
Ten. pilota
Stobia
Augusto
91^
Squadriglia
Piacenza
Soldato
mitragliere
Tanzi
Marlotti Mario
10^ Squadrglia
C.
Parma
Ten.
Osservatore
Tarantola
Francesco
Aerostati
Langhirano
Tenente
pilota
Tedeschi
Gastone
24^
Squadriglia
Ferrara
Soldato mitragliere
Tognetti Demetrio
8^ Squadriglia C.
Modena
Tenente
Osservatore
Tubertini
Giuseppe
1^
Squadriglia C.
Bologna
Capit. pilota
Van Axel
Castelli Mario
117^
Squadriglia
Bologna
Sergente
pilota
Vassura
Giannetto
6^
Squadriglia C.
Cotignola
2° Capo
Osservatore
Venturini
Gastone
255^
Squadriglia I.
Ferrara
Capitano
Osservatore
Venturini
Mario
1^
Squadriglia
Rimini
Ten.
Osservatore
Vergani
Giovanni
9^
Squadriglia
Bologna
Caporale
Mitragliere
Vernizzi
Cesare
3^
Squadriglia
Parma
Tenente
Osservatore
Veronesi
Giuseppe
31^
Squadriglia
Bologna
Sergente
pilota
Violi Guido
11^
Squadriglia
Guastalla
Ten. pilota
Vivarelli
Alfredo
3^ Sez. SVA
Alto Reno Terme
Capit. pilota
Viziano
Attilio
90^
Squadriglia
Fontenivo
Serg, Magg.
pilota
Zecchi Arturo
10^
Squadriglia
Copparo
Tenente
pilota
Zerbinati
Manillo
81^
Squadriglia
Ferrara
Sergente
pilota
Zerbini
Attilio Raul
47^
Squadriglia
Migliarino
Capitano
pilota
Zoboli
Mario
81^
Squadriglia
Reggio Emilia
Tenente
pilota
Zoli
Giorgio
89^
Squadriglia
Bologna
2° Capo
pilota
Zoni Luigi
253^
Squadriglia I.
S. Antonio a Trebbia
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA
WWW.QUELLIDEL72.IT
CARLO MARAZZANI VISCONTI
Tenente pilota nato a Piacenza di Gian Francesco classe 1900. Nominato pilota nell'agosto del 1918, il 25 settembre 1918 è destinato alla 81^
Squadriglia Caccia.
Il sergente pilota Armando Manicardi, classe 1895 dell'8° Reggimento Artiglieria da Fortezza era arrivato alle armi il 10 gennaio 1915. Fu
pilota della 7^ Squadriglia Caproni dal 22 agosto 1916 e prese parte al primo bombardamento notturno collettivo effettuato dal reparto. Il 20 settembre 1917 passa momentaneamente alla neocostituita 15^ Squadriglia Caproni Bis per
la missione su Cattaro (Distaccamento A.R.). Al 28 febbraio 1918 aveva portato a termine 33 bombardamenti ed era stato decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo. Ad agosto transita nell'11^ Squadriglia
Caproni in Albania. MAVM: Ardito pilota, eseguiva numerosi e difficili bombardamenti, sia di giorno che di notte, riuscendo sempre ad assolvere il mandato affidatogli, nonostante
l'intenso fuoco antiaereo del nemico e le avverse condizioni atmosferiche. Cielo del Trentino e del Carso. 13 settembre 1916 - 19 settembre 1917. MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro
e a colpire con grande esattezza e efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nelle crescenti foschie.
Bocche di Cattaro 4-5 ottobre 1917.
Di Piacenza, classe 1888 diCamillo Il 27 novembre 1916 è assegnato come pilota alla 29^ Squadriglia di Cavazzo Carnico.
Proviene dal Battaglione Aerostieri. Nella primavera del 1917 transita alla 77^ Squadriglia Nieuport di Cascina Farello e nel maggio riesce ad abbattere un apparecchio austriaco.
Il 19 agosto partecipa ad una battaglia aerea mentre è di scorta a un SP2. Sostiene di aver abbattuto un velivolo ma la notizia non è confermata. Dopo Caporetto si trasferisce a Marcon.
In febbraio partecipa al bombardamento del campo nemico di Falzè e nel maggio assume il comando della Squadriglia. Decorato con 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM:
Ottimo comandante di squadriglia e arditissimo pilota fu costante esempio di zelo e di ardimento.
Compì molti servizi di caccia, di scorta e importanti ricognizioni lontane. Rientrava
molte volte con l'apparecchio colpito in brillanti combattimenti aerei in uno dei quali,
il 27 maggio 1917, riusciva a far precipitare su Sistiana un apparecchio nemico. Il 19
agosto 1917 attaccava arditamente un apparecchio da caccia nemico e dopo lunga e fierissima
lotta lo abbatteva dentro le nostre linee, a quota 146 bis. – Cielo Carsico, agosto 1917. MAVM: Comandante di una squadriglia da caccia, fu di costante mirabile esempio ai piloti, anche nei voli più difficili.
Sostenne brillanti combattimenti
e compì lontane ricognizioni, fra le quali una a più di 100 km. dalle nostre linee,
affrontando le insidie degli antiaerei e dei numerosi campi da caccia sparsi sulla zona. – Cielo di Gorizia, 13 dicembre 1917. MAVM: Arditissimo pilota da combattimento, con magnifico slan
cio ed insuperabile sprezzo del pericolo sostenne varie lotte aeree. Gravemente col
pito nel suo velivolo, nelle condizioni le più sfavorevoli, seppe sempre far rifulgere
il suo ardire ed imporre la propria volontà. Il 15 giugno, si gettava contro un nucleo
di trenta apparecchi avversari e ne atterrava uno nei pressi di Roncadella. Il 21 at
vaccava 6 caccia nemici, e li metteva in fuga. Per la sua fede, il suo entusiasmo, il
suo valore, fu nobile e fulgido esempio ai migliori. – Cielo del Piave, 8-27 giu
gno ror8.
Tenente cavalleria, pilota, arriva alla 1^ Squadriglia Caproni di Pordenone il 19 ottobre 1915 e prende parte immediatamente
all'azione sul campo di aviazione nemico di Aisovizza cn il Ca.702. Il 29 attacca un Aviatik e lo costringe ad abbandonare il campo. Passa alla 3^ squadriglia e il 5 novembre è trasferito alla scuola di pilotaggio di
Cascina Malpensa. Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare: MAVM: Pilota di velivolo da bombardamento,
si distinse in ogni azione per sereno ardimento e singolare calma. In un aspro combattimento aereo, da lui provocato, dimostrò coraggio e tenacia, riuscendo a mettere in fuga l'avversario dopo reiterati assalti
in cui ebbe il velivolo gravemente leso. – Cielo di Monte Genzina, 30 novembre 1917. MBVM:Pilota di eccezionale perizia, fu tra i primi a portare le più grandi ossese sul nemico ed
eseguì poi, con rinnovata fede e ardimento, altre numerose azioni di bombardamento, tra l'infuriare delle artiglierie che colpirono gravemente il suo apparecchio. Impavido, riuscì sempre ad assolvere il mandato
affidatogli, respingendo brillantemente gli attacchi dei velivoli nemici ed affrontando i più grandi pericoli con ardore e serenità immutati. Cielo del Carso e di Pola, ottobre 1915, 3 settembre 1917.
Soldato mitragliere della 10^ Squadriglia Caproni: E' con il reparto almeno dal 1917 e il primo volo di guerra risulta effettuato il 2 febbraio 1918.
L'ultima il 16 ottobre 1918. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottimo e ardito mitragliere, durante un'azione
di bombardamento, con precise raffiche della sua arma teneva testa a cinque velivoli nemici, permettendo al pilota di portare in salvo apparecchio ed equipaggio. –
Cielo del Trentino, 15 novembre 1917.
Sergente pilota piacentino classe 1895 di Egidio. In servizio con la 133^ Squadriglia Pomilio dall'estate del 1917 sul campo di Campoformido.
Abbattuto dalla contraerea il 7 novembre 1917 nel cielo di Forcella. Era a bordo del Pomilio PE 3996.
Classe 1889 di Achille del 6° reggimento Artiglieria da Campagna. Pilota della 3^ Squadriglia Bleriot, poi alla
4^ Squadriglia Caproni. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Pilota d'aeroplano, dava prova di
saldo coraggio e di serena calma,
compiendo con successo numerose
incursioni su opere militari del
Carso, del Trentino, dell'altipiano
di Bainsizza, di Fiume, di Porto
Buccari, di Trieste, di Lubiana, ritornando spesso con l'apparecchio
colpito dopo avere sostenuto violentissimi combattimenti aerei, in
uno dei quali costringeva il velivolo
avversario ad abbattersi precipitosamente. Il 6 aprile 1916, raggiunto quasi Adelsberg e costretto
a tornare per cattivo funzionamento dei motori, esempio di profondo sentimento del dovere, ripartiva con un altro apparecchio
e portava a compimento il mandato.
Il 25 giugno 1916, durante un'azione offensiva, dopo impari combattimento aereo precipitava con
i compagni, morendo da valoroso.
Trentino-Carsia Giulia, ottobre
1915-giugno 1916. MAVM: Abbassatosi col velivolo sopra una batteria nemica, che aveva avuto ordine di bombardare a volo, era stato fatto segno a un violento fuovo d'artiglieria. Ferito tre volte, arrestatosi il motore, con
bella calma e perizia aviatoria discendeva in volo pianeggiante e atterrava, sempre sotto un violento fuoco nemico, sulla prima linea delle nostre truppe. 13 giugno 1915. Ricompensaa concessa "motu proprio" da S. M. il Re d'Italia.
3° Reggimento Bersaglieri classe 1891 di Marziano nato a Sassuolo. Il capitano pilota Renato Mazzucco è al comando della
38^ Squadriglia all'atto della formazione a Torino su SP.2 il 16 dicembre 1916. Il 30 gennaio è a Campoformido e nel
febbraio si mobilita a Risano. Il 15 novembre lascia il comando e il 25 marzo prende quello della 81^ Squadriglia caccia di Istrana. Mantiene il comando fino al termine delle ostilità.
Decorato con 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Ottimo pilota da caccia. Comandante di squadriglia, seppe, con l'esempio, ottenere
dai piloti dipendenti il massimo rendimento. Compi numerosi voli di caccia, scorta e
crociera, dimostrando sempre alto sentimento del dovere e spirito di sacrificio. Durante
la vittoriosa nostra offensiva dell'ottobre 1918, malgrado fosse convalescente di una
recente malattia, compì volontafiamente, alla testa dei suoi piloti, numerose azioni di
mitragliamento, abbassandosi a quote minime, per meglio colpire le truppe nemiche
in ritirata. – Cielo del Grappa e del Piave, 28 giugno-2 novembre 1918. MBVM:Arditissimo pilota, comandante di squadriglia da caccia , con zelo e con perizia seppe dare in breve tempo al proprio reparto una salda
preparazione bellica. Costante esempio ai piloti dipendenti di ardire e sprezzo del pericolo, compì numerosi voli di guerra, portandosi spesso a bassa quota per azioni di bombardamento e mitragliamento dei rincalzi nemici.
Il 15 giugno 1918 guidando una pattuglia in crociera, abbattè in collaborazione con altri piloti, successivamente, due apparecchi nemici, l'uno sulla Conca di Alano, l'altro su Mosnige. Cielo del Piave e del Grappa, 25 marzo-25 giugno 1918. (Nell'immagine: La 81^ Squadriglia 1918. Mazzucco è l'ufficiale sulla porta, settimo da sinistra).
Il soldato pilota Vittorio Melloni classe 1896, nel novembre del 1916, è ad Arcade con la nuova 79^ Squadriglia da caccia in formazione. Il reparto è dotato di
Nieuport 80 e si porta sul campo di Istrana. Alla fine del febbraio 1917 fu nominato sottotenente. Ammalatosi di malaria nel maggio 1918 viene inviato a visita medica per l'idoneità al volo.
Giuseppe Miraglia nasce il 21 giungo del 1883 a San Petito, piccola frazione di Lugo di Romagna. Fin dall’età giovanile Giuseppe Miraglia è fortemente attratto
dalla vita militare. Il 15 Aprile 1900, è ammesso in qualità di “allievo”, alla Regia Accademia Navale di Livorno. Sempre con lo stesso grado verrà imbarcato sulle corazzate “Andrea Doria”,
“Dandolo” ed “Eugenio Filiberto”. Nel 1906 raggiunge il grado di Sottotenente di Vascello e verrà assegnato sulla torpediniera “Dogali”. Lo vediamo poi in servizio sulla corazzata “Vittorio Emanuele”,
sull’incrociatore “Aretusa” e nave cisterna “Sterope”. Dal 1911 al 1912 Miraglia presterà servizio con imbarco sulla torpediniera “Liguria”, sul rimorchiatore d’altura “Ercole”,
sull’incerociatore “ Lombardia” ed ancora sulla “Vittorio Emanuele”, quindi sulla torpediniera “Curtatone” e parteciperà alla guerra italo-turca imbarcato sull’incrociatore “Goito”.
Viene promosso a Tenente di Vascello nel 1912 e con questo grado sarà assegnato all’incrociatore “Vettor Pisani”. Il 17 marzo 1914 il T.V. Giuseppe Miraglia è assegnato su domanda,
alla neo costituita Scuola Aviazione di Venezia. Miraglia comincerà la sua istruzione di pilota, in qualità di “osservatore”, essendogli utili ed opportune le precedenti qualificazioni e studi avvenuti presso l’Accademia Navale;
Egli sarà protagonista durante questa fase, di una nutrita serie d’incidenti, sia come aviatore che osservatore. Il 30 settembre 1914 il TV Giuseppe Miraglia consegue il Brevetto di “Pilota Aviatore Militare”.
Dopo poco Miraglia assume il comando della Squadra Idrovolanti Sant’Andrea. Nel periodo successivo Giuseppe Miraglia diventa la punta di diamante dell’ardita e rischiosa compagnia aviatoria di Gabriele D’Annunzio.
Il 24 maggio del 1915 l’Aviazione di Marina austriaca inizia i bombardamenti su Venezia.
A fare capo da tale data, la Squadriglia Idrovolanti di Sant’Andrea comandata da Miraglia, parteciperà a molteplici ed infinte serie di azioni come primo pilota del gruppo D’Annunzio.
Morì il 21 dicembre 1915 durante un volo di allenamento. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Per l'ardimento spiegato in numerose, difficili esplorazioni aeree sulla costa nemica e segnatamente su Pola e Trieste,
riuscendo, quantunque scoperto e fatto segno alle offese nemiche, a riportare sempre utili informazioni. Alto Adriatico, maggio – dicembre 1915
Sergente pilota della 1^ Squadriglia Caproni classe 1891 di Giacomo. E' con il reparto dall'estate del 1917. Perde la vita
il 16 marzo 1918 durante un volo di esercizio, precipitando su una strada di Ponte Macco, frazione di Carrara San Giorgio.
Sergente pilota della V Voisin, n. 268 matricola quando il 6 aprile 1916 è attaccato da un Fokker su Merna. Colpito ai montanti si difende con la mitragliatrice
e riesce a mettere in fuga l'avversario. Il 24 giugno 1916 Mongardi rimase ferito da un proiettile ma continuò la missione. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Durante nove mesi, quale pilota d'aeroplano, compiendo
numerosi e difficili
voli sul nemico, dimostrò continuamente coraggio ed alto sentimento del dovere. Impavido sotto il fuoco degli antiaerei, riuscì sempre ad assolvere i mandati affidatigli, anche
quando fu ferito da una palletta di shrapnel. Sostenne brillantemente dei combattimenti
aerei con apparecchi nemici da caccia, attaccò palloni frenati, costringendoli ad abbassarsi, ed ebbe numerose volte l'apparecchio seriamente colpito dalle artiglierie avversarie. – Altipiano Carsico, gennaio-settembre 1916.
Nel gennaio 1918 divenne aspirante ufficiale.
Maresciallo battaglione dirigibilisti, n. 296o5 matricola.
MBVM: In una ascensione del dirigibile «O5» fatta con condizioni di tempo divenute
pessime durante la navigazione, compieva, quale motorista, tutti gli sforzi per coadiuvare il comandante nel raggiungimento dell'obiettivo prefisso, finchè, trascinato
col dirigibile in mare dalla violenza del vento, perdeva la vita nel compimento del
proprio dovere. – Golfo di Taranto, 4 dicembre 1918.
Umberto Mongardini nacque ad Ascoli Piceno nel 1891. Nel febbraio del 1915 lo troviamo alla scuola pilota sul campo del Conte di Mirafiori, dove, il 2 febbraio compie il suo primo volo a 550 metri di quota con
un Bleriot 286 pilotato dal sottotenente Cattaneo. A Mirafiori permane almeno fino al maggio-giugno dello stesso anno. Nel luglio 1915 è a Cameri alla Scuola Gabardini. Il 4 novembre 1915 è protagonista di uno spettacolare incidente di
volo con un Caudron. Non sappiamo se l'incidente avvenne in volo o durante il rullaggio o in atterraggio. Tuttavia Mongardini ne uscì illeso. Le ultime immagini che lo ritraggono sul campo di Cameri sono del gennaio 1916. Fu assegnato, alla
6^ Squadriglia Caproni di stanza ad Aviano e partecipò nel maggio 1916 al bombardamento di obiettivi sull'altopiano di Folgaria e della Valle d'Assa. L'intero Gruppo, con ben 34 Ca.1, bombardò anche l'importante campo d' aviazione di Pergine
(Trento). Quindi il bombardamento di Fiume (1 agosto), diretto a colpire il silurificio Whitehead, i cantieri Danubius e un deposito di petrolio. Mongardini vi partecipò con il Ca.1219 insieme al secondo pilota sergente Baccili e il mitragliere
Riccardo Picco. Il 6 agosto partecipò al bombardamento di Opicina. Il 9 agosto, con lo stesso velivolo e lo stesso equipaggio battono Prevcina nel quadro della 6^ battaglia dell'Isonzo. Poi su Trieste, il 16 settembre 1916, per colpire
l'idroscalo, l'arsenale del Lloyd e lo Stabilimento Tecnico Triestino. Su Trieste ritornò il 29 settembre con il 1219, secondo pilota Baccili e con l'osservatore ten. Angelo D'Angelantonio. Il 18 ottobre 1916 Mongardini viene trasferito alla
4^ Squadriglia e partecipò ad operazioni tattiche sull'altopiano del Carso, al bombardamento dell'aeroporto di Pergine, della stazione di San Daniele, ecc. Il 1 novembre 1917 è promosso Tenente. Nel 1917 è probabile che Mongardini abbia partecipato
all'incursione su Cattaro il 19 aprile. Dopo la metà del 1917 è a Mondello (Pa) probabilmente impegnato come collaudatore per la produzione aeronautica della ditta Ducrot di Palermo. Nell'agosto del 1917 è in forza al 2°
Gruppo Aeroplani.
Soldato mitragliere, n. 9094 di matricola, della 257^ Squadriglia idrovolanti dall'aprile 1917 sull'idroscalo di Valona. Decorato con due
Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Motivazione: Ardito mitragliere d'idrovolante ha eseguito diverse riconizioni, bombardamenti e cacce antisommergibili; si è spinto talora
a notevole distanza dalla costa per bombardare obiettivi militari ed eseguire fotografie. Ha dimostrato in ogni occasione arditezza, iniziativa e buone qualità aviatorie e militari.
Basso Adriatico, luglio dicembre 1917. MBVM: Mitragliere d'idrovolante, ha eseguito numerose ricognizioni sulla base nemica di Durazzo e tre bombardamenti sulla base stessa, sottostando ad intenso fuoco antiaereo, dimostrando sereno
coraggio ed elevato senso del dovere. Basso Adriatico, gennaio-giugno 1918.
Nato nel 1887, entrato in aviazione come allievo pilota il 31 aprile 1916. Dal marzo 1918 in servizio come sergente pilota con la 72^ Squadriglia caccia di Castenedolo, dopo essere passato
per Malpensa, Foggia Nord e Busto Arsizio. Medaglia di Bronzo. Effettuò 87 voli di guerra (55 crociere, 28 scorte e 4 mitragliamenti). Sostenne tre combattimenti aerei. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia ardimentoso
ed entusiasta e dotato di spirito altamente combattivo, compiva in pochi mesi 87 voli di guerra dei quali molti in zone ed in condizioni difficili. Nelle aazioni sul Piave volava quotidianamente, anche più volte in un giorno,
compiendo a bassissima quota bombardamenti e mitragliamenti di truppe e convogli nemici, sebbene fatto segno a violento fuoco avversario. Cielo dello Stelvio, del Garda e del Piave, marzo, novembre 1918.
Tenente della cavalleria dal 1917 è con la 13^ Squadriglia Caproni con la quale compie un bombardamento notturno il 3 novembre. Transitato alla 15^
Caproni nel febbraio del 1918 è in Francia, dove nell'estate passa alla 3^ Caproni. Partecipò all'impresa di Cattaro. Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 35 bombardamenti, di cui 27 diurni e 8 notturni. Decorato con 2 Medaglie di Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Osservatore dotato di brillanti qualità di
coraggio, intelligenza e sangue freddo, ha compiuto, affrontando difficoltà di ogni genere, numerosi bombardamenti notturni. Attaccato sul campo a bassissima quota da un apparecchio avvesrario, subiva, controbattendole, due scariche
di mitragliatrici, che colpivano in più parti il suo apparecchio e gli lacerarono le vesti. Incurante dei danni subiti, dava all'equipaggio l'ordine di continuare la sua missione, nonostante il cattivo funzionamento
di un motore. Magnifico esempio di vero sangue freddo ed alto sentimento del dovere. Cielo della Lorena e Champagne, 29 luglio 1918. MAVM: Osservatore intelligente e coscienzioso, eseguiva numerosi voli, dando costante
prova di calma e di coraggio. Durante importanti azioni offensive ed in occasione di una lontana incursione sul territorio nemico, nonostante il violento ed aggiustato tiro delle
artiglierie, incitava i piloti a discendere a bassa quota per meglio individuare e colpire il bersaglio. – Cielo dell'altopiano di Bainsizza e di Pola, agosto 1917. MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto
in condizioni avverse, riusciva con altri, a raggiungre le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili
nella crescente foschia. Bocche di cattaro, 4-5- ottobre 1917.
Sergente pilota della 2^ Squadriglia Idrovolanti di Desenzano dalla metà del dicembre 1916. Nel gennaio il reparto è trasferito
a Grado. Nella primavera del 1918 transita alla 271^ Squadriglia Idrovolanti di Civitavecchia. N. 58272 di matricola. Medaglia di Bronzo al valor Militare: Calmo e coraggioso pilota di idrovolante,
eseguiva numerosi voli di ricognizione, di crociera e di bombardamento, rientrando sempre felicemente alla propria base, spesso con l'apparecchio colpito
dall'artiglieria nemica, e sostenendo abilmente gli attacchi degli apparecchi avversari da
caccia. Per la prima volta, cooperava brillantemente per stabilire, di notte, l'esecuzione di
un tiro sulla costa nemica. Lago di Garda, 20 aprile 1916, Alto Adriatico, 4 maggio 1917.
Moruzzi Vittorio, di Raffaele classe 1896 sottotenente pilota della 1^ Squadriglia Caproni, muore la notte del 2 febbraio 1918 nei pressi
di Legnago (Bigarello, Castel D'Ario ?), dopo aver smarrito la rotta a causa della nebbia. Faceva parte di un gruppo di due velivoli inviati a bombardare Monte Rovere in notturna. Volava sul Ca.4233.
Moruzzi Vittorio, di Raffaele classe 1896 sottotenente pilota della 1^ Squadriglia Caproni, muore la notte del 2 febbraio 1918 nei pressi
di Legnago (Bigarello, Castel D'Ario ?), dopo aver smarrito la rotta a causa della nebbia. Faceva parte di un gruppo di due velivoli inviati a bombardare Monte Rovere in notturna. Volava sul Ca.4233.
Sergente pilota, n. 22648 di matricola classe 1893, della 79^ Squadriglia Caccia di Istrana dal gennaio 1917, equipaggiata con i biplani Nieuport Ni 17 Bébé.
La sua prima vittoria aerea viene conseguita il 14 giugno 1917, sul Monte Verena, ma non gli fu riconosciuta. Con la 79ª Squadriglia prese parte, nell'autunno del 1917, alla battaglia di Caporetto. Durante tale battaglia
abbatté due velivoli austro-ungarici, venendo decorato con la Medaglia d'argento al valor militare. Il 30 gennaio 1918 conseguì la sua sesta vittoria, venendo insignito con una seconda Medaglia d'argento al valor militare.
Il 4 maggio 1918 affrontò una formazione nemica composta da sette aerei, abbattendone uno e costringendo gli altri a darsi alla fuga. Quello stesso giorno, in un'altra azione, abbatte un altro aereo nemico. Il giorno successivo,
5 maggio 1918 il suo Nieuport 27 (matricola 11353) ebbe un cedimento strutturale in volo durante una manovra acrobatica, precipitando al suolo vicino a Porcellengo e Giovanni Nicelli rimase ucciso sul colpo.
Alla data della sua morte era accreditato di otto vittorie aeree. di 3 Medaglie di Argento al Valor Militare, MAVM: Provetto e audace pilota da
caccia, avvistato durante un volo per prova di motore un pattuglione di sette velivoli nemici, quasi tutti
da caccia, con mirabile slancio e ardimento li raggiungeva e li affrontava da solo, sosstenendo con essi un brillantissimo combattimento e riuscendo ad abbatterne due in
fiamme entro le nostre linee, volgendo gli altri in fuga. Cielo del Montello, 4 maggio 1918. MAVM: Audacissimo pilota da caccia si è distinto per tenace ed ardito spirito combattivo, compiendo numerosi voli di guerra e sostenendo
accaniti combattimenti aerei. Durante l'azione offensiva del gennaio sugli Altipiani ha contribuito con particolare efficacia alla difesa dei nostri apparecchi da ricognizione ed ha costretto più volte gli avversari a rientrare nelle
loro linee. In un violento combattimento aereo ne abbatteva uno nei pressi di Col d'Echele, riportando la sua settima vittoria aerea. Cielo dell'Altopiano di Asiago, 30 gennaio 1918. MAVM: Ottimo pilota da caccia, costante esempio
di ardimento e di tenacia, il 25 ottobre 1917, con precise raffiche di mitragliatrice obbligava un apparecchio avevrsario ad atterrare. Il 7 novembre successivo, avvistati due velivoli avversari, ne metteva in fuga uno, obbligando
l'altro ad atterrare nelle nostre linee. Cielo dell'Altopiano di Asiago, 25 ottobre - 7 novembre 1917.
Caporale pilota della 81^ Squadriglia Caccia di Istrana nativo di Savignano sul Rubicone, classe 1894 di Tito. Arriva al reparto nella primavera
del 1918. Decorato con Medaglia d'Argento
al Valor Militare: Audace tempra di pilota, dotato di ardente entusiasmo, nelle scorte, nelle lunghe crociere, nei mitragliamenti, nelle lotte con gli aerei nemici, con inalterata fede, con sempre rinnovato ardore, affrontava
decisamente i pericoli, sapendone sempre vittosiosamente trionfare. Il 7 luglio, sul cielo di Montebelluna, in unione ad altri due piloti della squadrigia, attaccava decisamente una pattuglia di 6 apparecchi nemici, facendone cadere
uno in fiamme nel nostro territorio, e precipitare un secondo nelle linee nemiche. Cielo Grappa-Montebelluna, maggio-settembre 1918.
Nacque a Borgo di Forlì il 27 ottobre 1895. Di professione avvocato, abitò per qualche tempo
nel Palazzo Morattini di Forlì. Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, il 1 giugno dello stesso anno fu arruolato nel Regio Esercito e il 13
dello stesso mese assegnato al 57° Reggimento fanteria "Abruzzi". Appassionatosi del mondo dell'aviazione, il 2 marzo 1916 entrò nel Battaglione Scuola Aviatori e il 1 settembre
dello stesso anno conseguì brevetto di pilota su velivolo Blériot XI. Il 30 novembre, con il grado di sottotenente pilota, entrò in servizio presso la 11^ Squadriglia in Albania.
Promosso tenente il 1 marzo 1917, il 21 agosto fu trasferito alla 202^ Squadriglia "CA" della Regia Marina, e il 1º settembre alla 13^ Squadriglia da bombardamento Caproni.
Il 20 dello stesso mese andò a Taliedo in forza al Distaccamento A.R. costituito per il bombardamento della base navale austro-ungarica di Cattaro, prestando servizio
con Gabriele D'Annunzio. Decorato con una prima Medaglia di bronzo al valor militare, l'11 luglio 1918 fu trasferito alla Squadriglia navale da caccia “Serenissima”,
e il 25 agosto è promosso capitano. Alla fine della guerra risultava decorato anche con due Medaglie d'Argento, una di Bronzo al Valor Militare e con la Croce al merito
di guerra. MAVM: Pilota d'aeroplano da bombardamento, durante l'offensiva austro-tedesca, bombardava efficacemente importanti obiettivi e mitragliava le truppe nemiche dando prova di calma
e serenità ammirevoli, di entusiasmo e sprezzo del pericolo. In un aspro combattimento contro 5 apparecchi avversari ne respingeva audacemente e brillantemente l'attacco e
ne costringeva uno ad atterrare. Cielo di Tolmino-Piave-Trentino, 25 ottobre 1917. MAVM: Arditissimo pilota di battaglia, nelle numerose azioni compiute fu costrante esempio di fermezza e di fede sempre curando di
superare se stesso nell'ardore e nella prodezza, per cui ogni audace impresa lo trovò sempre tra i primi ed i migliori. Cielo di Tolmino-Piave-Trentino, 25 ottobre 1917; Cielo del Piave e del Trentino, 4 gennaio-2 luglio 1918.
MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva con altri a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza
ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili della crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917.
Aspirante osservatore con la 6^ Squadriglia Caproni di Aviano partecipa alla prima azione bellica del reparto: una ricognizione su Adelsberg.
Il 30 maggio il Caproni 711 si sfascia nel corso di un tentato atterraggio di emergenza nei pressi di Godega Sant'Urbano. Il 1 agosto partecipa al bombardamentom di Fiume a bordo del Ca 1157 che respinge per ben tre volte un
Fokker austriaco.
Il 29 settembre colpisce Trieste. Preso il brevetto di pilota transita con la 79^ Squadriglia Caccia di Istrana e il 17 giugno 1918 è ferito ad un ginocchio da un colpo di contraerea. Decorato
con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Pilota da caccia di grande valore, rivelando fin dai primi combattimenti grande coraggio e vera abilità, abbatteva due velivoli avversari. Arditissimo
nei mitragliamenti, esempio mirabile di animo forte, mentre da bassa quota batteva efficacemente truppe nemiche, veniva ferito da tiro di mitragliatrice da terra. Cielo del Montello, Medio e Basso Piave, 15_16 giugno 1918.
MAVM: Osservatore d'aeroplano, compì lunghe e difficili incursioni spesso contrastate dal mal tempo e da intenso tiro di artiglierie antiaeree, ritornando più volte col velivolo colpito in parti di vitale importanza.
Calmo e sereno dinnanzi al fuoco avversario, durante azioni offensive sul Adelsberg (2 e 6 aprile 1916) e sul campo d'aviazione nemico di Cirè (20 giugno 1916), respingeva vari attacchi di velivoli avversari che tentavano
impedirgli il compimento della missione affidatagli, e raggiungeva l'obbiettivo che colpiva efficacemente, offrendo mirabile esempio di profondo sentimento del dovere e di vero ardimento. Il 1 agosto, cooperò validamente al
bombardamento del silurificio di Fiume. Trentino.Carsia Giulia, marzo-novembre 1916.
Tenente pilota di Bologna classe 1891 di Luigi. Inizia i voli di guerra con la 46^ Squadriglia di Castenedolo dall'inizio del 1916. Il 29
giugno mentre è in ricognizione su Calliano è attaccato da un caccia, con il quale duellano, disarmati, per 45 minuti. Contiuando la misisone il Farman viene colpito dalla contraerea che ferisce l'osservatore. Oppi
riesce a riportare l'areo fino ad Ala, fracassandosi. Nell'estate del 1917 transita alla 50^ Squadriglia di Villaverla. Raggiunge poi la 303^ Squadriglia in formazione a Novi Ligure nell'estate del 1917 dotata di apparecchi SVA,
dove perde la vita il 9 maggio 1918 cappottando in un atterraggio. MAVM: Pilotando un apparecchio in un volo
di ricognizione per scoprire postazioni di artiglierie avversarie, quantunque attaccato da aeroplano
nemico e fatto segno a vivo fuoco
di batterie nemiche, rimaneva sulle posizioni scendendo a bassa quota, colpito al volto dallo scoppio di uno shrapnel e quasi accecato dal sangue che scorgava
dalla ferita, con calma imperturbabile e rara perizia, riportava
l'apparecchio con l'osservatore, incolume entro le nostre linee. Calliano, 29 giugno 1916.
Al 1 gennaio 1917 è con la 25^ Squadriglia sul campo di Pozzuolo del Friuli. Pilota di apparecchio Voisin. L'11 febbraio mentre sostiene
un combattimento con apparecchio avversario viene colpito dalla contraerea e atterra senza danni. In marzo è attaccato da tre velivoli nemici che gli incendiano il velivolo. Di nuovo il 25 aprile viene attaccato da due
caccia su Castagnevizza ma viene salvato da un velivolo della 80^ accorso prontamente. Al 1 gennaio 1918 è con la 71^ Squadriglia sul campo di Villaverla. Il 20 gennaio insieme a Palli e Arrigoni bombarda la stazione di Innsbruck
con la 1^ Sezione SVA. Passa poi alla 2^ sezione della 86^ squadriglia a San Pelagio. Decorato con 3 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Arditissimo pilota d'aeroplano, ha eseguito durante dieci mesi di servizio
numerose ricognizioni, talune volontariamente, di alta importanza, e molti bombardamenti notturni e diurni. In pavido sotto il fuoco degli antiaerei, che più volte ebbero a
colpirgli l'apparecchio, riuscì sempre ad assolvere i mandati affidatigli. Sostenne combattimenti con apparecchi nemici, dando prova di calma, audacia ed alto sentimento del
dovere. Cielo Carsico, agosto 1916-maggio 1917. MBVM: Pilota d'aeroplano, durante una ricognizione fotografica, con calma e ardimento, sostenne l'attacco di due
velivoli nemici, assecondando l'osservatore nel compimento del mandato affidatogli. Colpito l'apparecchio al motore ed al serbatoio della benzina, a motore spento per evitare il pericolo d'incendio, con
manovre ardite, riusciva, dando prova di rara perizia e di alto disprezzo del pericolo, a raggiungere le
nostre linee con un difficilissimo atterraggio nei pressi dell'Isonzo. Cielo Carsico, ll febbraio 1917. MBVM: Pilota d'aeroplano, partecipava ad un'azione di bombardamento a bassa quota sugl'impianti ferroviari di Innsbruk,
superando notevoli difficoltà dovute alla distanza dell'obiettivo ed alla natura montuosa della zona da percorrere. Cielo di Innsbruk, 20 febbraio 1918.
Sottotenente di Vascello osservatore della 13^ Squadriglia Caproni della Comina dalla primavera del 1917. Nel giugno del 1917
arriva alla 251^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia. Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre Pacchiarotti partecipa alla prima azione di aerosiluramento della storia con il Caproni apposito della 201^ Squadriglia.
L'azione si svolge nel porto di Pola. Purtroppo l'ufficiale lancia troppo presto e il siluro si inabissa. Decorato con 3 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Osservatore di idrovolante, volando nel cielo di una piazza
marittima, bombardava in pieno giorno una grossa nave nemica, dando prova di calma ed ardimento. Alto Adriatico, 21 dicembre 1916. MBVM: Osservatore di idrovolante in un'azione notturna di bombardamento di opere
nemiche, sorpreso nel volo da violenta e repentina bufera, non abbandonava la sua missione e dopo averla portata felicemente a termine con grande perizia sapeva dirigere l'apparecchio nel più opportuno posto
d'approdo facilitando il compito del pilota e dando prova di audacia esemplare e di sagacia non comune. Alto Adriatico, 1 luglio 1917. MBVM: Osservatore di apparecchio terrestre, ha eseguito di pieno giorno e senza alcuna scorta
una arditissima ricognizione su terra nemica, recando preziose informazioni e rilievi fotografici e coprendo un tragitto di 400 km dei quali 260 sul mare e 100 su territorio nemico. Nel compiere la difficile missione
ha dato prova di molta sagacia e di slancio ammirevole. Alto Adriatico, 8 dicembre 1917.
Pilota della 25^ Squadriglia sul campo di Pozzuolo del Friuli a partire dalla fine del 1916.
Il 1 novembre 1918 assume il comando della 33^ Squadriglia sul campo di S. Pietro in Gù. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Arditissimo pilota d'areoplano, durante una ricognizione fotografica, quantunque
l'apparecchio fosse stato colpito
gravemente dall'artiglieria, riuscì
ad eseguire il mandato. Attaccato da due velivoli nemici che danneggiarono l'apparecchio in parti vitali, tenne loro fronte. Essendo stata colpita ed inutilizzata la
mitragliatrice, e trovandosi quindi privo di difesa, riuscì con ardite manovre a raggiungere le nostre linee, offrendo bellissimo esempio di calma, di audacia, di alto sentimento del dovere. Cielo Carsico, 18 maggio 1917.
E' con la sezione di Castenedolo della 46^ Squadriglia come Sottotenente osservatore. Transita poi
nella 49^ Squadriglia. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, dopo una serie ininterrotta di voli sul
nemico, per più di un anno, durante la nostra offensiva dul Pasubio, nonostante le difficili condizioni atmosferiche, sotto l'intenso fuoco nemico, si manteneva sulle posizioni
per più ore ogni giorno, chiamando tiri sulle truppe e batterie nemiche, ed ottenendo che le nostre artiglierie le battessero efficacemente. Monte Pasubio, 9-14 ottobre 1916.
Da Savignano di Romagna (Forlì), sottotenente del 156° Fanteria, osservatore della 36^ Squadriglia di stanza a Santa Maria La Longa dall'autunno
del 1916. il 23
novembre il Farman di Panigadi e Ferrero viene attaccato da un Fokker,ripetutamente colpiti riescono a prendere terra a Borgnano con il velivolo distrutto. Medaglia d'Argento al
Valor Militare: Pilota d'aeroplano, incaricato di eseguire le fotografie di un tratto di zona occupata dal nemico, e attaccato da un apparecchio avversario, sosteneva con audacia
e sangue freddo l'attacco, quantunque in condizioni d'inferiorità, finchè l'avversario stesso abbandonava il combattimento. Nonostante avesse avuto l'apparecchio colpito, tornava poi sull'obbiettivo e portava a
termine il compito affidatogli. Attaccato successivamente da due apparecchi nemici, con perizia e valore eccezionali accettava e sosteneva il
combattimento, finchè gli avversari si furono allontanati. Tra il vivo fuoco antiaereo del
nemico, efficace per la diminuita quota a causa del combattimento sostenuto, coll'apparecchio gravemente avariato, tanto da esserne compromessa la navigazione, riusciva a raggiungere il territorio italiano e
ad atterrare in tempo per spegnere un principio d'incendio
manifestatosi a bordo. Cielo del Carso, 29 novembre 1916.
Tenente del 66° Reggimento Fanteria nato a Reggio Emilia nel 1894 da Alberto. Fu come osservatore della 5^ Squadriglia Caproni dal 27 maggio 1918.
Termina la guerra nella 1^ Squadriglia Caproni di San Pelagio. Era stato a Venaria Reale dal 27 luglio al
7 novembre 1917 per la frequenza del corso di pilotaggio, ma era stato esonerato. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, animato da grande entusiasmo compiva in breve tempo numerose azioni di bombardamento,
dando costante prova di ardire, fermezza e calma. Prendeva parte con risultati ottimi al primo bombardamento diurno della piazzaforet di Pola. Cielo del Trentino, giugno; Piazza di Pola, ottobre 1918.
Classe 1896 del 7° Reggimento Artiglieria da Campagna, sottotenente osservatore della 48^ Squadriglia dal giugno 1918 su Pomilio PE ed operante dal campo di Castel di Godego.
Caproni dove era arrivato il 30 giugno 1918 come allievo osservatore.
Tenente osservatore della 22^ Squadriglia proveniente dall'Arma di Artiglieria. Con la squadriglia inizia l'attività di volo
il 25 giugno 1917 e termina il 28 febbraio 1918, quando il velivolo venne colpito da artiglieria e mitragliatrici e Pasquali rimane ferito.Il 19 settembre 1917, nel corso di una missione incontra due velivoli nemici e Pasquali li attacca risolutamente.
Il 25 gennaio 1918 l'aereo di Pasquali colpisce e incendia un deposito di munizioni nemico. Decorato di due Medaglie di Argento al Valor Militare. MAVM: Osservatore d'aeroplano, in quattro mesi eseguì lunghe e difficili ricognizioni
e osservazioni di tiri d'artiglieria, sfidando gli antiaerei e gli apparecchi nemici da caccia, che spesso danneggiarono gravemente il suo apparecchio. Insistendo con accdimento sull'obiettivo indicatogli e scendendo a bassa quota,
raccolse precise informazioni, e, con rara perizia, aggiustò molte volte il tiro contro le batterie dell'avversario. Cielo del Medio Isonzo, giugno-agosto 1917. MAVM: Osservatore d'aeroplano meraviglioso, durante l'azione svolta per la conquista del Monte Valbella e Col del Rosso, quale comandante interinale della squadriglia, coordinava sapientemente l'impiego dei mezzi,
si che il reparto meritò l'elogio del comando di artiglieria del IX Corpo d'Armata. Quale osservatore, nobilmente sprezzando tutti i pericoli, compiva voli arditissimi abbassandosi a mitragliare truppe e batterie
avversarie, lanciando bombe ed incendiando un deposito di munizioni, riportando sempre notizie di eccezionale importanza. Mirabile esempio di coraggio straordinario e di rara audacia. Cielo di Val Frenzela, 28-29 gennaio 1918.
Sergente maggiore pilota VI gruppo aeroplani 76^Squadriglia, n. 1960 di
matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia, in breve periodo di tempo, compì numerosi voli di guerra,
dando in ogni circostanza prova di coraggio, di entusiasmo e di sereno sprezzo del pericolo. Cielo Monte Grappa-Medio Piave, luglio-novembre 1918
Sottotenente osservatore della 182^ Squadriglia Caproni dove era arrivato il 30 giugno 1918 come allievo osservatore. Croce di Guerra:
Cielo del Trentino, 18 luglio, Cielo del Piave,
2 novembre 1918.
Tenente di Vascello pilota di idrovolante, nella primavera 1917 era al comando della 258^ Squadriglia dotata di FBA Type H
imbarcata sulla nave
appoggio idrovolanti Europa, passando nel giugno dello stesso anno alla 253^ Squadriglia di cui, dal 5 agosto successivo, assunse il comando. Dal 19 gennaio 1918 comandò la 264ª Squadriglia di stanza ad Ancona dotata di FBA. Il 3 giugno dello stesso anno
due matrosen (marò) austroungarici di origine italiana, decisero di disertare e trafugarono un idrovolante Lohner L con cui attraversarono in volo il Mare Adriatico ammarando nelle vicinanze di Fano. Avvistato dal personale del
2° Treno Armato, l'aereo
fu identificato e catturato insieme all'equipaggio. Dalla Stazione Idrovolanti di Ancona egli venne celermente inviato sul posto, a mezzo idrovolante FBA, insieme al sottotenente di vascello Alberto Briganti, con il compito
di recuperare il velivolo.
Il 27 giugno compie una ricognizione nel canale di Zara. Al termine del conflitto risultava decorato con due Medaglie d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Ha eseguito in qualità di pilota e di comandante
di gruppo, vari attacchi e ricognizioni su costa nemica fatto segno più volte ad intenso fuoco di artiglieria antiaerea, dimostrando in ogni circostanza molto ardimento, decisione ed ottime qualità, sia come aviatore
sia come militare. Basso Adriatico, marzo-novembre 1916. MAVM: Comandante di squadriglia di idrovolanti, ha eseguito varie missioni di guerra sulla costa nemica per bombardamenti e ricognizioni, e numerose esplorazioni
di sorveglianza in mare, dimostrando in ogni circostanza intelligente ardimento e spirito aggressivo, e dando sempre ai suoi dipendenti mirabile esempio di sereno sprezzo del pericolo e di alto sentimento del dovere.
Grado-Ancona luglio 1917 - novembre 1917. MBVM: Quale capo di una squadriglia di idrovolanti, provvedeva in modo esemplare al suo allestimento per una spedizione di bombardamento di una base nemica e quindi la conduceva
all'attacco con decisione ed ardire, pur fatto segno al fuoco nutrito delle batterie antiaeree della piazza. Basso Adriatico, 16 luglio 1917.
Sottotenente pilota della 2^ Squadriglia Caproni, classe 1889 entrò nel Corpo Aeronautico il 1 marzo 1916. E' sul campo di Aviano. Nel 1917 non figura più nell'organico del reparto.
Capitano del genio Aeronautico di complemento. Dirigibili. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor
Militare: Nella qualità di ufficiale di bordo di un dirigibile, ha preso parte a nove azioni di bombardamento, dimostrando mirabile ardimento ed alto spirito militare, si da
concorrere efficacemente alla buona riuscita delle operazioni. Stazione di Rovereto 19 marzo - Valle del Vippacco, 21 maggio - Modreya Senica, 20,23 agosto - Vallone di Chiapovano, 23-25 settembre - Ponti di Pinzano e Dignano, 7 novembre - Conegliano, 10 novembre - Pressi di Colle Tombolo, 19 novembre 1917.
Capo Timoniere Osservatore. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito Osservatore di idrovolanti ha eseguito numerose ricognizioni
riportando utili fotografie e bombardamenti su base e terreno nemico a notevole distanza dalla costa, rimanendo spesso esposto ad intenso fuoco antiaereo e ritornando una volta
con l'apparecchio colpito da schegge di granata. Ha sostenuto un combattimento contro idrovolanti nemici, respingendoli ed ha sempre dimostrato slancio, spirito combattivo, calma
e prontezza di decisione. Basso Adriatico giugno-settembre 1917.
2° Capo timoniere osservatore della 258^ Squadriglia Idrovolanti di Valona dalla primavera del 1917. Il 15 maggio partecipa ad una azione
di contrasto ad una incursione di incrociatori austriaci nella zona del canale. Attacca l'incrociatore Novara e partecipa al soccorso dei marinai dei battelli dello sbarramento antisommergibile affondati dalle unità
da guerra austroungariche. Il 22 settembre 1917 rimane ferito nella caduta dell'FBA 4325 nella rada di Valona. Era un volo di esercitazione e il pilota Spagnolo perse la vita. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito Osservatore di idrovolanti ha eseguito numerose ricognizioni
riportando utili fotografie e bombardamenti su base e terreno nemico a notevole distanza dalla costa, rimanendo spesso esposto ad intenso fuoco antiaereo e ritornando una volta
con l'apparecchio colpito da schegge di granata. Ha sostenuto un combattimento contro idrovolanti nemici, respingendoli ed ha sempre dimostrato slancio, spirito combattivo, calma
e prontezza di decisione. Basso Adriatico giugno-settembre 1917.
Tenente corpo aeronautico, osservatore di draken. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
In condizioni eccezionalmente difficili coi un'ardita ascensione ad alta quota, per
severando nell'osservazione anche quando fu fatto segno a vivo fuoco e a minaccia di
velivolo avversario, e riuscendo a dirigere e rettificare il tiro di nostri grossi calibri
su batterie nemiche. In altra circostanza, concorse efficacemente a ripiegare e a porre
in salvo il materiale della sezione, sottoposta al tiro aggiustato del nemico, con
singolare fermezza, calma e sprezzo del pericolo. Basso Piave, 5 aprile-8 maggio 1918.
Caporale motorista della 6^ Squadriglia Caproni decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare per aver compiuto più di 20 bombardamenti sul nemico: Motorista provetto e valoroso, prendeva parte
volontariamente a numerose azioni di bombardamento, dando costante prova di sangue freddo e di entusiasmo. Col preciso fuoco della sua mitragliatrice sosteneva vittoriosi combattimenti con i velivoli nemici da caccia: bell'esempio
a tutti di elevato sentimento del dovere. Cielo del Carso, di Pola e di Assling, 2 maggio-23 agosto 1917.
Nato a Fiorenzuola D'Arda, dopo gli studi di ragioneria si arruolò frequentando nel 1914 il primo corso per allievi ufficiali del Battglione Aviatori. Nell'ottobre del 1915 volò con i Caudron
della 3^ Squadriglia d'artiglieria e ottenne poi il trasferimento alla 77^ Squadriglia da caccia dove si vide confermare la sua prima vittoria il 14 settembre 1916. Altre due vittorie vennero il 25 novembre e nel gennaio 1917
fu nominato comandante della 77^ squadriglia. Il 1 maggio fu trasferito alla 91^ squadriglia e diventò un asso il 23 settembre condividendo con Sabelli l'abbattimento di un Brandenburg C.I.. Prima della fine dell'anno ottenne
altre due vittorie, l'ultima delle quali, il 30 dicembre. La prima vittoria del 1918 fu ottenuta il l2 gennaio ai danni di un aereo tedesco, un Rumpler C.IV. Una doppietta fu rivendicata il 10 febbbraio e il 15 giugno, primo
giorno dell'ultima offensiva austroungarica, abbettè un Brandenburg C.I.. In settembre Ranza subentrò a Ruffo nel comando della 91^ Squadriglia ottenenendo le sue ultime due vittorie il 29 ottobre. In tre anni di voli di
guerra aveva compiuto 465 voli di guerra con 17 vittorie confermate in 57 combattimenti. Decorato con 2 Medaglie d'Argento e 2 di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Pilota da caccia abilissimo, infaticabile ed audace, ha
compiuto numerosissimi voli sul nemico con mirabili risultati, sostenendo molti combattimenti aerei. Il 25 novembre 1916 abbatteva sull'Hermada e a Schonpass due velivoli nemici. Il 4 aprile 1917 attaccava sopra Oppachiasella
un apparecchio avversario e lo incalzava costringendolo a atterrare a Prosecco; subito dopo ne attaccava a fondo un altro su Sagrado e a colpi di mitragliatrice lo fugava decisamente. Cielo Carsico, novembre 1916 -aprile 1917.
MAVM: Pilota da caccia di grande valore, dava bella prova di sereno ardimento sostenendo brillantemente combattimenti con velivoli nemici, abbattendone uno e danneggiandone altri gravemente. Disceso a bassa quota, nonostante
l'intenso fuoco delle artiglierie, eseguiva utili e precise fotografie delle difese avversarie. Cielo di Cima della Caldiera, dei Monti Faiti e di Assling, 23 giugno-2 e 14 agosto 1917» MBVM: Destinato ad eseguire fotografie
dei trinceramenti nemici, volò alla quota di 1000 metri mantenendola costante per tutta la zona da fotografare e nonostante fosse fatto segno a tiro intenso e prolungato di fucileria e d'artiglieria nemica, con spregio del
pericolo, con ardimento e calma riuscì nell'intento. Ebbe l'apparecchio colpito 11 volte. In volo sul Carso, 1 aprile 1916. MBVM: In un arditissimo combattimento abbatteva un idroplano memico. Golfo di Trieste,14 settembre
1916. (Da: Gli Assi Italiani della Grande Guerra, di Paolo Varriale)
Tenente osservatore della 61^ Squadriglia di Verona dotata di apparecchi SIA 7b. Con questo reparto inizia i voli di guerra
nel fabbraio del 1918 e fino alla metà di luglio è sicuramente a Ganfardine con la 61^ poi transita alla 121^ ssulla stesso campo. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore
dall'aeroplano, appassionato, intelligente, audace, in molti voli di guerra, superando
avversità di cielo, attacchi di cacciatori nemici, offese di fuoco antiaereo, per compiere
interamente le missioni affidategli, dava costante prova di gagliardo animo e di illimitata
devozione al dovere, – Cielo del Trentino, 2 febbraio - 2 ottobre 1918.
Di Bologna, tenente reggimento artiglieria campagna, è a Oleis nell'ottobre del 1915 alla costituzione della 5^ Squadriglia di
artiglieria su velivoli Caudron G3. A fine anno è in Macedonia con la 47^ Squadriglia. Il 27 febbraio 1917 si distingue per la difesa del campo bombardato da velivoli nemici, a bordo del suo Farman.
Decorato con 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Osservatore dall'aeroplano, con intelligenza, forza, volontà
e sprezzo di ogni pericolo di fronte alle precarietà di volo e agli attacchi degli aerei termici, e nonostante l'artiglieria gli colpisse più volte anche in punti importantissimi l'apparecchio, conduceva serenamente a
termine i difficili compiti affidatigli. Il 23 luglio 1917, dopo diversi tentativi per eseguire il rilievo fotografico dell'importante zona del fronte dal Piton Brulè ad Armatus,
in cui attivissimi erano gli aerei da caccia nemici, per quanto il suo apparecchio fosse stato colpito sotto la carlinga da una granata dirompente, seppe con animo valoroso e
con grande abnegazione condurre a termine ottimamente la sua missione. Isonzo, 1915-1916; Macedonia, 1917. MBVM: Osservatore d'aeroplano, durante numerose ricognizioni sul nemico,
fra l'infuriare delle artiglierie e le
condizioni atmosferiche avverse,
dimostrò ardimento e perizia, segnalando posizioni di batterie nemiche e aggiustando su di esse efficacemente il tiro della nostra artiglieria. Benchè ostacolato da artiglierie e velivoli avversari, condusse
sempre a termine le missioni affidategli, dimostrando calma e sereno coraggio. Tolmino, 28 ottobre 1915 – Bainsizza, 28 ottobre 1916.
Soldato mitragliere, n. 491 l matricola. Medaglia d'Argento al valor Militare: In numerose azioni di bombardamento, fra cui alcune svoltesi
in condizioni difficilissime di tempo e di luogo e su obiettivi lontani, dette mirabile
prova di alto sentimento del dovere e di fermezza. Tra l'infuriare degli antiaerei che colpivano in più parti l'apparecchio, manovrò con calma e perizia la propria arma, sia mitragliando a bassa quota i rincalzi, sia
ricacciando insidiosi attacchi di aerei nemici. Per due volte, in zona avversaria, si portò sull'ala presso i motori esterni, riparando utilmente
guasti prodottisi in parti vitali. Cielo del Trentino, dell'Alto e Medio Isonzo, del Carso
e dell'Istria, maggio 1916, ottobre 1917.
Mitragliere della 15^ Squadriglia Caproni fin dalla formazione avvenuta a Ghedi nel dicembre 1916. Ad aprile il reparto è a Aviano Medaglia d'Argento al
Valor Militare: Mitragliere abile e sicuro) dimostrava in mumerosi voli di guerra ammirevole calma e cosciente sprezzo del pericolo.
Il 10 maggio, assalito da un velivolo nemico da caccia, nonostante le violente e precise raffiche delle mitragliatrici, sosteneva brillantemente l'attacco, e sfruttando le ardite manovre dei piloti, riusciva a porre in fuga l'apparecchio avversario.
Cielo di Reifemberg 10 maggio 1917.
Il tenente Osservatore Ricci Luigi, Reggimento Cavalleria Treviso, arriva alla 13^ Squadriglia Caproni della Comina il 6 novembre 1916 direttamente dal campo scuola di Centocelle.
Presentatosi in ritardo viene immediatamente punito con 15 giorni di arresti di rigore. Dopo Caporetto il reparto arretra a San Pelagio. Il 26 febbraio 1918, dopo aver bombardato Bolzano, il Ca.11488 perde la rotta nella nebbia e, nel tentativo di atterrare,
posano le ruote in una palude nel rodigino, cappottando. Iniziò i voli di guerra nell'aprile del 1917 e nell'agosto partecipò a tre bombardamenti della piazzaforte di Pola. Rimase con la squadriglia fino al termine delle ostilità. Decorato di
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito ed abile osservatore, compì numerose azioni
di bombardamento notturne e diurne del più alto interesse, sfidando con calma ed audacia
l'intenso tiro delle artiglierie nemiche e dando prova di grande forza d'animo e di alto
sentimento del dovere. – Cielo della fronte Giulia, di Pola e del Trentino, maggio 1917
settembre 1917.
Luigi Ridolfinacque a Pievequinta, frazione di Forlì, da Matteo Ridolfi e Giuseppina Rossi. Dopo aver frequentato le scuole di Arti e Mestieri, si arruolò nel genio militare.
Stimolato dalle notizie delle imprese aeree della nascente aviazione, fra cui la trasvolata delle Alpi da parte di Geo Chavez, decise di passare nell'aeronautica. Ottenne il brevetto di pilota aviatore il 2 agosto 1915.
Nel 1917, in piena prima guerra mondiale, cominciò la sua carriera da pilota bombardiere su aerei Caproni. Con più di 6000 voli e 65 azioni di bombardamento in otto mesi di guerra, stabilì un primato assoluto per la sua epoca,
tanto da meritare il premio Bombardieri del cielo organizzato dalla rivista Il Secolo illustrato.
Durante la guerra, ottenne diverse medaglie, tra cui la Medaglia d'oro al valor militare e quella d'argento e la Croix de guerre concessa dal Re del Belgio.
Finito il conflitto, Ridolfi passò all'aviazione civile e morì a Verona il 2 agosto 1919 in un incidente aereo.Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Concorreva efficacissimamente, come pilota, all’esecuzione
del primo audace bombardamento aereo, di notte, senza luna, in zona montuosa e difficile, attraverso condizioni atmosferiche sfavorevoli. Cielo di Levico, 11-12 gennaio 1918. MAVM: Ardito e instancabile pilota d’aeroplano, compiva
in un mese ventisette incursioni sul territorio nemico, noncurante del furioso tiro antiaereo, che più volte danneggiava il suo apparecchio. Sempre animato dal più caldo entusiasmo, dava prova di coraggio non comune, riuscendo, ogni volta, in condizioni particolarmente difficili, a far rifulgere le sue brillanti qualità di ottimo pilota. Cielo dell’Istria e del Carso, 9 agosto-10 settembre 1917.
Sottocapo torpediniere pilota della 259^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia dove giunse nel giugno 1917,
quando il reparto fu costituito. Il 20 marzo 1918 perde la vita in un incidente occorso durante una visita ufficiale. Il Macchi M5 di Naccari urta il Macchi L19 di Righini
poco prima dell'ammaraggio causandone la caduta in vite. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Ardito pilota di idrovolante nel disimpegno del suo servizio e nell'esecuzione di numerose missioni di bombardamento dimostrò
mirabile sangue freddo affrontando l'intenso fuoco nemico che più volte gli colpì l'apparecchio. Alto Adriatico 15 luglio 1917 - 15 gennaio 1918. MBVM: Ardito pilota di idrovolante attaccato da apparecchio da caccia nemico
manovarva con tale maestria da permettere al suo osservatore di fugare l'apparecchio avversario coll'intenso fuoco della mitragliatrice. Rientrava poi alla sua base con l'idroplano crivellato di colpi. Latisana, 5 novembre 1917.
Tenente osservatore della 22^ Squadriglia di Campoformido. Nato a Sassuolo nel 1894, di Corrado. Giunto da poco tempo al reparto
perde la vita in un incidente di volo il 1 agosto 1917 con l'apparecchio S.P.3 4513.
Tenente dell'8° Reggimento Artiglieria da Fortezza, classe 1892 di Filippo, il 1 settembre 1916 è a Oleis con la 47^ Squadriglia
come osservatore. Con questo reparto effettuava 6 voli di guerra. Nel gennaio del 1917 parte per Salonicco con il reparto e l'11
compie il primo volo insieme al pilota Chiappelli su velivolo Farman: Rientrato dalla Macedonia nel novembre dello stesso anno frequenta il corso di pilotaggio e il 20 giugno ottiene l'abilitazione sul velivolo SVA. L'8 agosto 1918 è a Busiago come comandante della 89^ Squadriglia SVA.
Con la 89^ compie 21 missioni. L'ultimo volo di guerra il 1 novembre 1918 quando rientra con il velivolo fortemente danneggiato dalla contraerea. Perde la vita il 12 dicembre durante un volo di esercizio.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota di aeroplano e comandante di squadriglie, durante la battaglia di Vittorio Veneto compiva con fede ed entusiasmo rischiose azioni di bombardamento e di mitragliamento,
guidando sempre gli stormi di velivoli della propria squadriglia e riportando spesso l'apparecchio colpito dal tiro nemico per essersi abbassato a quote minime. Sfidava risolutamente le condizioni atmosferiche avverse,
trascinando i dipendenti con l'esempio costante della sua audacia, ottenendo brillanti risultati e dando costante, mirabile prova di sereno coraggio e di grande valore – Cielo dell'Alto e Medio
e Basso Piave, agosto-novembre 1918.
Maresciallo pilota della 6^ Squadriglia Nieuport di Campoformido. Originario di Riolunato (Mo), classe 1887 di Anacleto del 7° reggimento Alpini.
Il 6 luglio partecipa al bombardamento degli hangars di Aisovizza. Perde la vita, abbattuto dalla contraerea presso il lago di Pietra Rossa. Nel Nieuport pilotato da Rocchi c'era l'osservatore capitano di fregata Cipriani. Decorato
di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Compì numerose e molto efficaci ricognizioni sul nemico, dando continue prove di grande ardire e nonbcuranza del pericolo. Durante ni voli, venne quasi sempre fatto segno al fuoco
dell'avversario, e, il 27 luglio, mentre si trovava a notevole altezza, veniva travolto nella caduta causata da uno shrapnell che colpiva in pieno il velivolo e lo faceva precipitare incendiato. Fiuli e regione carsica, 24 maggio - 27 luglio 1915.
Classe 1892 di Pietro della 5^ Compagnia Sussistenza. Nominato pilota il 26 maggio 1917 dalla Sezione Difesa di Padova raggiunge la 74^
Squadriglia di Castenedolo dotata di Nieuport 27 il 28 marzo del 1918.
Di Pompeo, tenente pilota nell'aviazione, nato a Bologna nel 1889, dimorante a Bologna, morto per sinistro aviatorio a Campo Furbara (Roma)
il 22 maggio 1918. Ufficiale in Servizio Attivo Permanente. Tenente reggimento cavalleggeri, ufficiale Osservatore della 1^ Squadriglia Farman di Verona dal gennaio 1916. Nel gennaio
1917 è a Campoformido con la 35^ Squadriglia. MBVM: Ufficiale osservatore d' aeroplano, in numerose
ricognizioni eseguite sul nemico, in difficile territorio montano, dava costante esempio
di alto sentimento del dovere e di virtù militari, portando a compimento gl'incarichi
affidatigli, quantunque gli si opponessero quasi sempre serie difficoltà atmosferiche e offese nemiche, che più volte gli colpirono l'apparecchio. – Cielo Alto e Medio Isonzo, 1 gennaio 1916-30 gennaio 1917.
Classe 1891 di Tullio. Tenente osservatore della 22^ Squadriglia SIA 7b di Istrana dove lo troviamo dal 21 aprile 1918 come allievo osservatore.
Del 30° Reggimento Artiglieria da Campagna inizia i voli di guerra il 20 maggio con una ricognizione fotografica sui Monti Spitz e Cismon nel corso della quale spara 120 colpi di mitragliatrice contro baraccamenti austriaci ad alcuni su un apparecchio
avversario.
Soldato mitragliere della 14^ Squadriglia Caproni dove era giunto nel novembre del 1916. Da gennaio 1917 è sul campo di Aviano
e inizia le operazioni belliche. Durante l'azione su Prvacina insieme all'altro mitragliere Zanchi, si accorge che una bomba è rimasta impigliata nella crociera di cavi del carrello e tentano invano di liberarla. Non è tra coloro che seguono
il reparto in Francia. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano in numerose e lontane azioni di bombardamento dava costante prova di calma e di cosciente sprezzo del pericolo, manovrando con prontezza e perizia la sua arma,
nonostante l'infuriare dell'artiglieria e della fucileria che colpiva gravemente l'apparecchio. Disceso a bassa quota mitragliava efficacemente truppe nemiche di rincalzo, ed in frequenti vivaci attacchi di velivoli
avversari, riusciva brillantemente a metterli in fuga. Cielo dell'Alto e del Medio Isonzo e dell'Istria, 21 aprile 21 agosto 1917.
Tenente fanteria. Nel giugno del 1917 è a Palermo con la 270^ Squadriglia Idrovolanti pilots di apparecchi FBA. Nel dicembre del 1917
è trasferito a Livorno presso la 273^. MBVM: Pilota di idrovolante, ardente, entusiasta, compieva numerose missioni delicate, bombardamenti da bassa
quota e ricognizioni preziose, sia su base nemica, sia dentro terra, con sommo sprezzo del pericolo ed ammirabile spirito d'iniziativa. – Basso Adriatico, luglio-settembre 1918.
Tenente di cavalleria, pilota. Nell'estate del 1915 è con la nuova 7^ Voisin sul campo di Aviano con apparecchio Voisin. Nell'ottobre con il grado di maresciallo passa
alla 6^ Farman di Chiasiellis. Il 18 novembre sostiene uno scontro, pilota Livi, a circa 3000 metri con un velivolo nemico. Il 25 aprile, cambiato il nome del reparto in 30^ si sposta a Verona dove rimane fino al luglio successivo.
Dalla primavera del 1918 è con la 32^ squadriglia sul campo di San Pietro in gù. Decorato con 2 medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Arditissimo pilota, compì numerosi
voli sul nemico, specialmente in
zona d'alta montagna, sfidando
gravi difficoltà e pericoli, e non
curandosi del fuoco intenso dell'artiglieria anti-aerea avversaria. Il 21
ottobre 1915 volò per più di due
ore sul nemico in condizioni atmosferiche difficilissime, mantenendosi ammirabilmente calmo e sereno, nonostante l'infuriare degli
elementi ed il fuoco degli antiaerei nemici, che gli asportarono
parte del timone di profondità del
suo velivolo. Il 18 novembre 1915
attaccò, decisamente, un aereoplano nemico, e, nonostante il fuoco
aggiustato dell'avversario che colpiva l'elica del suo velivolo con tre
proiettili, lo costringeva a ritirarsi
nell'interno. Altipiano di Bainsizza – Valle del Vippacco, 21 ottobre 1915; regione di Gorizia, 18
novembre 1915. MAVM: Arditissimo pilota d'aeroplano, sempre primo per le più difficili ed arrischiate operazioni di guerra, in più di cento voli per ricognizioni, bombardamenti ed osservazini di tiro, fu esempio di coraggio, di fede,
di entusiasmo. Durante un'osservazione di tiro, molto addentro nelle linee meniche, fatto segtno a vivo fuoco antiaereo, che colpì il timone di profondità dell'apparecchio, rendendone malsicuro l'impiego, resistè
in volo fino a missione ultimata. In due ricognizioni successive, con l'apparecchio colpito da antiaerei in parti vitali, prima di arrivare sulle linee nemiche, rassicurato l'osservatore sull'entità dei danni,
continuò il volo portando a termine il suo compito. Altopiano di Asiago, dicembre 1917-luglio 1918.
Pilota della 35^ Squadriglia di Aviano dal gennaio 1916, inizia i voli di guerra nel maggio. Il 13 novembre nel corso di un
bombardamento su Dornsberg l'apparecchio di Sbernadori è colpito. Rimasto ferito riesce comunque a portare a termine la missione. Nell'estate del 1917 è al Centro di Formazione Squadriglie di Padova per la costituzione
della 132^ Squadriglia, che il 20 luglio si mobilita a Campoformido. Dopo Caporettoripiega a Casoni. Rimane con il reparto fino al dicembre 1917. Nel gennaio 1918 è istruttore di volo a Cascina Malpensa. Decorato con 2 Medaglia d'Argento al Valor Militare. MAVM: Ardito pilota d'aeroplano, prese parte spontaneamente a varie e difficili ricognizioni alle
linee nemiche, malgrado le avverse condizioni atmosferiche. Avendo uno shrapnel nemico
gravermente danneggiato l'apparecchio, benchè ferito alla mano destra, riusciva a condurre
brillantemente a termine il compito affidatogli. Cielo dell'Alto Isonzo, 13 novembre 1916. MAVM: Pilota d'aeroplano, in numerose ricognizioni ed azioni offensive sul nemico, rese frequentemente avventurose dal violento
fuoco avversario, si distinse
per ardire e per mirabile tenacia. Offertosi spesso volontario per le imprese più
difficili, portò sempre a termine lodevolmente il proprio mandato, dando costante
prova di salda coscienza, del dovere e di fermezza. Cielo dell'Isonzo e del Piave,
dicembre 1916, novembre 1917.
Classe 1894 di Dalmazio, del 2° Reggimento Cavalleria, consegue il brevetto di pilota su apparecchio Farman a Foggia il 1 giugno 1917. Il
18 luglio è pilota militare e diventa istruttore di volo alla scuola di Foiano della Chiaie.
Capitano del 11° Reggimento Fanteria Osservatore d'aeroplano con la 6^ Squadriglia Caproni. Alla squadriglia era arrivato,
da tenente, il 31 marzo 1917 proveniente dalla 45^ Squadriglia. Decorato di 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Ottimo osservatore d'aeroplano compì nunerose azioni offensive, dimostrando calma
ed ardimento mirabili nelle più gravi contingenze, ed assolvendo sempre brillantemente
le missioni affidatigli. Cielo d'Istria e dell'Isonzo, 2 luglio-24 agosto 1917. MAVM: Ardito osservatore di aeroplano, compì durante quattordici mesi di
servizio numerose ricognizioni e bombardamenti con ottimi risultati. In ogni circostanza,
e nei momenti di maggiore pericolo, dette costante prova di sereno ardimento e di entusiasmo, assolvendo sempre brillantemente i mandati affidatigli. Cielo del Carso e del
Trentino, maggio 1916-luglio 1917.
da Parma, soldato 181^ squadriglia aeroplani, n. 32935 matricola. Croce al Merito di Guerra: Vincendo con ammirevole forza d'animo elementi morali
e fisici, turbati da luttuosi incidenti, non esitava a partire per un'azione di guerra per rinfrancare, con l'esempio, il morale un pò scosso dei compagni, e con abilità ed intellegente interpretazione degli ordini trasmessi
dal comandante dell'equipaggio, eseguiva il lancio dei manifestini sopra gli obiettivi raggiunti, mantendosi sempre calmo e sereno, malgrado che gravi incidenti facessero dubitare della buona riuscita dell'impresa.
Dro Val Sarca,
18 luglio 1918).
Classe 1891 di Tullio. Tenente osservatore della 118^ Squadriglia SALM la quale inizia le operazioni di guerra nel marzo 1918.
14° Reggimento Artiglieria da Campagna. In totale ha compiuto 31 voli di cui 28 ricognizioni, 2 bombardamenti e una direzione del tiro. Ebbe il
velivolo colpito 3 volte, l'ultima il 29 ottobre 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottimo osservatore d'aeroplano, animato da grande entusiasmo e da elevato sentimento del
dovere, noncurante degli intensi tiri di artiglieria nemica, che spesse volte gli colpivano in più parti l'apparecchio, persisteva nel condurre a termine ricognizioni e
direzioni di tiro in condizioni molto difficili. Compiva numerose azioni sull'avversario, riportando sempre utili notizie e dando prova costante di grande coraggio e
di sereno sprezzo del pericolo. – Cielo del Piave, 22 marzo-3o ottobre 1918.
Seganti Giuseppe di Sebastiano nato a Lugo (Ra) il 5.12.1887, distretto di Ravenna. Sottotenente pilota appartenente al 6° Reggimento
Bersaglieri.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare conseguita quale Bersagliere sul Monte Pecinka.
Brevettato pilota di idrovolanti a Orbetello il 24.07.1918. Rimase nella stessa scuola divenendo istruttore di volo.
Tra i suoi allievi ci furono alcuni ufficiali della Marina Brasiliana. (Dati e immagine forniti da Mauro Antonellini).
In alcune fonti Silvageri, tenente pilota della 15^ Squadriglia Caproni dal dicembre 1916.
Partecipa all'impresa su Cattaro del 4/5 ottobre 1917. Ha compiuto 40 bombardamenti, poi passsato ala caccia presso la 80^ Squadriglia, dopo 8 voli ebbe un incidente aviatorio, per il quale su ricoverato in ospedale. Decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo. MAVM: Pilota calmo e sicuro, in numerosi bombardamenti dava costante prova di calma e di coraggio.
Il 17 aprile 1917, arrestatosi uno dei motori, continuava la rotta, raggiungendo e
bombardando l'obbiettivo assegnato. Il 10 maggio 1917, benchè assalito ripetutamente da un velivolo nemico da caccia che colpiva l'apparecchio in parti vitali, col valido aiuto dei mitraglieri metteva in fuga l'avversario, e,
raggiunto l'obbiettivo assegnato, lo bombardava efficacemente. Cielo di Chiapovano e di Reifemberg, l7 aprile e 10 maggio 1917. MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro
e a colpire con grande esattezza e efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nelle crescenti foschie.
Bocche di Cattaro 4-5 ottobre 1917.
Tenente osservatore della 114^ Squadriglia. Nato nella frazione Ravalle di Ferrara giunse al reparto nell'estate del 1918.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore dall'aeroplano, in numerosi voli
sul nemico, sempre dimostrò alto sentimento del dovere e singolare ardimento, portandosi spesse volte a quote molto basse, per meglio assolvere il proprio mandato,
e sfidando con sereno coraggio l'intenso tiro antiaereo nemico, che più volte gli
colpì l'apparecchio. – Cielo del Piave, giugno-ottobre 1918.
Tenente pilota, 3° Reggimento Artiglieria da Campagna, alla 74^ Squadriglia Caccia dal 1916 alla primavera del 1917. Dopo un breve passaggio
alla 122^ Squadriglia, nel gennaio del 1918 è a Verona con la 4^ Squadriglia
Caproni. Transita alla 6^ il 22 gennaio 1918 con la quale inizia i voli di guerra il 5 febbraio su Mattarello. In quella prima missione il velivolo venne gravemente colpito dall'antiaerea e il 29 ebbe di nuovo
l'apparecchio colpito. Il 25 maggio 1918 durante una tentata azione su Fucine venne investito, sull'Adamello, da fortissime correnti e pur subendo la perdita di un motore riuscì a portare a termine il bombardamento.
Medaglia d'argento al Valor Militare concessa per una azione sull'Adamello del 25 maggio 1918: Pilota calmo e sereno, compiva numerosi, importanti e difficili bombardamenti, dando
sempre luminosa prova di coraggio e di valore. Sprezzante del pericolo, per eseguire
in eglio il lancio delle bombe scendeva fino a bassa quota tra l'intenso tiro delle artiglierie
antiaeree avversarie, l'er compiere un'azione di bombardamento su di un centro nemico
in alta montagna, lottava poderosamente contro gli elementi atmosferici, furiosamente
ini perversanti. Arrestatosi un motore, sempre sorretto da mirabile forza d'animo, continuava a dirigersi sulla zona nemica, ed effettuava il proprio compito. Costrettovi, dalla
raddoppiata violenza della bufera, atterrava con perfetta manovra sulla neve e fra i crepacci dell'Adamello a 3150 metri di quota, salvando l'equipaggio, e, incurante di sè inimediatamente s'occupava del salvataggio
dell'apparecchio, sul quale l'artiglieria nemica iniziava immediatamente l'intenso fuoco di distruzione. Il 1° luglio 1918 in partenza per una successiva azione di guerra, lasciava gloriosamente la vita, tutta quanta
votata alla grandezza della patria. – Cielo del Trentino e del Piave, 5 febbraio, 1 luglio 1918. Perde la vita a Verona l'11 luglio 1918 quando precipitò subito dopo il decollo da Verona Piazza d'Armi.
Sergente 79^ squadriglia aeroplani, n. 28362 matricola. Proveniva dalla 46^ Squadriglia. Il 29 aprile 1917 decollato dal campo di
Castenedolo precipita con il Farman Colombo 240 rimanendo gravemente ferito. Al 30 giugno 1918 è a San Luca con la 79^, Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia tenace e sprezzante del pericolo,
in un volo di caccia attaccò ed incendiò un pallone nemico in ascensione. Il dì seguente
fece precipitare a colpi di mitragliatrice un apparecchio avversario. Nei mitragliamenti da bassa quota diede sempre bello esempio di entusiasmo e di audacia. Cielo del Montello-Medio e Basso Piave, luglio-novembre 1918.
Soldato pilota, classe 1890 di Cesare, della 40^ Squadriglia di Campoformido. Vola su apparecchi S.P.2 e perde la vita in un incidente di volo
occorso il 18 luglio 1917 con l'S.P.2 che cappotta e prende fuoco. Il velivolo era della 27^ Squadriglia.
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RENATO SPADA 1894 - 1971
Torpediniere pilota si arruola nella Regia Marina quale torpediniere elettricista e viene aggregato alla 259^ Squadriglia da bombardamento della stazione idrovolanti
Miraglia. Vola come motorista osservatore. Dopo ripetute domande rivolte ai superiori per essere inviato ad una scuola di pilotaggio, con la complicità di un pilota e di un motoscafista decolla da solo in mare aperto davanti
a Porto Corsini e ripete decollo
ed ammaraggio per cinque volte con successo con un apparecchio F.B.A. motore 200 hp. Viene arrestato per insubordinazione ma solo dopo tre giorni di carcere a Venezia il comandante Roberto di Castelvero, responsabile della
stazione idrovolanti Giuseppe Miraglia, lo affida ad un pilota di M3 con doppio comando per istruirlo. Dopo cinque prove consegue il 1° brevetto, è arruolato come pilota ed in seguito a diversi bombardamenti e missioni fotografiche ottiene il brevetto militare e in seguito il 2° brevetto.
Partecipa a tutte le missioni di guerra eseguite dalla stazione Miraglia e dopo aver superatole le prescritte prove di acrobazia è passato alla 261^ squadriglia di idrocaccia.
In qualità di motorista-mitragliere riesce ad abbattere, dall'abitacolo posteriore del suo FBA Type H, un aereo nemico della k.u.k. Kriegsmarine, la marina militare dell'Impero austro-ungarico[1]. Alla fine del 1917 è promosso
pilota di idrovolanti come il Macchi L.3 e poi di idrovolanti da caccia come il famoso Macchi M.5.
Al 28 novembre 1917 l'osservatore torpediniere Spada è nella 263^ Squadriglia di Porto Corsini.
Orgoglioso della sua origine romagnola, alla fine della guerra festeggia la vittoria scrivendo sul suo idrovolante in romagnolo "come me la godo" (vedi foto).
All'alba del 4 novembre 1918 fa parte della squadra di idrocaccia, otto in totale, che occupa Pola prima che vi giungessero i soldati di terra. È il primo idrovolantista che scende sulle acque di Fiume liberata.
Decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare. MAVM: Per avere inseguito un velivolo austriaco fino a poche miglia dalla costa nemica, ingaggiando combattimento ad altissima quota, e non abbandonandolo che dopo averlo
fatto cadere in mare inutilizzato. Venezia, 17 aprile 1917. MAVM: Prima come osservatore e poi come pilota di idrovolante dette alta prova di audacia e virtù militari, eseguendo più di venti missioni di bombardamento su Pola,
fra le quali tre notturne. Alto Adriatico, giugno-settembre 1918. CGVM: Pilota di idrovolante eseguiva di giorno un efficace bombardamento sulla stazione di idrovolanti di Pola, portandosi sull'obbiettivo designato malgrado
l'intenso fuoco nemico. F.O. 23 dicembre 1918.
Nacque a Castel San Pietro Terme, provincia di Bologna, il 18 settembre 1888.
Arruolatosi nel Regio Esercito entrò nella Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino nel corso del 1906, uscendone con il brevetto di ufficiale del genio militare assegnato al 4º Reggimento pontieri. Promosso
sottotenente nel 1908, divenne tenente nel 1911, e l’anno seguente entrò a far parte del Battaglione Aviatori, conseguendo poi il brevetto di pilota, su Bleriot 25 HP il 26 luglio 1913 e quello di pilota militare su Bleriot 50 HP
nell’ottobre seguente.
Dall’ottobre 1913 al maggio 1915 fu al comando della 16^ Squadriglia "Bleriot" di stanza a Gossolungo, Piacenza, ove diresse un corso di osservatori per l'artiglieria. Durante il corso della prima guerra mondiale prestava
servizio presso la 1^ Squadriglia da ricognizione e combattimento equipaggiata con velivoli Bleriot, trovandosi poi al 1 gennaio 1917 alla 5^ Squadriglia da ricognizione e combattimento che il 15 aprile 1916 diventa 25^
Squadriglia di cui prende il comando
nel maggio seguente equipaggiata con aereo Voisin. Dal 18 marzo fu comandante del Centro Formazione Squadriglie del Campo di aviazione di Arcade e del Centro Formazione Squadriglie dell'Aeroporto di Ghedi dal 13 agosto 1917
al novembre 1917.
Nel dicembre 1917 divenne addetto al Comando Centri fino alla data dell'armistizio del 4 novembre 1918. Promosso maggiore nel 1918, nel 1919 fu inviato a Costantinopoli come
capo di una missione aeronautica per la costruzione di una linea aerea civile, rimanendovi dal giugno 1919 al settembre 1920. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota militare e comandante di squadriglia,
compì numerose ardite operazioni di guerra
in aeroplano, dando sempre prova di arditezza, abilità, intelligenza, e riuscendo di vero costante esempio ai propri dipendenti. Cielo del Carso, 24 maggio 1915-20 settembre 1916.
.
Tenente pilota della 91^ Squadriglia di Quinto di Treviso. Il 17 ottobre 1918 rimane ferito nel corso di un mitragliamento a bassa quota
e malgrado riesca ad atetrarre all'ippodromo di Treviso, muore il giorno successivo in ospedale.
Soldato mitragliere della 10^ Squadriglia Caproni n. 4930 matricola. Medaglia d'Argento al Valor Militare: In numerosi e difficili voli
bombardamento, dimostrò di possedere belle doti di coraggio, fermezza e sprezzo del pericolo. In un difficile combattimento aereo contro nemico superiore per velocità ed armamento, dopo aver avuto gravemente
danneggiato il proprio apparecchio ed essere egli stesso rimasto gravemente ferito ad un braccio, servendosi dell'altro braccio sano, continuava il fuoco della propria arma, riuscendo ad allontanare l'avversario.
Carsia Giulia, settembre 1916-agosto 1917. E' con la 10^ almeno dal gennaio 1917, e il 18 agosto al ritorno da un bombardamento su Vojscica avviene l'episodio riferito nella concessione della
decorazione.
Tenente artiglieria, 4° Gruppo sezioni
aerostatiche autocampali. Medaglia d'Argento al Valor Militare. Osservatore da un pallone frenato, dotato di elevati sentimenti e di alte virtù militari, rese all'aerostatica lunghi e segnalati servigi; nelle
più difficili e pericolose circostanze, di prova di forte coraggio e di nobile abnegazione: costante esempio ai colleghi ed agli inferiori di calma, di ardimento e
di fermezza. Cielo del Carso, e Basso Piave, febbraio 1916- giugno 1918.
Tenente pilota della 24^ Squadriglia. Di Adolfo classe 1896. 3^ sezione a Falzè muore il 23 maggio presso il campo di Arcade perchè il suo
SIA 7B perde le ali. A bordo con lui il capitano Ottorino Mutti. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota esperto ed ardito di aeroplano, tenacemente perseguiva ogni mèta prefissasi. Volontariamente offertosi per eseguire
un difficile bombardamento, nell'adempimento del suo mandato trovava morte gloriosa. Cielo del Piave, 23 giugno 1918.
Soldato mitragliere della 8^ Squadriglia Caproni dove era giunto nell'agosto del 1917 rimanendovi fino al settembre successivo. Nel 1917 compie 34 missioni
di bombardamento. Nel settembre del 1917, la notte tra il 3 e il 4, nel corso di una azione su Pola a bordo dell'"Asso di Cuori" fu colpito alla spalla e alla gamba sinistra. Sebbene ferito rifiutò l'aiuto offerto dai piloti
e continuò
il suo compito di mitragliere/motorista. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere in una squadriglia da bombardamento, in numerose azioni eseguite sia di giorno che di notte, dava indubbie prove di valore e di sereno sprezzo del pericolo,
respingendo abilmente gli attacchi dei velivoli aversari e mitragliando con efficaci risultati ammassamenti di truppe nemiche. Spesso, durante il volo, incurante del grave rischio, scivolava sull'ala
dell'apparecchio per riparare i guasti verificatesi al motore. Nella notte del 4 settembre 1917, benchè colpito alla coscia e all'omero, continuava con calma a disimpegnare il suo servizio.
Cielo del Trentino, del Carso e dell'Istria, maggio - settembre 1917.
Tenente Osservatore della 1^ Squadriglia Caproni, di Cesare classe 1894 nei ruoli del 7° Reggimento Fanteria. Assegnato alla 13^ Squadriglia
Caproni dal 9 al 29 novembre
1917 è a Vigna di Valle per il corso di tiro aereo. Il 5 dicembre 1917 era stato inviato al campo scuola della Malpensa per frequentare il corso di tiro di combattimento. Giunge in zona di guerra il 12 gennaio 1918 con la 1^
Squadriglia e perde la vita il 16 giugno 1918 colpito in pieno da una granata dirompente nel corso di
un bombardamento di una passerella sul Piave. Era il suo 11° bombardamento. Il giorno stesso del suo arrivo aveva esordito con un bombardamento su Primolano. Il 25 febbraio l'apparecchio era stato colpito da fucileria così come
l'8 maggio successivo. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Abile osservatore, in numerosi voli fu sempre la guida vigile e sicura del proprio equipaggio. Incurante del rischio e delle avverse condizioni atmosferiche,
volle partecipare volontariamente ad una difficile incursione, e, mentre, sereno, assolveva il suo compito, colpito in pieno petto dallo scoppio di un proiettile, fece nobile olocausto della sua giovinezza alla Patria. S. Donà del Piave, 16 giugno 1918.
Capitano pilota assume il comando della 73^ Squadriglia Caccia di Verona il 7 luglio 1917 e lo manterrà fino al febbraio 1918.
Il 30 marzo assume il comando della 117^ Squadriglia SAML di Fossalunga. Lo manterrà fino a maggio.
«Il 27 ottobre 1918 il sergente Vassura, volontariamente e dopo vive insistenze, otteneva di partecipare con il tenente Tarli, pilota,
al bombardamento di depositi di munizioni.Appena oltrepassate le linee l'apparecchio fu attaccato da più velivoli da caccia austriaci e l'equipaggio contrattaccando vivamente gli avversari e riuscendo a fugarne uno, cercava
con alto sentimento del dovere di raggiungere ad ogni costo il bersaglio ed effettuare il bombardamento ordinario. Poco dopo un proiettile di artiglieria colpiva l'apparecchio staccandone completamente un'ala e facendolo precipitare al suolo nei pressi di Conegliano Veneto. Le salme dei due valorosi aviatori furono sepolte a Villa Clementina, frazione di Conegliano.
«Il comando della squadriglia ha proposto il sergente Vassura per la medaglia d'oro al valore militare con la seguente motivazione: «Pilota ardimentoso ed entusiasta partecipava volontariamente ad un bombardamento di opere
militari nemiche. Attaccato da più apparecchi da caccia nemici cercava sfuggirne l'assalto per assolvere ad ogni costo il mandato affidatogli. Colpito l'apparecchio da un proiettile che ne staccava un'ala,
precipitava al suolo, immolando la giovane esistenza alla Patria nei giorni della sua redenzione. Cielo di Conegliano 27 ottobre 1918.
Capo radiotelegrafista di 2^ Classe della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi che vola su apparecchi FBA come osservatore dalla
primavera del 1917. Il 27 novembre 1917 nel corso di un decollo rimane ferito. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare e 1 di Bronzo. MAVM: Compì più di cinquanta ricognizioni consecutive, ed una importante
azione, a due bombardamenti di base nemica durante i quali venne fatto segno a violento fuoco di batterie antiaeree e ad una pericolosa ricognizione sul nemico, dimostrando in ogni occasione di possedere belle doti di slancio
e di coraggio. Adriatico, 28 novembre 1917, 13 febbraio 1918. MAVM: Osservatore di idrovolanti, compiva due importanti missioni guerresche, una delle quali contro munitissima piazza nemica mai fino allora attaccata di giorno
per le rilevanti difese e per la grande distazna, dimostrando bello slancio e sprezzo del pericolo. Volontariamente lanciava manifesti di propaganda, pur non ignorando la sorte riservatagli in caso di cattura. Basso Adriatico,
25 aprile-12 maggio 1918. MBVM: Ardito osservatore di idrovolanti, animato dal maggiore entusiasmo, in numerose e proficue missioni di esplorazione e bombardamento dimostrava costantemente calma e sangue freddo mirabili,
affrontando dopo lunghi percorsi in mare aperto le potenti difese nemiche e riportando varie volte l'apparecchio colpito. Scendeva a bassa quota sulle basi avversarie a mitragliare gli armamenti delle difese. Basso Adriatico,
25 maggio-4 novembre 1918.
Tenente osservatore della 22^ Squadriglia, poi della 2^ Squadriglia Caproni. Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM:
Nelle ricognizioni e nei bombardamenti, in azioni vicine e lontane, fu osservatore d'aeroplano di provata capacità, dimostrando salde doti militari, audacia serena e fede
incrollabile nella vittoria. Cielo dell'Hermada, agosto-settembre; Base di Pola, 3-4 agosto; Fronte del Grappa, novembre-dicembre 1917. MAVM: Prode fra i prodi aviatori delle squadriglie da bombardamento, sfidando volontariamente
l'ignoto di una pericolosa navigazione e le difese antiaeree nemiche, partecipava al primo audace ed importante bombardamento aereo su territorio nemico, in notte brumosa ed illume, conseguendo brillantemente gli obbiettivi
prefissi. Esempio mirabile di entusiasmo, di ardimento e di fermezza d'animo. Cielo di Nabresina e Prosecco, notte sul 26 giugno 1917.
Tenente Osservatore della 2^ Squadriglia Caproni di Padova dal 24 marzo 1918, classe 1887 dell'89° Reggimento Fanteria, ma nel giugno è con la 9^ Squadriglia
Caproni con cui compie il primo volo di guerra il 1 giugno. Compie 10 missioni belliche, l'ultima a fine agosto 1918.
Mitragliere della 3^ Caproni nato a Vigalto di Parma, decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito mitragliere d'aeroplano,
con indomito coraggio
ed ammirevole fermezza portò sempre a termine le difficili missioni affidategli. Sostenne più volte combattimenti con aerei nemici, e anche con l'apparecchio spesso
colpito nelle parti piu vitali riuscì con bella calma ed abile maestria a fugare gli avversari. Cielo della Fronte Giulia, Trentino e Francia, 18 maggio 1917-7 giugno 1918.
Ufficiale dell'8° Reggimento Artiglieria da Fortezza classe 1895, osservatore d'aeroplano dal 5 luglio 1917. E' con la 39^ Squadriglia
di Marcon, quando il 1 ottobre 1917 è colpito dalla contraerea su Castagnevizza a bordo di un S.P.3. Nell'estate assume il comando della 31^ Squadriglia.Decorato con 2 Medaglie d'Argento e 1 di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Arditissimo e provetto osservatore, diede prova di grande perizia e sprezzo del pericolo,
cooperando per trarre dal tiro di controbatteria i più efficaci risultati. Durante l'osservazione di un tiro, si mantenne per oltre due ore a bassa quota, nonostante il vivacissimo fuoco antiaereo. Con l'aeroplano due volte
colpito da
scheggia, ferito egli stesso lievemente, volle rimanere sul bersaglio fino a tiro ultimato, abbassandosi poi a mitragliare la batteria antiaerea che in quelle due ore più lo aveva molestato. Cielo basso Piave, 19 marzo 1918.
MAVM: Osservatore dall'aeroplano,
ardito e intelligente, assolse difficilissimi incarichi volando spesso a bassa quota sul territorio occupato dal nemico e offrendosi volontariamente dove il pericolo era maggiore.
Mirabile esempio di eroismo, il 1° ottobre 1917, entrava per ben tre volte nelle linee nemiche, nonostante il vivissimo e ben aggiustato tiro avversario e, quantunque ferito al fianco destro da scheggia di granata, continuava
la ricognizione fotografica,
finchè le forze gli venivano meno. Cielo di Novelo,l ottobre 1917. MBVM: Osservatore d'aeroplano di mirabile ardire ed infaticabile tempra, dando tutto se stesso con immutabile fede e ardente passione all'aviazione per l'artiglieria,
ad essa consacrava il prezioso contributo della sua capacità e del suo valore. Con l'apparecchio gravemente colpito da tiri antiaerei, in eroiche, persistenti incursioni aggiustava sui bersagli nemici, con infallibile
occhio di osservatore e di artigliere, il fuoco delle nostre batterie. Cielo del Piave e del Trentino, giugno-ottobre 1918.
Sergente maggiore pilota della 11^ Squadriglia Caproni in Albania, n. 1331 matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
Pilota ardito e calmo, partecipò a numerosi
bombardamenti, audacemente sfidando l'intenso fuoco antiaereo e l'attività aggressiva del
nemico. Il 6 maggio 1918, dava esempio di spiccata attività ed ardimento, nel condurre al
termine, con efficaci risultati, tre bombardamenti sopra un obiettivo lontano ed in zone
montuose. Nel periodo della nostra offensiva dal 6 al 15 luglio 1918, dette ancora nuova
conferma delle sue ottime qualità di pilota tempra ad ogni fatica e ad ogni pericolo.
Cielo d'Albania, maggio-luglio 1918.
Sergente maggiore pilota della 10^ Squadriglia Caproni. Di Luigi classe 1891. Arrivato presso il reparto nel mese di giugno, cade il 16 agosto 1918
con il Caproni 4218, partito per lanciare volantini tra Sacile e Pordenone. Colpito dalla contraerea si rovescia d'ala precipitando in vite.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota di squadriglia da bombardamento già provato
in ardite azioni sul nemico, avuto, durante una azione di guerra, l'apparecchio colpito in pieno da una granata nemica e danneggiato in modo da perderne completamente il controllo, mentre già si sentiva precipitare conservava
singolare calma,
e dando prova di elevato sentimento del dovere eseguiva ancora un ultimo lancio di
manifestini, adempiendo così fino all'estremo, di fronte a sicura morte, il compito
affidatogli. Cielo di Santa Lucia di Piave, 16 agosto 1913
Classe 1888 di Aristide, del 1° Reggimento Genio. Tenente pilota della 81^ Squadriglia caccia di Istrana dove lo troviamo a partire dal
25 gennaio 1918, Al 28 giugno 1918 aveva
compiuto molte missioni tanto da essere decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Dal 28 giugno al novembre 1918 compiva altre 77 missioni di guerra (25 caccia, 27 crociere e 25 scorte). Il 20 febbraio 1918 cappottava in atterraggio sfasciando il Nieuport 27
5947 sul campo di Isola di Carturo. Dal dicembre 1915 al marzo 1917 era stato impiegato nel Genio per lavori di difesa sul fronte isontino. Decorato con DUE Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Pilota da caccia di grande
audacia e sicura perizia, compiva con
deciso e strenuo vigore ogni mandato di guerra. Sul Grappa, sul Montello, sul Piave, si
prodigava instancabilmente, mitragliando da bassissima quota il nemico contenuto nella
lotta cruenta. Nel trionfo delle nostre armi seppe trovare novella fede per novelli eroismi,
sempre di esempio, sempre primo nell'affrontare e nel vincere i nuovi cimenti. Cielo
del Grappa e Montello, 4 febbraio 1918; Cielo del Piave, 28 giugno 1918.
MBVM: Pilota da caccia di grande audacia e sicura perizia, con animoso
slancio e con immutato entusiasmo, compiva in breve tempo numerosi voli di guerra,
affrontando con non comune ardire le offese nemiche, attaccando animosamente draken
nemici a bassa quota e riuscendo ad abbatterne uno nei pressi di Conegliano il 12 luglio 1918. – Cielo del Grappa, 30 giugno 1918-8 ottobre 1918; cielo di Conegliano, 14 luglio 1918.
(Immagine: 81^ Squadriglia 1918, Zerbinati è il primo a destra)
Sergente pilota classe 1895 della 47^ Squadriglia Farman ad Oleis dall'aprile 1916.
Nel novembre parte per la Macedonia. Il 30 marzo 1917 esegue anche una missione di caccia e il 10 aprile effettua un mitragliamento a terra. Ultimo a rientrare in Italia del
reparto, nell'ottobre 1917. Nell'aprile del 1918 è a Sarzana con la 242^ Squadriglia Difesa e il 25 giugno è protagonista fortunato di un incidente accorso al suo Nieuport 2125 che precipita. MBVM: Pilota di aeroplano, eseguiva numerose ricognizioni e osservazioni di tiro, dimostrando sempre ammirevole calma e disprezzo del
pericolo nell'affrontare i velivoli nemici e i tiri antiaerei che colpirono più volte il suo apparecchio. Cielo del Carso
marzo-ottobre 1916. Cielo della Macedonia 10-29 aprile 1917.
Da Reggio nell'Emilia, capitano complemento fanteria. Nell'estate del 1916 è con la 29^ Squadriglia a Cavazzo Carnico e partecipa a combattimenti aerei.
Il 28 dicembre 1916 assume il comando della 32^ Squadriglia di Villaverla. Il 22 febbraio 1917 il suo velivolo viene colpito durante una ricognizione, dapprima dalla contraerea poi attaccato da un velivolo nemico che però è respinto con
l'arma di bordo. Cessa il comando nel luglio del 1917 e assume, il giorno 4 quello della 81^ Squadriglia disposta sul campo di Istrana. Il 25 marzo 1917 è inviato al Comando Aviatori di Torino.
Medaglia di Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Comandante di una squadriglia da caccia, fu sempre esempio ai propri dipendenti
di ardire, attività e zelo, riuscendo ad ottenere da tutti il massimo rendimento. Pilota esperto, dotato di saldo coraggio e di serena calma, compì numerosissimi voli di caccia, di
scorta e di crociera, e sostenne, spesse volte in condizioni difficili, vari combattimenti, rientrando con l'apparecchio seriamente danneggiato. Con sprezzo del pericolo, affrontò il
nemico anche quando questo era per numero a lui superiore, riuscendo ad abbattere due
apparecchi avversari. – Cielo del medio e basso Isonzo, 6 luglio-22 ottobre, Cielo del Piave,
10 novembre-5 dicembre 1917. MBVM: Pilota comandante di una squadriglia da caccia, fu costante esempio
di attivitá di coraggio e di scrupolosità nell'adempimento del propri dovere. Organizzatore sapiente, seppe ottenere dai suoi dipendenti il massimo rendimento, mantenendo costantemente, anche in periodi difficilissimi,
la massima efficienza bellica della sua squadriglia.
Tenace e ardito pilota, con saldezza di animo compì numerosi voli di guerra, sostenne vari
combattimenti abbattendo un aereo nemico. Cielo del Piave-Foza, 5 dicembre 1917-24 marzo 1918.
Al 1 gennaio 1916 è sul campo di Leproso con la 5^ Saquadriglia Caudron G.3. Transita con la 44^ Squadriglia di Gonars. L'11 febbraio 1917
incontra
caccia nemici con i quali ha un duello. Il 6 febbraio 1918 assume il comando dell'80^ Sqaudriglia per cederlo a Gelmetti il 30 aprile. Terminerà la guerra con questa squadriglia per essere trasferito, nel dicembre 1918,
alla 89^ SVA. Decorato con due Medaglie d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilotava per ben tre ore e mezza un aeroplano sul cielo di Prosecco, nonostante molestie di idrovolanti nemici e larga distesa
di mare che lo separava dal proprio campo, per permettere all'osservatore di segnalare i risultati
di un nostro tiro su quel campo di aviazione e sull'abitato. Cielo di Prosecco, 24 maggio 1917.
MAVM: Ufficiale pilota, effettuò numerosi e
lunghi voli sul nemico, offrendosi
volontario nelle circostanze più
difficili. Preoccupato unicamente
del buon esito del servizio di osservazione, si dimostrò sempre
incurante del tiro d'artiglieria e
fucileria, dal quale ebbe più volte
l'apparecchio colpito. Tolmino
ottobre 1915 – Bainsizza-Carso, luglio 1916. MBVM: Pilota di aeroplano in una squadriglia di artiglieria, quantunque fatto segno ad efficace caccia di apparecchi nemici e a ben regolato tiro controaereo,
con gravissimo rischio di essere abbattuto in terreno nemico, diede prova di alto sentimento del dovere e di coraggio ammirevole, offrendosi volontario per imprese più difficili, una delle quali condusse
brillantemente a termine pochi giorni dopo. Comen-Hermada, 11-4 febbraio 1917.
2° Capo pilota della 253^ Squadriglia. Il 10 giugno 1918 di scorta al Mas 19 di Luigi Rizzo è attaccato da un idro tipo A e lo costringono ad ammarare a Trieste. Il 23 settembre 1917 è
abbattuto in fiamme da Linke-Crawford nel tratto di mare tra Punta Sdobba e Miramare. Decorato con tre Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Attaccava risolutamente e con successo aerei nemici, insistendo nell'attacco
fino nelle immediate vicinanze delle batterie nemiche. Basso Adriatico, 191 maggio 1917. MAVM: Pilota di idrovolante da ricognizione in numerose missioni aeree sulla costa nemica si mostrava valentissimo ed ardito
combattente. Particolarmente distinguevasi in duelli aerei con velivoli da caccia avversari che obbligava alla fuga, ed in tre bombardamenti delle retrovie nemiche, per compiere i quali sfidava serenamente il violento
fuoco delle artiglierie, riuscendo ciò malgrado a portare felicemente a termine le missioni affidategli. Alto Adriatico 10-26 maggio - 7 giugno 1917. MAVM: Alla memoria. Pilota di idrovolante compiva con apparecchio
da ricognizione numerosi bombardamenti sfidando il fuoco nemico, ed eseguiva con apparecchio da caccia varie missioni, dimostrando sempre abilità e audacia eccezionali. Di esempio e di incitamento a tutti, in una circostanza
attacava risolutamente tre velivoli da caccia nemici danneggiandoli, finchè a sua volta colpito e con l'apparecchio in fiamme, precipitava in mare incontrando morte gloriosa. Trieste - Golfo di Trieste, agosto - settembre
- Costa Istriana, 23 settembre 1917.