Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Emilia Romagna A-L
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
S. Tenente pilota
Agnini Rino Gregorio
268^ Squadriglia
Modena
Caporale pilota
Albanesi Ottorino
135^ Squa
Parma
Soldato mitragl.
Aldovrandi Guido
13^ Squadriglia
Granarolo
Serg. maggiore pilota
Allasia Michele
77^ Squadriglia
Ferrara
Tenente Osservatore
Ambrosini Pietro
22^ Squadriglia
Bologna
Guardiam. Osserv.
Anfossi Augusto
259^ Squadriglia
Piacenza
Tenente pilota
Antonini Luigi
Piacenza
S.ten.ervatore
Aristeo Giovanni
Aerostiere
Bologna
S. tenente pilota
Avogli Trotti Alberto
101^ Squadriglia
Ferrara
Tenente pilota
Azzoni Guglielmo
39^ Squadriglia
Parma
Tenente Osservatore
Babini Antonio
47^ Squadriglia
Lugo di Romagna
Sergente pilota
Baccilli Cesare
6^ Squadriglia
Bologna
STV Osservatore
Baggioni Primo
264^ Squadriglia
Rimini
Brigadiere pilota
Balandi Roberto
76^ Squadriglia
San Bartolomeo in B.
Soldato pilota
Balbi Alberigo
85^ Squadriglia
Alfonsine
Tenente Osservatore
Baldassari Carlo
Aerostiere
Ferrara
Vice Brig. pilota
Baldazzi Edgardo
118^ Squadriglia
Cesena
Tenente pilota
Ballerini Michele
25^ Squadriglia
Granaglione
Tenente Osservatore
Bambini Raul
113^ Squadriglia
Rimini
Maggiore pilota
Baracca Francesco
91^ Squadriglia
Lugo di Romagna
S. Tenente pilota
Baratozzi Giacinto
263^ Squadriglia
Reggio Emilia
S.Tenente pilota
Barattini Giuseppe
71^ Squadriglia
Montese
Capitano Osservatore
Baroni Enzo
5^ Caproni
Reggio Emilia
Serg. magg. pilota
Bassi Bruno
36^ Squadriglia
Portomaggiore
Tenente pilota
Battaglini Cesare
56^ Squadriglia
Castelnuovo dei Monti
Serg. m. pilota
Bazzoli Sante
105^ Squadriglia
Forlimpopoli
Tenente Osservatore
Bazzocchi Aldo
Aerostiere
Forlì
Brig. pilota
Bellandi Roberto
76^ Squadriglia
San Bartolomeo in B.
Capitano pilota
Bellei Lorenzo
72^ Squadriglia
Modena
Sergente pilota
Benini Manfredo
1^ Squadriglia
Ferrara
Tenente pilota
Bianchi Vittorio
5^ Squadriglia
Savignano
Tenente Osservatore
Bissi Massimo
255^ Squadriglia
San Zaccaria
Caporale pilota
Bocconi Giuseppe
115^ Squadriglia
Rimini
Capitano pilota
Bolla Gaspare
2^ Squadriglia Bleriot
Pieveottoville
Tenente pilota
Bolognesi Domenico
78^ Squadriglia
Forlì
Sergente pilota
Bonacini Romolo
10^ Squadriglia Caproni
Modena
Capitano pilota
Bonazzi Fernando
31^ Squadriglia
Reggio Emilia
Soldato mitragliere
Bonora Emidio
1^ Squadriglia
Poggio Renatico
Serg. magg. pilota
Bontempi Ettore
81^ Squadriglia
Sala Baganza
Tenente pilota
Bonucci Arturo
91^ Squadriglia
Bologna
Sottotenente pilota
Bonuti Roberto
9^ Squadriglia Farman
Bologna
Sergente pilota
Bonzagni Vincenzo
181^ Squadriglia
Ferrara
Sergente mitragliere
Borghi Alcibiade
6^ Squadriglia Caproni
Bologna
Capitano Osserv.
Borsetti Angelo
3^ Squadr. Aviaz.
Portomaggiore
Tenente Osservatore
Bortolotti Giuseppe
132^ Squadriglia
Bologna
Carabiniere pilota
Botteghi Celso
31^ Squadriglia
Verucchio
Soldato pilota
Bubani Ceccardo
283^ Squadriglia
San Zaccaria
Sergente pilota
Bullini Ugo
31^ Squadriglia
Medicina
Soldato mitrag.
Cabrini Arturo
7^ Squadriglia
Ferrara
Tenente pilota
Calzoni Adriano
182^ Squadriglia
Bologna
Sergente pilota
Cattani Cesare
115^ Squadriglia
Faenza
Sergente pilota
Cattivelli Cesare
266^ Squadriglia
Fiorenzuola d'Arda
Capitano Osservatore
Cavalieri Pico Deodato
2^ Squadriglia C.
Ferrara
Sergente pilota
Ceredi Ruggero
113^ Squadriglia
Cesena
Ceresa Luigi
Piacenza
Sergente pilota
Ciotti Riccardo
81^ Squadriglia
Saludecio
Caporale pilota
Civardi Giulio
103^ Squadriglia
Ponte dell'Olio
Serg. maggiore pilota
Colli Guido
2^ Squadriglia
Modena
Tenente pilota
Comellini Alberto
42^ Squadriglia
Bologna
Capo Tim. Osserv.
Conti Giacomo
Squadriglia
Idrovolanti
Imola
S.ten.V. pilota
Conti Luigi
252^ Squadriglia
Bologna
Caporale pilota
Conti Salvatore
107^ Squadriglia
Rimini
Soldato pilota
Corà Antonio
6^ Artiglieria
Bologna
Serg. pilota
Dall'Aglio Davide
6^ Sezione SVA
Gualtieri
Tenente Osservatore
Davoli Corrado
181^ Squadriglia
Carpi
Capitano Osservatore
De Bratti Andrea
26^ Squadriglia
Bologna
S. tenente pilota
Degli Esposti Amleto
77^ Squadriglia
Vignola
Soldato pilota
Della Biancia Giacomo
Campo Scuola Foggia
Cattolica
Tenente pilota
Della Cella Ettore
5^ Squadriglia
Bobbio
Capit. pilota
De Rada Leopoldo
34^ Squadriglia
Ferrara
Sergente pilota
Donati Renato
76^ Squadriglia
Forlì
Fuoch. osserv.
Fabbri Mattia
254^ Squadriglia
Cervia
Soldato mitragl.
Fantoni Alfredo
15^ Squadriglia
Vigarano Mainarda
Soldato mitragliere
Farneti Alberto
3^ Squadriglia
Ravenna
S.tenente pilota
Federici Giuseppe
13^ Squadriglia
Ferrara
Tenente Osservatore
Ferretti Pietro
27^ Squadriglia
Argenta
Soldato mitragliere
Ferri Medardo
181^ Squadriglia
Casalecchio sul Reno
Sergente mag. pilota
Ferri Pietro
255^ Squadriglia
Castelfranco Emilia
Sergente pilota
Fornagiari Guglielmo
78^ Squadriglia
Lizzano in Belvedere
Soldato mitragl.
Foschi Aldo
139^ Squadriglia
Cesena
Tenente pilota
Frabboni Mario
56^ Squadriglia
Bologna
Serg. pilota
Friggeri Carlo
305^ Squadriglia
Brescello
Tenente Osservatore
Fronzi Carlo
257^ Squadriglia
Forlì
Tenente Osservatore
Fusconi Luigi
115^ Squadriglia
Conselice
Caporale mot.
Gardenghi Alfredo
72^ Squadriglia
Castel S. Pietro T.
S. ten. Osservatore
Gattini Giuseppe
136^ Squadriglia
Ferrara
2° Nocchiere pilota
Giannelli Aldo
255^ Squadriglia
Modigliana
Caporale pilota
Gilberti Adelmo
204^ Squadriglia
Carpineti
Caporale pilota
Giovanardi Vasco
76^ Squadriglia
Bondeno
Sergente mitragl.
Girotti Alfonso
203^ Squadriglia
Calderara sul Reno
Tenente Osservatore
Giuliani Attilio
2^ Squadriglia
Bologna
Soldato mitragl.
Gobbi Pietro
10^ Squadriglia
Castel San Giovanni
Sergente pilota
Gostoli Giuseppe
31^ Squadriglia
Ferrara
Capitano pilota
Govi Luigi
8^ Squadriglia
Carpi
Maggiore Aerostiere
Grassi Giovanni
Aerostati
Ravenna
2° Nocchiere
Graziani Manlio
254^ Squadriglia
Cotignola
Serg. pilota
Gualtieri Mario
2^ Sq. Idrovolanti
Modena
GM pilota
Guazzetti Federico
251^ Squadriglia
Montecolombo
Sergente pilota
Guicciardi
Ferruccio
70^ Squadriglia
Modena
Soldato
Guicciardi Romualdo
Aerostiere
Nonantola
Tenente
Ilari Eraldo
Dirigibile PV2
Rimini
Sergente pilota
Imolesi Attilio
79^ Squadriglia
Cesena
Soldato
pilota
Labò Antonio
Luigi
9^ Sezione
Aviat.
Nibbiano Val Tidone
Tenente pilota
Lasagni Carlo
121^ Squadriglia
Reggio Emilia
Caporale pilota
Lazzari Mario
117^ Squadriglia
Mondaino
Sergente pilota
Leggiadri Gallani Mario
41^ Squadriglia
Reggio Emilia
Tenente
Osservatore
Livi Camillo
114^ Squadriglia
Bologna
Tenente
pilota
Lodesani
Emilio
5^
Squadriglia
Albinea
Tenente
pilota
Lodi Marcello
202^
Squadriglia
Ferrara
Lucchi
Giuseppe
Rimini
Tenente pilota
Lusardi
Alessandro
117^ Squadriglia
Piacenza
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
WWW.QUELLIDEL72.IT
GUIDO ALDOVRANDI
Aldovrandi è con la 13^ Squadriglia Caproni sul campo di S. Pelagio alla metà del 1918 come soldato mitragliere. Era giunto al
reparto il 17 novembre 1917 dopo essere nstato con la 117^ fin dal luglio del 1917. Il 27 dicembre aveva compiuto il primo volo di guerra con un bombardamento nella Valle dei Ronchi. In totale compie 15 missioni, l'ultima il 29 ottobre 1918. Termina
il conflitto con questa squadriglia.
Nato a Ferrara il 20 giugno 1895 già a 18 anni fece domanda per prestare servizio nel Battaglione Squadriglie
Aviatori. N. 26341 matricola, ottenne il brevetto il 22 maggio del 1916 e fu subito assegnato alla 37^ Squadriglia su aerei Farman.
Successivamente Allasia fu scelto per l’addestramento su Nieuport e poi assegnato all’80^ Squadriglia. La
Squadriglia aveva come insegna il Fortunello, un personaggio dei fumetti allora in voga, Allasia comunicherà alla
famiglia: “Ho fatto dipingere sul mio apparecchio il figlio di Fortunello che ride. Spero mi porterà fortuna”. Il 10
maggio del 1917, nonostante il Fortunello, Allasia fu ferito da una scheggia di un colpo di artiglieria contraerea e
costretto ad atterrare nei pressi di Doberdò. La ferità gli causò un ricovero di due mesi ma al ritorno alla
Squadriglia, il 10 di agosto, segnò la sua prima vittoria in coppia al tenente Sabelli ed al sergente Arone,
abbattendo un Br. C.I. nei pressi del Monte Stol. Trasferito, dopo la ritirata di Caporetto, alla 77^ Squadriglia di Marcon, prese i comandi di uno Spad VII e fu
promosso sottotenente.
L’11 marzo del 1918 mentre effettuava una ricognizione oltre il Piave in zona Pordenone, fu attaccato da una
pattuglia austro-ungarica. Colpito diciotto volte dall’asso Fiala Von Fernbrugg riuscì a riattraversare le linee
nemiche.Nel giugno del 1918 fu assegnato alla 5a Sezione SVA ma solo dopo un mese, il 20 luglio, precipitò
insieme al capitano Giuseppe Graglia nei pressi di Marcon, l’aereo prese fuoco prima che Allasia e Graglia
potessero abbandonare i resti del velivolo. Allasia fu decorato di 3 Medaglie d’Argento ed una di Bronzo al Valor
Militare. MAVM: Arditissimo pilota da caccia, eseguiva con fede ed entusiasmo numerosi voli di caccia, scorta, crociera e ricognizioni fotografiche. Sosteneva brillantemente molti combattimenti aerei con apparecchi nemici, dando fulgide prove
di audacia e di spirito di sacrificio. Impavido sotto il fuoco degli antiaerei riusciva, il 1 settembre 1917, in una difficilissima scorta a due Voisin, a disimpegnarli dagli attacchi di tre velivoli nemici, e con
precise e violenti raffiche di mitragliatrici, costringeva gli avversari a desistere dal combattimento, permettendo ai Voisin di condurre a termine la missione e di rientrare incolumi nelle nostre linee.
Cielo del Carso, 1 settembre 1917. MAVM: Pilota da caccia di grande ardimento, nell'esecuzione dei mandati affidatigli di sempre il contributo del suo alto sentimento di dovere e di disciplina,
abbattendo quattro velivoli nemici in ventitrè avventurosi combattimenti. Il 5 ed il
13 dicembre 1917 partecipò ad ardite ricognizioni a più di 1oo chilometri dalle nostre linee, affrontando, impavido, le offese dell'avversario. – Cielo di Gorizia, 5-13 di
cembre 1917. MAVM: Meraviglioso pilota da caccia e ricognizione, primo sempre in ogni impresa audace, per più volte si abbassava a mitragliare fanti e artiglieri nemici. Attaccava ed abbatteva un apparecchio da
ricognizione nemico, altra volta impegnato combattimento contro otto caccia nemici, ne costringeva due ad atterrare sbandati. Di ritorno da una ricognizione, incontrati due caccia nemici, l'attaccava con magnifico
ardimento abbattendone uno in fiamme e fugando il secondo. Cielo del Montello, 15-18-23 giugno 1918.
MBVM:
Pilota ardito e valoroso, sostenne brillanti combattimenti aerei, riuscendo sempre ad aver
ragione dell'avversario. Scortando un apparecchio da ricognizione, affrontava coraggiosamente due velivoli nemici, e, benchè fatto segno a violento tiro di mitragliatrici, li metteva in fuga.
Cielo del Carso, 25 aprile 1917.
Tenente del 1* Reggimento Artiglieria da Campagna. Osservatore, lo troviamo dal maggio 1918 sul campo di Istrana con la 22^ Squadriglia montata sui velivoli
SIA 7b. La prima missione di guerra di cui abbiamo notizia è del 19 giugno con un bombardamento sulle pendici nord est del Montello. L'ultima il 26 ottobre 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore
dall'aeroplano, in numerosi voli compiuti sul
nemico dimostrava costantemente spiccate qualita d'intelligenza, di calma, di ardire, e
rendeva servigi preziosi alle nostre artiglierie. L'urante l'oriensiva austriaca del giugno
e dell'ultima nostra vittoriosa battaglia, in voli di mitragliamento, noncurante delle offese
avversarie, si abbassava a quote minime per meglio colpire l'avversario. Esempio costante
a tutti di coraggio e di elevato spirito di sacrificio. Cielo monte Grappa-Montello-Vittorio Veneto, maggio-ottobre 1918.
Guardiamarina osservatore della 259^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia dal gennaio 1918. Il 1 febbraio la squadriglia attacca con sette velivoli
Passerella e il Macchi di Baldini e Anfossi viene colpito. Nel tentativo di ammarare si capovolge e Anfossi perde la vita. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore
d'idrovolante in numerose e profique missioni di esoplorazioni, bombardamenti diurni e notturni, dimostrò sempre calma e sangue freddo mirabile nell'affrontare il
fuoco nemico, da cui ebbe più volte colpito l'apparecchio. Alto Adriatico, 16 settembre 1917 e 15 gennaio 1918.
Tenente Osservatore del 6° Reggimento Artiglieria da Fortezza, è a Oleis con la 47^
Squadriglia fin dalla costituzione il 16 aprile 1916. Vola su apparecchi Farman MF1914. Classe 1893. Il 25 aprile 1916 viene proposto per una Medaglia di Bronzo al Valor Miliatre per una ricognizione
fotografica eseguita in alta montagna a bassa quota sulle posizioni nemiche. Il suo velivolo fu colpito dalla fucileria avversaria. Il 4 ottobre dello stesso anno
durante una osservazione del tiro su Skrbina sebbene avesse avuto il velivolo gravemente colpito da uno shrapnel, che attraversò il piano di coda
tagliando i cavi interni di crociera e rovinato un longherone, continuò l'osservazione segnalando con calma i risultati del tiro. In seguito attaccato da due
apparecchi nemici radiotelegrafava alla batteria avvertendo che era stato attaccato. Una volta respinto l'attacco dei velivoli riprese l'osservazione del tiro
e portava a termine il suo compito con ottimi risultati. Pe questo episodio fu proposto per la Medaglia d'Argento al Valor Militare, che ottenne. Nel 1917 è in Macedonia
sul campo di Dudular dove giunge il 5 aprile in volo da Salonicco. Babini è l'ufficiale subalterno più anziano della squadriglia. A settembre del 1917 è a Torino per frequentare il corso di pilotaggio. Nel luglio
del 1918 assume il comando della 2^ Sezione SVA sul campo di Poianella. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore di aeroplano, durante una osservazione del tiro d'artiglieria su Skrbina, sebbene avesse avuto
il velivolo gravemente danneggiato dal fuoco antiaereo, continuava l'osservazione. Assalito da due apparecchi nemici che colpirono
in più punti il velivolo, li respingeva col fuoco della mitragliatrice: e, ripresa l'osservazione
del tiro, la portava a compimento con ottimo risultato. Cielo di Skroina, 4 ottobre 1916.
Il sergente pilota Cesare Baccilli esordisce con la 6^ Squadriglia Caproni nel bombardamento di Fiume il 1 agosto 1916. Era nato a Bologna il
20 giugno 1890 ed era giunto in squadriglia l'11 luglio precedente. Il Caproni di Baccilli, il Ca4062 viene abbattuto da un caccia austriaco il 26 ottobre 1917 nei pressi di S. Lucia. Decorato con
Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: "Ottimo e valoroso pilota d'aeroplano, calmo e sereno nelm pericolo, dotato di nobile
spirito di sacrificio, eseguì in poco più di un anno di servizio alla fronte, numerosi e lontani bombardamenti sia di giorno che di notte. rientrando
assai spesso coll'apparecchio colpito. In ciascuno di essi dimostrò in massimo grado entusiasmo, intelligenza e splendide qualità di soldato."Fronte Giulia Carsica
Trentina 11 luglio 1916 - 10 agosto 1917. MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire
con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviaziani inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4 - 5 ottobre 1917
Il tenente osservatore Badalotti Aldo, al 1 luglio 1916, è con la 46^ Squadriglia. Nel luglio si trasferisce
a Nove e transita nella neo costituita 49^. Subito dopo Caporetto è con la 33^ sul campo di S. Pietro in Gù. Per le operazioni del 1917 viene decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Una seconda decorazione dello stesso tipo gli verrà attribuita nel 1918, anche se a partire dalla fine di dicembre 1917 non abbiamo più notizie della sua attività in squadriglia.
STV Osservatore è con la 253^ Squadriglia Idrovolanti a Grado nella primavera del 1917. La notte del 31 maggio una coppia di
idro si reca a bombardare Trieste. L'idro di Baggioni pilotato dal guardiamarina Baglietto è attaccato ma rientra tranquillamente alla base. Il 12 giugno Baggioni in volo con Zoli rivendica l'abbattimento davanti a Grado, ma
di tale fatto non vi è traccia nella documentazione austriaca. Il 13 giugno attaccano un idro verso Trieste e lo costringono ad ammarare. Nella metà del 1918 passa alla 254^ Squadriglia Idro di Varano. Decorato con due Medaglie
d'Argento al Valor Militare e una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM:Distintosi già in numerose esplorazioni ed in sette nombardamenti notturni, in bombardamento diurno attaccava un apparecchio nemico obbligandolo
a scendere in prossimità delle dighe di Trieste. Inviato a compiere una esplorazione con idrovolante da ricognizione, si inoltrava senza scorta alcuna sulle opere nemiche accettando combattimento con due apparecchi da caccia avversari
obbligandone uno a scendere in mare e non abbandonando la rotta che al sopraggiungere di tre aerei di egual tipo. Alto Adriatico, 7-26 giugno 1917. MAVM: Ufficiale di idrovolanti, ha eseguito con slancio ed ardimento
numerose difficili missioni di guerra dando prova in ogni circostanza di coraggio e di sprezzo del pericolo. Alto Adriatico, settembre 1917-settembre 1918. MBVM: Instancabile osservatore di idrovolanti compiva di giorno e di notte numerose missioni di guerra affrontando sempre con il massimo ardimento il più
intenso fuoco nemico dal quale veniva spesse volte colpito l'apparecchio. Dimostrava inoltre eccezionale sangue freddo e sprezzo del pericolo prendenso preziose fotografie di Trieste e Muggia sebbene fatto segno
al fuoco assai nutrito. Cielo di trieste - Costa Istriana, 18 agosto 1917.
Brigadiere dei Reali Carabinieri nato a San Bartolomeo Bosco (Ferrara) il 30 aprile 1892. n. 25240 di matricola della 76^ Squadriglia Caccia.
Partecipò a voli di ricognizione,
missioni di scorta, ripetuti voli oltre la linea del fronte in territorio occupato dal nemico sostenendo combattimenti e abbattendo un aereo austriaco. La sua determinazione, il suo coraggio e l’abilità di pilota
da caccia gli valsero la concessione della medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia, ardito,
coscienzioso nei voli di crociera e in servizio di scorta, sempre audace in ogni mitragliamento, dette continue prove di coraggio, e di ardire, e può vantare una vittoria su velivoli
nemici - Vidor-Monte Grappa-medio Piave, settembre I918-novembre 1918.
Il 15 ottobre 1915 è a Oleis con la 5^ Squadriglia di artiglieria appena costituita come soldato pilota di apparecchio Caudron G.3.
Diventato sottotenente il 1 gennaio 1917 è con la 48^ Squadriglia a Belluno, e il 10 maggio sostiene un combattimento con un velivolo austriaco. Il 1 gennaio 1918 è in Albania con la 85^ Squadriglia equipaggiata con
Nieuport 17. MBVM: Pilota d'aeroplano in una squadriglia per artiglieria, incaricato di portare in volo un ufficiale osservatore per regolare tiro a grande distanza, particolarmente difficile per il terreno e per le
difese nemiche, costretto una volta ad atterrare per guasto al motore, spontaneamente ripartiva con un altro apparecchio. Attaccato da un apparecchio da caccia nemico, netteva l'osservatore nelle migliori condizioni
per volgerlo in fuga e con pletare le osservazioni, dando prova di fermezza d'animo, alto sentimento del dovere, coraggio e perizia. Cielo di Reifenberg, 10 maggio 1917.
Da Ferrara, tenente addetto sezione aerostatica autocampale. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore di un pallone frenato, in più occasioni
ha dimostrato grande ardimento e fermezza, compiendo ascensioni nonostante condizioni atmosferiche avverse e raggiungendo alte quote, malgrado la presenza di velivoli nemici. Mitragliato da un apparecchio avversario che colpiva il pallone,
con calma procedeva ad assicurare il salvataggio degli strumenti, e, con singolare coraggio, saliva sul bordo della navicella e rispondeva al fuoco del nemico con la pistola di bordo.
Allontanatosi l'apparecchio nemico, continuava con calma l'osservazione. – Carso-Piave, 1916-1917.
Nato a Cesena (Forlì) il 9 dicembre
1890. Brigadiere dei Reali carabinieri combatté con la 118^
squadriglia aeroplani da ricognizione
SAML. Contribuì significativamente
all’acquisizione di essenziali informazioni sullo schieramento difensivo austriaco attraverso numerose
e rischiose missioni di ricognizione sulle postazioni più interne austriache
nell’imminenza dell’ultima vittoriosa battaglia che segnò
la vittoria dell’Esercito Italiano.
La motivazione della sua medaglia d’Argento al Valor Militare
gli riconosce i meriti della sua azione di aviatore intrepido:
Pilota di aeroplano abilissimo, nelle innumerevoli azioni di guerra compiute,
portò sempre a termine i compiti affidatigli, attraverso l’intenso tiro
antiaereo che spesso danneggiò gravemente l’apparecchio, e nonostante
la minaccia di più velivoli nemici, di cui sostenne audacemente l’offesa,
impegnando combattimento. In ogni occasione, dette costanti, mirabili
prove di audacia, fermezza e sprezzo del pericolo.
Cielo di Santa Lucia, Cielo del Piave,
ottobre 1917 - Ottobre 1918.
Il sergente maggiore pilota Michele Ballerini, dal 10 luglio 1915 è a Aviano con la nuova 5^ Squadriglia Voisin e il giorno 13 si stabilisce
a Campoformido. Il 25 agosto prende parte al bombardamento di Sesana e per tale occasione ebbe uno speciale encomio dal comandante della Armata: "Per la brillante riuscita del bombardamento di Sesana
compiuto il 25 c. tanto più che esso rappresenta il record dei bombardamenti lontani". Il 12 ottobre sostiene un combattimento aereo insieme al capitano Pesci. L'11 novembre partì con tempo orribile navigando a bassa
quota per riconoscere alcune batterie nemiche. Il 12 novembre gli venne tributato uno speciale elogio per la missione eseguita. Il 12 gennaio l'apparecchio è colpito da schegge nemiche. Il 10 marzo è trasferito alla 7^ Squadriglia che il 16 aprile 1916 diventa 26^ Squadriglia a Santa
Maria La Longa. Subito dopo transita alla 25^ e il 18 maggio 1916 ha il velivolo colpito nel corso di una ricognizione. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Pilota d'aeroplano abile, esperto e
coraggioso, da dieci mesi in servizio nelle squadriglie alla fronte,
offertosi per una ricognizione urgente in cattive condizioni atmosferiche, si inoltrava a bassa quota
su territorio nemico. Avuto il serbatoio colpito da una pallottola
di fucile, evitava l'incendio ed atterrava a motore spento sotto il
fuoco dell'artiglieria, riuscendo a
mettere in salvo l'apparecchio. Esempio di carattere fermo e di
profondo sentimento del dovere, Altipiano Carsico, 18 maggio
1916. MAVM: Arditissimo pilota, eseguì sul nemico numerosi bombardamenti e moltissime ricognizioni del più alto interesse. Per riconoscere le posizioni di batterie avversarie, volò a bassa quota sul nemico ed anche dopo il
tramonto del sole, atterrando sul far della notte. Sostenne numerosi combattimenti aerei con apparecchi avversari, dimostrando mirabile freddezza ed audacia. Molte volte ebbe l'apparecchio colpito da proiettili nemici.
Altopiano Carsico, 15 agosto 1915 -1 marzo 1916.
Nato a Cesena (Forlì) il 9 dicembre
1890. Brigadiere dei Reali carabinieri combatté con la 118^
squadriglia aeroplani da ricognizione
SAML. Contribuì significativamente
all’acquisizione di essenziali informazioni sullo schieramento difensivo austriaco attraverso numerose
e rischiose missioni di ricognizione sulle postazioni più interne austriache
nell’imminenza dell’ultima vittoriosa battaglia che segnò
la vittoria dell’Esercito Italiano.
La motivazione della sua medaglia d’Argento al Valor Militare
gli riconosce i meriti della sua azione di aviatore intrepido. MAVM: :
Pilota di aeroplano abilissimo, nelle innumerevoli azioni di guerra compiute,
portò sempre a termine i compiti affidatigli, attraverso l’intenso tiro
antiaereo che spesso danneggiò gravemente l’apparecchio, e nonostante
la minaccia di più velivoli nemici, di cui sostenne audacemente l’offesa,
impegnando combattimento. In ogni occasione, dette costanti, mirabili
prove di audacia, fermezza e sprezzo del pericolo.
Cielo di Santa Lucia, Cielo del Piave,
ottobre 1917 - Ottobre 1918. MBVM: Osservatore d'aeroplano, sempre pronto ad eseguire pericolose ricognizioni, disimpegnava
con successo le missioni affidategli, respingendo brillantemente gli attacchi dei velivoli
nemici, e riportando sempre utili informazioni sulle posizioni e sui movimenti dell'avversario. Cielo dell'Alto e del medio Isonzo, maggio-settembre 1917,
Nato a Lugo di Romagna il 9 maggio 1888, da Enrico e da Paola dei conti Bianchi, uscì dalla Scuola militare di Modena, nel sett. 1909, col grado di sottotenente di cavalleria. Passato a sua
richiesta nelle file dell'aviazione militare, il 28 aprile 1912 fu assegnato al battaglione "Specialisti d'aviazione" e inviato a seguire i corsi della scuola di pilotaggio dell'aviazione militare francese
a Reims, dove il 9 luglio 1912 conseguì il brevetto di pilota. Nel 1913, partecipando alle manovre dell'arma di cavalleria, dimostrò le grandi possibilità militari che l'impiego del mezzo aereo apriva sul piano tattico,
e gli fu affidato il compito d'istruire gli allievi piloti. Già completamente padrone della tecnica acrobatica, perfezionò continuamente le sue conoscenze e il suo addestramento tattico, abituandosi a pilotare apparecchi
di tipi diversi. Con l'entrata in guerra dell'Italia a fianco dell'Intesa, il 24 maggio 1915, Baracca accelerò la sua preparazione sugli aerei tipo "Nieuport", dotati di una velocità eccezionale per
l'epoca, presso l'aeroporto parigino di Le Bourget. Rientrato nel luglio 1915 in Italia, fu subito mandato al fronte per collaborare all'organizzazione di una difesa contro i già operanti velivoli austriaci.
Compì diverse missioni con vari compiti e ottenne la sua prima vittoria in un duello aereo il 7 aprile 1916, costringendo ad atterrare, ancora quasi intatto, all'interno delle linee italiane un velivolo austriaco tipo
"Aviatik": questa azione, che poneva in mano italiana un apparecchio di uno dei modelli più recenti da ricognizione e da combattimento, gli valse la prima medaglia di argento al Valor Militare. Seguirono numerose
altre vittorie: nel 1917, all'ottavo aereo nemico abbattuto, gli fu conferita la croce dell'Ordine Militare di Savoia. Dopo aver combattuto con la 70^ squadriglia, di base al campo di S. Caterina (Udine), passò
nella primavera del 1917 alla 91^ squadriglia, una unità di nuova costituzione, nella quale confluirono i migliori piloti della 70^ e che fu poi chiamata "la squadriglia degli assi".
La nuova formazione ebbe in dotazione apparecchi tipo Spad, superiori ai Nieuport, con i quali collezionò una serie straordinaria di vittorie: dopo avere svolto attività assai intensa con base prima a Istrana (Treviso) e poi
a S. Caterina, i piloti della 91^ squadriglia potevano vantare alla fine del settembre 1917 diciannove velivoli abbattuti Baracca, comandante della squadriglia, tredici da Fulco Ruffo di Calabria, dodici ciascuno da P. R. Piccio
e L. Olivari, sette da F. Ranza. La 91^ divenne in breve la squadriglia più famosa del fronte; i suoi piloti s'impegnavano anche in azioni di bombardamento con apparecchi "Caproni", ma la specialità, nella quale
Baracca e i suoi aviatori eccellevano, era la caccia: la tattica preferita da Baracca consisteva nell'attaccare dall'alto il nemico, sfruttando soprattutto la propria eccezionale abilità nella manovra dell'aereo
e delle armi di bordo.
Altre due medaglie d'argento vennero a premiare l'audacia di Baracca, che durante la battaglia di Caporetto e la ritirata s'impegnò a fondo per ostacolare il nemico con azioni rischiosissime di mitragliamento a
bassa quota, anche nelle strade di Udine, che le colonne austro-tedesche stavano attraversando. Trasferitasi la gia squadriglia a Pordenone, e poi a Padova, la stretta collaborazione con la lotta delle truppe di terra continuò,
sia nel campo dell'intervento tattico, sia in quello della ricognizione strategica e dei bombardamento. Il 7 dic. 1917 Baracca abbatteva il suo trentesimo aereo nemico, un "Albatros" austriaco, sull'altopiano
di Asiago. Per questa vittoria, ebbe la croce di ufficiale della Corona belga, dal re Alberto in persona, il 6 febbraio 1918, sul campo di aviazione di Padova, e la Medaglia d'Oro al Valor Militare: seguì la promozione
a maggiore per merito straordinario di guerra.
Il cavallo rampante e il motto "ad maiora", che Baracca aveva dipinto sulla carlinga, contribuivano a creare attorno all'aviatore un'atmosfera romantica, come del resto era accaduto ad altri famosi cacciatori
di quella guerra, come il tedesco von Richtofen sul fronte francese e l'austriaco Brumowscky sul fronte italiano. La sua figura diveniva estremamente popolare tra i soldati e contribuiva notevolmente all'affermazione
della nuova aviazione italiana.
La offensiva austriaca e il contrattacco italiano nel giugno 1918 impegnarono a fondo la gia squadriglia. Il 15 giugno Baracca abbatté il suo trentaquattresimo apparecchio nemico. Il 19 giugno, uscito al tramonto con altri due
aerei della squadriglia per
un'azione di mitragliamento a volo radente sul Montello, l'apparecchio di Baracca fu colpito da due pallottole incendiarie di fucile, che perforarono il serbatoio, e una delle quali raggiunse alla testa l'asso
dell'aviazione italiana. (www.treccani.it) MOVM: Primo pilota da caccia in Italia, campione indiscusso di abilità e di coraggio, sublime affermazione delle virtù italiane di slancio e di audacia, temprato in sessantatré
combattimenti, ha già abbattuto trenta velivoli nemici, undici dei quali durante le più recenti operazioni. Negli ultimi scontri, tornò due volte col proprio apparecchio colpito e danneggiato da proiettili di mitragliatrici.
Cielo dell'Isonzo, della Carnia, del Friuli, del Veneto e degli Altipiani, 25 novembre 1916, 11 febbraio, 22, 25, 26 ottobre, 6, 7, 15, 23 novembre, 7 dicembre 1917. MAVM: Nell'occasione d'una incursione
aerea nemica, addetto al pilotaggio d'un aeroplano da caccia, con mirabile sprezzo del pericolo, arditamente affrontava un potente aeroplano nemico e, dando prova di alta perizia aviatoria e di grande sangue freddo,
ripetutamente lo colpiva col fuoco della propria mitragliatrice fino a causarne la discesa precipitosa nelle nostre linee. Per impedire che gli aviatori nemici distruggessero l'apparecchio appena atterrato, discendeva
anch'egli precipitosamente raggiungendo lo scopo e concorrendo alla pronta cattura dei prigionieri. Cielo di Medeuzza, 7 aprile 1916. MAVM: Pilota aviatore addetto a una squadriglia da caccia, con
sereno sprezzo di ogni pericolo e grande sangue freddo dando prova di molta perizia aviatoria, affrontava potenti aeroplani nemici, concorrendo molto efficacemente, con altro apparecchio da caccia, a determinare la caduta
precipitosa di due velivoli avversari: l'uno in territorio nemico fra Bucovina e Ranziano, l'altro entro le nostre linee a Creda, gesso [sic!] Caporetto. Cielo di Gorizia 23 agosto 1916, cielo di Caporetto, 16 settembre
1916. MBVM:Informato con altri aviatori che un aeroplano nemico volteggiava con insistenza sopra Monte Stol e Monte Stariski per regolare il tiro delle proprie batterie montato su un velivolo da caccia arditamente
affrontava l'apparecchio avversario che strenuamente si difese con una mitragliatrice e con un fucile a tiro rapido, e dopo una brillante e pericolosa lotta concorreva ad abbatterlo rimanendo ucciso l'ufficiale osservatore
e ferito mortalmente il pilota. Monte Stariski, 16 settembre 1916. Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia: Pilota di meriti eccezionali, già decorato di tre medaglie al valore, costantemente dedica l'assidua opera
sua alla riuscita di brillanti azioni aeree. Il 26 aprile 1917 in fiero e accurato combattimento, con rara abilità e sommo disprezzo del pericolo, abbatteva un nuovo apparecchio nemico, conseguendo così l'ottava sua vittoria.
Cielo Carnico, 26 aprile 1917.
Nato a Montese, allo scoppio della guerra è con la 7^ Squadriglia Nieuport a Campoformido, con il grado di ser4gente maggtiore.
Nel volo di trasferimento a Campoformido, il 20 maggio 1915, ha un incidente con l'aereo e ritorno in servizio il 19 giugno e il 4 agosto sostiene, insieme a Martinelli un duello aereo. Nel gennaio del 1016 è a Mirafiori per la
costituzione della 2^ squadriglia caccia che si trasferisce al campo della Comina il 1 febbraio. Il 18 febbraio Barattini con il mitragliere Infante va in scorta ai bombardieri Caproni di ritorno dal bombardamento di Lubiana. Sostengono
un combattimento aereo con tre Aviatik. Il 2 aprile 1916 attacca un velivolo nemico e lo obbliga aprender terra nei pressi di Monastero a Cascina Bianca. Il 15 aprile la 2^ diviene la 71^ Squadriglia Caccia e già il 28 ha un duello aereo.
Il 29 insieme ad altri piloti della squadriglia attacca un biposto presso Ruda. Il 23 maggio 1916 si trasferisce a Villaverla e il 15 maggio 1917 la squadriglia riceve il primo SPAD che viene affidato a Barattini. Il 2 giugno esegue
una lunga ricognizione fotografica sul tratto Bolzano-Trento-Merano rientrando con il serbatoio praticamente vuoto e meritandosi l'encomio del comandante l'aeronautica d'armata. Il 23 novembre 1917 si trasferisce a Sovizzo e il 10 maggio 1918
a Castelgomberto. Decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo. MBVM: Quale pilota in numerose ricognizioni ed azioni offensive, delle quali alcune su terreno mountuoso ed altre eseguite in condizioni
atmosferiche sfavorevoli dava prova di calma e coraggio. Pure essendo fatto segno a tiri d'artiglieria nemica, volle adempiere il suo mandato, scendendo anche a quote basse. Partito dal campo quando era ancora notte, scendeva
a 600 metri, partecipando al bombardamento di un accampamento avversario. In altra circostanza, incontrato un apparecchio nemico, che gli faceva fuoco contro con mitragliatrice, proseguiva il viaggio di ricognizione, dando modo
all'osservatore di controbattere l'apparecchio suddetto. Alto Isonzo 25 giugno - 15 agosto 1915.
Sottotenente fanteria, nei primi mesi del 1917 è a Grado con la 2^ Squadriglia Idrovolanti.
Dopo Caporetto la 2^ diviene 263^ e si trasferisce a Porto Corsini. Il 5 febbraio 1918 cappotta in mare al ritorno da una missione ma esce illeso dall'incidente. MBVM:
Pilota d'idrovolante, incaricato di condurre osservatori di artiglieria, in molte occasioni dava prova di grande valore, rimanendo spesso esposto al fuoco di batterie
antiaeree e sotto la minaccia di aerei avversari. – Cielo dell'Hermada e della Carsia
Giulia, agosto 1917.
Capitano osservatore della 1^ Squadriglia Farman di Verona dalla fine del 1915 poi 31^ Squadriglia. Rimane con questa unità almeno fino alla fine di
giugno del 1916 compiendo molte missioni e guadagnandosi la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Transita poi alla 5^ Squadriglia Caproni di Verona. MAVM: Osservatore di aeroplano, dava costante prova di calmo ardimento e di sereno sprezzo del pericolo, primo sempre ad accorrere là dove
era un'arrischiata azione da compiere. Il 9 aprile, attaccato da due velivoli nemici che tentavano un'incursione sul territorio nazionale, li contrattaccava animosamente, respingendoli entro le loro linee. Il 29 aprile,
incaricato di una riccgnizione a volo, avendo intuito importanti movimenti avversari, si spingeva, di propria iniziativa, molto più addentro sul territorio del nemico, nonostante l'intenso e ben aggiustato tiro delle sue
artiglierie, riuscendo a procurare preziose informazioni al comando. – Trentino, dal settembre 1915 al 30 aprile 1916. MBVM: Pilota
comandante di un gruppo di aeroplani, fu di guida e di esempio ai dipendenti per
ardire ed entusiasmo. Volontariamente, in condizioni di volo spesso difficili, per la
reazione nemica, noncurante del pericolo, condusse a termine numerose, brillanti ricognizioni. Primo soldato del gruppo, stimolò, con la personale azione, le più belle
virtù di valore di sacrificio nei dipendenti. Bello esempio di fermezza e di coraggio. Cielo del Piave, giugno-ottobre 1918.
Osservatore della 32^ Squadriglia dal 1916. 35° Reggimento Fanteria brevettato pilota il 1 maggio 1918. Il 20 agosto durante una ricognizione viene ferito alle gambe da una scheggia di shrapnel nel cielo di Campiluzzi.
Lo ritroviamo con la squadriglia sul campo di Villaverla dal 1 gennaio 1917. Il 22 febbraio Bellei con a bordo il comandante Zoboli in ricognizione, viene dapprima colpito dalla contraerea poi attaccato da un caccia nemico che
viene respinto. Tra aprile e giugno del 1917 vola come osservatore nella 112^ Squadriglia. Nel luglio del 1917 è con la 73^ Squadriglia caccia sul campo di Villaverla e compie il primo volo di guerra (3 agosto) come osservatore su velivolo SAML. L'ultima missione con la 73^ è del 28 agosto, durante la quale
su Folgaria avvistano un velivolo nemico e impegnano combattimento. Il SALM ebbe un elica forata da pallottola. Nel 1918 è presso la scuola di pilotaggio e dopo il brevetto viene assegnato alla 72^ Squadriglia Caccia di Castenedolo.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore, in numerosi voli dava prova di intelligente audacia e di abnegazione. Il 20 agosto 1916, benchè ferito alla gamba destra da una palletta di
shrapnel, portava a termine la serie fotografica iniziata. Il 22 febbraio 1917, nonostante l'attacco di un velivolo nemico, il preciso tiro delle artiglierie e i rigori della
stagione invernale, eseguiva, da bassa quota, una importante ricognizione e fotografie di alto interesse. In varie circostanze sosteneva brillantemente combattimenti
con apparecchi avversari, continuando a rimanere sulla zona assegnata fino al compimento del mandato ricevuto. Cielo di Monte Toraro; Trento; Mezzocorona e
Mattarello, 20 agosto 1916 - 28 agosto 1917.
Sergente pilota della 1^ Squadriglia Caproni. Classe 1894 di Francesco. Vi arriva nel giugno del 1918 e compie la prima missione di guerra il 30 dello stesso mese.
Durante l'XI offensiva dell'Isonzo la squadriglia si spende molto e Benini compie 12 missioni di guerra nel suo ultimo mese. Cade il 24 agosto durante il bombardamento delle posizioni austriache di
Hudajuzna con il Ca 2389, probabilmente colpito dalla contraerea.
Sottotenente pilota della 5^ Squadriglia Caproni sul campo di Verona. Nativo di Savignano di
Romagna era arrivato presso il reparto il 9 marzo 1916. Prese parte a tutte le azioni della squadriglia. Solo nel luglio compì 9 missioni. Perì in un incidente aereo avvenuto al decollo con il
Caproni 1173 il 23 luglio 1916. Medaglia di Bronzo al Valor Militare conseguita per una azione su Rovereto l'8 giugno 1916: Pilota d'aeroplano, durante una ricognizione offensiva, avendo avuto l'apparecchio colpito in pieno e
gravemente danneggiato nelle sue parti vitali da uno shapnel nemico, riusciva con calma, esemplare abilità e magnifico sprezzo del pericolo, fra l'intenso e ben aggiustato fuoco avversario, a riportarlo
felicemente nelle nostre linee. Già distintosi in numerose altre ricognizioni offensive e bombardamenti. Cielo di Rovereto, 8 giugno 1916.
Tenente del commissariato della Regia Marina. Osservatore della 255^ Squadriglia decorato con 2 Medaglie di Argento e 2 di Bronzo al Valor Militare. Proveniente dal commissariato
lo troviamo a Brindisi dal 1 gennaio 1918 su velivolo FBA. MAVM: Osservatore di idrovolante in tre importanti spedizioni guerresche, una delle quali contro minitissima piazza nemica mai fino allora attaccata
di giorno per le rilevanti difese e per la grande distanza, dimostrava bello slancio e sprezzo del pericolo. Volontariamente lanciava manifestini pur non ignorando la sorte riservatagli in caso di cattura. Basso Adriatico,
24 aprile-14 maggio 1918. MAVM: Osservatore di aereo disimpegnava con spirito aggressivo e con successo il suo incarico, quando avvistato tre siluranti nemiche, le attaccava a bassissima quota e,
nonostante la viva reazione avversaria, le manteneva impegnate per dar tempo ad un gruppo di nostri esploratori di giungere a distanza di tiro. Durante l'intera azione, in perfetta cooperazione con gli esploratori, non
ha esitato ad esporsi a qualunque rischio, pur di arrecare i maggiori danni al nemico. Basso Adriatico, 5 settembre 1918. MBVM: Compì 47 ricognizioni al largo ed antisommergibili e prese parte a 3 azioni di bombardamento di basi nemiche durante le quali venne fatto segno a violento fuoco di artiglierie, mostrando in
ogni occasione slancio e coraggio. Adriatico, 28 aprile 1917 - 2 febbraio 1918. MBVM: Ardito osservatore di idrovolante dimostrava costantemente in numerose profique missioni e bombardamenti calma e sangue freddo mirabili,
affrontando le potenti difese nemiche dopo lunghi percorsi in mare aperto. Basso Adriatico, 11 maggio-4 novembre 1918.
Nato a Pieveottoville il 24 luglio 1874, frazione di Zibello, da Gaspare diventa ufficiale di cavalleria nel 1896. Istruttore di cavalleria nel Reggimento Nizza Cavalleria e alle scuole di Pinerolo e di Tor di Quinto.
Da capitano del Reggimento "Lancieri di Vittorio Emanuele II" (10º), il 18 gennaio 1912 a Pau nei Pirenei, dopo solo dodici giorni di corso, ottenne il brevetto francese nr. 718 di aviatore civile e quello da aviatore militare in
Italia, nr. 89, il 1º maggio dello stesso anno.
Sempre nel 1912 partì per la guerra di Libia. Il 13 marzo arrivò al fronte in Cirenaica e gli fu assegnato il comando della III Squadriglia di Derna che aveva in organico due soli velivoli: un Blériot XI e un Deperdussin.
Compì 52 missioni e meritò una medaglia d'argento al valor militare.
Prima comandante del campo aeronautico di Mirafiori (ove ebbe ai suoi ordini l'asso dell'aviazione Lelio Gaviglio) e, successivamente, della 2^ Squadriglia Blériot (poi 2ª Squadriglia da ricognizione e combattimento) con base a
Chiasiellis e nel Basso Isonzo, nel maggio del 1915,
fotografò e bombardò con un Blériot l'arsenale di Monfalcone.
Il 18 luglio 1915 tentò di decollare da Gris per un volo di ricognizione, nonostante le pessime condizioni meteorologiche e la sua condizione fisica compromessa perché rientrato da una ricognizione sul nemico con tre ferite
d'arma da fuoco sul corpo. Forse svenne o comunque gli mancarono le forze per controllare l'aereo nella situazione di forte vento in cui si trovò, il velivolo si capovolse facendolo precipitare e causandone la morte.
Venne decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria.
Gabriele D'Annunzio gli dedicò un'epigrafe ancora oggi esposta sul monumento ai caduti eretto nel 1922 in piazza Cesare Battisti nel centro del suo paese natale di Pieveottoville:
«Questo campo di Cascina Costa la giovane Italia alata dedica al nome e all'esempio di Gaspare Bolla cavaliere perdutissimo che parve coll'impennata estrema del suo cavallo raggiungere negli astri della Patria i più alti eroi dell'ala
sanguinosa» . MAVM: Con voli di ricognizione e di bombardamento, compiuti a bassa quota e spesso in difficili condizioni atmosferiche, assolveva brillantemente il suo compito di aviatore.
Costante esempio ai suoi dipendenti di alto sentimento del dovere. Perdeva la vita in una giornata di combattimento, travolto dal volo di un turbine di vento. 18 luglio 1915
Il 1 settembre 1915 Bolognesi raggiunge la 2^ Squadriglia a Chiasiellis. Fa parte della Sezione Nieuport. Entra poi a far parte della nuova
8^ Squadriglia
Nieuport sul campo di Trevignano equipaggiata con il modello X. Il 9 settembre si trasferisce sul campo di Udine S. Caterina e lo stesso giorno Bolognesi, insieme a Baracca, intercetta un velivolo nemico in incursione su Udine.
Il 19 novembre intercetta
insieme ad altri velivoli del reparto, sei velivoli austriaci diretti su Udine. Un velivolo austriaco viene abbattuto. Il 1 dicembre 1915, sempre a S. Caterina, è con la nuova 1^ Squadriglia Caccia, ridenominazione della 8^.
Il 7 aprile
attacca e abbatte un velivolo della Flik 2. Con la nuova numerazione la 1^ diventa 70^ Squadriglia Caccia. A fine giugno del 1916 è trasferito presso la 78^ Squadriglia sul campo della Comina. Il 1 gennaio 1917 è a Istrana. L'8 gennaio durante
una scorta a bombardieri Caproni il capitano Bolognesi si ritrova con l'arma inceppata sotto l'attacco di due caccia, ma riesce a disimpegnarsi. Il 19 maggio abbatte un Brandemburg nel cielo di Feltre e una nuova vittoria arriva il 3 giugno
su Monte Zebio. Il 10 agosto 1917 si trasferisce a Borgnano (Cormons) e vi rimarrà fino al 28 ottobre successivo. Nel frattempo, l'11 ottobre Bolognesi cede il comando della squadriglia al tenente Riva.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MBVM: Ardito e valente pilota d'aeroplano, in numerosi voli di guerra, durante i quali rifulsero le sue belle doti di cacciatore audace, animato da alto sentimento del dovere e da forte entusiasmo, tra le
difficoltà dell'aspra zona montana, noncurante delle efficacissime difese avversarie,
anche in condizioni di inferiorità, sostenne brillanti combattimenti aerei, abbattendo
un aeroplano davanti le linee di Monte Zebio, e costringendo alla fuga gli altri apparecchi nemici, impedendo sempre loro l'assolvimento dei loro compiti. – Cielo del Trentino - Cielo dell'Isonzo, maggio-ottobre 1917.
Sergente pilota della 10^ Squadriglia Caproni dove è effettivo fin dalla costituzione sul campo di Villaverla il 25 maggio 1916. Bonacini è tra coloro che i
inaugurano i voli di guerra del reparto il 10 giugno con un bobardamento su Forno e Soglio. Il 30 giugno la squadriglia è trasferita a Campoformido. Sfugge alla morte in un incidente di volo nella notte tra il 27 e il 28
luglio in cui perdono la vita Gianolio e Del Signore sul Ca. 2313. Il 6 agosto il reparto bombarda la base di Pola. Bonacini, ricoverato in ospedale, per partecipare alla missione fugge e il gesto gli merita la promozione sul campo
ad aiutante di battaglia. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare. MAVM: Abile pilota, eseguiva con successo numerose incursioni e bombardamenti sfidando impavido, le avverse condizioni atmosferiche e l'intenso tiro delle artiglierie
nemiche, che colpiva ripetutamente l'apparecchio, affrontando arditamente i velivoli nemici e dando costante prova di eccezionale coraggio e perizia. Cielo del Trentino, del Carso e dell'Istria, 10 giugno 1916. 16 agosto 1917.
Assegnato all'Arma di fanteria venne inviato in Libia dove prese parte alla battaglia di Ettangi, uno degli episodi bellici della
guerra italo-turca. Al termine del conflitto venne rimpatriato e chiese di conseguire il brevetto di pilota per andare a far parte del primo nucleo di piloti dell'aviazione italiana, il Corpo Aeronautico Militare. Nel 1914 fu promosso
tenente, assegnato alla 12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento con sede a Verona che poi si mobilita il 6 giugno 1915 spostandosi ad Asiago. Il 15 luglio comanda la 12^ e da dicembre la 1ª Squadriglia da ricognizione e
combattimento.
Nel 1916 in aprile comanda la 31ª Squadriglia (nuova denominazione della ex 1ª Squadriglia da ricognizione e combattimento che comandava dal 19 dicembre 1915) ed in ottobre Bonazzi venne promosso maggiore assumendo il comando del
IV Gruppo (da bombardamento) Caproni operando sul fronte italiano e volando per tutto il mese di novembre 1917 con la 1ª Squadriglia guidando ogni missione. Durante il conflitto si distinse per alcune azioni sui cieli del monte Grappa
e per un'impresa che gli varrà una decorazione conferitagli da Leopoldo III del Belgio. In occasione della ritirata italiana causata dalla battaglia di Caporetto, il maggiore Bonazzi riuscì con il suo gruppo di volo a spostare tutti
i velivoli basati sul campo d'aviazione di Pordenone raggiungendo Padova. Ciò gli valse una medaglia d'oro assegnatagli dall'allora Re del Belgio.
In seguito fu assegnato alla neo-costituita 87ª Squadriglia Aeroplani che proprio il maggiore Bonazzi ottenne di essere spostata su un nuovo campo di aviazione creato a San Pelagio,
Sopravvissuto alle vicende belliche, Bonazzi morì a conflitto terminato nel 1919 durante un volo di collaudo nei dintorni del campo di aviazione di San Pelagio.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota aviatore militare e comandante di squadriglia, fu costante,
mirabile esempio di slancio, fermezza e coraggio. Sempre primo
ovunque fosse un'impresa ardita
da compiere, eseguì numerose, rischiose ricognizioni sul nemico e
bombardamenti, dando prova di
indomito valore, sopratutto in combattimenti aerei, sostenuti in con
dizioni di inferiorità, ovunque e
sempre trascinando i propri dipendenti e sfidando impavido ogni
maggiore pericolo. – Trentino,gennaio-maggio 1916.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, di
tempra eccezionale, e comandante di squadriglia, compiva numerose ricognizioni, bombardamenti e caccie in aspre e difficili zone, dando mirabile, costante prova di ardimento e spirito di sacrificio. Sorvolando ben munite
posizioni nemiche, sprezzante dell'intenso e ben aggiustato tiro nemico, da cui l'apparecchio venne molto spesso colpito, e sostenendo numerosi attacchi di velivoli nemici, assolse sempre brillantemente il compito affidatogli.
– Cielo del Trentino, maggio 1916 settembre 1917.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Valoroso pilota ed ottimo comandante di
gruppo di aeroplani da bombardamento, durante l'offensiva austro-germanica, colla
sua serena audacia e con la severa disciplina, trascinò sempre il suo gruppo contro
il nemico, nonostante la neve, il vento e la pioggia, attraverso gli sbarramenti di fuoco d'artiglieria e vincendo la resistenza degli aerei avversari. Partecipò personalmente
alle più ardite azioni offensive, dando costante mirabile esempio di fede e di abnegazione. – Cielo di Tolmino, di Caporetto, del Piave e Brenta ed Altipiano di Asiago,
25 ottobre 1917, gennaio 1918. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Compì, in zona aspra e difficile di
alta montagna, numerose ed utili
ricognizioni ed azioni offensive.
Fatto, molte volte, segno al fuoco
avversario, che danneggiò seriamente il suo velivolo, diede prova
di grande ardire e noncuranza del
pericolo. – Lago di Garda e Passo
di Rolle, maggio-dicembre 1915.
Cavaliere del Regno d'Italia: Sagace ed
energico comandante di gruppo aeroplani da bombardamento, organizzatore intelligente e fattivo, preparava moralmente e tecnicamente il suo gruppo ad affrontare i più gravi e difficili cimenti. Esempio costante di coraggio,
di disciplina, di
perizia, trasfuse nei suoi dipendenti il suo entusiasmo e la sua fede animatrice di
energie, conducendoli alla vittoria. Nelle azioni di bombardamento dei giorni 16 e
17 giugno 1918, una volta con a bordo il proprio osservatore ucciso, ed una seconda
volta con due uomini dell'equipaggio feriti e l'apparecchio gravemente danneggiato
da colpi di artiglieria nemica, rientrava al campo dopo aver eseguito imperterrito
ed in modo brillante la sua missione, dando nuova luminosa prova delle sue elevate
qualità di mente e di cuore. Cielo di S. Donà di Piave, 16-17 giugno 1918. -
Nato nel 1896, di Petronio, effettivo al Battaglionbe Aviatori di Torino. Soldato mitragliere della 1^ Squadriglia Caproni nativo di Poggio Renatico (Fe).
Lo troviamo sul campo della Comina a partire dall'agosto 1917. Bonora perisce in un incidente di volo accaduto il 16 marzo 1918 presso Carrara S. Giorgio, a causa di una manovra errata. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere temprato ai più grandi ardimenti, con fede e ardore
partecipò a numerose azioni di bombardamento, sostenendo e respingendo brillantemente i violenti attacchi dei velivoli nemici. Durante importanti e riuscite azioni offensive, si distinse per calma e bravura esemplari, mitragliando da
bassa quota le truppe avversarie. Cielo della Fronte Giulia e del Trentino, marzo 1916 - 22 agosto 1917.
Capitano degli alpini, il 1 giugno 1917 è a Valona con la 257^ Squadriglia Idrovolanti. Termina il conflitto con la 91^ Squadriglia
a Quinto. Decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare. MAVM: Ardito pilota d'idrovolante, comandante di squadriglia, ha dato
costante prova di alte qualità miltari ed aviatorie di grande audacia, portando parecchie volte la sua squadriglia a bombardare importanti obbiettivi militari nemici,
nonostante il violento ed aggiustato fuoco antiaereo. Ha eseguito inoltre ricognizioni e fotografie di alto interesse inilitare, talvolta a bassa quota, incurante sempre
del concentrato tiro avversario, compiendo anche delicate e pericolose missioni
speciali, ed, in una occasione, mitragliando a corta distanza una nave da guerra nemica, e gli idrovolanti che la scortavano. Basso Adriatico, gennaio luglio 1918. MAVM: Pilota di idrovolante
di grande attività, ha eseguito numerose ricognizioni di grande interesse militare su munita base nemica; ha eseguito parecchi bombardamenti su obiettivi militari nemici, spingendosi talvolta a notevole distanza entro terra, rimanendo
esposto ad intenso fuoco antiaereo; ha eseguito numerose fotografie, alcune delle quali a quota bassissima. In ogni occasione ha dimostratoi alto spirito offensivo, ardimento, tenacia
eccezionale, ottime qualità aviatorie e militari. Basso Adriatico, maggio-dicembre 1917.
Sergente pilota di Ferrara. Nell'ottobre del 1918 partecipa con la 182^ Squadriglia triplani Caproni all'offensiva finale, bombardando
Conegliano. Qualche giorno prima della fine delle ostilità transita alla 181^ Squadriglia, sempre sul campo di Poggio Renatico.
Sergente mitragliere effettivo con la 4^ e 6^ Squadriglia Caproni. E' con la quarta fin dal 25 ottobre 1917. Nel gennaio 1918 l'unità si trasferisce
a Verona. Con questo reparto è decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare. Transita alla 6^ squadriglia nell'ottobre 1918. Quando fu proposto per la Medaglia d'Argento aveva al'attivo 20 bombardamenti e 3 missioni di lancio di manifestini.
Il suo apparecchio fu colpito 5 volte. Il 26 ottobre 1917 si portava sull'ala dell'aeroplano per tentare di rimediare ad alcuni inconvenienti. Il 20 febbraio 1918 in procinto di partire
per un'azione di bombardamento, reagiva all'attacco portato da alcuni apparecchi austriaci sul campo di Padova, impedendo loro di scendere a quota più bassa. Rimaneva ferito al pollice per una scheggia
di granata. MAVM: Ardito mitragliere, prendeva parte a numerose e difficili azioni di bombardamento diurne e notturne in condizioni atmosferiche talvolta pessime, spesso tornando con
l'apparecchio seriamente danneggiato dall'artiglieria nemica. Durante un bombardamento notturno, si spingeva sull'ala per rimediare al cattivo funzionamento di un motore. Con entusiasmo, ardore e sprezzo del
pericolo, assolveva pienamente i mandati affidatigli. Cielo del Carso e del Trentino, 25 ottobre 1917-12 luglio 198. CGVM: In numerose azioni di
guerra dette prova di coraggio, presenza di spirito, e volonterosità esemplare. Ottimo
mitragliere d'aeroplano contribuì sempre efficacemente alla buona riuscita delle azioni a
cui prese parte. Nell'ultima nostra offensiva sul Piave, si prodigò instancabilmente
dando esempio di alte virtù militari. Cielo Piave, Trentino, Tagliamento, ottobre
novembre 1918.
Capitano dei Lancieri, Osservatore della 3^ Squadriglia Aviatik. Opera dal campo di Brescia, dove, a partire
dal gennaio 1916, lo troviamo. Nell'aprile quando l'unità assume il numero 72, Borsetti non fa più parte del reparto. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano,
compì numerose, ardite e
molto importanti ricognizioni, corredate sempre da fotografie, e compì pure azioni
offensive, spingendosi più volte molto addentro in territorio nemico, dando prova
di fermezza, coraggio e valore, sia in voli compiuti in zona di aspra montagna,
sia tra i pericoli del fuoco avversario, che una volta ferì lui stesso e contuse alla spalla il
pilota, e gli danneggiò l'apparecchio Nonostante le condizioni atmosferiche avverse, il 20
giugno 1916, fece parte esso pure della schiera di arditi che compì il bombardamento del
campo di Pergine. Zona del Trentino, 10 febbraio-20 settembre 1916.
Tenente Osservatore della 35^ Squadriglia che nel maggio 1916 è a Chiasiellis. Il 2 luglio il velivolo di Bortolotti è duramente colpito
dalla
contrarea ma continua a volare per circa 4 ore. Il 14 novembre l'apparecchio viene di nuovo colpito ai radiatori. Bortolotti riesce a tamponare la perdita e proseguire il volo. All'inizio del 1917 è a Campoformido. L'11 marzo
il reparto viene sciolto e Bortolotti passa alla 40^ Squadriglia. Bortolotti vola nel frattempo anche con gli apparecchi della 113^ squadriglia e con uno di questi il 4 aprile, dopo aver sostenuto un combattimento aereo, si
schianta sulletto di un fiume uscendone illeso. Il 3 maggio sostiene un combattimento aereo e un'altro è sostenuto il 12 agosto quando viene attaccato sulla valle del Baca rientrando gravemente danneggiato. Il 10 maggio 1917 è
con la 11^ Sqaudriglia e nel corso di una ricognizione sostiene un lungo combattimento riuscendo a mettere in fuga l'avversario. Nel luglio del 1917 è con la 132^ Squadriglia sempre a Campoformido. Il 26 ottobre durante un
volo di ricognizione Bortolotti viene ferito
dal fuoco di terra e muore nella notte all'ospedale di Udine. Decorato con tre Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Ufficiale osservatore d'aeroplano, in numerose arditissime ricognizioni eseguite in una zona
difficile di alta montagna e a bassa quota, forniva importanti notizie e ritraeva fotografie d'eccezionale importanza di trinceramenti e di difese nemiche, noncurante dell'intenso tiro avversario. Il 2 luglio 1916, durante
una ricognizione, ebbe l'apparecchio colpito in pieno e gravemente lesionato, specie nel timone di direzione e di profondità, da centosette pallette di shrapnel. Continuava, ciò nonostante, nella ricognizione, e, quantunque
l'apparecchio potesse difficilmente essere governato, si spingeva nella Valle della Sava, percorrendola da Tarvis a Kronan, trattenendosi sopra il nemico quasi quattro ore e rientrando al campo solo dopo aver brillantemente
compiuto il suo mandato. Il 14 novembre, durante una ricognizione, avendo avuto l'apparecchio colpito dal tiro nemico ai radiatori, con pronta intelligenza, incurante delle scottature che riportava per la sfuggita di acqua
bollente, e dell'intenso ed aggiustato tiro nemico, eseguiva durante il volo, conscio del pericolo di dover atterrare in territorio avversario, una sommaria riparazione. Rientrava al campo solo dopo aver ultimata la sua
ricognizione. Cielo sulla Valle del Sava, 2 luglio 1916; dell'Alto e Medio Isonzo, aprile-dicembre 1916. MAVM: Calmo e ardito pilota osservatore, durante una ricognizione, attaccato da un velivolo avversario,
lo costringeva alla fuga nonostante fosse rimasto leggermente ferito il pilota e colpito gravemente l'apparecchio, portando a termine l'incarico ricevuto. Eseguiva sempre a bassa quota, fotografie prospettiche
d'importanti posizioni nemiche, e discendeva a soli trecento metri per meglio osservare e mitragliare truppe nemiche: costante esempio di valore e di alto sentimento del dovere. Cielo di Tolmino, 10 febbraio 1917 -
Reitemberg-Monte Santo, maggio 1917, MAVM: Osservatore d'aeroplano, fu sempre tra i primi per audacia e nobile sentimento del dovere. Con fede ed entusiasmo esemplari, il giorno 26 ottobre 1917, effettuato il
bombardamento della stretta di Saga, s'internò, volontariamente, a bassa quota, nella zona montuosa dell'Alto Isonzo per compiervi una ricognizione. Scoperti ammassamenti di truppe nemiche, li mitragliò efficacemente,
portandovi lo scompiglio, abbassandosi sempre più, e a più riprese, con irresistibile eroica volontà, finché, colpito da una pallottola di fucile avversario, e riportato al campo moribondo, spirava di poche ore.
Cielo dell'Alto Isonzo, 26 ottobre 1917
Entrò nell’aviazione subito dopo aver terminato il corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma, conseguendo il brevetto di pilota
presso la scuola di volo di Mirafiori. Venne assegnato alla 31ª Squadriglia aeroplani da ricognizione SP 3. Pur essendo il più giovane di tutta la Squadriglia, ben presto ottenne la stima dei suoi compagni per la sua audacia
e il suo ardire. Durante il ripiegamento verso il Piave del nostro esercito moltiplicò le sue missioni e in una di queste, il 18 novembre 1917, venne assalito da quattro aeroplani austriaci. Poteva ripiegare ma accettò la
sfida impari col nemico, cadendo successivamente in fiamme. Per lo spirito combattivo gli venne concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare:
Al 1 giugno 1917 il soldato pilota Bubani è in forza alla 1^ squadriglia Idrovolanti di Desenzano. Il 15 ottobre è a Siracusa con velivolo FBA,
Questa sezione diventerà la 283^ Squadriglia Idro.
Soldato mitragliere della 7^ Squadriglia Caproni dove giunge il 31 maggio 1918. Esordisce in missione di guerra l'11 agosto con una azione di bombardamento
del campo di aviazione di Feltre. Proveniva dalla Sezione difesa di Rimini
Tenente pilota della 182^ Squadriglia Caproni con la quale è efettivo fin dalla mobilitazione, il 5 luglio 1918. E' sul campo di aviazione di Ghedi
e a settembre si porta a Poggio Renatico. Il 26 settembre partecipa ad una azione su Conegliano. Figlio di Alessandro, classe 1896
Classe 1886 di Pietro, finanziere consegue il brevetto civile a Chateaufort su apparecchio Borel nel 1913. Nel maggio del 1915 è inviato presso
la 9^ Sezione Aviatori di Taliedo e il 9 giugno 1916 distrugge al suolo un Aviatik riportando gravi lesioni ad un occhio. Congedato nel 1917.
Sergente pilota reggimento artiglieria fortezza, n. 40599 matricola. Nel marzo del 1916 è con la 111^ Squadriglia SAML ad Arcade e in aprile
diventa operativa alla Comina. Transita subito alla 114^ a Campoformido. Dopo Caporetto si sposta a San Pietro in Gù e poi transita alla 115^ Squadriglia di Fossalunga. Due Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM:
Pilota d'aeroplano, con sereno ardire
e mirabile tenacia, ha compiuto numerosi voli sul nemico, sfidando più volte condizioni
atmosferiche avverse e il fuoco violento delle artiglierie avversarie. Animato da profondo
sentimento del dovere, ha portato sempre a termine, lodevolmente, i compiti assegnatigli. Zona di guerra, maggio-dicembre 1917-gennaio 1918. MBVM: Pilota di grande valore e di singolare perizia, dimostrò sempre alto
sentimento del dovere e sereno coraggio. Ricercato dagli osservatori fu loro di valido ed intelligente aiuto. Il 19 maggio 1918 sebbene ostacolato da forti pattuglie nemiche che cercavano di impedirgli di entrare nelle linee per eseguire
una importante osservazione di tiro, con la sua costanza, il suo coraggio e la sua abilità, entrò e segnalò colpi in pieno sul bersaglio. Mitragliò spesso truppe e carreggi avversari, riportando l'apparecchio colpito dal
fuoco nemico di fucileria e artiglieria. Cielo del Medio Piave, maggio-ottobre 1918.
Sergente artiglieria, n. 20158
di matricola. Nell'estate del 1917 è a San Remo con la 1^ Sezione FBA che poi diverrà la 266^ Squadriglia Idrovolanti. MBVM: Ottimo pilota d'idrovolante, dimostrò, in numerose azioni di bombardamento su basi e territorio nemico,
notevole audacia e molto sangue freddo, attraversando intensi fuochi di sbarramento, – Basso Adriatico, giugno-ottobre 1918,
Nasce a Ferrara il 10 novembre 1873 e fin da giovane mostra interesse per la vita militare, per gli sport equestri,
per la scherma e la ginnastica, fondando a Ferrara l’associazione dei Boys Scout.
Nel suo palazzo realizza un laboratorio di chimica, un laboratorio di fotografia, ed un laboratorio di polizia
scientifica, per la quale materia, egli manifestò un grande interesse fino a diventarne un apprezzato studioso, ed
autore di importanti testi.
Prende parte alle grandi manovre del 1903, come ufficiale presso il reggimento di cavalleria di Vicenza, ed a
quelle del 1906, 1909, 1910, come ufficiale di ordinanza del generale Sartirana. Nell’ottobre del 1911 parte
volontario per la guerra di Libia, quale ufficiale di ordinanza del generale Capello e viene decorato con la
medaglia d’argento. Il 26 giugno 1913 è promosso capitano di milizia territoriale nell’arma di cavalleria con decreto del re d’Italia. Si
arruola volontario allo scoppio della Grande Guerra e viene assegnato al reggimento “Lancieri di Aosta”. Rinuncia
ad un posto di capitano automobilista nelle retrovie e subito si distingue in alcune ardite operazioni come quella
in cui comandò un plotone del battaglione Squadriglia Aviatori che sotto il fuoco nemico penetrò nei cantieri
navali di Monfalcone per recuperare prezioso materiale tecnico per il campo di Aviano e della Comina.
Per questa azione, il 18 settembre 1915 riceve un Encomio solenne con la seguente motivazione: “...in una
delle località maggiormente battute dal fuoco nemico , i militari del battaglione squadriglia aviatori condotti dal
capitano Cavalieri Deodato Pico nonostante l’intenso fuoco d’artiglieria avversario, riuscivano a penetrare in un
magazzino ed ha mettere in salvo grandi quantità di importanti materiali . Questo comando nel tributare caloroso
encomio a detti militari segnala il loro nome a tutti i dipendenti reparti e perché l’opera loro sia sempre
d’esempio a tutti e sprone a compiere con crescente fede ed ardire il proprio dovere col luminoso miraggio della
gloria e della grandezza del Re e della Patria”.
Come molti ufficiali di cavalleria entra nell’arma dell’aeronautica, dapprima come osservatore e mitragliere sui Caproni, poi come pilota, ottenendo nel 1916 due brevetti per pilotare aerei Farman e Caproni. Partecipa a 63
missioni aeree, abbattendo un aereo austriaco e prende parte ai principali raid di bombardamento in territorio
nemico, distinguendosi nell’azione contro il siluruficio e la fabbrica di torpedini e sottomarini Whitehead a Fiume
il 2 agosto del 1916.
Dall’agosto all’ottobre del 1915 diventa il comandante del campo dell’aviazione militare di Aviano ed ottiene
anche altri incarichi di comando presso il campo di aviazione della Comina.
Viene decorato con una seconda medaglia d’argento con la seguente motivazione: “Osservatore d’aeroplano,
durante un anno di guerra assolse tutti i mandati affidatigli, affrontando spesso violento fuoco di artiglieria,
avverse condizioni atmosferiche e basse quote. Comandante di bordo, trasfuse nell’equipaggio il suo alto
sentimento del dovere, la sua audacia, la sua abnegazione, vincendo in alcune circostanze difficoltà non
superate da altri. Calmo, sicuro di sé, respinse apparecchi nemici, abbattendone uno durante un’incursione
nelle alte valli di Nos e di Campomulo, e si segnalò particolarmente per l’efficacia del suo bombardamento
nell’azione del siluruficio di Fiume”. (Trentino – Carsia Giulia – agosto 1915, agosto 1916). L’ultimo atto della
sua avventurosa esistenza il cui motto recita “in alto nella vita in alto nella morte” si ha nel pomeriggio di venerdì
4 gennaio 1917, quando partendo dal campo di volo di Sesto Calende, mentre collauda un idrovolante presso
Arona sul Lago Maggiore assieme all’amico e pilota Mario Reynold, precipita per un guasto meccanico e perde
la vita nelle acque del lago.
Sergente pilota della 39^ Squadriglia SAML, arriva presso la 113^ Squadriglia il 1 luglio 1917. E' sul campo
di Cavazzo Carnico. Dopo Caporetto va a Santa Giustina il 28 ottobre, a Nove di Bassano il il 3 novembre e a Casoni l'11 novembre. Il 28 febbraio giunge a Medole e il 17 luglio si sposta a Cividate Camuno partecipando
all'offensiva sull'Adamello e sul Tonale. Apparteneva al 17° Reggimento Artiglieria da Montagna ed aveva iniziato i voli di guerra il 16 agosto 1917. Nominato pilota il 15 maggio 1917 era nato a Cesena nel 1892 da Luigi.
Ha compiuto 61 missioni di guerra. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano abile ed ardito in più di singuanta voli sul
nemico è stato costante esempio di audacia e di coraggio superando con serenità gagliarda le offese nemiche e le avversità del cielo, sostenendo con fermo valore attacchi
di cacciatori nemici, sprezzandone i pericoli per incondizionata devozione al dovere. Cielo del Carso-Cielo del Piave, settembre 1917-luglio 1918.
Sergente pilota della 42^ Squadriglia proveniente dal 17° Reggimento Artiglieria. E' con il reparto dall'aprile 1916 sul campo di Risano e su
velivolo Caudron. Il 30 novembre viene colpito dalla contraerea durante una ricognizione su Reifenberg. Nella primavera del 1917 è assegnato alla 81^ Squadriglia Caccia. L'esordio non è dei più promettenti. Il 20 marzo durante il volo di trasferimenbto
da Arcade a Langoris, Ciotti ha un guasto al motore e tenta un atterraggio di fortuna. L'aereo urta una linea telefonica e Ciotti muore il 23 marzo. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e con
Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Pilota di aeroplano in un asquadriglia per artiglieria, incaricato di portare in volo un ufficiale osservatore per regolare il tiro a grande distanza, particolarmente
difficile per il terreno e per le difese nemiche, fatto segno a fuoco ben diretto di artiglierie antiaeree che colpirono seriamente e replicatamente l'apparecchio costringendolo ad atterrare, ripartì subito spontaneamente con altro apparecchio
per permettere di completare l'osservazione, dando prova di fermezza d'animo, alto sentimento del dovere, coraggio e perizia non comuni. Reifemberg, 30 novembre 1916. MBVM: Nonostante il fuoco di batteria antiaerea e della fucileria nemica,
navigava fra metri 800 e 900 di quota mantenendo la rotta ordinatagli dall'osservatore e facilitando a questo l'esecuzione di riuscitissime fotografie delle posizioni avversarie. Basso Isonzo, 1-3 aprile 1916.
Sergente Maggiore pilota della 2^ Squadriglia Caproni dove giunge nell'estate del 1917. Proveniente dalla Fanteria
Compie il primo volo di guerra il 28 settembre, secondo pilota
del capitano Matricardi su Voicizza. Il giorno successivo partì come primo pilota per una azione su Gorianisko dove ebbe l'apparecchio colpito sulle ali e in fusoliera. La contraerea lo colpisce anche il 25 ottobre, Compie altre missioni nei giorni di Caporetto
il 14 e il 5 novembre. In quest'ultima data cade su Arsiero colpito da caccia nemico con il Ca. 4191. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Ardito
pilota da bombardamento, in numerose e difficili azioni ha dato prova di perizia e grande coraggio. Sempre pieno del più ardente entusiasmo, si offriva volontario ad ogni volo sul nemico: Al ritorno da un'aspra
azione, accerchiato da numerosi caccia nemici, moriva da eroe, dopo lungo, impari combattimento. Cielo Tridentino, 15 novembre 1917.
Di Augusto, classe 1894, del 19° Cavalleggeri Guida era entrato nel Regio Esercito il 1 gennaio 1914. Tenente Osservatore della 42^ Squadriglia che nel luglio 1916 è a Risano. Nel gennaio del 1917 è a Medeuzza sempre su velivolo Caudron.
Il 10 maggio con il pilota Balbi ha un duello con un caccia nemico. Dopo lo sciolglimento della squadriglia Comellini passa alla 14^ Caproni di Campoformido. Quando il reparto viene spedito in Francia, Comellini è alla scuola di
pilotaggio, al termine della quale è assegnato alla Sezione Difesa di Bologna. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, prendeva parte a numerose e lontane incursioni in territorio nemico,
ed in tutte era guida ferma e sicura ai suoi compagni di bordo, adempiendo
con calma e prontezza gl'incarichi ricevuti, nonostante gli attacchi dei velivoli e delle
artiglierie antiaeree dell'avversario. Cielo dell'Isonzo, del Carso e di Pola, 9 settembre
1916-24 agosto 1917.
Classe 1884, ferito gravemente il primo giorno di guerra nel corso dell'attacco navale del 24 maggio 1915 sulla costa ravennate, dopo tre mesi di convalescenza fu preso in carico
dalla Squadriglia Idrovolanti di POrto Corsini come osservatore. Vi rimase circa un anno e e prese parte, il 9 ottobre 1915 alla ricerca di un sommergibile austriaco a bordo del Borel n. 2 pilotato da Mendozza. Il 30 marzo e il 1 aprile 1916 prese parte
ad una ricognizione in mare alla ricerca di mine al largo di Cesenatico. A causa di un incidente di volo che riacutizzò la ferita dovette abbandonare l'aviazione.
Nell'agosto del 1918 è in forza alla 5^ Squadriglia Caproni di S. Pelagio, mentre a settembre è con la 1^ Sezione SVA di Ganfardine con la quale
effettua due ricognizioni. In precedenza era stato anche nella 6^ Sezione SVA di Castenedolo
Sergente maggiore corpo aeronautico
militare n. 11153 matricola. Alla fine del 1916 è con la 80^ Squadriglia e il 28 febbraio 1917 è trasferito a S. Maria La Longa con velivoli NIeuport 80 hp. Il 30 aprile è a Aiello. Il 10 agosto abbatte il Br. C1 69.92 del
caporale
Kocher e dell'osservatore Ebner. Dopo Caporetto è a Marcon con la 77^ Squadriglia. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al valor Militare. MAVM: Pilota d'aeroplano, compì numerosi voli con zelo e ardimento esemplari, sostenendo molti combattimenti e riuscendo sempre a ricacciare l'avversario. Il 10 agosto 1917, affrontava
risolutamente cinque apparecchi nemici, e, dopo lungo e brillante combattimento, riusciva ad abbatterne uno. Cielo del Carso, 25 aprile, 15 maggio e 10 agosto 1917. MBVM: In servizio di scorta ad un apparecchio S.A.M.L. che doveva
segnalare il tiro di artiglieria, veniva ad aspro combattimento con tre apparecchi nemici mettendone due in fuga ed abbattendo il terzo. Successivamente si distingueva nel concorrere alla difesa di un altro apparecchio destinato ad una
arditissima azione. Cielo del Piave, 5-8 dicembre 1917.
Nel dicembre del 1916 è a Verona con la 5^ Squadriglia Caproni. Il 24 maggio partito alle 15 per un bombardamento su l'Hermada
(due giorni prima
la squadriglia si era tr5asferita alla Comina per partecipare alla 10^ battaglia dell'Isonzo, viene attaccato da due velivoli austriaci che uccidono il mitragliere Blesso. Il velivolo riuscì ad atterarre nei
pressi di Latisana. Il 27 settembre decolla alla volta di Pola attaccando il porto, l'arsenale e le navi alla fonda. Nel ritorno devono compiere un atterraggio di emergenza a Arcade. Il giorno successivo, 28, vengono colpiti
dalla contraerea su Vojscica ma anche quasta volta i piloti riescono a riportare il velivolo planando entro le linee italiane. Trasferito ad Aviano vengono sorpresi dall'offensiva
di Caporetto. Partiti il giorno 26 ottobre con il Caproni 4147 per bombardare S. Lucia di Tolmino, non fa ritorno. Decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare. MAVM: Volontario di guerra, pilota ardito, calmo
e coraggioso, si distinse per l'entusiasmo dimostrato sui vari fronti di guerra, compiendo ventotto bombardamenti. Partito in un a nuova missione di bombardamento, attaccato improvvisamente da apparecchi da caccia nemici,
lottò con valore e con energia, finchè non venne abbattuto in territorio nemico e fatto prigioniero. Restituito alla Patria e alla famiglia, decedeva per le sofferenze patite. Settembre 1916-ottobre 197. MAVM: Pilota d'apparecchio Caproni, durante un'azione di
bombardamento sulle linee nemiche, attaccato da due velivoli da caccia, sosteneva con indomito ardore la lotta. Colpito a morte il mitragliere di poppa, lasciato il governo dell'apparecchio all'altro pilota, si recava a
sostituirlo. Fugato quindi il nemico, riusciva col
concorso del rimanente equipaggio a ricondurre nelle nostre linee l'apparecchio gravemente
colpito in organi vitali. – Cielo di Selo, 23 maggio 1917. (Nell'immagine: il Tenente della Cella, a sinistra)
Da Forlì, sergente squadriglia aeroplani, n. 31718 matricola. Nato il 18 gennaio 1894 conseguì il brevetto di pilota a Cameri (Novara) nel 1915,
e partecipò alla guerra contro l'Austria nella 36^ e nella 76^ squadriglia da caccia sostenendo molti combattimenti e abbattendo otto apparecchi nemici. Appunto in un combattimento sostenuto arditamente contro 16 velivoli nemici
ebbe ragione degli avversari e abbatté l'asso austriaco Cav. Carlo Schuler abbattitore di 17 apparecchi italiani (18 settembre 1918). Nell'ottobre 1916 è con la 36^ sul campo di Santa Maria La Longa su velivolo Farman. Dopo Caporetto è con
la 76^. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Pilota
d'aeroplano da caccia, con grande coraggio e coscienza del suo mandato, compiva numerosi voli, dimostrando sempre alto sentimento del dovere. Con sereno sprezzo del pericolo e con audacia attaccava gruppi di velivoli nemici,
obbligandoli a ritirarsi. Scortando apparecchi da ricognizione, tra il fuoco di numerose batterie, e durante voli di
crociera, sosteneva brillantemente parecchi combattimenti. Cielo del Basso e del Medio Isonzo, 15 luglio-27 settembre 1917. MAVM: Pilota da caccia di grande ardire compiva numerosi voli di guerra; dall'ottobre 1917
al maggio 1918 in brillanti combattimenti, sosterruti con rara perizia e grande coraggio,
abbatteva sei apparecchi nemici. Cielo della Bainsizza del Piave-del Brenta, 1° ottobre 1917-3 maggio 1918.
Soldato mitragliere della 15^ Squadriglia Caproni fin dalla costituzione del reparto, a Ghedi nel dicembre del 1916. Partecipa
al Distaccamento A.R. per l'azione su Cattaro. Nel gennaio del 1918 è in Francia. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano, la notte sul 9 agosto 1917, essendosi arrestato, durante il volo,
il funzionamento di un motore, con audace e brillante manovra, resa ancora più difficile
dall'oscurità, si portava sull'ala, rimettendo in azione il motore. Il 23 agosto, ripeteva
l'ardita manovra, permettendo al pilota di raggiungere l'obbiettivo assegnato - Cielo di Pola e di Grahovo, 9 e 23 agosto 1917.
Di Giovanni, nato a Ravenna, soldato mitragliere della 3^ squadriglia Caproni. Al 20 maggio 1918 aveva effettuato 41 bombardamenti
sul fronte italiano (dei quali 38 diurni) e fu con la squadriglia sul teatro francese. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano, durante un'azione di bombardamento, fatto segno ad intenso
e bene aggiustato tiro
di artiglieria nemica, calmo e sprezzante del pericolo, teneva serenamente il suo posto
di combattimento. Visto colpito a morte il secondo pilota, a cui un colpo di granata
aveva asportata la testa, nonostante i 'apparecchio fosse gravemente colpito in più
parti, tanto da non più ubbidire ai comandi, conservava ed infondeva, col suo contegno energico e risoluto, eroica calma in tutto l'equipaggio, e, dopo sforzi inauditi e
pericolosi, riusciva a disimpegnare i comandi bloccati dai rottami, permettendo così
all'altro pilota, anch'esso ferito, di ricondurre il velivolo sul suolo della Patria, tra l'infuriare della fucileria, delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche. Selva di Ternova, 9 settembre 1917.
Nato a Lizzano in Belvedere, poco si conosce della sua vita prima di trovarlo come pilota da caccia presso la 78^, il 3 settembre 1916. L'8 gennaio del 1917
esegue una scorta di Caproni che vanno a bombardare la zona di San Daniele al Carso. I caccia hanno una serie di scontri con i nostri che riescono a tenerli a distanza dai bombardieri. Il 27 giugno 1917 accadde la tragedia di Fossalunga.
Il 22 agosto 1917, ottenne la sua prima vittoria certificata sul cielo della Bainsizza. Dopo Caporetto passarono al campo della Comina, poi raggiunsero Istrana. Il 26 dicembre prende parte alla battaglia di Istrana. Stanziata sul campo di S. Luca
la 78^ partecipa al contrasto dell'offensiva austriaca del giugno 1918: il giorno 15 Fornagiari ottiene una vittoria nei pressi di Barche, mentre il 18 replica presso S. Salvatore ai danni di un ricognitore nemico.
In totale gli furono accreditate 6 vittorie su 9 reclamate. Decorato di 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare e 1 di Bronzo. MAVM: Pilota addetto ad una squadriglia da caccia, sostenne, con mirabile valore e magnifica perizia, numerosi combattimenti.
Il 2 ottobre 1917, sul Pomelec attacca e in un violento combattimento abbatte un velivolo da ricognizione; il 26 dicembre 1917 durante una poderosa incursione nemica su un nostro campo d'aviazione, levatosi tra i primi in volo, attacca ed in collaborazione ad altro pilota della squadriglia, abbatte due avversari entro le nostre linee, dando
prova delle sue mirabili qualità di pilota da caccia. Cielo dell'Isonzo e del Piave, 2 ottobre - dicembre 1917. MAVM: Pilota da caccia,
tenace ed entusiasta del suo servizio, compì numerosi voli, dimostrando sempre abilità
e grande sprezzo del pericolo. Il 22 agosto 1917, affrontò tre apparecchi nemici, attaccando
decisamente uno di essi, e, benchè contrattaccato da vicino dagli altri, lo abbattè dopo
lungo e vivace combattimento. Cielo dell'altopiano di Bainsizza, 22 agosto 1917.
MBVM: Pilota addetto ad una squadriglia da
caccia, fu costante esempio di ardire e di alto sentimento del dovere. Il 27 gennaio
1918 di scorta ad un nostro velivolo in ricognizione, attaccato da otto apparecchi da
caccia nemici, sostenne l'impari lotta, abbattendo uno degli assalitori e salvando
l'apparecchio scortato. Il 21 febbraio successivo pure di scorta ad un velivolo in
ricognizione, attaccato da cinque caccia nemici, col suo fulmineo e repentino intervento liberava dall'insidia il velivolo affidato alla sua protezione, facendo precipitare uno degli avversari e scompigliando la schiera assalitrice.
Cielo di Valstagna, |
27 gennaio, Cielo di Gallio, 21 febbraio 1918. (Nell'immagine: Fornagiari, Brenta e Magistrini. 1916 Archivio Ballista, tratta da "Il Fronte del Cielo")
Nato nel 1892 a Cesena di Celso. 7° Reggimento Artiglieria da Campagna. Entrato in aviazione il 15
febbraio 1915, mitragliere. Il 6 giugno 1915 è presso la 1^ Squadriglia Caccia poi 49^ a Bassano dove permane fino al 15 febbraio 1917. Viene inviato al corso mitraglieri che conclude
il 15 agosto 1917 e raggiunge la 2^ Sezione della 139^ Squadriglia a Pomilio a Cascina Farello. Il 1 ottobre 1918 è a Poggio Renatico con la 203^ Squadriglia Caproni.
Tenente Osservatore, giunge alla 115^ Squadriglia di Fossalunga il 15 giugno 1918 proveniente dal campo scuola di Vigna
di Valle. La prima azione di guerra la compie l'11 agosto con una ricognizione fotografica nella zona di Bigolino, San Vito. In totale effettua 12 ricognizioni.
Caporale pilota classe 1897 di Marsilio, nato a Carpineti in provincia di Reggio Emilia. Del
Battaglione Aviatori entra in aviazione il 22 maggio 1917 ed ottiene il brevetto di pilotaggio di 1° grado il 12 dicembre successivo, il 2° il 19 marzo 1918. Dal 10 settembre 1918 è in Albania
con la 204^ Squadriglia.
Sergente mitragliere nato a Calderara del Reno nel 1897 da Gaetano. Bersagliere entrò in aviazione il 28
febbraio 1917. Dal 1 febbraio 1918 al 26 luglio fu presso la 263^ Squadriglia Idrovolanti di Porto Corsini. Il 27 luglio arriva a Poggio Renatico presso la 203^ Squadriglia Caproni.
Nato a Bologna il 6 aprile 1893, appartenente al 6° Reggimento Bersaglieri.
Al 30 maggio 1916 il tenente osservatore Giuliani è con la 2^ Squadriglia Caproni sul campo di Aviano. Il 10 giugno 1917 parte insieme ad altri due velivoli per bombardare la zona di
Caldonazzo. Il velivolo al comando di Matricardi perde contatto con il resto del gruppo a causa del maltempo e solo con difficoltà riesce ad arrivare sull'obiettivo. Attaccati da un gruppo
6 caccia nemici, hanno i serbatoi di benzina forati e il mitragliere Arlunno ferito. Il Caproni riesce a planare nella zona di Arsiero. Il velivolo si fracassa e l'equipaggio viene sbalzato fuori rimanendo
tuttavia incolumi. Nel settembre del 1918 è con la Sezione Difesa di Ravenna. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano d'alto valore, prendeva parte volontariamente a numerose
azioni di bombardamento, comunicando all'equipaggio, nei momenti del pericolo, la sua serena fiducia. Attaccato da sei velivoli nemici, che crivellavano di proiettili il suo apparecchio e
ferivano gravemente uno dei mitraglieri, sostituiva il comandante, ordinando le manovre necessarie per l'efficace impiego delle armi di bordo. Rimasti inutilizzati i motori, ancora a grande distanza dalla
nostra linea, riparava con calma la mitragliatrice e continuava poi il tiro. Nell'atterraggio riportava gravi lesioni, sopportando il dolore con ammirevole forza d'animo. Cielo di
Caldonazzo-Arsiero, 10 giugno 1917.
Il capitano pilota Luigi Govi è al comando della 8^ Squadriglia Caproni sul campo della
Comina alla formazione dell'unità, l'25 marzo 1916. La prima azione di guerra ha luogo il 15 maggio ma Govi è costretto a rientrare per noie ad un motore. Il 20 giugno è attaccato
da un biplano dopo aver bombardato il campo di Pergine. Il 1 dicembre il Caproni 1193 di Govi si incendia al motore destro mentre andava a bombardare la stazione
di Ovcia Draga. Riescono ad estinguere il fuoco con l'estintore e atterrano fuori campo nei pressi di Isola Vicentina. Il 25 aprile 1917 Govi è trasferito alla Direzione Tecnica del Comando Aeronautica.
Medaglia d'Argento al Valor Militare:Pilota d'aeroplano e comandante di una squadra da bombardamento, durante incursioni e lontani bombardamenti compiuti spesso fra l'intenso fuoco delle artiglierie antiaeree, in condizioni
atmosferiche avverse ed in zone aspre e difficili, navigando spesso a bassa quota, offriva mirabile esempio di coraggio, di sangue freddo e di profondo
sentimento del dovere. In rotta per
un lontano, difficile bombardamento, e assalito successivamente da
quattro velivoli nemici, accettava
audacemente il combattimento, riuscendo a respingerli, e continuava
poscia l'interrotto bombardamento.
Conduceva a termine l'azione offensiva sul silurificio di Fiume, quantunque fin dalla partenza un motore
del suo velivolo funzionasse irregolarmente. Mentre si accingeva a
compiere un'altra azione, sviluppatosi ad altissima quota un violento
incendio a bordo, con serena calma dirigeva l'opera di spegnimento,
riuscendo a domarlo e ad atterrare
felicemente. – Cielo di Pergine, 20
giugno 1916 – Cielo di Fiume, 1 agosto 1916. Partecipò in totale a 10 bombardamenti nell'anno 1916.
Maggiore gruppo aerostieri. Croce di guerra al valor militare: Comandante di
una sezione aerostatica autocampale e poi di gruppo di sezioni aerostatiche, con vivo
entusiasmo ed attività instancabile, con capacità, fede ed energia veramente eccezionali seppe ottenere sempre ed ovunque il massimo rendimento dai propri reparti.
In numerose situazioni critiche, in ascensione ed in manovra, fu costante esempio
ai propri dipendenti di iniziativa e fermezza di carattere. – Alto Isonzo - Piave - Monte Grappa, 1916-1918.
2° Nocchiere pilota in servizio presso la 251^ Squadriglia sull'idroscalo di Sant'Andrea nel giugno 1917 come osservatore. Poi con la 252^. Nel gennaio del 1918
è a Varano con la 254^. 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Pilota d'idrovolante dava prova di calma e ardimento con l'esplorare e bombardare di pieno giorno un obiettivo militare nemico, ritornando felicemente
alla base malgrado il tiro nutrito di numerose batterie antiaeree e la presenza di apparecchi nemici da caccia. Alto Adriatico, 11 febbraio 1917. MBVM: Quantunque febbricitante volle spontaneamente prendere parte ad una difficile missione
di bombardamento di hangars nemici. Con l'apparecchio colpito da intenso fuoco antiaereo rientrava alla base dimostrando, come sempre, calma serena, slancio coraggioso ed elevato spirito di sacrificio. In altre missioni confermava tali doti.
Lagosta, 24 maggio 1918.
Guardiamarina pilota di idrovolante con la 251^ Squadriglia di Venezia S. Andrea dove lo troviamo subito dopo Caporetto. Medaglia
di Argento al Valor Militare: Abile e ardito pilota, nell'intenso servizio prestato eseguì più di venti bombardamenti e mitragliò più volte truppe avversarie a bassa quota dimostrando in queste azioni, come in ricognizioni
su POla, grande calma e serenità nell'affrontare il fuoco nemico e le offese aeree di apparecchi da caccia. Alto Adriatico, gennaio-agosto 1918.
Valoroso pioniere dell'aeronautica, fu tra i primi trasvolatori delle Ande ecuadoregne, e celebrato come uno dei primi piloti commerciali
della Colombia, a cui le poste di quel paese hanno dedicato un francobollo. N. 31026 di matricola, con l'entrata in guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, fu richiamato in servizio nel Regio Esercito, presentando poco tempo domanda per entrare in aviazione.
All'inizio del 1916 venne assegnato alla 2^ Squadriglia per l'artiglieria
da osservazione, equipaggiata con velivoli Macchi Parasol, passando successivamente alla 42ª equipaggiata con i Caudron G.3. Nei primi giorni del mese di aprile dello stesso anno fu trasferito presso la neocostituita 71^ Squadriglia caccia,
dove si distinse particolarmente venendo decorato per le sue azioni con una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Il 29 dello stesso mese rimase ferito in combattimento. Il 1 gennaio 1917 è nella 70^ Squadriglia caccia, la stessa ove militava
l'asso Francesco Baracca, dove rivendicò due vittorie che non gli furono riconosciute. Nel 1918 fu trasferito alla 77^ Squadriglia, dove conobbe Elia Antonio Liut, e poi alla 73^ Squadriglia, equipaggiata i caccia Hanriot HD.1, rimanendovi fino al termine
delle ostilità. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, abile e coraggioso, eseguiva numerose crociere e vari combattimenti a quota altissima, affrontando e respingendo arditamente velivoli nemici, malgrado le avverse condizioni atmosferiche
e le difficoltà delle zone alpestri. Cielo del Trentino e del Carso, 16 aprile-15 dicembre 1916.
Nacque a Rimini il 29 marzo 1897, figlio di Antonino. Dopo aver frequentato il Collegio militare di Roma, si arruolò nel Regio Esercito
iniziando a frequentare la Regia Accademia Militare di Torino, al termine della quale fu assegnato all'arma del Genio in qualità di sottotenente. Prese parte alla prima guerra mondiale operando in qualità di dirigibilista.
Il 18 agosto 1918 assunse il comando del dirigibile PV.2, di stanza sull'aerobase di Corneto-Tarquinia, con il compito di effettuare crociere di scorta alla nave postale per la Sardegna. Al termine del conflitto fu assegnato
allo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche in qualità di ufficiale addetto al montaggio e al collaudo dei dirigibili.
Meccanico di automobili cesenate si arruolò volontario allo scoppio della guerra e fu assegnato con compiti tecnici all'aeroporto di Aviano.
Numero 27580 bis di matricola, lavorò sui bombardieri Caproni e fu ammesso, a domanda, alla scuola di pilotaggio alla fine del 1915. Dopo una breve parentesi presso la Sezione Difesa di Rimini, chiese ed ottenne il trasferimento al fronte vero e proprio
e fu assegnato alla 79^ Squadriglia Caccia. Il 26 aprile 1917, appena promosso caporale, ottenne la sua prima vittoria a bordo del suo Nieuport 17 in uno scontro in cui si trovò gregario di Francesco Baracca. Un mese dopo,
il 26 maggio, perse di vista in una nube su Nabresina il biposto che stava scortando e fu colpito dalla contraerea. Una seconda vittoria fu ottenuta il 26 settembre presso Asiago, abbattendo un biposto dopo aver messo in fuga
il caccia di scorta. Diventò un asso l'11 gennaio 1918 rivendicando una vittoria in compagnia di Ciotti e Costantini, e un ultimo successo fu colto il 14 sulla Valstagna. Il 14 marzo 1918 il suo Nieuport 27 precipitò durante
un volo a bassa quota, forse per il cedimento dell'attacco della pedaliera. L'asso morì all'ospedale di Marostica. (Da: Gli Assi Italiani della Grande Guerra, di Paolo Varriale) MBVM:
Trovandosi in crociera, attaccò decisamente un velivolo nemico, e col concorso di due altri apparecchi lo costrinse ad abbattersi al suolo. – Cielo di Monte San Michele, 26 aprile 1917. -
Caporale 17° Reggimento artiglieria campagna. I
gruppo aeroplani n. 932 matricola. Mobilitato nell'ottobre del 1917 a S. Giustina con la 117^ Squadriglia SAML a seguito di Caporetto viene inviata a Padova e a dicembre a Fossalunga. Nel pomeriggio del 16 novembre
interviene in soccorso di un velivolo della squadriglia attaccato nel corso di un mitragliamento. A luglio transita nella 27^ Squadriglia. MAVM: Ardito pilota, durante un volo
di ricognizione, con mirabile senso di cameratismo accorreva in soccorso di un compagno assalito da tre velivoli nemici. Colpito gravemente al collo, desisteva dalla lotta
solo dopo aver messo in fuga gli avversari. Ponte S. Andrea sul Piave, 16 novembre 1917.
Il sergente pilota Mario Leggiadri è con la 42^ Squadriglia sul campo di Risano nell'aprile del 1916. Dal 12 giugno al 23 luglio
a Trissino per partecipare alla battaglia contro l'offensiva austriaca. A settembre è sul campo di Medeuzza. Vola con l'apparecchio Caudron G.3. Il 1 gennaio 1917 è a Gonars con la 44^ Squadriglia, mentre nel maggio è con la 41^ Squadriglia
sul campo di Gonars che vola con gli apparecchi Pomilio. Diventato sottotetente dalla metà del 1918 è pilota da caccia con la 77^ Squadriglia. Viene abbattuto il 20 agosto da un Aviatik D.I su Vižovlje
Esordisce nell'aprile del 1917 come allievo osservatore della 21^ Squadriglia di Campoformido. Il 12 maggio viene ripetutamente
attaccato su Dornberg ma rimane padrone del cielo. Decorato con 2 Medaglie d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Ardito ed abile osservatore d'aeroplano, con slancio ed entusiasmo ammirevoli, eseguì
numerosi voli entro le linee nemiche, sempre noncurante degli attacchi di apparecchi da caccia e del tiro antiaereo avversario, che molto spesso danneggiava l'apparecchio. Ebbe sempre saldo sentimento del dovere, di calma e
di tenacia. – Cielo dell'Isonzo-Tagliamento-Piave, settembre 1917-febbraio 1918. MAVM: Ardito osservatore dall'aeroplano, compiva numerosi voli di guerra,
sia per riconoscere e fotografare a basse quote le linee e le retrovie nemiche, sia per bombardare efficacemente le truppe e le zone avversarie. Affrontò sempre con entusiasmo e
con indomito coraggio gli attacchi di apparecchi nemici, portando a termine brillantemente
il proprio mandato e dimostrando in ogni suo volo calma ammirevole, audacia singolare
e sprezzo del pericolo. – Cielo di San Marco di Gorizia, maggio-settembre 1917. MBVM: Osservatore d'aeroplano, offriva costante bell'esempio di coraggio e sprezzo del pericolo, compiendo ripetutamente utili ricognizioni
e fotografie a bassissima quota sulle linee nemiche,
ritornando spesso con l'apparecchio coipito. – San Marco di Gorizia, 10 maggio-4 giugno
1917. NOTA: Camillo Livi è considerato bresciano. Tuttavia, nel Bollettino Ufficiale delle Promozioni, Onorificienze, ecc. è riportato come nativo di Bologna
Sottotenente milizia territoriale reggimento alpini
Pilota della 5^ Squadriglia Caproni n. 4930 matricola. A Verona dall'autunno del 1916, il 10 marzo 1917 è colpito dalla contraerea su Malga Chiserle. Muore il 10 giugno 1917 in Val d'Astico schiantandosi contro le roccie. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano,
diede numerose prove di bell'ardimento e di sereno sprezzo del pericolo, compiendo
bombardamenti sul nemico, in condizioni spesso difficili, e tornando più volte con l'apparecchio colpito. Il 10 giugno 1917, partito per un'azione di bombardamento in condizioni atmosferiche avverse, nella lotta contro gli elementi
lasciava gloriosamente la vita,
precipitando con l'apparecchio sulle rocce del Trentino. Morto sul campo. – Cielo del Trentino, febbraio-giugno 1917.
Tenente pilota nato a Piacenza nel 1894 da Rinaldo. Artigliere nel 1916 viene ammesso al corso di pilotaggio e nel settembre del 1917 è presso la
117^ Squadriglia di Santa Giustina. Nel gennaio del 1918 è trasferito alla 39^ Squadriglia di Cà Tessera. Il 19 giugno 1918 nel corso della battaglia del Solsitizio compie cinque missioni, con combattimenti aerei.
Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Il 19 giugno 1918 andava volontariamente in volo,per ben cinque volte, per bombardare e mitragliare a bassissima quota
i nemici che passavano nei barconi e truppe nemiche sul Piave, nonostante che sin dai primi voli avesse l'apparecchio colpito da 25 schegge di granata e pallottole di fucile. Attaccato da un pattugglione di caccia nemici
che nello stesso momento avevano incendiato un apparecchio compagno si difendeva eroicamente e con calma e arditezza grandissima teneva testa all'attacco e rientrava nelle nostre linee dopo aver assolto il compito, per eseguire
altro volo di guerra nella stessa zona. Cielo del Basso Piave, 16 giugno 1918. MBVM: Pilota di aeroplano, in arditi mitragliamenti ed in ricognizioni di speciale interesse, impavido e sereno affrontò e superò gli ostacoli opposti
dal nemico. In una speciale circostanza, avendo scorto sul Piave alcuni barconi avversari ancorati, arditamente si abbassava a 100 metri per meglio osservare. Ripeteva poi volontariamente la ricognizione del fiume alla quota
di soli 250 metri ed eseguiva una importante serie di fotografie dell'obbiettivo in precedenza rivelato, non ostante l'accanimento della difesa avversaria ed il vivo fuoco di numerose
mitragliatrici nemiche. Cielo del Piave, 4 settembre 1918.
Sergente maggiore pilota della 105^ Squadriglia di Firenze dalla primavera del 1917. Vola con apparecchi Voisin. Il 29
giugno 1918 precipita con il velivolo 2099 insieme al capitano Sansone perdendo la vita alle Cascine nel corso di una manifestazione patriottica.
nato a San Bartolomeo in Bosco (Fe) il 30/04/1892. Fu assegnato alla 76ª Squadriglia da caccia Henriot e fu compagno delle stesse
missioni del brigadiere Pacifico Malfranci,
ottenendo anche lui la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il coraggio e l’audacia dimostrata nei cieli del monte Grappa e medio Piave nel giugno-novembre 1918. MBVM:
Caporale pilota classe 1893 di Italo, brevetatto nel 1914 all'inizio delle ostilità e a Piacenza con la 15^ Squadriglia. Il 17 settembre
del 1918 arriva alla 103^ Squadriglia di Brindisi (San Vito dei Normanni), pilota di SVA.
Sottotenente di Vascello pilota della 252^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia. Arriva presso il reparto nell'estate del 1918. Decorato con
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Attivissimo pilota di idrovolanti, dotato di grande slancio, malgrado avesse l'apparecchio più volte colpito dal fuoco avversario, compiva numerose ricognizioni a vista e fotografiche,
e mitragliamenti a bassa quota sulle linee. Eseguiva inoltre imporatnti bombardamenti, fra i quali quattro notturni su Pola, costante esempio di prontezza di decisione, ardimento e sprezzo del pericolo. Alto Adriatico,
giugno-settembre 1918.
Tenente osservatore della 8^ Squadriglia Nieuport di Campoformido allo scoppio della guerra. Il 9 luglio si rende protagonista dell'episodio
citato nella decorazione bronzea ricevuta. Nell'agosto con lo scioglimento del reparto transita alla 7^ Voisin e il 7 novembre sostiene due combattimenti nella stessa mattina. Il 31 marzo 1917 è protagonosta
co il pilota Baracchini di un'altro combattimento dove sparato cinque caricatori ma hanno l'apparecchio colpito. Intanto il reparto assume la numerazione di 26^. MBVM: Osservatore d'aeroplano, volando su
di un monoplano, armato di sola
pistola Mauser, accettava audacemente combattimento con due potenti apparecchi avversari, che lo
avevano aggredito, e si sottraeva
loro soltanto dopo che l'arma si
era inceppata. – Gorizia, 9 luglio 1915.
Il 9 agosto 1915 è al comando della nuova 5^ Squadriglia Voisin sul campo di Aviano. L'8 ottobre partecipa
al bombardamento di Kostanjevica sul comando dell'arciduca Giuseppe. Il 1 novembre atterra fuori campo rompendo il carrello e rimanendo contuso. Il capitano pilota della 13^ squadriglia Farman è in Albania nel marzo del 1916.
E' comandante della squadriglia. Il 1 aprile partecipa all'aerosbarco
a Punta Samana quando vengono distrutte installazioni e depositi di carbone. Il 15 aprile è di nuovo sul fronte italiano con la 5^ Voisin che assume il numero 25, sul campo di Pozzuolo del Friuli. Ci rimane poco perchè torna
in Albania per comandare la 34^ a Krionero, Valona, dove rimane fino al 18 febbraio 1917 quando cede il comando a Calosci. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Prese parte, con tre altri
ufficiali, ad
un'ardita incursione a Punta Samana (costa Albanese), il 1° aprile
1916. Lasciati gli idroplani e scesi
a terra, i quattro ufficiali raggiungevano risolutamente la stazione
locale, la incendiavano, appiccando
altresì il fuoco ai casotti, magazzini di munizioni, cagionandone
l'esplosione, ed ai depositi del carbone adiacenti, e distruggevano il
pontile d'accesso, mentre la forza
nemica di presidio erasi data alla
fuga. Compiuta l'audace operazione,
i quattro ufficiali raggiungevano,
incolumi, coi velivoli, Valona.
Punta Samana, 1° aprile 1916. MBVM: Aviatore, compì importanti ricognizioni ed azioni offensive, dando prova di molto ardire e noncuranza del pericolo. Fatto quasi sempre segno al fuoco avversario. ebbe, per ben due volte, il velivolo
colpito. Regione Carsica, agosto 1915 - febbraio 1916.
Fuochista Osservatore della 254^ Squadriglia Idrovolanti di Varano al 1 maggio 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Animato sempre da slancio ed entusiasmo, eseguiva da
bassissima quota il bombardamento di hangars nemici malgrado il vivo fuoco antiaereo che gli colpiva l'apparecchio. Portò, come sempre, con calma e coraggio il suo utile contributo di motorista ed osservatore. Lagosta, 24 maggio 1918.
Di Carlo classe 1894 caporale pilota della 13^ Squadriglia Caproni di San Pelagio, perde la vita il 16 marzo 1918 in un volo di
allenamento con il Ca.4223. Era in
squadriglia dalla fine dell'anno precedente.
Di Domenico classe 1890 sergente pilota della 305^ Squadriglia di Cairo Montenotte perde la vita il 29 agosto 1917 a bordo di un
apparecchio Voisin a causa di un incidente.
Sottotenente osservatore della 136^ Squadriglia, ferrarese. In forza al 232° Reggimento Fanteria era stato nominato ufficiale nel luglio del 1917.
Lo troviamo presso la squadriglia nel giugno del 1918 sul campo di Castenededolo
con apparecchi Pomilio PE.Viene attaccato da un caccia nemico l'8 giugno 1918 con il pilota Biagi.
Classe 1894 di Francesco, 2° Nocchiere pilota della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi, dove giunge nella primavera del 1917. Il 14 maggio una pattuglia di 2 idro parte su allarme
giungendo sopra una squadra navale austriaca che aveva attaccato un convoglio italiano e tentava di menomare il dispositivo di sbarramento antisommergibile del Canale. Gli FBA attaccano uno dei due idrovolanti nemici di scorta. Il 7 giugno 1918
decolla con il Macchi L3 con a bordo Daviso. Avvistano un idro austriaco a 3 km della costa e lo attaccano riuscendo ad abbatterlo. Nelle fasi del combattimento ravvicinato l'ala superiore destra del Macchi colpisce lo scafo del K riportando la rottura
del longherone e precipitando in mare. Il corpo di Giannelli viene ritrovato con una pallottola in fronte. Era stato fulminato nelle ultime fasi del combattimento. Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM:Pilota di
idrovolante attaccava decisamente, a distanza serrata, un apparecchio nemico. Ferito gravemente alla testa continuava nella manovra di attacco finchè, perdute le forze e la completa padronanza dell'apparecchio, urtava
con un ala quella del nemico. Obbligato a planare e sentendosi mancare la vita, rivolse ciò nonostante ogni sforzo per salvare l'apparecchio e l'ufficiale osservatore. Basso Adriatico, 7 giugno 1917. MBVM: Pilota di
idrovolante in combattimento, dimostrò abilità professionale, sangue freddo ed alto spirito combattivo. Basso Adriatico, 15 maggio 1917.
per
Caporale pilota, n. 23309 di matricola, nel giugno del 1915 è a Desenzano con la 1^ Squadriglia Idrovolanti e dal 15 dicembre 1916 con la 2^
a Grado. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota di idrovolante, mentre apparecchi nemici
bombardavano il campo d'aviazione, con ardimento e perizia non comune, compiva
volontariamente una giusta rappresaglia, recandosi a bombardare, di notte ed in avverse
condizioni atmosferiche, un importante cantiere navale dell'avversario. – Cielo di Trieste, 4 aprile 1917.
Caporale pilota della 115^ Squadriglia di San Luca dalla primavera del 1918. Opera con apparecchi Pomilio PD e PE. Non compie voli di guerra ma è addetto
al trasporto dei velivoli. Cessa di volare con la squadriglia dopo la metà del luglio 1918.
Caporale pilota della 6^ Squadriglia di Artiglieria dapprima a Verona poi a Castenedolo, perde la vita in un incidente con il Farman 756 nel corso di un volo
di allarme.
Tenente pilota della 11^ Squadriglia Caproni dall'inizio del 1917. Opera dal campo albanese di Punta Rameck su Caproni 300, poi sul 450 da aprile. Era stato
inviato al corso di pilotaggio nel maggio del 1916.
Tenente pilota di complemento della 56^ Squadriglia aeroplani S. V. A..
Aveva iniziato i voli di guerra con la 4^ Sezione SVA di Fossalunga il 23 aprile 1918. Il 20 ottobre 1918 la sezione si trasforma in 56^ Squadriglia. Medaglia di Bronzo al valor Militare: Pilota da ricognizione, compì
numerosi voli sulle retrovie avversarie, contribuendo
nel modo più efficace a raccogliere preziose informazioni sul nemico. Instancabile
e pieno di slancio dimostrò singolare ardimento ed assolse con esemplare valore i
compiti affidatigli. – Cielo del Basso e Medio Piave, aprile-ottobre 1918.
Sergente pilota n. 5154 matricola, nel gennaio del 1918 è con la 135^ Squadriglia che opera dal campo mdi Castenedolo. Il 28 gennaio Gostoli rimane ferito
insieme all'osservatore Bagnoli in un incidente con il Pomilio PE 3977. Il 13 febbraio si trasferisce a Sovizzo. Nel mese di luglio inizia a volare con la 31^ Squadriglia cui transiterà poco dopo. Decorato con
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ottimo ed entusiasta pilota, compiva numerose ed ardite ricognizioni nonostante
le difficoltà oppostegli dall'intenso ed aggiustato tiro dell'artiglieria, dai velivoli nemici e dalle avverse condizioni atmosferiche. In una speciale circostanza, attaccato
da cinque velivoli da caccia mentre aveva già il proprio apparecchio colpito dall'arglieria antiaerea, sosteneva insieme ai due apparecchi di scorta l'impari lotta, abbattendo uno dei velivoli avversari,
costringendo gli altri ad abbandonare il combattimento e continuando a rimanere nel cielo nemico sino al compimento del proprio
mandato. – Folgaria, 16 agosto 1918. Croce di Guerra: (Cielo del Trentino, marzo-novembre 1918).
Sergente pilota della 102^ Squadriglia n. 28742 matricola. Nella Sezione difesa di Ancona (102) arriva nella primavera del 1917, mntre
un anno dopo è a Sovizzo con la 31^ Squadriglia Pomilio. Alla data dell'armistizio è a Castelgomberto. Croce di Guerra.(Cielo del Trentino, settembre-novembre 1918.
Sottotenente 3 gruppo sezioni aerostatiche autocampali. Croce di Guerra: Osservatore di aereostato, compì più di 20 ore di ascensione.
Quantunque il pallone venisse più volte colpito, assolse sempre il suo compito con abnegazione e sprezzo del pericolo. Cielo del Piave, marzo-settembre 1918.
Tenente complemento genio, corpo aeronautico militare. Croce di guerra: Osservatore dal pallone frenato, calmo e coraggioso, diede sempre
prova di abnegazione, ardimento e sprezzo del pericolo – Cielo Carsico, ottobre 1915-dicembre 1916.
Tenente osservatore della 116^ Squadriglia sul fronte albanese. Transita poi alla 257^ Squadriglia idrovolanti di Brindisi. Medaglia
di Bronzo al Valor Militare:
In commutazione
della croce al merito di guerra concessagli con decreto ministeriale 8 aprile 1920: Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
Allievo osservatore d'aeroplano, ardito e zelante, prendeva parte volontariamente,
durante dieci giorni di intense azioni, a numerose lontane incursioni in territorio
nemico, a bordo di idrovolonti, ed in tutte era guida ferma e sicura ai compagni di
volo, adempiendo con serenità e prontezza gli incarichi ricevuti, incurante dell'intenso tiro di sbarramento delle artiglierie avversarie – Cielo d'Albania, 6-15 luglio 1918.
Sergente maggiore pilota 4° Reggimento alpini,
VI gruppo aeroplani, 81^ squadriglia, n. 21543 matricola, Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Compiva con sereno slancio
ed ardimento, in breve volger di tempo, numerosi voli di crociera e scorta, coronando
la sua brillante opera di pilota da caccia coi mitragliamenti eseguiti durante l'ultima
vittoriosa offensiva, in cui il suo entusiasmo e l'alto suo senso del dovere pienamente
rifulsero. – Cielo dell'Isonzo, 16 ottobre 1917 ; Cielo del Grappa, 13 luglio 1918 ; Cielo
del Piave, 4 novembre 1918.
Tenente di artiglieria osservatore della 48^ Squadriglia dalla primavera del 1916. Era sul campo di San Pietro al Campo di Belluno
e volava su apparecchi Caudron G.3.. Notevole la ricognizione del 23 gennaio 1917 effettuata insieme a Palli con velivolo G.4 su Brunico e oltre. Il 26 aprile compie un'altra importante ricognizione sul Tirolo, atterando
poi a Castenedolo. Alla fine di novembre del 1917 è con la 27^ sul campo di Castel di Godego. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore di provata
capacità, compiva
un'arditissima ricognizione strategica in Valle Ysargo, su Klausen-Bressanone-Franzes
feste. Riportava informazioni di grande importanza. Cielo del Tirolo, 26 aprile 1917.
Tenente pilota della 121^ Squadrigia di Castelgomberto negli ultimi mesi del conflitto. Croce di Guerra al Valor Militare: Pilota di aeroplano di mirabile tempra, in lunghe ostinate audaci persistenze di volo sul cielo nemico
incurante che le offese dell'avversario gravemente gli danneggiassero l'apparecchio, dava
prova di gagliardo coraggio di ferrea volontà, di illimitata devozione al dovere – Cielo del Trentino, 30 agosto-5 ottobre 1918.
Caporale 2° reggimento artiglieria fortezza 16° gruppo
aeroplani 135^ squadriglia, n. 4773 matricola. – Perde la vita a Valdagno per un incidente aereo il 9 maggio 1918 con il POmilio PE 7013. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito ed abile pilota, coscienzioso
esecutore di tutte le missioni affidadegli, ritornando da un'importante azione di
guerra sul territorio nemico, incontrava gloriosa morte – Cielo di Valdagno,
9 maggio 1918.
Tenente artiglieria 5 gruppo aeropliani 39^ squadriglia, Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'areoplano, nei giorni
dell'offensiva nenica sfidando arditamente il
fuoco antiaereo nemico vivacissimo e le continue scariche di mitragliatrice e fucileria
nemica a bassissima quota, mitragliava e bombardava truppe nemiche in movimento,
Assalito in un'azione di bombardamento da un pattuglione di caccia nemici, col velivolo colpito da 3 pallottole, si difendeva eroicamente, tenendo testa agli assalitori,
e rimaneva sulla zona fino ad aver espletato il suo compito - Cielo del basso Piave,
19 giugno 1918.
Consegue il brevetto di pilota a Pau in Francia nel 1911. Allo scoppio delle ostilità viene inviato alla Comina (Pn), e nel settembre del 1918 in Albania.
Classe 1892 di Antonio pilota della 36^ Squadriglia di Istrana. Muore a causa della contraerea il 16 dicembre sul Monte Solarolo a bordo del
SIA 7b 5892.
Sottotenente pilota della 9^ Squadriglia Farman di Campoformido al giugno del 1915. Bonuti effettua, il 7 giugno, la prima azione di guerra
del reparto con un lancio di bombe. Il 13 giugno bombarda Pravcina e il 29 giugno compie una missione di osservazione del tiro tornando con le ali bucate dalla grandine. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: In successive occasioni, affrontando
il tiro dell'artiglieria e della fucileria nemica, si abbassava a meno
di 1000 metri su di una stazione
ferroviaria avversaria, e la bombardava efficacemente, provocando
un incendio. Nonostante un violento temporale, compiva la missione affidatagli di coadiuvare il
tiro delle artiglierie, rientrando con
le ali dell'apparecchio perforate
dalla grandine. Volando a bassa
quota, quantunque violentemente
cannoneggiato, costringeva un draken nemico ad abbassarsi, facendolo bersaglio di bombe incendiarie. Alto Isonzo, giugno-luglio
1915.
Pilota della 5^ Squadriglia Caproni classe 1892 di Enrico. Muore a Verona il 23 luglio 1916 in un incidente aereo. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, in occasione del
bombardamento di Calliano, affrontava arditamente un aereo
nemico. Incalzandolo con pronta
e ardita manovra, lo respingeva e,
dopo furioso combattimento, riusciva a fario precipitare nelle linee, dimostrando rara abilità,
sommo sprezzo del pericolo e
valore singolare. Poco dopo affrontava un altro apparecchio avversario che disturbava il bombardamento di un nostro Caproni,
ricacciandolo. Già distintosi più
volte in altre azioni di guerra e
combattimenti aerei. – Cielo di
Calliano, 2 giugno 1916.
Soldato n. 12548 matricola mitragliere dapprima nella 48^ Squadriglia poi nella 10^ Squadriglia Caproni. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Mitragliere di aeroplano, levatosi in
caccia due volte nello stesso giorno, durante ripetuti attacchi, con
calma e coraggio, insisteva nel fuoco efficace contro l'avversario,
riparando celeremente e con rara
perizia, più volte, l'arma inceppatasi, permettendo così al pilota di
perseverare nel combattimento, in
seguito al quale uno degli apparecchi nemici si ritirava precipitosamente nelle proprie linee. – Cielo
di Feltre, 24 febbraio 1917.