Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Molise
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
Tenente Osservatore
Antonelli Lucifero
37^ Squadriglia
Campobasso
Tenente pilota
Calogero Rodolfo
4^ Squadriglia
Campobasso
Tenente Osserv.
D'Audino Silvestro
38^ Squadriglia
San Biase
Tenente Osserv.
Gaetani Oreste
263^ Squadriglia
Campobasso
Tenente pilota
Lacava Teodoro
39^ Squadriglia
Isernia
S.capo pilota
Macchia Giulio
261^ Squadriglia
Casacalenda
Sergente pilota
Mancini Andrea
71^ Squadriglia
Portocannone
Tenente pilota
Olivi Luigi
76^ Squadriglia
Campobasso
Tenente Osserv.
Romagnoli Giovanni
Aerostiere
Campobasso
Tenente
Venditelli Guido
Aerostiere
Isernia
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
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MANCINI ANDREA 1895 - 1918
Sergente pilota di Portocannone in forza alla 75^ Squadriglia sul campo di Verona. La mattina del 3 novembre 1917 mentre incrocia sul lago di caldonazzo con il Nieport 17 avvista un aereo austriaco e lo attacca.
I colpi della sua arma probabilmente feriscono o uccidono il pilota e il velivolo è visto precipitare. Imbalsanzito attacca altri due velivoli ma l'arma si inceppa ed è costretto a desistere. Un incidente
analogo gli accade il 18 marzo 1918. Nel giugno è con la 71^ Squadriglia sul campo di Castelgomberto con apparecchi SPAD. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottimo pilota da caccia, nel lungo periodo
di permanenza alla fronte, in numerosi voli
di guerra ed eccezionale servizio di protezione e di scorta, prodigava instancabilmente
se stesso, avendo come scopo supremo il compimento del proprio dovere. Prendeva viva
parte alle azioni del giugno e dell'ottobre 1918, mitragliando audacemente con visibili
risultati, gli obbiettivi assegnatigli. – Cielo del Trentino, agosto 1917 settembre 1918 ;
Cielo del Piave, ottobre 1918.
Nacque a Campobasso il 18 novembre 1894, figlio di Torquato e Virginia Rossini. Quando il padre fu collocato a riposo la famiglia si trasferì ad Ancona, dove lui terminò gli studi. Nel 1913
si arruolò volontario nel Regio Esercito, ed attratto dal mondo dell'aviazione chiese subito di essere ammesso al Battaglione Aviatori entrandovi il 31 dicembre dello stesso anno. Il 31 marzo 1914 fu promosso al grado di
caporale, e il 31 luglio a quello di sergente ammesso a frequentare il corso di pilotaggio presso il campo d'aviazione di Aviano su velivolo Blériot XI. Rientrato a Torino il 23 agosto, l'8 novembre
fu promosso al grado di sottotenente di complemento. Il giorno 23 fu trasferito presso il campo di istruzione pilotaggio di Mirafiori, ed il 2 marzo del 1915 a Pisa, dove il 16 giugno conseguì il brevetto di 1º grado su
Bleriot 50 hp. Il 25 ottobre ebbe un incidente sull'aeroporto della Malpensa, mentre volava a bordo di un Macchi Parasol, un aereo di difficile pilotaggio.
Rientrato a Torino, dal 4 novembre fu assegnato alla 2^ Squadriglia per l'artiglieria, equipaggiata con i Macchi Parasol. Nell'aprile del 1916 fu promosso al grado di tenente, in forza alla 42^ Squadriglia
equipaggiata con i Caudron G.3, ed impiegato in rilievi topografici della zona di Gorizia, in vista della sesta battaglia dell'Isonzo, che porterà alla conquista della città, del Podgora, del San Michele, del Carso e di Doberdò.
Dopo aver effettuato la transizione sui caccia Nieuport Ni.11 a Cascina Costa, entrò in servizio presso la 76^ Squadriglia Caccia il 25 luglio. Tra l'8 ottobre e il 17 giugno 1917 conseguì sei vittorie confermate,
inclusa una in compartecipazione con Mario Stoppani, e una non confermata, mentre nel mese di aprile aveva assunto il comando della 76^ Squadriglia sostituendo De Carolis. Il 17 giugno, dopo aver abbattuto un velivolo
biposto avversario vicino a Merna, ritornò alla base per decollare nuovamente a bordo di uno SPAD VII e fotografare la sua vittima per ottenere una prova certa della vittoria. Giunto sulla verticale di Moraro il propulsore
dell'aereo andò in avaria, ed egli dovette effettuare un atterraggio di emergenza, nel corso del quale riportò la frattura di due vertebre cervicali decedendo sul colpo.Decorato con 2 Medaglia di Argento al Valor Militare.
MAVM: Pilota d'aeroplano, compì numerose operazioni di guerra, dimostrando fermezza, coraggio e calma non comuni. In vari combattimenti aerei riuscì sempre a fugare l'avversario, di cui abbatteva tre apparecchi. Cielo di Aisovizza,
3 ottobre 1916; di Biglia, 11 ottobre 1916; di Gorizia, 23 ottobre 1916. MAVM: "Abilissimo e ardito pilota da apparecchio da caccia, costante esempio di preclari virtù militari, compiva, in circa otto mesi di servizio alla fronte,
102 voli di guerra, sostenendo brillantemente e vittoriosamente 31 combattimenti aerei ed abbattendo sei velivoli nemici. Nel compimento del propro dovere di comandante di squadriglia,
in seguito a disgraziato incidente di volo, incontrava gloriosa morte. Cielo del medio e basso Isonzo, 26 ottobre 1916 - 17 giugno 1917."
Nacque a Campobasso il 29 luglio 1897, figlio di Salvatore e Filomena Fortunata. Mentre frequentava l'istituto per ragionieri dovette interrompere gli studi in quanto chiamato a prestare servizio militare nel Regio Esercito
durante la prima guerra mondiale.[2] Nel 1916 è assegnato al 94º Reggimento fanteria "Messina", conseguendo rapidamente il grado di sottotenente. Nel 1917, in forza al 202º Reggimento fanteria "Sesia", si distingue a Zenson
di Piave, venendo decorato con una Medaglia d’argento al valor militare per il coraggio dimostrato in combattimento. Ammesso a frequentare un corso per osservatori d'aeroplano, ottiene il brevetto e quindi, nel settembre 1918,
parte per l'Albania in forza all'8º Gruppo di Volo. Nel 1919 presta servizio presso il XVI Corpo d'armata e poi presso il Comando superiore delle Forze Armate italiane nei Balcani.
Nacque a Isernia. Tenente sezione aerostatica auto campale; Encomio Solenne: Già distintosi più volte durante quattro mesi di servizio aereo in Macedonia, quale osservatore nelle condizioni
più difficili di impiego del pallone "Drago", il 5 maggio 1917, ufficiale di manovra, durante l'attacco di un aeroplano nemico che discendeva a bassissima quota per mitragliare il pallone
e la squadra di manovra, con grande calma e abilità provvedeva all'atterraggio sotto il fuoco avversario salvando l'aerostato. Isralock Serbia, 5 maggio 1917.
Tenente pilota della 4^ Squadriglia Caproni. Compie la prima missione di guerra il 24 giugno 1918 su Conegliano. Il 30 giugno il Caproni di Calogero, partito da Verona si incendia in volo e nessuno si salva.
Tenente osservatore della 6^ Squadriglia Farman di Chiasiellis dal 12 ottobre 1915. Di Alessandro era in forza al 14° Reggimento Artiglieria. Il 18 febbraio 1916 compie una difficile ricognizione sulla zona di Smocar e il suo apparecchio viene duramente colpito dalla contarerea.
Nel giugno del 1916 è sul campo di Ponte San Pietro con la 37^ Squadriglia Farman per la difesa di Bergamo, Muore in un incidente di motocicletta il 7 agosto 1916. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, con grande
ardire, volando a bassa quota ed
incitando il pilota ad indugiarsi
lungamente sul nemico anche quando questo lo bersagliava coi suoi
tiri, riusciva a scoprire una batteria avversaria, rientrando al campo con l'apparecchio colpito in più
parti da proiettili di fucileria e di
artiglieria - Con rigidissima temperatura compiva una brillante
ed utile ricognizione, nonostante
l'intenso fuoco degli antiaerei avversari, che colpivano il timone
di direzione del suo velivolo. Durante la ricognizione, avvistato un
apparecchio nemico, lo inseguiva decisamente, costringendolo ad atterrare nel suo campo. Compieva
altre numerose ed importanti ricognizioni. Alto Isonzo, maggio
19 l 5 febbraio 1916.
Nacque a Isernia reggimento artiglieria campale. Della 39^ Squadriglia sul campo di Sammardenchia. Cade il 19 agosto a bordo del suo S.P. attaccato dall'asso austriaco Brumowski nei pressi di Goriansko mentre stavano effettuando una
missione di bombardamento. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di aeroplano, diede costante prova delle più alte virtù militari, portando sempre a termine, con ardire ed entusiasmo, i difficili mandanti affidatigli.
Il 4 agosto 1917, sotto un violento tiro antiaereo, coadiuvando l'osservatore in modo perfetto, gli permetteva di compiere un importante rilievo fotografico a bassisssima quota. Il 19 agosto 1917, partito volontariamente per un bombardamento,
con sereno spirito di abnegazione attaccava forze avversarie superiori che gli impedirono di raggiungere l'obiettivo. Sopraffatto dal numero, resisteva fino all'ultim, e piuttosto che caedere preferiva morire, affermando mirabilmente i nostri
colori nel cielo nemico. Cielo del Carso, 4-191 agosto 1917. .
Nacque a Isernia. Tenente Commissario della Regia Marina osservatore di aereo. Nel giugno del 1917 è presso la 252^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia armata di FBA. Nel 1918 è con la 259^ Idrovolanti e il 1 febbraio,
dopo aver bombardato Passerella partecipa al salvataggio in mare dell'equipaggio del Macchi 4864 colpito dall'antiaerea. Secondo Varriale transita poi alla 263^ Squadriglia Idrovolanti di Porto Corsini. Decorato con
Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo. MAVM: Osservatore di idrovolante mitragliava ripetutamente tre aerei nemici, continuando il combattimento quantunque leggermente ferito ad una mano e con un arto inferiore
incipientemente congelato Alto Adriatico, 12 gennaio 1917. MBVM: Pilota di idrovolante dava prova di calma e ardimento con l'esploratore e bombardare di pieno giorno un obiettivo militare nemico, ritornando felicemente alla base malgrado
il tiro nutrito di numerose battrie antiaeree e la presenza di apparecchi nemici da caccia. Alto Adriatico, 11 febbraio 1917.
Sottocapo cannoniere pilota della 269^ squadriglia Idrovolanti di La Spezia dal maggio 1917, con apparecchio FBA. Alla fine dell'anno transita alla 261^ Idrovolanti di Venezia, reparto da caccia dotato di velivoli Macchi M5. Il 1 maggio
1918 è di scorta ad un velivolo della squadriglia in ricognizione fotografica su Trieste partecipa ad un duello aereo. Il 2 luglio in formazione, intercetta alcuni idro austriaci a sud del Tagliamento. Nel combattimento
che ne segue precipita in fiamme l'idrovolante nemico K394. Il 17 settembre si scontra, sempre in formazione, con l'asso austriaco Banfield, nel cielo di Grado. Il 27 settembre di notte parte per intercettare apparecchi
austriaci che bombardano le caserme dello Stabilimento Balneare di Venezia. Macchia e Arcidicono non solo non riescono a trovare il nemico ma, al ritorno, hanno la sventura di trovare Venezia coperta da una fitta nebbia.
Approfittando di una piccola schiarita ammara nel canale di Drizzagno. L'aereo urta una briccola sfasciando l'ala destra. Il 12 ottobre nel corso di una esercitazione con Nieuport francesi entra in collisione con uno di loro.
Il pilota francese rimarrà ucciso mentre Macchia se la cava con un occhio nero. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di idrovolante di singolare ardimento, destinato prima ad una squadriglia di bombardamento ed in
seguito ad una da caccia, compiva un attivissimo servizio distinguendosi in due combattimenti aerei nei quali furono abbttuti due apparecchi nemici. Alto Adriatico, novembre 1917 - luglio 1918.
Tenente Osservatore della 38^ Squadriglia dal 18 maggio 1917. Classe 1893 del 15 Reggimmento Artiglieria Campagna. Il 19 agosto partito per una missione di assalto al suolo presso le foci del Timavo è costretto a prendere terra per l'arresto
del motore del Pomilio SP.2 1907. Il reparto è stanziato a Risano e a settembre transita sull'apparecchio SP.3. D'Audino perde la vita sull'Hermada il 23 ottobre 1917 abbattuto da tre caccia. Decorato con Medaglia d'Argento al
Valor Militare e Medaglia di Bronzo. MAVM: Osservatore dall'aeroplano, audace ed entusiasta del proprio servizio, eseguiva con alto sentimento del dovere numerosi voli di guerra, incurante delle offese del nemico, pur di
assolvere il compito affidatogli. Il 23 ottobre, attaccato da tre caccia avversari durante una ricognizione fotografica su Ceroglie, dopo lunga e tenace lotta, incontrava morte gloriosa, precipitando coll'apparecchio incendiato su
territorio nemico. Cielo di Ceroglie, 23 ottobre 1917.
MBVM: Osservatore d'aeroplano, discendeva a bassa quota, stornando col
fuoco della sua mitragliatrice l'attenzione delle truppe nemiche dalle fanterie che muovevano all'assalto. Rimasto colpito il suo velivolo in più parti, ed essendosi arrestato
improvvisamente il motore, infondeva calma e fiducia nel pilota, che riusciva ad atterrare felicemente in posto sicuro. – Cielo del Timavo, 19 agosto 1917.