Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Marche
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
Ten. di Vasc. pilota
Accorretti Enrico
251^ Squadriglia
Macerata
Sergente pilota
Acqua Francesco
181^ Squadriglia
Senigallia
Capitano
Alessandrini Giovanni
Sezione Aerostieri
Fermo
2 Capo pilota
Antolini Pietro
252^ Squadriglia
Cupramontana
S.Ten. pilota
Aquilanti Luigi
14^ squadriglia Caproni
Treja
Tenente pilota
Archibugi Arrigo
72^ Squadriglia
Ancona
T. Colonnello pilota
Armani Armando
4^ Squadriglia Caproni
Senigallia
S.Ten. Vasc. pilota
Aurely Carlo
251^ Idrovolanti
Ancona
Caporale pilota
Baldini Emilio
27^ Squadriglia
Ancona
Tenente Osservatore
Baviera Baviero
7^ Squadriglia Caproni
Porto Civitanova
Tenente pilota
Benigni Paolo
8^ Squadriglia Caproni
Cupramontana
Ten. Osserv.
Bini Aldo
134^ Squadriglia
Pergola
S.Ten pilota
Bosoni Manrico
Allievo pilota
Ancona
Tenente Osservatore
Briganti Bruno
118^ Squadriglia
Colli al Metauro
Tenente di Vascello
Brivonesi Bruno
Dirigibili
Ancona
Caporale pilota
Buratti Lino
181^/182^ Sq.
Montecassiano
2^ Capo
pilota
Burattini
Vincenzo
264^
Idrovolanti
Ancona
Capo pilota
Cagnaroni Gaetano
264^ Idrovolanti
Macerata
Tenente Osserv.
Calisse Paolo
Aerostiere
Macerata
Marinaio all. pilota
Camilletti Antonio
Scuola di volo
Porto Recanati
Sergente pilota
Campana Carlo
74^ Squadriglia
Macerata
Soldato pilota
Candelari Aldo
22^ Squadriglia
Ancona
Tenente Osservatore
Cangiotti Catervo
22^ Squadriglia
Pesaro
Tenente Osservatore
Cappelloni Arnaldo
Aerostiere
Macerata
Ten. Vasc. pilota
Carstanjen Gustavo
Ancona
Sergente pilota
Cascinari Rodolfo
36^ Squadriglia
Cupramontana
Ten. Pilota Dirigibile
Castracane degli
Antelminelli Castruccio
Dirig.
Città di Ferrara
Fano
Tenente pilota
Cazzola Luigi
284^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Tenente pilota
Censi Ludovico
87^ Squadriglia
Fermo
Tenente Osservatore
Censori Giovanni
36^ Squadriglia
Montecosaro
Tenente Osservatore
Cesari Pietro Enrico
118^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Brigadiere pilota
Ciarrocchi Emidio
182^ Squadriglia
Grottammare
Tenente pilota
Ciucci Renato
111^ Squadriglia
Senigallia
Capitano pilota
Clerici Umberto
4^ Bleriot
Ancona
S. Ten Osservatore
Condulmari Mario
7^ Squadriglia Caproni
Loreto
Tenente Osservatore
Cordero di Montezemolo
Alberto
9^ Farman
Fano
Capitano pilota
Costanzi Gino
274^ Squadriglia
Ancona
Tenente pilota
Crocetti Amerigo
72^ Squadriglia
Monte San Martino
Tenente Osservatore
Curli Alberto
33^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Asp. Uff. Osservatore
De Carolis Onofrio
181^ Squadriglia
Monsanpolo del Tronto
Generale pilota
De Winckel Igino
Com. Aer. 1^ Armata
Ascoli Piceno
Tenente Osservatore
Diambrini Palazzi
Alessandro
Sez. Aerostatica
Fano
Tenente Osservatore
Fabrizzi Guido
31^ Squadriglia
Urbino
Sottotenente
Fagioli Gustavo
Sez. Difesa Ancona
Fermo
Ten. pilota alievo
Falaschi Ferruccio
Scuola Gallarate
Camerino
Tenente
Fenu Federico
Dirigibile U5
Ascoli Piceno
Tenente Osservatore
Gallo Pietro
23^ Squadriglia
Osimo
Tenente Osservatore
Gentilini Giuseppe
40^ Squadriglia
Pesaro
Serg. magg. pilota
Giacomelli Alfonso
48^ Squadriglia
Castelleone di Suasa
Tenente Osservatore
Gostoli Cristoforo
23^ Squadriglia
Urbania
Tenente Osservatore
Grosso Paolo
4^ Sezione SVA
Ancona
Capitano pilota
Laureati Giulio
1^ Squadriglia Caproni
Grottammare
Soldato mitragl.
Levi Ezio
257^ Squadriglia
Pesaro
Tenente pilota
Lucci Chiarissi G.
Battista
9^ Squadriglia Caproni
Pesaro
Capitano Osservatore
Maceratini Giuseppe
26^ Squadriglia
Fano
Tenente Osservatore
Magistrelli Aldo
117^ Squadriglia
Ancona
M.llo RR.CC. pilota
Marini Giuseppe
11^ squadriglia
Urbino
Tenente Osservatore
Massignani Pio
10^ Squadriglia
Acquasanta Terme
Capor. mitragl.
Massimi Parmenide
3^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Capitano pilota
Matricardi Attilio
2^ Squadriglia Caproni
Macerata
Capitano Osservatore
Mattioli Filippo
27^ Squadriglia
Cingoli
Capitano Osservatore
Mazzocchini Giulio
121^ Squadriglia
San Benedetto del T.
Tenente
pilota
Mongardini
Umberto
6^
Squadriglia
Ascoli Piceno
Sergente pilota
Montesi Francesco
112^ Squadriglia
Ancona
Tenente pilota
Moretti Antonio
Comando Scuole
Morro d'Alba
Caporale pilota
Natalucci Emilio
Comando Scuole
Ancona
Tenente pilota
Neroni Carlo
303^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Tenente pilota
Novelli Gastone
91^ Squadriglia
Ancona
Sergente pilota
Pacassoni Angelo
6^ Squadriglia Caproni
Pesaro
Capo pilota
Pagliacci
Giuseppe
260^
squadriglia
Sant'Epidio
Aiutante Batt. pilota
Pasquali Italiano
26^ Squadriglia
Massignano
S.Ten. pilota
Peragio Amedeo
132^ Squadriglia
Macerata
Tenente
pilota
Pergoli Ugo
28^
Squadriglia
Ancona
Tenente
Osservatore
Perugini
Domenico
Aerostiere
Fermo
Sergente pilota
Pesci Ugo
182^ Squadriglia
Pesaro
Sergente pilota
Pomponi Francesco
72^ Squadriglia
Ascoli Piceno
Sergente
pilota
Pozzi Enrico
114^
Squadriglia
Pesaro
M.llo pilota
Radicchi
Otello
26^
Squadriglia
Pesaro
Capor. pilota
All.
Ramazzotti
Eugenio
Sc. Idro
Orbetello
Montelupone
Tenente
Osservatore
Rinolfi
Giorgio
133^
Squadriglia
Pesaro
Capitano
pilota
Rita Remo
34^
Squadriglia
Ancona
Tenente
Osservatore
Rossini
Mariano
46^
Squadriglia
Ancona
Capitano
pilota
Sabbatini
Diego
13^
Squadriglia
Appignano
Tenente
Osservatore
Sbrozzi
Ezio
3^ Squadriglia
Caproni
Orciano di Pesaro
Capitano
pilota
Serafini
Filippo
77^
Squadriglia
Serrungarina
Capitano
pilota
Sibilla
Massiera Giulio
6^ squadriglia Caproni
Pesaro
S.Ten.
Osservatore
Silenzi
Enrico
115^
Squadriglia
Pesaro
Capitano Osserv.
Simoncelli Vito
23^ Squadriglia
Arcervia
Tenente
pilota
Sommariva
Camillo
72^ Squadriglia
Pesaro
Tenente
Osservatore
Spinelli
Tonino
22^ Squadriglia
Falconara Marittima
Caporale
pilota
Spuri
Rolando
71^ squadriglia
Camerino
Caporale
pilota
Tarducci
Raffaele
72^ Squadriglia
Ancona
Tenente
pilota
Tarli Mario
6^ Squadriglia Caproni
Ascoli Piceno
S.Ten.
Osservatore
Teofani
Cesare
1^ Squadriglia Caproni
Tolentino
Sergente
pilota
Tesei Giuseppe
77^
Squadriglia
Loro Piceno
S.Ten.
pilota
Trivellato
Mario
8^ Squadriglia Caproni
Ascoli Piceno
Carabiniere
pilota
Urbinati
Luigi Italo
201^
Squadriglia
Pesaro
Ten.
Osservatore
Velardi
Vincenzo
1^
Artiglieria
Macerata
Sottotenente
pilota
Vittorangeli
Leonida
45^
Squadriglia
Ascoli Piceno
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
WWW.QUELLIDEL72.IT
ARRIGO ARCHIBUGI 1895 - 1918
Tenente di Ancona, Medaglia d'Argento al Valor Militare, nacque nel 1895 proveniente dal 31° reggimento Artiglieria Campale. Sottotenente di artiglieria, poi osservatore di aeroplano e pilota da caccia, partecipò a numerose azioni
sul fronte orientale e nel Trentino, fu un ardito pilota ed ottenne grandi riconoscimenti ed encomi per le sue azioni in guerra. Arrivò alla 72^ Squadriglia Caccia di Castenedolo (Bs) il 28 aprile 1918.
Precipitò con il suo apparecchio nell'agosto del 1918. Gli sono attribuite due vittorie aeree conseguite il 23 maggio e il 7 luglio 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Arditissimo pilota d’aeroplano, compiva numerosi voli
di guerra, eseguendo ricognizioni fotografiche e sostenendo brillanti combattimenti aerei. Il giorno 17 giugno 1918 sceso a migragliare da bassa quota le strad e le passerelle percorse dal nemico nella zona di San Donà di Piave,
aveva più volte colpito l’apparecchio e squarciato il serbatoio della benzina dalla fucileria avversaria. In perfetta calma e con non comune abilità aviatoria, riusciva a riportare l’apparecchio nelle linee nostre, atterrando
in condizioni difficilissime in prossimità delle trincee più avanzate. Il giorno 7 luglio sul cielo del Cadria, attacava decisamente due apparecchi nemici, riuscendo, in lotta ineguale, ad abbatterne uno costringendo l’altro a
scendere sbandato nelle linee proprie. Cielo di San Donà di Piave, 17 luglio 1918
Dopo aver completato gli studi fu assegnato ai Lancieri di Montebello. Chiese ed ottenne di essere destinato al Corpo aeronautico militare, prima come Osservatore d'aeroplano e poi come pilota, dopo avere frequentato un corso di pilotaggio alla scuola di Busto Arsizio.
Viene assegnato ad un reparto caccia solamente nell'aprile 1917, la 81ª Squadriglia. Ottenne quindi la sua prima vittoria in combattimento il 3 giugno 1917, abbattendo un biposto Hansa-Brandenburg C.I. Dopo altre due vittorie e molte missioni di volo, nel giugno 1917 gli venne conferito il comando della 76ª Squadriglia Caccia.
La 91ª Squadriglia aeroplani da caccia. Da sinistra; serg. Mario D'Urso, serg. Gaetano Aliperta, ten. Gastone Novelli, ten. Cesare Magistrini, cap. Bartolomeo Costantini, cap. Fulco Ruffo di Calabria, col. Pier Ruggero Piccio, ten. Guido Keller, magg. Francesco Baracca, ten. Ferruccio Ranza, ten. Mario de Bernardi, ten. Adriano Bacula, serg. Guido Nardini, sott. Eduardo Olivero.
Successivamente, rimase ferito in un combattimento aereo e quindi in convalescenza per breve tempo, ma dopo la rotta di Caporetto ritornò al fronte, assegnato ora alla 91ª Squadriglia aeroplani da caccia, comandata da Francesco Baracca. Qui ottenne le altre vittorie, abbattendo cinque velivoli nemici, alcuni in collaborazione con altri piloti della squadriglia, ed effettuando svariate missioni di attacco al suolo e ricognizione.
Alla fine della guerra con un totale di otto vittorie ufficialmente riconosciute, rimase al medesimo reparto quale ufficiale di carriera. Venne sanzionato con 10 giorni di rigore per avere eseguito acrobazie aeree sull'ippodromo dei Parioli a Roma.
Morì il 3 giugno 1919 per un incidente di volo: in decollo da Padova, il motore si bloccò per un guasto e, nel tentativo di rientrare sul campo, l'aeroplano stallò e si capovolse al suolo urtando l'argine di un fosso; venne trasportato
in ospedale, ma le lesioni subite risultarono mortali. Decorato con 3 Medaglie d'Argento al Valoir Militare.
L'aeroporto di Ravenna, il 19 giugno 1921, nel corso della prima edizione della Coppa Baracca (Trofeo Aviatorio collegato alle manifestazioni in memoria dell’asso italiano) fu intitolato a Gastone Novelli.
MAVM:
«Pilota da caccia, compiva numerosi ed arditi voli, dando prova di saldo coraggio e sostenendo molti combattimenti con rara perizia. Da solo, costringeva un velivolo nemico ad atterrare presso Aissovizza ed insieme ad un compagno
attaccava due apparecchi avversari, abbattendone uno. Durante una ricognizione, disceso a bassa quota rimaneva ferito al braccio sinistro, contrattaccava efficacemente il nemico, conducendo quindi a termine il mandato ricevuto,
Cielo del Basso e Medio Isonzo, 15 aprile - 22 agosto 1917». MAVM: Pilota avviatore, in numerose ardite ricognizioni offensive sul nemico, si distinse costantemente per mirabile ardimento, sprezzo del pericolo e alto
sentimento del dovere, ritornando più volte con l’apparecchio colpito. Settembre 1915 – gennaio 1917.
MAVM: «Pilota ardito ed infaticabile, nel periodo di oltre un anno, attaccò risolutamente in numerosi combattimenti, intere pattuglie ed abbatteva, col concorso di altri piloti, velivoli nemici, sempre distinguendosi per l'irruenza e
la tenacia nell'attacco e più volte riportando l'apparecchio gravemente colpito. Nelle nostre vittoriose offensive del giugno e ottobre 1918 mitragliò e bombardò apparecchi e concorse efficacemente alla distruzione di cinque
apparecchi nemici, pronti a prendere il volo in campo di aviazione avversario, Cielo del Piave novembre 1917 e maggio-ottobre 1918. Cielo di Pordenone (La Comina) 29 ottobre 1918.
Tenente Osservatore di Ancona, Medaglia d'Argento al Valor Militare, proveniente dall'Arma di fanteria nel settembre del 1918 è con la 22^ Squadriglia. Scompare durante una ricognizione sul Monte Prassolano il 25 ottobre
1918 con il pilota Petri. MAVM: Osservatore d'aeroplano di eccezionale valore, in numerosi voli comoiuti dette prova costante di spirito di sacrificio, coraggio e audacia. Più volte condusse a termine ricognizioni e bombardamenti attraverso
intensissimo fuoco avversario, che spesso gli colpì e danneggiò seriamente l'apparecchio. Il 1 gennaio 1918 sostenne lungo e accanito combattimento con due caccia nemici e con calma, coraggio e abilità riuscì a fugarli,
portando in seguito brillantemente a termine la ricognizione. Abbattuto dal fuoco antiaereo e fatto prigioniero, riaffermava con fiero contegno tenuto in quella occasione, le sue elette qualità di soldato. Con ardimento
e tenace volontà meditava e attuava la fuga, sopportando ed affrontando disagi e pericoli gravi e dando mirabile esempio di fervido amor di Patria. Cielo di Bainsizza-Piave-Brenta, settembre 1917-ottobre 1918.
Caporale pilota di Ancona dell'Arma del Genio. Brevetto di pilota conseguito il 15 dicembre 1917. Abilitato al pilotaggio di velivoli Gabardini, Nieuport e Hanriot. Nel marzo del 1918 è con la seconda sezione della 83^
Squadriglia Caccia sul campo di Castenedolo. Il 20 Maggio la sezione diventa 74^ Squadriglia Caccia e raggiunge il campo di Poianella. Finirà la guerra sul campo di Quinto con la 72^ Squadriglia Caccia.
Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia ardimentoso ed entusiasta, spirito altamente combattivo, abbatteva un apparecchio nemico. Compiva in pochi giorni 62 voli di guerra dei quali molti in
zone difficili ed in condizioni avverse. Nell'offensiva del Tonale e nell'azione dell'ottobre-novembre 1918 volava tutti i giorni e per più volte in un giorno, compiendo numerosi
bombardamenti e mitragliamenti a quota bassissima e sotto intenso fuoco di mitragliatrici nemiche. Cielo della Stelvio-Garda-Piave, giugno-novembre 1918.
Amerigo Crocetti nacque a Monte San Martino, in provincia di
Macerata il 24 gennaio 1895 e fu chiamato alle armi il 23 novembre 1915. In
forza al 69° Reggimento Fanteria "Ancona", fu promosso Sottotenente della
milizia territoriale il 3 febbraio 1916 ed assegnato al 143° Battaglione per
il servizio di prima nomina. Nel luglio del 1916 fu destinato al 12°
Reggimento Fanteria e il 1 agosto successivo giunse alla Scuola di Aviazione
di Sesto Calende per frequentare il corso di pilotaggio. Il 12 giugno 1917
era in forza alla 1^ sezione Idrovolanti di San Remo per poi essere
trasferito, il 26 agosto dello stesso anno, a Porto Corsini (Ravenna)
nell'ambito della 12^ Sezione Idrovolanti. Promosso Tenente alla fine di
novembre, raggiunse la Scuola di Aviazione di Pisa San Giusto il 26 dicembre
per l'abilitazione alla caccia. Il 25 maggio 1918 era a Furbara (Roma)
presso la Scuola Tiro Aereo. Crocetti
arrivo alla 72^ Squadriglia di castenedolo il
25 giugno 1918, ed iniziò i voli di
guerra il 3 luglio con una missione di scorta ad un ricognitore Pomilio sul Dosso dei Morti di pattuglia insieme al Ten. Archibugi. Nel
breve ma intenso periodo di servizio, compì un mitragliamento su
baraccamenti nemici su Cima di Oro il 5 luglio insieme ad altri 8 velivoli
della squadriglia, il 7 luglio di scorta ad un ricognitore Pomilio sul
Cadria e Val di Idro con due bombe lanciate su baraccamenti nemici, la
crociera sulla Val di Ledro compiuta l'8 luglio, una partenza su allarme
insieme ad altri due caccia compiuta il 10 luglio sui cieli di Desenzano, la
crociera del 12 luglio da Arco a Cima Varbona insieme ai velivoli di Monti e
Giordanino, la crociera in Val Giudicaria con lancio di manifestini con
Suali, Luzzini, Gherardini, De Matteis, Omizzolo e Pomponi compiuta il 14
luglio, il giorno successivo una partenza su allarme con Pomponi e
Gherardini sui cieli del Cadria, Dosso dei Morti, Arco e Riva del Garda,
conclusasi con un lancio di manifestini. Con la 72^ Squadriglia Caccia compì
in totale 2 missioni di caccia, sei crociere e tre scorte oltre a quattro
voli di prova per 20 ore di volo complessive.
Il
16 luglio 1918 il Ten. Pil. Amerigo Crocetti, della 72^ Squadriglia Caccia, partito per scortare un
aeroplano "Pomilio", impegnò combattimento con 5 aerei nemici e rimase gravemente
ferito al piede destro da un proiettile incendiario. Riuscì tuttavia a
portare il proprio aereo al campo di Lodrone, da dove fu ricoverato presso
l'Ospedale n. 143 di quel presidio. Per tale azione ricevette un Encomio e
una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. A seguito della
ferita riportata fu ricoverato dapprima presso l'Ospedale della Croce Rossa
di Modena e poi, dal 1 febbraio 1919, presso l'Ospedale Regina Elena di Roma
dove rimase fino al 16 luglio successivo. Dopo vari ricoveri alternati da
periodi di convalescenza, Crocetti fu definitivamente collocato in congedo
il 20 aprile 1920.
Medagia di Bronzo al Valor Militare: Ardito
pilota da caccia, attaccato da apparecchi nemici durante un volo di scorta
ad un apparecchio da ricognizione, li contrattacca decisamente, rendendo
così possibile al velivolo scortato di rientrare incolume nelle nostre
linee. Esaurite le munizioni, dopo aver avuto il proprio apparecchio colpito
da ben 30 colpi ed essere rimasto egli stesso ferito ad una gamba, con abili
manovre si liberava degli avversari d atterrava felicemente in un nostro
campo di soccorso. Cielo di Arco 16 luglio 1918. Encomio: Sono lieto di tributare un vivo encomio
al Tenente Crocetti Sig. Amerigo della 72^ Squadriglia, per avere il giorno
16 corrente sostenuto con grande coraggio ed abilità un vivace combattimento
contro una pattuglia nemica e per essere atterrato felicemente nonostante
che fosse ferito e che avesse l'apparecchio ripetutamente colpito. L'encomio gli fu
tributato dal Magg. Chiaperotti e comparve sull'ordine del giorno n. 76 del
18 luglio 1918. C
Armando Armani nasce a Senigallia (AN) il 19 febbraio 1879. A diciannove anni, nell'ottobre del 1898, entra nella Scuola militare;
l'8 settembre del 1900 viene nominato sottotenente del 6° Reggimento alpini.
Con il grado di tenente partecipa alla guerra di Libia, nella quale ottiene due medaglie (una d'argento ed una di bronzo). Appassionato sciatore (e nella pratica di questo sport subì svariati incidenti), è istruttore di
corsi speciali di sci tra il 1906 ed il 1910.
Si distingue inoltre (con una medaglia d'argento al valor civile) nell'opera di soccorso alla popolazione di Soriano Calabro colpita dal terremoto. A detta dei suoi superiori particolarmente esperto nella ricognizione e
nell'esplorazione, è incaricato fra il 1904 ed il 1911 della costruzione e del ripristino di strade mulattiere.
Nel gennaio del 1913 viene comandato al Battaglione aviatori come aspirante allievo pilota; nel luglio è nominato pilota d'aeroplano Nieuport e nel novembre pilota militare. Con il grado di capitano partecipa alla I Guerra
Mondiale con il 2° Gruppo aeroplani prima e poi con la 32^ Squadriglia aeroplani (3° Gruppo aeroplani); nel dicembre 1916 è presso l'Ufficio informazioni della 6^ Armata, nel luglio del 1917 è comandato nel Raggruppamento
squadriglie di combattimento.
Il 12 gennaio del 1918 è investito del comando del Raggruppamento squadriglie aeroplani da bombardamento (ha nel frattempo ottenuto la promozione per merito di guerra al grado di tenente colonnello). Nel corso della guerra
ha compiuto circa 100 bombardamenti oltre ad un alto numero di ricognizioni e crociere, meritandosi 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare e 2 di Bronzo.
Dall'agosto del 1918 è assegnato alla stazione della R. Marina di Poggio Renatico e nel luglio del 1919 all'aviazione della Dalmazia; negli anni successivi è al 2° Reggimento aeroplani da bombardamento.
Il 16 ottobre 1923 cessa di appartenere ai ruoli dell'esercito e entra a far parte della Regia Aeronautica nel Corpo di Stato Maggiore; in questo periodo è nel Centro Dirigibilisti di Ciampino, mentre dal 15 maggio 1925 comandante la 2ª Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale); nel luglio dello stesso anno è promosso generale di brigata aerea. Lascia il comando della 2ª Z.A.T. per assumere l'incarico di Sottocapo di Stato Maggiore in data 15 aprile 1926.
È stato Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica dal 10 febbraio del 1927 al 13 ottobre del 1928; durante l'incarico, il 6 ottobre del 1927, è nominato generale di divisione aerea. È morto a Roma il 23 febbraio 1970.
(Da: www.aeronautica.difesa.it)
MAVM: Abile pilota e comandante di squadriglia, compì numerose ricognizioni ed azioni offensive sul nemico, di nostrando ardire non comune e sprezzo del pericolo. Rimasto colpito l'apparecchio e ferito il compagno cui
aveva occasionalmente occupato il suo posto, trasfondeva in lui la propria energia e serenità, atterrando nella nostra linea dopo aver condotto a termine il compito affidatogli. – Cielo del Trentino, aprile-ottobre 1916. MAVM: Pilota di aeroplano, con audacia e sereno coraggio, guidava brillantemente il suo nucleo di velivoli in numerose ardue operazioni di bombardamento. Durante importanti azioni offensive, tra l'infuriare
dei colpi nemici, scendeva a bassa quota, scompigliando le riserve dell'avversario con violente e precise raffiche di mitragliatrice. Cielo dell'Istria e del Carso, agosto - settembre 1917.
MBVM: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali,
ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917.
Tenente Osservatore nato a Pesaro nel 1895. Proveniente dal 23° Reggimento Artiglieria da Campagna. Volò con la 22^ Squadriglia dal 22 dicembre 1917 e fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano, di esemplare
valore e di rara capacità tecnica, nella preparazione e nello svolgersi delle azioni riuscì di prezioso aiuto alla ricerca dei bersagli, negli aggiustamenti di tiro, negli arditi mitragliamenti a bassissima quota. Nobilmente
sprezzando ogni pericolo, le offese del nemico che danneggiarono sovente il suo apparecchio, e le avverse condizioni atmosferiche, conduse sempre a termine il compito affidatogli, rendendo ottimi servigi e dimostrando belle
qualità di rara audacia ed altissimo sentimento del dovere. Cielo del Grappa-Montello-Vittorio Veneto, marzo-ottobre 1918.
Camillo Sommariva nasce a Pesaro il 16 aprile 1893 da famiglia ceretana. Studente al Politecnico di Torino, il 15 settembre 1915 varcò
i cancelli dell’Accademia di Modena e il 20 settembre 1915 divenne ufficiale del Regio Esercito. Divenne effettivo al 4° Reggimento
Dragoni del Genova Cavalleria. Trasferito a Pordenone fu impiegato come istruttore delle reclute per poi diventare Aiutante Maggiore
del Reggimento. Nel maggio del 1916 è al fronte dapprima a Plava, poi nelle trincee del Vermigliano, di Selz e del Monte Cosich.
Il 16 luglio il suo comportamento in trincea gli valse un encomio, mentre in agosto partecipò con valore alla battaglia per la
liberazione di Gorizia. Il 28 luglio 1916 è promosso Tenente e nel settembre è di nuovo in prima linea per condurre all’assalto
i suoi dragoni all’assalto. Volontario in aviazione consegue il 1° brevetto di pilota in data 14 luglio 1917 ed è poi assegnato
alla difesa di Brescia con la 72^ Squadriglia Caccia sul campo di Castenedolo (Bs), dove giunse il 16 gennaio 1918 proveniente
dal Campo Scuola Tiro Aereo di Furbara (Roma). Il 3 maggio 1918 durante un azione sulle Giudicarie il motore del suo Hd.1 lo abbandona,
ma riesce fortunosamente a tornare entro le linee, riparare il suo velivolo e spiccare di nuovo il volo. Il 13 maggio, a nord delle
Giudicarie, ingaggia un cacciatore austriaco e lo abbatte. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Arditissimo pilota da caccia, compiva numerosi voli di guerra, sostenendo brillanti combattimenti e
riuscendo ad abbattere il 13 maggio 1918 un velivolo nemico. Il 17 giugno seguente partito sotto un violento nubifragio per un’azione di mitragliamento, mirabile esempio di coraggio e di alto sentimento del dovere,
permaneva sulla zona, volando a bassa quota, fino a quando, avuto già più volte colpito l’apparecchio e rimasto egli stesso gravemente ferito, potè con un supremo sforzo raggiungere le nostre linee, ove poco dopo
lasciava la vita. Cielo di Stenico, 13 maggio; cielo del Piave, 17 giugno 1918.
Classe 1895 del 35° Reggimento fanteria. Sergente pilota della 72^ Squadriglia Caccia di Castenedolo (Bs) nato a Pesaro nel 1895. Ottenne il brevetto di pilota il 30 novembre 1916 e fu abilitato ai velivoli Farman 1914, Nieuport e Hanriot. E' con la neocostituita
72^ Squadriglia Caccia sul campo di Castenedolo nell'ottobre del 917. Partecipa ai primi combattimenti del reparto il 18 marzo del 1918, senza esiti per Pomponi. Nel luglio del 1918
risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.
Tra il 7 settembre 1915 ed il 4 novembre 1916 compì più di 1.600 ore di volo con la 1^ Squadriglia Aeroplani Caproni.
Fu poi trasferito alla Direzione Tecnica della Aviazione Militare di Torino. Il 18 febbraio 1916 prende parte ad un'azione area su Lubiana, meritandosi la Medaglia d'Argento
al Valor Militare, conferitagli sul campo dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
Partecipa in agosto al bombardamento su Fiume, meritandosi una Medaglia di Bronzo. Il 15 agosto 1917 compì, da solo, il volo Torino-Napoli-Torino, senza scalo. Nel settembre 1917 fu promosso al grado di Capitano.
Il 24 settembre 1917, partendo dal campo volo di Mirafiori a Torino compì, con a bordo il meccanico Caporale Angelo Tonsa, il volo Torino-Londra senza scalo nel tempo record di 7 ore e 22 minuti.
Giunto nella capitale britannica venne ricevuto da Re Giorgio V, che gli conferì l'Ordine Reale Vittoriano. Fu pilota nella 181ª Squadriglia e dal 19 giugno 1918 Comandante della 182ª Squadriglia
e fu alla Sezione Tecnica Militare di Milano. Il 19 giugno del 1918 viene posto al comando della 182ª Squadriglia. Dall'agosto al settembre del 1919 effettuò il volo Milano-Lione-Parigi-Bruxelles-Amsterdam-Londra con
un triplano Caproni. Si congedò nel 1919.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, durante un'azione offensiva sul nemico, spezzatosi uno dei motori del loro apparecchio mentre eseguivano lancio di bombe, compievano ugualmente il loro mandato
dopo aver provveduto, con ammirevole sangue freddo, ad eliminare il pericolo di un incendio a bordo. Con lunga e difficilissima navigazione, seppero, poi, ricondurre al campo il velivolo, che progressivamente perdeva
quota, sotto l'efficace ed intenso fuoco d'artiglieria nemica. Lubiana, 18 febbraio 1916.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano da bombardamento, compì numerose azioni offensive, difficili per avverse condizioni atmoferiche, aspre per intenso fuoco di artiglierie antiaeree nemiche,
che gli colpirono sovente l'apparecchio in parti di
vitale importanza. Il 1° agosto 1916, percorrendo circa 150 km.
su terreno avversario, superato
con serena calma l'intenso fuoco
di sbarramento, raggiungeva Fiume
e ne colpiva efficacemente importanti opere militari, navigando a
bassa quota per meglio precisare
l'obbiettivo. Esempio costante di
sereno sprezzo del pericolo, di
singolare ardimento e di profondo
sentimento del dovere. – Trentino-Carsia Giulia, febbraio-novembre 1916.
Aspirante Ufficiale nato nel 1895 a Monsanpolo del Tronto (AP) da Alfredo. Giunto in zona di guerra il 22 maggio 1915 ha combattuto sul Carso, il 7 luglio 1917 arriva sul campo di guerra con la 181^ Squadriglia Caproni.
Assume il ruolo di mitragliere. Sarà poi a Poggio Renatico (Fe). Compì 4 voli di guerra. Croce di Guerra al Valor Militare: Vincendo con ammirevole forza d'animo elementi morali e fisici, turbati da luttuosi incidenti, non esitava a partire per un'azione di guerra
per rinfrancare, con l'esempio, il morale un pò scosso dei compagni, e con abilità ed intelligente interpretazione degli ordini trasmessi dal comandante dell'equipaggio, eseguiva il lancio
dei manifestini sopra gli obiettivi raggiunti mantenendosi sempre calmo e sereno, malgrado che gravi inconvenienti verificatisi a bordo nella circolazione della benzina e il vivo fuoco antiaereo che colpiva in
varie parti l'apparecchio facessero dubitare della buona riuscita dll'impresa. Lavis, (Val d'Adige), 18 luglio 1918.
Sergente nato nel 1897 a Senigallia (AN), pilota n. 7777
matricola. Pilota della 4^ Squadriglia Caproni dove aveva iniziato i voli di guerra il 14 maggio 1917. Il 20 agosto 1917 fu trasferito
alla 3^ Squadriglia Caproni per poi arrivare alla 181^ Squadriglia, il 10 gennaio 1918. Il 26 ottobre partecipava ad un bombardamento ai comando di un triplano Caproni rientrando pesantemente colpito dalla contraerea. Decorato con Medaglia d'Argento al
Valor Militare: Vincendo con grande forza d'animo turbamenti morali e fisici causati
da luttuosi incidenti, risolutamente partiva per un'azione di guerra allo scopo di
rinfrancare con l'esempio il morale un po' scosso dei commilitoni, e con abilità ed
intelligenza coadiuava il comandante dell'equipaggio ad eliminare inconvenienti verificatisi a bordo nella circolazione della benzina. Superate quindi condizioni atmosferiche avverse, portava a buon compimento un'azione
di bombardamento, nonostante fosse fatto segno a vivo fuoco antiaereo, che gli colpiva l'apparecchio in
varie parti. Bello esempio di virtù militari. – Lavis (Val d'Adige), 18 luglio 1918.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Con ammirevole calma e fermezza, mentre l'apparecchio, colpito da un proiettile,
precipitava nel territorio nemico cooperava a rimetterlo in equilibrio, e manovrando con i soli motori e a comandi invertiti,
atterrava nelle nostre linee (Santa Lucia di Tolmino 25 maggio 1917. Croce di Guerra (Cielo del Carso, del Trentino e del Piave, 18 agosto 1917-26 ottobre 1918).
Ludovico Censi nasce a Fermo da una nobile famiglia; Presta servizio come ufficiale di cavalleria, ma allo scoppio della prima guerra mondiale è volontario con il grado di tenente
nell’aviazione militare;
Entra nella 76^ Squadriglia dove arriva nella primavera del 1918 partecipa a diverse azioni di guerra e si distingue per la sua abilità e il suo coraggio di pilota, per cui gli vengono assegnate due Medaglia al
Valor Militare.
A fine maggio 1918 è assegnato alla 87^ Squadriglia “La Serenissima” e fornisce un significativo contributo al Volo su Vienna. E’, infatti, uno dei sette piloti che riescono a compiere questa impresa, ma il giorno prima del Volo è anche il protagonista di un episodio che poteva trasformarsi in tragedia. L’8 agosto il
comandante D’Annunzio decide di effettuare un secondo tentativo di volo con gli undici arei che sono rimasti dopo la prima disastrosa prova di volo, ma ancora una volta il maltempo costringe la squadriglia a ritornare indietro. In questa fase è
particolarmente coinvolto il tenente Ludovico Censi che è partito in ritardo per noie al motore e che sta volando a tutta velocità per cercare di raggiungere la squadriglia. Non riesce ad avvistarli perché nel frattempo gli altri aerei sono ritornati
indietro. Sopra le Alpi Giulie le condizioni atmosferiche sono diventate impossibili a causa di una vera e propria bufera e Censi, per cercare di salvarsi, è costretto ad alleggerire l’aereo sganciando nel vuoto i volantini.
Egli riesce con grande difficoltà a fare ritorno a San Pelagio, ma si prospetta il pericolo che i manifestini gettati in territorio austriaco possano allertare le difese avversarie; per evitare questa possibilità
d’Annunzio decide allora di compiere il volo il giorno successivo. Il 19 agosto 1918 passa alla 122^ Squadriglia presso il campo di Ponte San Pietro (Bg). Nel 1919 Censi, con uno stormo di aerei, segue
D’Annunzio nella spedizione di Fiume.
Ritornato in patria, Ludovico Censi lascia l’Aereonautica militare e intraprende la carriera diplomatica con l’incarico di Console d’Italia che ricopre in diverse città e capitali del mondo.
Il 5 maggio 1950 viene collocato in pensione e si stabilisce a San Severino Marche.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Superando ogni precedente ardimento, con magnifico volo, affermava su Vienna la ppotenza delle ali d'Italia, esempio meraviglioso di fede, di tenacia e di superbo valore. Cielo di Vienna,
9 agosto 1918 Medaglia di Bronzo al valor Militare: Pilota da caccia ardito e volenteroso, con sei mesi di servizio alla fronte, compiva numerosi voli di
guerra e cooperava all'abbattimento di due aerei nemici. Cielo del
Piave e del Brenta, 14 dicembre 1917 ; 7 giugno 1918; Col d'Astico e Monte Asolone, 17
marzo 3 maggio 1918.
Sergente pilota della 182^ Squadriglia Caproni di Poggio Renatico, classe 1895. Dal 7 giugno 1916 al 28 dicembre dello stesso anno al 51° reggimento Artiglieria Campale
in Valsugana, Castagnevizza e Gorizia. Dal 30 giugno 1918 alla 182^.
Sergente pilota della 182^ Squadriglia Caproni di Poggio Renatico. Dal 7 giugno 1916 al 28 dicembre dello stesso anno al 51° Reggimento Artiglieria Campale
in Valsugana, Castagnevizza e Gorizia. Dal 30 giugno 1918 alla 182^. Croce di Guerra (Cielo di Motta di Livenza, 28 ottobre 1918).
Il Sottotenente Osservatore Baviera, proveniente dall'Arma della Fanteria, inizia il suo servizio in aviazione il 2 giugno 1916. Nato a Civitanova Porto nel 1890, è in forza al 124° Reggimento Fanteria.
E' con la 7^ Squadriglia Caproni dal 29 luglio 1916. Prese parte al primo bombardamento notturno eseguito da tutto il reparto. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor
Militare: Ottimo osservatore, prendeva parte a numerose e difficili azioni di bombardamento, disimpegnando sempre il suo compito con abilità e ardimento. Il 22 settembre 1916, per eseguire
rilievi fotografici su Adelsberg, discendeva a bassa quota, incurante dell'intenso tiro delle batterie antiaeree che colpivano più volte il suo velivolo,
inutiluzzando la mitragliatrice. Cielo del Trentino e del Carso, 26 luglio-28 agosto 1917.
Il Sottotenente Osservatore Condulmari inizia il suo servizio in aviazione il 2 giugno 1916. Nato a Loreto nel 1886, è in forza al 13° Reggimento Fanteria e fu decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare.
Rimase ferito in azione nel 1916 con la 7^ Caproni. MAVM: Osservatore d'aeroplano, durante il ritorno da una azione aerea offensiva, mentre attendeva con serena calma a difendere l'apparecchio da un attacco nemico,
veniva da un secondo apparecchio avversario gravemente colpito. Caduto fra i serbatoi della benzina, cercò di rimediare ai guasti causati al proprio apparecchio dal fuoco avversario, finchè le forze gli vennero meno per
l'abbondante perdita di sangue. Cielo di Nabresina, 31 ottobre 1916. MAVM:(In commutazione di una Medaglia di Bronzo) Osservatore d'aeroplano, durante il ritorno da una azione aerea offensiva, mentre attendeva con serena
calma a difendere l'apparecchio da un attacco nemico, venne da un secondo apparecchio avversario gravemente colpito. Continuò, ciò nonostante, a combattere. Caduto tra i serbatoi della benzina, cercò di rimediare ai guasti causati
al proprio apparecchio dal fuoco avversario, finchè le forze gli vennero meno per l'abbondante perdita di sangue. Cielo di Nabresina, 31 ottobre 1916.
Tenente Osservatore della 8^ Squadriglia Caproni fu decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nato a Cupramontana (AN) nel 1894 da Giovanni. Si trova con l'8^ dall'estate del 1917. MAVM: Osservatore dotato di singolare calma
ed abilità, partecipava a numerose e difficili azioni offensive, dimostrandosi sempre guida audace e coscienziosa. Da bassa quota, mitragliava i rincalzi nemici, affrontando, impavido, l'intenso fuoco avversario. Il 18
giugno 1918, sebbene ferito da una scheggia di granata, con alto sentimento del dovere, incitava i compagni a proseguire nel volo e a portare a compimento l'azione. Cielo del Piave e del Trentino, 15 novembre 1917-18
giugno 1918.
Tenente Osservatore della 118^ Squadriglia, inizia i voli di guerra il 1 maggio 1918. Nato a Ascoli Piceno nel 1894 di Cesare, effettivo al 51° reggimento Artiglieria Campale con il quale è in operazione dal 6 giugno 1916.
Dal 20 luglio 1917 è con la 27^ per poi transitare alla 118^ nel novembre dello stesso anno. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore, sempre primo nelle imprese difficili, in numerosi voli dava prova di
valore e di perizia non comuni. Il 21 giugno 1918, disceso
a bassa quota, nonostante il violento fuoco delle artiglierie e delle mitragliatrici,
restava sulla zona nemica per circa un'ora e mezza, riuscendo di efficace aiuto alle
artiglierie del proprio corpo d'armata. – Cielo di Gorizia e del Piave, agosto 1917
giugno 1918.
Di Girolamo, classe 1895.
Tenente Osservatore della 31^ Squadriglia, 31° Reggimento Artiglieria da Campagna, nato a Urbino nel 1895 inizia i voli di guerra il 18 dicembre 1917. Ha compiuto 4 voli di guerra. Caduto il 9 maggio 1918 di ritorno da una
missione per perdita dell'ala destra
del velivolo in Valdagno. Decorato
con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Attivo ed intelligente allievo osservatore, sempre primo ad offrirsi per le più audati imprese, ritornando da un’importante azione di guerra sul territorio nemico, incontrava gloriosa morte.
Cielo di Valdagno, 9 maggio 1918.
Tenente Osservatore della 3^ Squadriglia Caproni, effettivo al 131° Reggimento Fanteria, nato a Orciano di Pesaro di Leopoldo. Eseguì 13 bombardamenti in Italia e 3 in Francia. Decorato
con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito osservatore d'aeroplano da bombardamento, ostacolato spesso da vivo fuoco antiaereo e da condizioni atmosferiche
avverse, condusse sempre a termine le numerose ardite imprese affidategli. In azioni di guerra notturne, a luce stellare, si offrì sempre volontario, primo tra i primi,
dimostrando perizia e ardimento singolari. Trentino e Francia, 5 settembre 1917 -
Cielo della fronte Giulia, maggio-luglio 1918.
Tenente pilota arma artiglieria nato a Ascoli Piceno di Luigi. Residente a Roma. Secondo quanto riportato da Varriale alla data del 28 settembre 1916 è in forza alla 44^ Squadriglia come osservatore di artiglieria sul campo di
Gonars. Divenuto pilota transita alla
8^ Squadriglia Caproni. Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM:
Osservatore di squadriglia da ricognizione e poi pilota d'aeroplano di bombardamento, compiva numerose
azioni aeree offensive, superando le munite difese nemiche e riuscendo ogni volta a portare a termine, con sereno e mirabile ardimento, le più difficili imprese. Cielo
Carsico, maggio 1916 - novembre 1917. MAVM: Ottimo pilota, pieno di entusiasmo, con giovanile baldanza e con matura perizia portò numerose volte le sue ali vittoriose sul nemico. Tra le avversità atmosferiche, e la furia
dei cacciatori nemici, con l'apparecchio colpito in più parti, trionfò sempre, riportando ogni volta in salvo l'apparecchio e l'equipaggio, pronto sempre a nuovi cimenti. Cielo del Trentino, del Carso, del Friuli
e del Piave. Novembre 1917-giugno 1918.
Capitano pilota della 2^ Squadriglia Caproni inizia i voli di guerra il 18 aprile 1917. Proveniente dal Distaccamento della Malpensa nel marzo del 1917 assume il
comando della Squadriglia che mantiene fino al gennaio 1918. Al 30 aprile 1918 aveva compiuto 32 voli di guerra.
Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo, oltre a un'altra Medaglia d'Argento al Valor Militare ottenuta prima sul fronte con il 125° reggimento Fanteria, la prima delle quali
con la 2^ Caproni sul cielo di Arsiero e Caldonazzo il 10 giugno 1917. MAVM: "Ardito pilota d'aeroplano da bombardamento e comandante di squadriglia, ha compiuto numerosi ed audaci
importanti azioni offensive sul nemico, di di giorno, sia di notte, raggiungendo sempre l'obiettivo, benchè fosse più d'una volta ostacolato da avverse condiioni
atmosferiche. Di bell'esempio ai suoi dipendenti ha dato mirabili prove di sprezzo del pericolo, sfidando con cosciente coraggio il tiro sempre intenso delle artiglierie e gli
attacchi deglia pparecchi da cacccia nemici, avendo più volte colpito l'apparecchio. Fronte del Trentino e della Giulia Carsica, 21 marzo - 29 ottobre 1917."
MAVM:
Abile pilota d'aeroplano, durante un'ardita azione di bom
bardamento, compiuta nonostante le avverse condizioni atmosferiche, attaccato da sei
velivoli nemici che crivellavano di proiettili il suo apparecchio, inutilizzandone i motori,
prendeva il posto di un mitragliere rimasto gravemente ferito, e, con aggiustate raffiche di fuoco, faceva precipitare al suolo uno degli assalitori e a tenere a bada gli altri, permettendo all'altro pilota di
atterrare nella nostra linea. – Cielo di Caldonazzo
Arsiero, 10 giugno 1917.
MBVM: Pilota capo equipaggio di aeroplano, durante un'azione di bombardamento, attaccato da tre caccia nemici, che ben presto ferivano a morte il mitragliere, affidava la manovra dell'apparecchio al secondo pilota,
e dopo aver prodigate amorose cure al compagno colpito, ne occupava il posto, tenendo a bada i caccia
nemici fino al sopraggiungere della scorta. Indi riprendeva la manovra dell'apparecchio
resa difficile per le forti avarie riportate, e, con calma e perizia, lo riconduceva nelle
nostre linee, portando la salma del mitragliere. – Cielo di Primolano, 12 gennaio 1918.
Capitano dei Bersaglieri Osservatore della 27^ Squadriglia Caproni. Nato a Cingoli di Francesco. Morto in prigionia per malattia a Pozsony (Austria) il 5 giugno 1917.
Decorato con due Medaglie d'Argento al valor Militare. MAVM: Osservatore dall’aeroplano, compiva numerose, ardite e proficue ricognizioni volando più volte a bassa quota sotto il tiro intenso delle artiglierie avversarie
e riportando più volte il velivolo gravemente danneggiato. Nonostante avverse condizioni di atmosfera, il vivo fuoco di antiarei nemici e la caccia di velivoli avversari, con un faticoso volo fra venti e nubi, riusciva a
bombardare
il campo di aviazione nemico di Pergine, prendendo fotografie della zona e rientrando al proprio campo dopo quattro ore di navigazione pressochè al termine del rifornimento di benzina. Sostenne più volte combattimenti aerei
ed il
10 agosto, nel cielo di Gorizia, affrontava decisamente un velivolo nemico più potente, ed a raffiche di mitragliatrice, lo obbligava ad atterrare continuando, quindi,nel suo mandato che portaba brillantemente a termine.
Cielo di Trento e dell’Isonzo, 17-21 agosto 1916. MAVM:
Intelligente e ardito osservatore, durante una ricognizione aerea spontaneamente compiute sul territorio nemico, costretto ad atterarre per
un guasto al motore a circa 40 chilometri dalle nostre prime linee, con la cooperazione del pilota distruggeva l'apparecchio, le armi e gli strumenti di bordo. Fatto prigioniero, dopo
aver meditato lungamente la fuga, riusciva con rischioso ardimento ad evadere, accingendosi a ritornare in Patria, Catturato nuovamente, concertva un secondo e più ardito piano di fuga,
che non poteva attuare per le sue precarie condizioni di salute. Esempio nobilissimo di alto sentimento del dovere e di preclari virtù militari. Cielo delle Alpi Giulie, Birnbaun, Hajmascker, 21 - 29 agosto 1916 e marzo 1917.
Sergente pilota della 6^ Caproni nato a Pesaro. Arrivò in squadriglia il 1 gennaio 1917 e vi rimase anche l'anno seguente. Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo. Fece parte del Distaccamento AR per
il bombardamento delle Bocche di Cattaro. MAVM:Provetto pilota, eseguiva numerosi e difficili bombardamenti, sia di giorno che di notte, rientrando più volte con l'apparecchio colpito dal fuoco nemico, e dimostrando
in ogni circostanza tenacia e sprezzo del pericolo ammirevoli. Cielo del Carso, di POla e di Assling, 1 maggio - 24 agosto 1917. MAVM: Ardito e esperto pilota d'aeroplano, compì numerosi bombardamenti, sfidando i tiri intensi e precisi
delle artiglierie nemiche. Il 13 novembre 1917 nonostante la pioggia e l'irregolare funzionamento di due motori, volle con grande abnegazione condurre a termine il compito affidatogli. Il 19 novembre 1917 attaccato da un aereo
nemico, con ferrea decisione e virtuosa manovra rese possibile ai mitraglieri di fugare l'avversario. Compì azioni di bombardamento difficili e lontane quale pilota di destra, dando prova di perizia singolare. Portandosi a
bassissima quota, fe si che i mitraglieri potessero falciare con precisione truppe nemiche. Esempio mirabile di valore, di coraggio e di alto sentimento del dovere. Cielo di Pola, del Carso, del Piave, di Bolzano, del Trentino,
28 agosto 1917 - 24 agosto 1918.
MBVM: "Su apparecchi
terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro e a colpire con grande
esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di
Cattaro, 4-5 ottobre 1917".
Di Alberto classe 1893, Fanteria. Capitano pilota della 6^ Caproni nato a Pesaro. Pilota dal 1916 il 6 dicembre 1916 assunse il comando della Squadriglia, mantenendolo fino al marzo del 1918.
Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare con le seguenti motivazioni:
MAVM: "Abile e ardito pilota prese aprte a numerosi e difficili bombardamenti
su importanti e lontane opere militari del nemico dando belle prove di coraggio e di sangue freddo. Il 1 maggio 1917 partito in volo di notte e sorpreso
da una fitta e densa foschia, con calma e audacia riusciva a individuare e a colpire l'obiettivo
assegnato, atterrando poi felicemente nel campo, nonostante le gravi difficoltà incontrate nel ritorno. Cielo del Trentino e del Carso. Maggio - Agosto 1917. MAVM:
Abile pilota e comandante di squadriglia di aeroplani da bombardamento, prese parte a numerose azioni offensive, dando sempre mirabile prova di freddezza e di coraggio. In una di tali azioni, avendo avuto
l'apparecchio gravemente danneggiato dall'artiglieria nemica, seppe, con molto sangue freddo, ricondurlo in territorio nazionale. – Cielo di Bainsizza, 19 agosto 1917.
Caporale pilota della 71^ Squadriglia Caccia, aggregato alla 75^. Pilota di Voisin, SAML, Nieuport 10 e SP. Aveva iniziato i voli di guerra con la 71 il 4 maggio 1918. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Arditissimo ed
animoso pilota da caccia, in un breve periodo di tempo, guidato dal puro sentimento del dovere e dalla grande passione per il volo, compì
intenso, proficuo lavoro. Attaccò frequentemente, anche in condizioni di assoluta inferiorità, velivoli avversari, cooperando due volte all'abbattimento di essi. – Cielo del
Trentino, agosto-ottobre, 1919.
Sottotenente pilota della 132^ Squadriglia, nativo di Macerata. Giunse al fronte con la 132^ il 20 luglio 1917. In precedenza era stato presso la 105^ Squadriglia di difesa di Firenze.
Fu esonerato dal pilotaggio per motivi sanitari.
Tenente pilota della 4^ Squadriglia Caproni. Nativo di Ascoli Piceno esordisce con una azione bellica il 14 luglio 1918. Il 27 ottobre 1918 mentre eseguiva una azione di bombardamento veniva attaccato da numerosi caccia nemici
che lo abbattevano. Era a bordo del Caproni 11503, nel cielo di San Pietro di Feletto, di ritorno da Vittorio Veneto, aveva eseguito 8 voli di guerra.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ottimo pilota d’aeroplano da bombardamento, costante esempio di ardimento e di entusiasmo, eseguiva numerose azioni di guerra. Attaccato da più apparecchi da caccia nemici,
con alto sentimento del dovere proseguiva imperterrito la rotta per assolvere il mandato affidatogli. Avuto colpito l’apparecchio da un proiettile che ne staccava un’ala, precipitava al suolo, immolando la bella esistenza
alla patria. Cielo di Conegliano Veneto, 27 ottobre 1918.
Sottotenente Osservatore della 1^ Squadriglia Caproni, classe 1887 di Giuseppe, 282° Reggimento Fanteria. Oseervatore dal 30 settembre 1917, arriva in squadriglia nel maggio del 1918.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Tenente di Vascello pilota della 251^ Squadriglia di stanza a Venezia, Isola di Sant'Andrea. Durante la prima guerra mondiale, dopo aver conseguito il brevetto di pilota militare di idrovolante,
fu destinato nel grado di tenente di vascello alla stazione idrovolanti di Venezia come capo gruppo delle squadriglie da bombardamento. Per le venti missioni, delle quali tre notturne, compiute sulla piazzaforte di Pola,
meritò la prima medaglia d’argento. In particolare prese parte ad una azione nell'Alto Adriatico il 2 luglio 1918 e al bombardamento di Pola il 17 dello stesso mese. Medaglia d'Argento al Valor Militare: "In venti
bombardamenti, fra cui tre notturni, di una piazzaforte nemica nel mitragliare truppe avversarie e nell'eseguire rischiose esplorazioni, dimostrò sempre ardimento personale e grande
ascendente sui suoi dipendenti, ai quali fu di valoroso esempio portando al fuoco le proprie squadriglie. Alto Adriatico maggio-settembre 1918".
Luigi Aquilanti, di Nazareno, sottotenente pilota di Aviazione, nato a Treia (MC) il 16/8/1889, domiciliato a Montefano (MC), morto in combattimento su Crahovo (Bosnia-Erzegovina) il 26/9/1917, abbattuto dalla contraerea.
Due Medaglie d'Argento al Valor Militare. Pilota di bombardiere Caproni della 14^ Squadriglia. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, con calma, perizia e audacia, eseguiva numerosi e difficili
bombardamenti
sulle opere militari del nemico, fra cui due notturne su Santa Croce e sulla piazzaforte di Pola. Nonostante il vivo ed aggiustato tiro delle artiglierie e della fucileria che colpiva gravemente in più parti il suo apparecchio,
discendeva a bassa quota, affinchè il mitragliere colpisse efficacemente i rincalzi dell'avversario. Cielo dell'Isonzo, del Carso e dell'Istria, 7 luglio, 31 agosto 1917. Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Pilota d'aeroplano nobile esempio di ardimento e di
coraggio sempre fra i primi, compì le più ardue imprese. Colpito in pieno il suo apparecchio da una granata nemica, trovava gloriosa morte- Grahovo 28 settembre 1917".
Sottotenente di Vascello pilota della 251^ Squadriglia di stanza a Venezia, Isola di Sant'Andrea. In questa unità lo troviamo a partire dalla fine del 1917 quando partecipa al bombardamento di Torre Mosto
nella notte del 30 dicembre. Il 1 gennaio 1918 è costretto a scendere in mare con il suo Macchi per una panne al motore mentre erano diretti nuovamente verso Torre Mosto. Il 19 maggio riesce a recuperare in mare
il signor Magoldi della 261^, abbattutto. Il 22 maggio vola su Pola per una ricognizione fotografica e viene attaccato da 3 caccia, cavandosela con qualche danno. Il 18 agosto invece riporta serissimi danni nel corso
di una missione su Ca Corniani ad opera della contraerea. Muore il 30 ottobre 1918 a causa della influenza "spagnola". Medaglia d'Argento al Valor Militare:"Ardito pilota di idrovolante
animato da elevatissimo spirito militare compì brillantemente numerose missioni di guerra, affrontando l'intenso fuoco avversario e contraccando efficacemente idrovolanti da caccia
nemici. Alto Adriatico, dicembre 1917, maggio 1918."
Nacque ad Ancona il 16 luglio 1886, figlio di Benedetto e Ida Costanzi, ed entrò alla Regia Accademia Navale di Livorno da cui uscì con il grado di Guardiamarina. Prese parte alle operazioni di soccorso in occasione del
Terremoto di Messina del 1908, ricevendo un encomio solenne e venendo decorato con una Medaglia di bronzo al valor civile. Il 30 gennaio 1910 venne assegnato, insieme ad altri ufficiali a frequentare il primo corso di pilotaggio
per dirigibili presso la Scuola dirigibilisti di Vigna di Valle, iniziando del corso il 15 febbraio dello stesso anno. Verso al fine dell'agosto del 1911 prese parte come pilota del dirigibile P.2 alle grandi manovre del
Regio Esercito tenutesi nel Monferrato, alla presenza del Capo di stato maggiore generale Alberto Pollio. In quella occasione ebbe l'onore di trasportare a bordo dell'aeronave Vittorio Emanuele III e il suo aiutante di
campo generale, il contrammiraglio Paolo Thaon de Revel.
Il 29 settembre successivo scoppiò la guerra italo-turca, ed egli partì per la Libia come pilota di dirigibili. il 3 dicembre arrivando a Tripoli insieme ai componenti del reparto al dirigibile P.2 iniziando le
operazioni belliche nel marzo del 1912. Al ritorno in Italia venne imbarcato, in qualità di secondo direttore di tiro, sulla nave da battaglia Dante Alighieri, per essere successivamente inviato presso la Stazione Idrovolanti
dell'Isola di Sant'Andrea a Venezia per conseguire il brevetto di pilota di idrovolante, in vista dell'imbarco di un velivolo Curtiss Model F. sulla corazzata. Dopo aver frequentato un corso presso l'Accademia Navale,
nel corso del 1913 venne promosso tenente di vascello e si reimbarcò nuovamente sulla corazzata, rimanendovi fino all'ottobre dello stesso anno quando fu destinato all'imbarco su un nuovo tipo di dirigibile allora in fase
di allestimento presso l'idroscalo di Vigna di Valle, il V.1 Città di Jesi. Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, il 28 giugno successivo assunse il comando dell'aeronave e dello scalo di Ferrara.
Alle 21.00 del 5 agosto decollò da Ferrara al comando della sua aeronave per effettuare una azione di bombardamento contro la base navale di Pola. Arrivato sul bersaglio alle 23.40 la violenta reazione contraerea colpì
il Città di Jesi che, gravemente danneggiato, iniziò a perdere quota fino a toccare la superficie del mare. Dopo aver cercato di distruggere il dirigibile, egli e il suo equipaggio vennero recuperati e fatti prigionieri
da una torpediniera austro-ungarica. Trasferito presso il campo di prigionia di Mauthausen, rientrò in Patria due anni dopo, simulando una grave malattia che ne favorì il rimpatrio per motivi di salute.
Decorato con Medaglia di Argento al Valor Militare: Comandante del dirigibile Città di Jesi attaccava di pieno giorno ed in condizioni di inferiorità, una nutrita piazzaforte. Sfidando con mirabile coraggio un vivissimo
e nutrito fuoco antiaereo, infliggendo gravi danni all'avversario e dando prova di capacità e di alte virtù militari. Alto Adriatico, 5 agosto 1915.
Vincenzo Burattini di Ancona, 2° Capo fuochista della Regia Marina, pilota di Idrovolante. Inizia con la 264^ Squdriglia di Ancona dovelo troviamo nel giugno del 1918 su velivolo Macchi. Il 18 luglio costringe all'ammaraggio
un idrovolante austriaco che, partito da Parenzo, si era portato su Ancona. Il 5 settembre 1918 due idro austriaci attaccano la città e al loro inseguimento si porta anche Burattini con velivolo M5 insieme a due compagni.
In vista di Pola si ebbe un combattimento durante il quale Burattini abbattè o costrinse all'ammaraggio seriamente danneggiato un velivolo nemico, il K167. Fu anche con la 261^ squadriglia e con la 259^. Decorato con 1
Medaglia d'Argento al Valor Militare e 3 Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Ardito e instancabile pilota di idrovolante compiva numerosi voli di ricognizione e di scorta su costa nemica, dimostrando zelo ed attività notevoli. In uno dei voli abbattè un apparecchio. Alto Adriatico
maggio-luglio-novembre 1918.
MBVM: Motorista di idrovolante precipitato in mare da più di cento metri di altezza, benchè ferito al viso e con la vista completmente offuscata, dette prova di grande forza d'animo, dimostrando di preoccuparsi,
più che di se stesso, della sorte del suo ufficiale, di cui ignorava l'avvenuta morte. Brindisi, 18 gennaio 1916.
MBVM: "Già motorista di idrovolanti, in qualità di osservatore aereo ha preso parte a parecchie ricognizioni
e bombardamenti su basi e territorio nemico, lontano dalla costa esposto spesso a intenso tiro antiaereo, dimostrando sempre perizia e alto spirito offensivo. Piave Sile
novembre 1917-marzo 1918."
MBVM: "Pilota di idrovolante di grande abilità, prima nella squadriglia da bombardamento e poi in quella da caccia, dimostrò ardimento
nell'adempiere molte missioni di guerra. Alto Adriatico, febbraio-maggio 1918".
(Immagine da Miles Forum)
Capo radiotelegrafista di 2^ Classe pilota inizialmente con la 257^ Squadriglia Idrovolanti di Valona. Il 10 settembre 1917 decollato con l'FBA numero 7 dirige con successo il tipo di artiglieria di navi inglesi sulle
postazioni austriache di Pojani.
All'inizio di gennaio del 1918 è con la 264^ Squadriglia Idrovolanti di Ancona. Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: " Pilota di
idrovolante, ha eseguito numerose ricognizioni su base e territorio nemico entro terra, rimanendo esposto spesso ad intenso fuoco di artiglieria antiaerea. Ha dimostrato sempre
alto spirito offensivo inseguendo, una volta apparecchi nemici fino in vicinanza della loro base e combattendo altra volta validamente congro due idrovolanti avversari. In ogni
circostanza ha spiegato perizia, ardimento e prontezza di decisione. Basso Adriatico giugno-ottobre 1917.
MBVM: Pilota d'idrovolanti eseguiva numerose, sistematiche, lunghe esplorazioni alturiere, senza scorta e a tarda ora, nonchè alcune ricognizioni su territorio nemico dimostrando sempre zelo, e, nelle varie circostanze
critiche, coraggio e calma lodevolissima. Alto Adriatico, novembre 1917 - ottobre 1918.
Sergente pilota, nativo di Macerata ma residente a Verona il 22 gennaio 1918 lascia la Scuola Aviatori di Cascina Costa, dove era arrivato il 28 settembre u.s.. Del 93° Fanteria era nato a Macerata il 1 ottobre 1895. Residente a
Verona. Il 29 marzo è nella 74^ Squadriglia. Il 14 luglio 1918 abbatte apparecchio austriaco nel cielo di Tione e Riva di Trento. Encomio e Croce di Guerra. Campana risulta essere inquadrato nel distretto di Verona con
la matricola 4047
Tenente Osservatore di Ancona. Il 9 luglio 1917 è a Chiasiellis con la nuova 28^ Squadriglia mentre alla fine del mese passa con la 131^ armata con velivoli Pomilio sul vicino campo di Lavariano.
L'8 agosto affrontano sull'Hermada un caccia nemico mettendolo in fuga, così come il 29 ottobre. In ambedue le occasioni il velivolo rimase gravemente danneggiato. Magistrelli viene insignito con 2
Medaglie d'Argento al Valor Militare. Per un breve periodo serve anche con la 117^ Squadriglia. MAVM: "Ottimo osservatore dall'aeroplano, già provato in sei combattimenti aerei, si
distinse in importanti azioni di ofesa e ricognizione. Il giorno 29 ottobre 1917, dopo un aspro combattimento, con più velivoli avversari, rientrava al proprio campo con l'apparecchio
gravemente danneggiato. Il 19 novembre, si offriva volontario per una difficile ricognizione montana e ne riportava forografie e notizie di alto interesse. Altipiano Carsico, Friuli,
maggio-novembre. MAVM: Audace osservatore dall'aeroplano, durante un volo a bassa quota sul nemico, vedendo un nostro velivolo da ricognizione attaccato da un apparecchio da caccia, con elevato spirito di sacrificio, e
coadiuvato efficacemente dal pilota, assaliva
con risolutezza l'avversario e lo obbligava, dopo accanita lotta, ad allontanarsi e con
l'apparecchio colpito in parti vitali, continuava la ricognizione fotografica. Attaccato
subito dopo a sua volta dal velivolo nemico, sosteneva un secondo fierissimo combattimento ritornando al proprio campo solo dopo avere assolto completamente il mandato affidatogli. – Cielo di Duino, 8 agosto 1917,
Tenente Osservatore di Pesaro giunge alla 29^ Squadriglia il 26 agosto 1916. E' a Cavazzo Carnico su velivolo Farman. Il 2 marzo 1917 è con la 24^ Squadriglia sempre sul fronte isontino. Vola su velivolo S.P.2 e rimane
ferito in combattimento il 23 maggio. Prima di Caporetto è a Casoni con la 133^ Squadriglia e il 5 dicembre ha uno scontro con la caccia nemica sul Monte Santo, ma senza esito.
Decorato con Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: "Osservatore dall'aeroplano ardito e sereno, compiva con sicurezza coscienza e ardimento numerosi voli di guerra,
dimostrandosi sempre sprezzante del pericolo, nonostante le forti difficoltà nella zona di alta montagna e delle difese avversarie. Provato in brillanti combattimenti aerei, ritornando
più volte con l'apparecchio colpito, riportava utilissime informazioni e fotografie del più alto interesse militare. Cielo della Carnia, dell'alto e medio Isonzo, del Trentino.
1 settembre 1916 - 28 giugno 1917." MBVM: Ardito osservatore dall'aeroplano, in numerose ricognizioni e bombardamenti si spingeva a bassa quota per eseguire fotografie d'importantissime zone nemiche, e più volte
attaccato da apparechi da caccia avversari, riusciva, con mirabile calma e rara audacia, a disimpegnarsi. Sentendo altamente lo spirito del dovere, si offriva volontario per l'esecuzione di difficili e ardue ricognizioni,
assolvendo sempre con brillante esito il mandato affidatogli. Carnia-Trentino-Brenta- Piave, luglio 1917-marzo 1918.
Sottotenente di Artiglieria e Osservatore d'aeroplano di Pesaro giunge alla 115^ Squadriglia appena mobilitata sul campo di Nove di Bassano il 23 agosto 1917. Muore il 18 novembre 1917 abbattuto dalla caccia austriaca.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare, con la seguente motivazione: Osservatore d'aeroplano, compì lunghe e difficili ricognizioni in territorio nemico, non indietreggiando
mai davanti alle più gravi difficoltà. Il giorno 18 novembre 1917, mentre a bassa quota persisteva nell'operazione di una zona intensamente battuta dagli antiaerei nemici,
in seguito allo scoppio di una granata trovava morte gloriosa. Cielo del Trentino, 20 settembre-18 novembre 1917.
Allo scoppio delle ostilità è a Verona con la 12^ Squadriglia Farman. Il 7 novembre insieme ad un altro Farman attaccano due aeroplani austriaci mettendoli in fuga. Il 20 novembre è colpito
da una gamba sul cielo di Folgaria ma non interrompe la ricognizione. E' decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare. Il 1 gennaio 1916 è con la squadriglia a Villaverla. Il
4 dicembre 1917 assume il comando della 26^ Squadriglia sul campo di Nove di Bassano. Il 20 aprile è il comandante dell'aeronautica in persona a decorare Maceratini di Medaglia di Bronzo.
Rimane in squadriglia fino al 2 settembre 1918 quando venne inviato alla Scuola di Guerra. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Nella mattina del 20 ottobre 1915, alle ore 10, partì per una ricognizione fotografica.
Benchè fatto segno a vivo fuoco nemico di batterie antiaeree, alle quali si univa il fuoco di fucileria e mitragliatrici, per la quota bassa, deliberatamente tenuta per una maggiore utilità nella chiarezza
delle fotografie, e benchè colpito alle ore 11,15 da un proiettile che gli passò il polpaccio e la coscia sinistra, sprezzante del pericolo non ordinò al pilota di portarsi a quota più elevata, ma compì la propria ricognizione,
ultimando le fotografie con calma e sicurezza. Atterrò in seguito, al campo, alle ore 12,15. Altopiano di Folgaria, 20 novembre 1915.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, compì numerose, ardite e molto efficaci ricognizioni,
corredate sempre da fotografie, e compì pure azioni offensive, spingendosi più volte molto addentro in territorio
nemico, dando prova di fermezza, coraggio e valore, sia in voli sempre compiuti in zona
di aspra montagna, sia tra i pericoli del fuoco avversario, che una volta ferì lui stesso, e gli
danneggiò più o meno gravemente l'apparecchio in diverse circostanze, in una delle quali
così gravemente da dovere l'apparecchio stesso essere messo fuori servizio. – Trentino, 20
gennaio-ì 4 dicembre 1916.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: In commutazione della croce di guerra concessagli col decreto ministeriale 25 agosto 1919: –
Osservatore d'aeroplano, si distingueva per sereno ardimento ed alto
senso del dovere in rischiosi voli di guerra, conducendo efficacemente a termine difficili mandati e rientrando spesso con l'apparecchio colpito. In servizio al comando
d'aeronautica Truppe altipiani ed iniziatosi il ripiegamento sul Piave, chiese, insistentemente ed ottenne il comando d'una squadriglia d'artiglieria, dando prova di sagace
e fattivo spirito organizzatore e con l'esempio personale otteneva efficacissimo rendimento in importanti azioni di guerra. – Altipiani: giugno-novembre 1915, dicembre
1917, ottobre 1918.
Capitano di corvetta, medaglia d’argento al valore militare (due concessioni), cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia. Pioniere del volo, dirigibilista.
Nato a Fano (Ancona) il 21 novembre 1878, fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel 1892 e nominato guardiamarina nel 1898.
Appassionato del volo sin dai
primordi, frequentò, da tenente di
vascello, il primo corso di dirigibilisti nel 1910 presso l’aeroscalo di Vigna di Valle. Prese parte alla guerra italo turca del 1911-1912 operando in Tripolitania quale comandante in 2a del dirigibile P.2,
effettuando ben 16 missioni di guerra e meritando per tale attività svolta con abilità, valore e noncuranza del gravissimo rischio della vita la prima medaglia d’argento al valore militare.
Si dedicò quindi all’attività sportiva, aggiudicandosi nel 1913, con il dirigibile P.5, il record italiano di durata del volo (15 ore) e quello di velocità (64,8 km/h).
Nel corso della 1a guerra mondiale operò quale comandante del dirigibile Città di Ferrara, effettuando numerose missioni di bombardamento su basi nemiche munite e lontane. Nel corso dell’ultima missione
il dirigibile fu abbattuto, ed egli fu recuperato da una torpediniera austriaca e avviato in prigionia a Mauthausen, dove trascorse due anni. Per l’attività svolta in comando del Città di Ferrara fu insignito della
seconda medaglia d’argento. Promosso capitano di corvetta nel 1917, ebbe il comando dei cacciatorpediniere Giovanni Acerbi e Francesco Nullo. Con questa unità si schierò con D’Annunzio, partecipando all’occupazione di
Fiume dal 22 settembre 1919 al 1° gennaio 1921. Il successivo 1° marzo fu collocato in congedo a domanda.
Deceduto ad Ancona il 13 dicembre 1945.
Allievo Ufficiale di Complemento, assegnato al 35° Reggimento Fanteria, prese parte alle operazioni sul Carso nei pressi di Gorizia, dove rimase ferito. Nel febbraio del 1916 arrivò presso la scuola di volo di Mirafiori
e conseguito
il brevetto fu assegnato alla 13^ Squadriglia Caproni. Con questo reparto compì 46 missioni di guerra fino al 9 gennaio 1918. Serafini, come secondo pilota di frova fu protagonista della prima missione della 13^
avvenuta il 3 dicembre 1916 con obiettivo Dottogliano nel corso della quale rimase ferito il mitragliere Simonetti. Avviato alla scuola di Busto Arsizio nel giugno del 1918 assunse il comando della 77^ Squadriglia Caccia di
Marcon. Decorato con 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo.
MAVM: Ardito pilota d'aeroplano, in una squadriglia da bombardamento, con sincero entusiasmo ed alto spirito di disciplina, compiva numerose
azioni offensive, sia di giorno che di notte, superando con sereno coraggio e ammirevole
slancio gravi difficoltà, e riuscendo sempre a danneggiare efficacemente l'avversario,
nonostante il tiro antiaereo e gli attacchi dei velivoli nemici da caccia. – Cielo della Fronte
Giulia e del Trentino, 3 dicembre 1916-23 agosto 1917. MAVM: Ottimo pilota, compì di giorno e di notte numerose
e brillanti azioni di bombardamento con magnifico slancio ed insuperabile sprezzo del
pericolo. Per la sua fede, per il suo entusiasmo, fu costante e nobile esempio ai migliori
- Cielo del Carso e di Pola, 21 agosto-23 novembre 1917. MAVM:Prode fra i prodi aviatori delle squadriglie da bombardamento, sfidando valorosamente l'ignoto di una pericolosa navigazione e le difese antiaeree nemiche,
partecipava al primo audace ed importante bombardamento su territorio nemico, in notte brumosa e illune, conseguendo brillantemente gli obiettivi prefissi. Esempio mirabile di entusiasmo, di ardimento e di fermezza d'animo.
Cielo di Nabresina e Prosecco, notte sul 26 giugno 1917. MBVM: Provetto ed ardimentoso pilota da caccia, comandante di squadriglia, esplicò intensa e proficua attività di volo. Sempre primo in ogni circostanza, seppe entusiasmare
e ben condurre i propri piloti. Il giorno 15 giugno 1918 abbatteva un apparecchio nemico sulle Grave di Papadopoli, ed il giorno 19 giugno ne abbatteva un'altro nei pressi di Fagarè. Il giorno 28 ottobre, in arduo
combattimento su campo nemico, abbatteva un aereo in fiamme. Cielo del Piave, 15-19 giugno; Cielo di San Fior, 28 ottobre 1918.
Arruolatosi nel Regio Esercito, arma d'artiglieria, passò in forza al battaglione aviatori, in qualità di osservatore d'aeroplano, poco dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915. Si distinse sul Vodice nel luglio 1915,
venendo promosso al grado di tenente d'artiglieria il 9 settembre dello stesso anno. Dal 2 luglio 1915 era nella 1^ Squadriglia per l'artiglieria che il 15 aprile 1916 diventa 41ª Squadriglia. Prese parte alla conquista della città di Gorizia nel luglio
1916, venendo decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: «Quale ufficiale osservatore in numerosi voli di ricognizione e di osservazione del tiro, incurante del fuoco aggiustato delle batterie avversarie, assolveva con
sereno e cosciente ardimento il compito affidatogli. Vodice-Gorizia, luglio 1915-luglio 1916.». Il 10 ottobre 1917 il Capitano Velardi comanda la 118ª Squadriglia ed il 20 ottobre 1918 è pilota di una Sezione Hanriot HD.1 aggregata alla 48ª Squadriglia.
Nell'estate del 1918 è a Tripoli con la 106^ Squadriglia Farman. Croce al merito di Guerra (Cielo della Tripolitania 1 dicembre 1916-28 febbraio 1918).
Di Carlo classe 1896, Ossservatore della 5^ Squadriglia Caproni di Verona. Il 10 marzo, colpito dalla contraerea il Caproni si distrugge sull'Adige e Lucci rimane ferito. Passato alla 9^
è inviato, nel settembre 1917, al Distaccamento A.R. e poi alla 14^. Il 10 ottobre, 5 giorni dopo l'azione su Cattaro, il Ca. 4149 cade in mare nei pressi di Monopoli.
Dopo i fatti di Caporetto la squadriglia raggiunge Ghedi e il 24 dicembre parte per Taliedo per essere successivamente inviata sul fronte francese. Cade l'11 marzo 1919, in Francia sul
campo di Chermisey, mentre si disponeva a partire per il viaggio di ritorno in Italia, a causa di un incidente di volo. Decorato di 1 Medaglie d'Argento al Valor Militare e di Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
MAVM: "Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro e a colpire con grande
esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di
Cattaro, 4-5 ottobre 1917".
MBVM: Osservatore d’aeroplano, partecipò a numerose azioni di bombardamento diurno e notturno. Sfidando l’intenso e aggiustato fuoco degli antiaerei che gli colpivano gravemente e in più parti
l’apparecchio, si mantenne guida costante e sicura dei compagni di bordo raggiungendo e colpendo nel miglior modo i lontani e difficili obiettivi assegnatigli. Sventò insistenti attacchi di velivoli nemici,
fugandoli, e mitragliò efficacemente da bassa quota rincalzi avversari. Cielo del Trentino, dell’alto e medio Isonzo, del Carso e dell’Istria, 12 agosto 1916 – 3 novembre 1917.
Maresciallo pilota del 9° Reggimento Artiglieria pesante campale. E' con la nuova 26^ Squadriglia, dove lo troviamo alla data del marzo 1917 sul campo di Ghedi. E' uno dei piloti che portano a Casoni i primi Pomilio SP.3.
Il 15 agosto viene
attaccato da un caccia austriaco e viene salvato dall'intervento di un velivolo della 79^ Squadriglia. Il 20 ottobre si sposta a San Pietro in Gù.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Valoroso pilota da ricognizione, in dodici mesi di guerra dava continuamente prova di ardimento e di abnegazione, coadiuvando sempre efficacemente l'opera degli
ufficiali osservatori. Durante una ricognizione lontana, attaccato da apparecchio nemico, che colpiva il proprio in più punti, si difendeva strenuamente e, contrattacando, volgeva in fuga l'assalitore. Il 15 settembre 1917
nuovamente assalito, dava novella prova di ardimento e di sprezzo del pericolo. Il 10 marzo 1918 si inoltrava per circa 15 km nella zona nemica, riportando interessanti fotografie. Durante le azioni del giugno 1918,
confermava ancora una volta le sue ottime doti di soldato e di aviatore, assolvendo instancabilmente i propri compiti, e nocurante delle accanite difese nemiche. Cielo degli Altipiani, luglio 1917 - luglio 1918.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Pilota abile e valoroso, compiva numerosi voli da caccia e di scorta. In vari combattimenti con velivoli nemicine abbatteva uno
obbligando un altro ad atterrare, dando bella prova di audacia e di sprezzo del pericolo. Cielo del Carso, 31 ottobre 1916 - 4 febbraio 1917. Questo pilota della 77^ Squadriglia potrebbe non essere lo stesso della motivazione
e non essere nativo di Loro Piceno. Sulla Gazzetta Ufficiale del 1918 infatti viene citato "Giuseppe Tesci" e sulla Rivista "Il Cielo" dello stesso anno "Tosci".
Nativo di Ancona classe 1883 e residente a Bologna, ufficiale del 12° Reggimento Cavalleria Saluzzo, all'inizio del conflitto era con la 4^ Squadriglia Bleriot a Bazzera. Il 1 aprile 1916 è ad Aviano con la 2^ Squadriglia Caproni. Il 2 aprile partecipa al bombardamento di Adelsberg con
il Caproni 483. Intercettato al ritorno da caccia austriaci rientra danneggiato. Il 18 luglio perisce in un incidente di volo con il Caproni 712 in volo di trasferimento da Aviano a Taliedo. Il velivolo
precipitò nei pressi di Poncarale (Bs) per rottura dell'elica centrale. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare:
"Durante un'importante azione aerea offensiva, costretto ad atterrare prima di aver raggiunto le linee nemiche, per guasti non lievi sopravvenuti all'apparecchio, animato da entusiastico sentimento del dovere, dopo avere
alla meglio, riparato l'aeroplano, volle riprendere il volo per compiere la missione affidatagli, benché gli altri apparecchi della squadriglia lo precedessero ormai di circa tre ore. Assolto egregiamente il suo compito
d'offesa sull'obbiettivo intensamente difeso dall'artiglieria antiaerea nemica, riuscì a rientrare incolume al campo.
Lubiana, 18 febbraio 1916. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, eseguì numerosi bombardamenti sul nemico, in condizioni particolarmente pericolose, lottando spesso col maltempo e volando a bassa quota
per meglio colpire gli obbiettivi, nonostante l'intenso fuoco delle artiglierie antiaeree avversarie. Costante e magnifico esempio di fermezza d'animo e di grande valore personale, si segnalò nell'azione di bombardamento
compiuta il 20 giugno 1916 sul campo di aviazione di Pergine, portata a compimento navigando a bassa quota, quantunque il maltempo e la manovra dell'apparecchio colpito gravemente nell'andata fosse divenuta difficilissima,
e dimostrando evidente sprezzo del pericolo.
Pergine, 20 giugno 1916.
Il capitano Sabbatini, pilota, lo troviamo al comando della 10^ Squadriglia Caproni il 1 gennaio 1918. Lascia il comando alla fine di giugno, per assumere il 16 settembre, quello
della 13^ Caproni. Probabilmente, nel frattempo è stato con la 11^ Squadriglia Caproni. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Concorreva, come pilota, all'esecuzione del primo audace bombardamento aereo,
di notte, senza luna, in zona montuosa e difficile, attraverso condizioni atmosferiche sfavorevoli. Cielo di Levico, 11-12 gennaio 1918.
Di Michele classe 1889 nato nella frazione Pietra La Croce, del 159° Reggimento fanteria. Soldato pilota della 27^ Squadriglia, nato nella frazione di Pietra la Croce di Ancona. E'a Ghedi subito dopo la rotta di Caporetto. All'inizio di novembre raggiunge
Castel di Godego ed inizia il ciclo operativo. Cade il 22 novembre sulla Bainsizza a bordo di un Pomilio S.P.3.
Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Valoroso pilota da ricognizione, nei suoi voli di guerra dimostrò sempre calma, tenacia e sereno ardimento, incurante del violento fuoco nemico che colpiva
ripetutamente il suo apparecchio, una volta in ben 13 parti. In accidente aviatorio, vittima del dovere, trovava la morte. Cielo della Biansizza, agosto-novembre 1917.
Il soldato del distretto di Ancona Bosoni viene promosso sottotenente di complemento dell'arma del genio nel luglio del 1918. Assegnato al Battaglione aviatori per il corso di pilotaggio.
Tenente Osservatore della 23^ Squadriglia dove arriva nell'estate del 1918. Il 25 settembre sostiene un lungo combattimento con quattro caccia nemici. Croce di Guerra al Valor Militare: Ardito e diligente
osservatore d'aeroplano, compiva numerosi voli di guerra, e, sprezzante del pericolo, scendeva a quote basse riportsando sempre utilissime informazioni. Cielo del Piave, giugno-ottobre 1918.
Soldato battaglione aviatori, n. 10018 matricola con la 257^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi a partire dal gennaio 1918. Fatto prigioniero
il 14 settembre quando, a bordo dell'FBA 7138, pilota Favero, è costretto ad un atterraggio di emergenza a Petosan.
MAVM: Attivo osservatore mitragliere d'idrovolante, compiva numerose esplorazioni e bombardamenti
su una base nemica e su obiettivi militari a grande distanza dal mare, sprezzando sempre ogni pericolo e conseguendo efficacissimi risultati. Bellissimo esempio
di coraggio, sangue freddo ed iniziativa. Bersagliando truppe nemiche a bassa quota,
il suo apparecchio venne colpito da mitragliatrice ed egli fu obbligato a scendere
col suo idrovolante, rimanendo prigioniero. – Basso Adriatico, gennaio-14 settembre 1918.
Umberto Mongardini nacque ad Ascoli Piceno nel 1891. Nel febbraio del 1915 lo troviamo alla scuola pilota sul campo del Conte di Mirafiori, dove, il 2 febbraio compie il suo primo volo a 550 metri di quota con
un Bleriot 286 pilotato dal sottotenente Cattaneo. A Mirafiori permane almeno fino al maggio-giugno dello stesso anno. Nel luglio 1915 è a Cameri alla Scuola Gabardini. Il 4 novembre 1915 è protagonista di uno spettacolare incidente di
volo con un Caudron. Non sappiamo se l'incidente avvenne in volo o durante il rullaggio o in atterraggio. Tuttavia Mongardini ne uscì illeso. Le ultime immagini che lo ritraggono sul campo di Cameri sono del gennaio 1916. Fu assegnato, alla
6^ Squadriglia Caproni di stanza ad Aviano e partecipò nel maggio 1916 al bombardamento di obiettivi sull'altopiano di Folgaria e della Valle d'Assa. L'intero Gruppo, con ben 34 Ca.1, bombardò anche l'importante campo d' aviazione di Pergine
(Trento). Quindi il bombardamento di Fiume (1 agosto), diretto a colpire il silurificio Whitehead, i cantieri Danubius e un deposito di petrolio. Mongardini vi partecipò con il Ca.1219 insieme al secondo pilota sergente Baccili e il mitragliere
Riccardo Picco. Il 6 agosto partecipò al bombardamento di Opicina. Il 9 agosto, con lo stesso velivolo e lo stesso equipaggio battono Prevcina nel quadro della 6^ battaglia dell'Isonzo. Poi su Trieste, il 16 settembre 1916, per colpire
l'idroscalo, l'arsenale del Lloyd e lo Stabilimento Tecnico Triestino. Su Trieste ritornò il 29 settembre con il 1219, secondo pilota Baccili e con l'osservatore ten. Angelo D'Angelantonio. Il 18 ottobre 1916 Mongardini viene trasferito alla
4^ Squadriglia e partecipò ad operazioni tattiche sull'altopiano del Carso, al bombardamento dell'aeroporto di Pergine, della stazione di San Daniele, ecc. Il 1 novembre 1917 è promosso Tenente. Nel 1917 è probabile che Mongardini abbia partecipato
all'incursione su Cattaro il 19 aprile. Dopo la metà del 1917 è a Mondello (Pa) probabilmente impegnato come collaudatore per la produzione aeronautica della ditta Ducrot di Palermo. Nell'agosto del 1917 è in forza al 2°
Gruppo Aeroplani.
Tenente pilota, classe 1891 di Raffaele Reggimento Alpini. Nell'estate del 1918 è in Macedonia sul campo di Dudular con la 111^ Squadriglia armata di velivoli SAML. Partecipa all'offensiva di metà settembre ma il 19 viene abbattuto da tre caccia
nemici, mentre con il Pomilio 13783, stava compiendo una missione di bombardamento e lancio manifestini. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano di grande slancio ed ardimento, effettuava
numerosi e difficili voli sul nemico. Nell'ultimo di questi, compiuto durante un'intensa ed importante azione terrestre, attaccato da forze superiori, non desisteva dal perseguire il proprio scopo, finchè, dopo
aver sostenuto con insuperabile audacia un lungo ed impari combattimento, precipitava in territorio avversario, lasciandovi gloriosamente la vita. Cielo della Macedonia Serbia, 19 settembre 1918.
Nato a Cagliari ma originario di Arcervia (Ancona) di Giuseppe. Il tenente Osservatore Simoncelli nell'estate del 1917 è con la 44^ Squadriglia. Classe 1894 appartiene nal 2° Reggimento di Artiglieria da campagna.
Nominato Osservatore d'Aeroplano il 15 febbraio ed
iniziò i voli di guerra nell'aprile successivo. Con la 44^ rimane fino al settembre 1917. Divenuto capitano il 20 novembre 197 assume il comando della 23^ Squadriglia sul campo di Marcon.
1917. Il 22 marzo 1918 si trasferisce a Medole. Precipita sul Montello con il pilota caporale Bocconi. Era il suo 56° volo compiuto per prova. Per far tornare ai suoi sottosposti la fiducia scossa per quel tipo di
apparecchio, un Pomilio PE. Era il 30 luglio 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare, 1924 ne ebbe un'altra "alla Memoria".
MBVM: Osservatore d'aeroplano, in mumerosi e lunghi voli sul nemico, disimpegnò le mansioni affidategli, dando bella prova di tenacia e di intelligente ardimento. Ad onta di gravi ostacoli, condusse
più volte a termine difficili compiti volontariamente assunti, effettuando osservazioni di tiro e rilievi fotografici di particolare importanza. Cielo del Carso, novembre 1916-settembre 1917.
MBVM (m): Osservatore comandante di squadriglia, con sprezzo del pericolo ed elevato sentimento del dovere,
fu di costante esempio ai dipendenti. In un volo di prova, per far tornare nei suoi
inferiori, la scossa fiducia, su di un tipo di apparecchi, lasciava gloriosamente la
vita. – Cielo del Piave, 15 giugno-30 luglio 1918.
Tenente osservatore di compagnia aerostieri campale. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ufficiale osservatore di una sezione aerostatica, eseguì numerose ascensioni di guerra di fronte al nemico,
dimostrando sempre grande entusiasmo e
passione per lo speciale servizio di osservazione, nel quale ottenne risultati molto efficaci
per le nostre artiglierie. Nella critica circostanza di un grave incidente aereo, maantenne
calma ammirevole, sereno sprezzo del pericolo, coscienza del proprio dovere ed elevato
spirito di sacrificio. Tali qualità si rinsaldavano anzi nella tragica prova, cosicchè continuava con rinnovellata fede a prestare utile ed ininterrotto servizio di osservazione. –
Isonzo-Piave, luglio 1916-gennaio 1918.
Di Ancona classe 1891, di Felice. Tenente pilota della 28^ Squadriglia dal 5 luglio 1917 sul campo di Villaverla. Vola con apparecchio Farman 1914. Il 30 luglio va a Chiasiellis e il 14 settembre rimane ucciso al decollo
precipitando da circa 60 metri.
Tenente di artiglieria di Ancona, osservatore della 46^ Squadriglia Farman di Castenedolo dove è presente dal 27 ottobre. L'11 novembre 1916 inizia i voli. Il 20 febbraio 1917 è in volo sul monte Cadria con il pilota sergente Rial. Il velivolo viene abbatuto, Rial muore e Rossini è
fatto prigioniero. Gli austriaci recapiteranno un messaggio sulla sorte dell'ufficiale.Compì otto volo di guerra. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore da aeroplano, incaricato di una ricognizione aerea per individuare una batteria nemica
che rendeva difficili i nostri rifornimenti in Val Giudicaria, per meglio eseguire 11
proprio mandato faceva scendere l'apparecchio a bassa quota, e, con calma impertubabile e sereno sprezzo del pericolo, rimaneva sulle posizioni, sotto accanito fuoco,
finchè, rimasto colpito il pilota per una scarica di mitragliatrice, precipitava in territorio avversario, restando egli stesso gravemente ferito. Durante la caduta non si
perdeva d'animo e tentava ogni sforzo per condurre l'apparecchio entro le nostre
linee. Dimostrava in questa, come in altre circostanze, coraggio singolare. – Monte
Cadria (Val Giudicaria), 20 febbraio 1917.
Tenente corpo aeronautico militare 34^ Sezione aerostatica autocampale. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore dal pallone e comandante di sezione aerostatica, durante quasi tre anni di campagna fu costante esempio
di sereno coraggio e di profonda devozione al dovere, fornendo numerose e precise informazioni. Nel maggio 1917, attaccato per tre volte decisamente da velivoli nemici,
si difese con fermezza ed estremo valore, facendo uso della mitragliatrice di bordo, e
dopo aver respinto gli avversari, continuò sereno la propria osservazione. – Carso Macedonia-Altipiano di Asiago, febbraio 1916-novembre 1918.
Nato a Pesaro nel 1893 di Andrea.
Tenente Osservatore della 40^ Squadriglia classe 1893. Giunto in zona di guerra il 12 marzo 1917 ha un incidente il 24 aprile con il pilota Gandola a bordo dell'apprecchio S.P.. Per le ferite riportate decede a Campoformido
il 12 maggio 1917.
Classe 1899, Tenente Osservatore della 4^ Sezione SVA, dove giunse negli ultimi giorni del conflitto. Non risultano azioni di guerra, Classe 1899 morirà per incidente aereo presso la 115^ Squadriglia nella primavera del 1919.
Nato a Modane (Francia) il 23 febbraio 1891. Allo scoppio della guerra chiese di transitare in aviazione e fu ammesso, il 1 maggio 1916, a frequentare il
relativo corso, che superò il 1 luglio successivo, presso la Scuola di pilotaggio di Cascina Malpensa (Varese). Il 23 agosto fu infine assegnato alla 20^ Squadriglia aeroplani Caproni della Forza Aerea della Regia Marina con
sede a Marcon (Venezia).
Si distinse in innumerevoli e ardue missioni dapprima di ricognizione marittima, poi di bombardamento; per la sua abilità ed esperienza fu quindi impiegato come istruttore di voli notturni di bombardamento.
Durante la ritirata di Caporetto fu incaricato di bombardare a bassa quota le forze terrestri nemiche per ritardarne l'avanzata. Nell'assolvere il compito, il 2 novembre 1917, fu colpito da raffiche di mitragliatrici
avversarie presso Motta di Livenza (Treviso) che resero anche ingovernabile l’aereo provocandone l’abbattimento.
Ricoverato all'Ospedale da campo n. 211, morì per frattura della base cranica il 17 novembre 1917 e fu provvisoriamente sepolto nel cimitero di Villa Vicentina (Udine).
Sulla sua tomba definitiva, ad Avio (Trento), compare l’epitaffio «Italo Urbinati, per la patria, che sovra gli altri com'aquila volò». Decorato di medaglia d'argento al valor militare
Compare nell'elenco dei caduti marchigiani del 1915-18 e per tale motivo è inserito in questo database.
Tenente Osservatore della 9^ Squadriglia Farman di Campoformido. Arriva al reparto nel luglio del 1915. Il 24 settembre esegue una ardita ricognizione sul campo di aviazione nemico di Aisovizza.
Decorato con 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MBVM: 1915, a Podlesce (Carso), con sommo ardire, concorse al bombardamento di un draken, sfidando le
insidie tesegli nei pressi del suo ancoraggio dalle artiglierie avversarie,
che lo facevano segno ai loro numerosi tiri. Il 24 settembre 1915,
a Aisovizza, con vera andacia, sotto
un nutritissimo fuoco, eseguiva la
ricognizione e le fotografie di un campo di aviazione, difeso da numerose batterie antiaeree. MBVM: Con audacia e perizia singolari, sotto violento fuoco nemico, eseguiva a bassa quota e con materiale inadeguato utilissime ricognizioni
e fotografie di un campo di aviazione avversario difeso attivamente da numerose batterie antiaeree. Aisovizza, 24 settembre 1915.
Tenente Osservatore della 33^ Squadriglia di San Pietro in Gù dall'estate del 1918. Croce al Merito di Guerra: Ardito e abile osservatore d'aeroplano, in numerosi voli compiuti, dava bella prova di calma e sprezzo del pericolo,
rientrando più volte coll'apparecchio colpito dagli antiaerei nemici. Nell'ultima offensiva vittoriosa, sebbene convalescente, dava volontariamente l'opera sua. Cielo dell'Altopiano, febbraio-ottobre 1918.
Nato a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno. Di Giuseppe, pilota giunge in zona di guerra il 12 luglio 1918 presso la 182^ Squadriglia Caproni, triplani basati a Ghedi. Il 2 ottobre arriva a Poggio Renatico e vi rimane fino
all'8 maggio 1919 quando venne trasferito a Milano presso la Sezione Rifornimento Aviazione Militare. Compie una azione di guerra il 26 ottobre 1918 bombardando la stazione di Conegliano. Era entrato in aviazione il 18 marzo 1916
proveniendo dai Reali Carabinieri di Milano. Avviato al campo scuola di San Giusto di Pisa il 14 ottobre 196 arriva a Busto Arsizio e a fine mese a Malpensa.
Il 5 dicembre 1916 viene nominato pilota militare e abilitato sul Caproni Ca.3 e Ca.4. Viene esonerato dal pilotaggio il 1 luglio 1923.
Sottotenente di Vascello classe 1893 di Paolo. Pilota caduto nel cielo di Brindisi il 26 settembre 1916.
Medaglia d'Argento al Valor militare: "Animosamente contrattaccava un velivolo nemico, quantunque questo fosse più forte e più veloce, perdendo la vita, mentre avrebbe potuto opportunamente sfuggirlo. Durazzo,
26 settembre 1916."
Classe 1896, 2° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Osservatore d'aeroplano. Nell'aprile del 1917 è allievo osservatore presso la 46^ Squadriglia a Castenedolo
A luglio è a Trissino con la 50° Squadriglia. In autunno è a Verona con la 121^ Squadriglia SAML. Il 18 novembre si scontra sull'altopiano di Asiago con un caccia nemico che lo colpisce duramente. Il reparto
si trasferisce a Sovizzo. Il 28 giugno il SAML 3090 pilotato da Borello, colpito dal nemico, deve rientrare con le bombe a bordo. All'atterraggio, si incidenta e capotta. Una delle bombe esplode ferendo gravemente
Mazzocchini. Medaglia d'Argento al
Valor Militare:
Ottimo osservatore d'aeroplano, compì arditi voli a bassa quota in zone nemiche ben
difese. Il 28 giugno, sceso in territorio nemico, a 1ooo metri di quota, per meglio
espletare la sua missione, e costretto a rientrare dopo che l'apparecchio era stato
colpito in parti vitali, per spirito di abnegazione non si liberava dalle bombe che
aveva a bordo, per non recar danni nel nostro territorio, restando egli stesso grave
mente ferito per lo scoppio delle medesime e per l'incendio dell'apparecchio. Estratto
a stento, in pietose condizioni, dall'apparecchio, conservava rara serenità e forza
d'animo esemplare. – Altipiano d'Asiago, 28 giugno 1918.
Medaglia di Bronzo al Valor militare: Osservatore dall'aeroplano, attaccato da due apparecchi da caccia nemici, si difendeva strenuamente per poter portare a compimento il suo mandato. Avendo avuto l'apparecchio
gravemente colpito,
abbandonava il cielo nemico, ma vi ritornava non appena cessato l'inseguimento da parte dell'avversario, portando brillantemente a terminte l'incarico affidatogli. – Altipiano di Asiago, 19 giugno 1917.
Sergente fanteria battaglione squadriglie aviatori, n. 17946 di matricola. Inizia i voli di guerra con la 112^ Squadriglia
stanziata a Villaverla ilo 23 maggio 1917. A fine luglio la squadriglia si trasferisce a Lavariano, ma il 2 agosto il velivolo di Montesi viene colpito in pieno dalla contraerea
durante una ricognizione fotografica sulla zona Komen- Grabovica. Montesi riessce a comiere un atterraggio di fortuna ma il velivolo si sfascia. I due aviatori, con Mentesi c'è il
tenente Lioy si salvano. Sempre gli stessi però finiscono prigionieri il 29 novembre quando vengono attaccati da tre caccia austriaci. Da maggio a novembre aveva compiutom oltre
60 voli. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo.
MAVM: Ottimo pilota d'aeroplano, durante un'importante ricognizione fotografica, con l'apparecchio colpito in pieno nel motore ed in altre parti vitali, nonostante fosse
investito da un getto d'acqua bollente che usciva dal radiatore forato, con mirabile senso
del dovere, manovrando abilmente, prolungava il volo pianeggiante, dando modo all'osservatore di completare la serie di fotografie iniziata e riuscendo quindi a riportare l'apparecchio in territorio nazionale. –
Sulle posizioni nemiche di Comen, 2 agosto 1917. MBVM: Intrepido ed
ardito pilota d'aeroplano, attaccato da tre apparecchi da caccia nemici, sosteneva
un aspro ed accanito combattimento, lottando a lungo con mirabile valore finchè,
esaurite le munizioni ed avuta l'arma di bordo danneggiata da una scarica avversaria, mentre l'apparecchio veniva colpito in parti vitali, fu costretto ad atterrare
in territorio occupato dal nemico. – Cielo del Piave, no novembre 1917.
di Saltara, classe 1891, ufficiale effettivo del 3° Reggimento Artiglieria da Campagna. Tenente corpo aeronautico gruppo,
squadriglia aeroplani. All'inizio del 1917 è, quale osservatore, sul campo di Oleis con la 41^ Squadriglia. Partito in volo il 21 febbraio fu colpito da fucileria al piede e alla
gamba destra, sulle linee nemiche. Si trattava di una missione di osservazione del tiro. Dopo un breve periodo con la 47^ Squadriglia, è con la nuova 36^ Squadriglia sul campo di
Oleis partecipando alla grande offensiva dell'agosto del 1917. A settembre è con la 118^ appena formata sul campo di Arcade. Il 16 ottobre è a Campoformido, per poi ritirarsi
a Marcon. Rimane nuovamente ferito l'8 dicembre nel corso di un combattimento aereo. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, compì il suo dovere con entusiasmo e ardimento,
sempre incurante delle difficili condizioni atmosferiche e delle offese
nemiche. Volando a bassa quota sull'avversario per eseguire fotografie, e più tardi per
dirigere un tiro, rimaneva ferito in due parti da pallottola di fucile. – San Marco - Monte Santo, 10-21 febbraio 1917.
Tenente complemento corpo aeronautico militare, battaglione aerostieri, sezione aerostatica autocamionabile. Medaglia di
Bronzo al Valor Militare: Osservatore del draken, attaccato da due velivoli da caccia nemici mentre si trovava in ascensione alla quota di
1800 metri, perfettamente conscio del pericolo, rimaneva calmo al suo posto, seguendo
tranquillo la lunga manovra di abbassamento del pallone, il quale veniva intanto sempre piò stretto e bersagliato dagli apparecchi avversari. Incendiatosi il pallone
quand'era disceso a circa 300 metri da terra e ricevuto l'ordine telefonico di abbandonare la navicella, si gettava prontamente nel vuoto col paracadute, salvandosi, mentre
il pallone
precipitava in fiamme. Esempio di perfetta e cosciente calma e di sereno disprezzo
del pericolo, già dimostrati nella continuità del suo servizio di osservatore del draken
– Kostanjevica. 28 settembre 1917.
Classe 1895 di Giuseppe, soldato pilota della 22^ Squadriglia, deceduto sulla Val d'Oro (Monte Grappa) il 14 settembre 1918 per incidente. Era a bordo del Pomilio PE 18388.
Aiutante battaglia fanteria 26^ squadriglia aeroplani, n. 23688 matricola. Entra a far parte della nuova 26^ Squadriglia posta in
formazione a Ghedi nel marzo del 1917 su Savoia POmilio Sp.2. e raggiunge il fronte nel giugno del 1917 sul campo di Casoni. Il 29 gennaio 1918 durante una ricognizione viene attaccato da caccia ma
prosegue la missione guadagnandosi la promozione sul campo ad Aiutante di Battaglia. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota da ricognizione, durante 15 mesi
di guerra dette prove continue di grande coraggio e di alto sentimento del dovere. Più
volte attaccato da velivoli nemici e avuto l'apparecchio colpito da tiri antiaerei, non desistè mai dai compiti affidatigli, mantenendo sempre vivo il suo spirito combattivo. Nei
suoi numerosi e proficui voli sul nemico, fu costante ammirevole esempio di attività e
valore. – Altipiano di Asiago, giugno 1917-novembre 1918.
Tenente artiglieria 23^ squadriglia aeroplani. Dalla primavera del 1917 è sul campo di Villaverla. Il 17 giugno è colpito dalla caccia nemica sul Monte Zebio. Il 4 luglio si trasferisce
a San Pietro in Gù sempre con i Farman della 32^ Squadriglia. Passa poi alla 23^ Squadriglia. Da aprile inizia a volare con i SIA 7b Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito
ed intelligente osservatore dall'aeroplano, in numerosi voli sul nemico rese segnalati servizi. Durante una ricognizione sostenne vivo combattimento con un apparecchio avversario, costringendolo alla fuga e portando
poscia a termine il mandato ricevuto. Il
22 ottobre 1918, fatto segno ad intenso tiro antiaereo che gli colpi in più parti l'apparecchio, continuò con imperturbabile fermezza ed ardimento una importante osservazione
di tiro. – Altipiano di Asiago, febbraio 1917-ottobre 1918.
Capitano corpo aeronautico. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
Comandante di una sezione aerostatica, con prontezza di decisione e serenità, sottraeva
alla distruzione il pallone del proprio reparto fatto segno a tiro nemico aggiustato, ordinandone e dirigendone il trasporto che durò 4 ore, sempre sotto il tiro avversario ed in
condizioni atmosferiche avverse, dimostrando perizia, coraggio ed elevate qualità militari – Ca le Motte (Venezia), 8 maggio 1918.
Dal luglio 1917 risulta presso la 251^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia (Varriale). Il 22 aprile 1918 è protagonista di un avventuroso salvataggio in
mare a beneficio dell'osservatore Dell'Orso che viene recuperato da un idro abbattuto e in procinto di essere catturato da una torpediniera austriaca. Nell'ultimo mese di ostilità è con la 252^ Squadriglia Idrovolanti,
sempre a Venezia. Decorato con Medaglia d'Argento al valor Militare e 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Pilota di idrovolante compì con arditezza nemerose missioni di bombardamento su navi ed
opere militari nemiche affrontando con serenità l'intenso fuoco avversario, dal quale ebbe l'apparecchio più volte colpito. Alto Adriatico, luglio 1917 - febbraio 1918. MBVM: Dopo aver bombardato unità avversarie
presso una piazzaforte nemica visto un idrovolante nostro in mare colpito al motore da idrocaccia, malgrado le sfavorevoli condizioni del tempo, incurante del pericolo cui si esponeva scendeva riuscendo a portare in salvo
l'osservatore. Alto Adriatico, 22 aprile 1918. MBVM: Per aver dimostrato, nelle numerose misssioni di guerra eseguite, ottime qualità di calma, perizia e coraggio nei bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota di truppe nemiche, sfidando
impavido l'intenso fuoco antiaereo malgrado il suo apparecchio fosse stato più volte colpito. Alto Adriatico, marzo-novembre 1918.
Capitano pilota della 274^ Squadriglia Idro di Piombino. Arrivò alla scuola di pilotaggio nel giugno del 1916 e l'anno successivo è nel porto toscano al comando
del reparto dove riceve i primi tre FBA.
Tenente reggimento cavalleggeri di Caserta, Osservatore alla 10^ Squadriglia Caproni
squadriglia aeroplani di Campoformido. Rimase ferito la notte del 2 agosto 1917, quando al ritorno da un bombardamento, il Caproni 2316 condotto dal tenente Strata precipitò al suolo per un guasto ai motori. Medaglia d'Argento al Valor Miliatre: Osservatore d'aeroplano, compì numerose azioni di
bombardamento in circostanze particolarmente difficili, dando continue prove di indomito coraggio e di sangue freddo. Durante un bombardamento di Pola, benchè male funzionassero i motori del suo apparecchio, spinse
il proprio equipaggio a raggiungere ugualmeate l'obbiettivo, rendendo con vio incerto il ritorno al campo, che potè essere effettuato solamente con grandi sforzi dell'intero equpiaggio, atterrando nel Tagliamento
vieno al forte Pertegata, mentre, fin dall'altezza di Punta Salvoce, i motori dell'apparecchio si erano completamente arrestati. In un difficile combatimento aereo, dopo essersi abbassato a 500 metri
per mitragliare le posizioni avversarie col preciso fuoco della
propria arma, cooperò all'abbattimento di un velivolo nemico, rientrando al campo col
proprio apparecchio gravemente danneggiato e con i propri indumenti di volo sforacchiati da pallottole di mitragliatrici. – Pola, 3 agosto 1917-Retrovie nemiche, fronte della
3° armata, 19 agosto 1917.
Capitano pilota della 34^ Squadriglia Farman impegnata nelle operazioni sul fronte albanese. Assume il comando del reparto il 25 luglio
del 1917. Era giunto presso il reparto nel settembre del 1917.
Classe 1894, all'inizio del 1917 è con la 45^ Squadriglia, pilota sul campo di Oleis. Dopo Caporetto è trasferito alla 27^
squadriglia di Castel di Godego.
Sergente pilota della 36^ Squadriglia. Del Reggimento Lancieri di Firenze. In precedenza era stato in servizio con la 24^ Squadriglia. Medaglia di
Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, nobile
e audace, si offriva volontario per imprese rischiosissime sempre sprezzando le offese
avversarie. In più circostanze avendo l'apparecchio colpito continuava il volo per assolvere il mandato affidatogli, dando prova di grande calma e coraggio e di elevato
sentimento del dovere. Con entusiasmo e con slancio di giovane soldato compiva numerosi voli di bombardamento e mitragliamento a quote minime, dando mirabili prove
- di audacia e di spirito di sacrificio – Cielo Monte Grappa - Montello-Vittorio Veneto,
aprile-ottobre 1918.
Sottotenente di complemento del corpo aeronautico, battaglione aerostieri. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore
aerostiere, aggredito durante una ascensione da due velivoli nemici che facevano segno il pallone a tiro di razzi incendiari e scariche di mitragliatrici, nonostante che l'involucro e il sartiame del pallone frenato
fossero in più parti colpiti, chiedeva di restare in ascensione per portare a compimento la direzione di un tiro iniziato dalle nostre batterie, e continuava fino a sera l'osservazione del settore nemico, dando esempio di
coraggio cosciente e di fermezza. Cielo di Petrano, 19 ottobre 1917.
Sergente maggiore del 2° Reggimento
artiglieria campagna 12 gruppo aeroplani 35 squadriglia. Giacomelli termina il suo servizio con la 48^ Squadriglia e in precedenza era stato anche nei ranghi della 27^ e della 81^ Squadriglia. N. 28030 matricola - Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito
pilota da ricognizione, compì numerosi voli in breve tempo, dando prova di ardimento
e spirito aggressivo meraviglioso. In vari voli sul Montello, abbassandosi sul nemico,
dimostrò audacia non comune, rara perizia e bello spirito di sacrificio. Tornava sovente
con l'apparecchio seriamente colpito in parti vitali dalle offese avversarie, dando prova
di sprezzo assoluto della vita – Cielo del Grappa-Montello, febbraio giugno 1918.
Tenente del 5° Reggimento artiglieria fortezza,
12 gruppo aeroplani, fu con la 26^ e la 36^ Squadriglia come osservatore dall'aeroplano. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, d'audacia pari alla
sua grande competenza tecnica, con slancio e profondo sentimento del dovere compi
numerosi voli di ricognizioni e precise osservazioni di tiro, dando in ognuno di essi preziosi risultati. Con iermo e deciso animo affrontò le avverse condizioni atmosferiche e
sfidò le offese nemiche, sprezzando nobilmente la vita. Per più ore si mantenne senza
scorta su un centro di vita nemico distante 15 chilometri dalle linee per aggiustarvi il
nostro tiro. In azioni di bombardamento e mitragliamento, si distinse per la sua audacia,
scendendo a quote bassissime per meglio colpire il nemico. – Cielo del Grappa-Montello-Conegliano, aprile-ottobre 1918.
Il Tenente pilota Cazzola inizia il servizio di guerra con la 284^ Squadriglia Idrovolanti di Trapani costituita nel febbraio 1918. La squadriglia
è dotata di apparecchi FBA. Per mancanza di velivoli cessa l'attività di volo intorno alla metà di settembre 1918.
Sottotenente gruppo squadriglie aviazione per artiglieria. Encomio Solenne: Trovatosi casualmente, per ragioni
di servizio, presso la sezione aviatoria della difesa di Ancona, mentre veniva dato l'allarme per una
incursione di idroplani nemici, in
mancanza di un mitragliere, si offriva spontaneamente e senza esitazione a farne le funzioni, salendo
a bordo di un velivolo, vestito come era e senza prepararsi pel volo.
Durante l'azione, dimostrò calma
sicura, sì che l'opera sua giovò grandemente al pilota nei suoi ardimentosi attacchi contro i velivoli nemici. ncona, 3 aprile 1916.
Tenente del Battaglione Aerostieri di Francesco classe 1891. Ufficiale di bordo, perde la vita in un incidente aeronautico a Castellina Marittima, in provincia di Pisa
il 2 maggio 1918.
Era a bordo del dirigibile U5 precipitatto per cause sconosciute al rientro da una esplorazione sul mare. Aveva assunto il comando dell'aeronave il 21 aprile e con essa aveva compiuto 6 ascensioni, tre delle quali in
esplorazione
Maresciallo dei reali Carabinieri pilota con la 3^ Squadriglia Caproni dall'ottobre 1915 sul campo della Comina dopo aver atteso alla formazione del reparto a Malpensa.
Il 2 aprile 1916 in ricognizione su Adelsberg con il capitano Resio, ha salva la vita grazie all'attenzione del mitragliere De Ciantis che si avvede di un focolaio di incendio a bordo. Dalla primavera transita alla nuova 11^ Caproni
destinata ad operare in Albania, dove arriva alla fine di agosto. Marini rimane in Albania almeno fino a gennaio 1917. Ma il 3 luglio 1917 perde la vita in un incidente di volo sul campo di Ghedi.
Marò scelto pilota è con la 251^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia al 1 gennaio 1918 ma in aprile è con la 260^ Squadriglia. Il 22 aprile è con altri apparecchin di scorta bai
bombardieri che attaccano la corazzata Tegetthoff a bordo di un Macchi M5 idro da caccia. Attaccano un idrovolante in scorta antisommergibile abbattendolo. Il 4 maggio insieme ad altri apparecchi esegue una scorta ad un Macchi che
deve eseguire una ricognizione fotografica su Trieste. Attaccati da caccia austriaci ne segue una grande battaglia aerea. Il 15 settembre 1918 ha un'altro duro combattimento lungo la costa. Il 22 ottobre rivendica l'abbattimento di un
Phonix, che rimane tuttavia in dubbio. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di idrovolante di grande abilità ed audacia, si distinse per il suo spirito aggressivo in numerose missioni di guerra,
concorrendo ad abbattere un idrovolante austriaco al nord delle Brioni ed abbattendo con la sua squadriglia tre idrocaccia avversari. Attaccava efficacemente un pallone drago. Alto Adriatico, febbraio-settembre 1918.
Sottotenente del 2° Reggimento Artiglieria da Fortezza, classe 1891 di Tommaso, nato a Camerino. Deceduto a Gallarate per incidente di volo il 17 maggio 1918.
Caporale allievo pilota presso la Scuola Idro di Orbetello, nato a Montelupone, classe 1894. Deceduto a Gallarate per incidente di volo il 25 ottobre 1918.
Il generale era nato ad Ascoli Piceno il 4 agosto 1876, figlio di Angelo, ingegnere, era stato dapprima sottotenente e capitano di artiglieria (8° reggimento) e, in seguito, dopo un corso frequentato nel 1911,
diventò pilota e partecipò come tale alla prima guerra mondiale. Nel 1923, quando l’Aeronautica venne istituita come arma autonoma, preferì rimanere generale dell’esercito. De Winkel prese il brevetto di pilota numero 65.
Prestò servizio in cavalleria. Nel 1912 nel cielo d’Inghilterra resta coinvolto in un grave incidente. Inviato là per effettuare dei collaudi, si schiantava al suolo nella piana di Salisbury mentre pilotava un monoplano Bristol.
La fortuna fu però dalla sua limitando il danno alla frattura delle gambe e d'alcune costole. Il 1 maggio 1918 assunse il comando dell'aeronautica assegnata alla 1^ Armata.
Del 2° reggimento Genio. Ha iniziato i voli il 30 giugno 1918 presso la 135^ Squadriglia di Castenedolo. Fu presso la 134^ Squadriglia, sempre a Castenedolo, dal 12 luglio 1918 compiendo 4 ricognizioni. Croce di Guerra al Valor Militare: Osservatore
dall'aeroplano disimpegnava con volonterosità e coraggio esemplari il suo compito, ed
eseguiva nello stesso giorno due ricognizioni sul nemico, volando a bassa quota e lanciando bombe, quatunque la seconda volta le condizioni atmosferiche fossero molto
avverse, tanto da costringerlo ad atterrare fuori del campo. – Cielo di Folgaria,
30 ottobre 1918. In "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra" di Varriale, Bini è riportato come "caduto".
Nell'Albo d'Oro dei caduti il tenente Carlo Bini di Cleto nato a Pergola è riportato caduto nel 1917 e decorato con MAVM.
Sottotenente dei Cavalleggeri di Udine nell'estate del 1916 fu avviato al Battaglione Aviatori per la frequenza del corso di pilotaggio. Un anno dopo è al comando della
Sezione Difesa di Novi Ligure dotata di apparecchi Voisin.