Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Regione Calabria
Grado
Nome e
Cognome
Reparto
Luogo di Nascita,
Distretto o Residenza
Cad.
Tenente pilota
Ariani Francesco
40^ squadriglia
Cosenza
Asp. Uff. Osserv.
Artuso Demetrio
3^ Squadriglia Caproni
Reggio Calabria
Cannoniere pilota
Bellingeri Ercole
262^ Squadriglia
Tortora
Tenente Osservatore
Belsito Giuseppe
5^ Squadriglia Caproni
Celico
Tenente Osservatore
Carlomagno Pietro
118^ Squadriglia
Taverna
Tenente Osservatore
Ciaccio Luigi
116^ Squadriglia
Catanzaro
Tenente Osserv.
Corica Domenico
4^ Squadriglia Caproni
Polistena
Sergente pilota
Coscarella Alfonso
5^ Squadriglia Caproni
Dipignano
S.ten. pilota
Crema Bianchi
Adolfo
12^ Squadriglia
Caproni
Reggio Calabria
Capitano Osservatore
Criniti Luigi
11^ Squadriglia Caproni
Serra San Bruno
Tenente Osservatore
Cutry Francesco
6^ Squadriglia Caproni
S. Stefano Asprom.
Tenente Osservatore
D'Audino Silvestro
38^ Squadriglia
San Biase
Tenente pilota
De Filippis Arnaldo
259^ Squadriglia
Cosenza
Sottotenente pilota
De Medici Antonio
Sezione Difesa Jesi
Catanzaro
Capitano pilota
De Riso Renato
1^ Squadriglia Caproni
Catanzaro
Tenente pilota
Dima Cesare
7^ Squadriglia Caproni
Luzzi
Serg. Magg. pilota
Dodaro Raffaele
136^ Squadriglia
Cosenza
Tenente Osservatore
Fedele Francesco
32^ Squadriglia
Reggio Calabria
Tenente Osservatore
Fresa Armando
203^ Squadriglia
Palmi
Tenente Osservatore
Giannico Rosario
42^ Squadriglia
Bonifati
Tenente pilota
Grandinetti Carlomagno
56^ Squadriglia
Castiglione Cos.
Capitano pilota
Gregorini Pietro
6^ Squadriglia
Catanzaro
S.Tenente Osservatore
Inzillo Giacinto
24^ Squadriglia
Catanzaro
Tenente Osservatore
Mancini Luigi
3^ Squadriglia Caproni
San Giovanni in Fiore
Tenente Osservatore
Nigro Angelo
118^ Squadriglia
Malito
Capitano Osserv.
Nociti Francesco
25^ Squadriglia
Spezzano Albanese
Tenente
Osservatore
Scaffidi
Basilio
39^
Squadriglia
Reggio Calabria
Tenente Vascello
Spagnolo Luigi
258^ Squadriglia
Bovalino
Tenente Osservatore
Sprovieri Giuseppe
39^ Squadriglia
Montalto Uffugo
Capitano pilota
Valdimiro Filippo
5^ Squadriglia Caproni
Parenti
Brig. RR.CC.
pilota
Vulcano Francesco
S.D. Bologna
Longobucco
Sergente pilota
Vulcano Luigi
71^Squadriglia
Longobucco
Tenente pilota
Zappone Luigi
23^ Squadriglia
Palmi
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
WWW.QUELLIDEL72.IT
FRANCESCO ARIANI
Classe 1890 di Nicola della 40^ Squadriglia abbattuto il 2 ottobre 1917
durante una ricognizione sul territorio nemico. Era partito da Campoformido
a bordo del SP.3 4541 pilotato da Ercole Crosetto. Non risultano altre missioni
di Ariani che probabilmente era appena giunto al reparto.
Aspirante ufficiale dei Reali carabinieri, pilota della 3^ Squadriglia
Caproni. Nato a San Sperato (Rc) il 14 aprile 1893. Pilota di Bombardieri
Caproni iniziò la sua attività di volo sul fronte Giulia compiendo 30 missioni
dal luglio del 1916 all’agosto del 1917. Il valoroso pilota mostrò la sua
tempra l’8 gennaio del 1917 allorché, superando il fuoco avversario, riuscì
a raggiungere e bombardare efficacemente le postazioni di San Daniele del
Carso. Con il motore di destra gravemente danneggiato subì l’attacco simultaneo
di quattro caccia Fokker che lo costrinsero ad abbassarsi pericolosamente
sulle linee nemiche la cui contraerea colpì il suo aereo ripetutamente mentre
il suo equipaggio respingeva gli assalitori con le mitragliatrici di bordo.
L’allora ventiquattrenne aviatore riuscì a rientrare al proprio campo dove
vennero riscontrati 20 colpi di arma da fuoco in varie parti dell’aeroplano,
tra cui, oltre al motore di destra, risultarono danneggiate l’elica centrale,
il timone di profondità, le ali e le ruote. Ma l’impegno di Artuso si rinnovò
anche sul fronte franco-tedesco dove, nell’inverno del 1918, partendo dal
campo di Longive- Ocheley, la sua spiccata abilità e la sua tenace determinazione
in combattimento gli valsero la concessione di una medaglia di Bronzo al
Valor Militare (Tratto da Carabinieri Aviatori a Torino). Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 51 azioni di guerra.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: “Audace ed accorto pilota di una squadriglia da bombardamento,
dava esempio di coraggio e di entusiasmo nelle numerose azioni offensive
eseguite anche durante la notte. L’8 gennaio 1917, avendo le artiglierie
nemiche gravemente danneggiato il suo velivolo, coadiuvava efficacemente
l’altro pilota a proseguire il volo e a raggiungere il bersaglio. Attaccato
da cinque nemici mentre i compagni respingevano gli assalitori, con abile
e sicura manovra, riusciva ad atterrare nelle nostre linee” Cielo della
Fronte Giulia, 28 luglio 1916.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Audace ed attivo pilota d'aeroplano da bombardamento, guidò con spiccata abilità il proprio velivolo in numerose ed ardite azioni sull'avversario. Con zelo scrupoloso e
con perizia, anche in circostanze difficili,
portò a compimento i mandati affidatigli, affrontando combattimenti con aerei nemici, malgrado avesse avuto l'apparecchio colpito nei suoi organi vitali. Bello esempio di valore, di fede e di alto sentimento del dovere.
– Cielo della fronte Giulia e del Trentino-Cielo di Francia, 19 agosto 1917-13 aprile 1918.
Nato a Celica, di Vito classe 1896, del 1329° reparto mitraglieri giunge
in zona di guerra il 23 gennaio 1918 presso la 5^ Squadriglia Caproni dislocata
sul campo di Padova. La prima azione di guerra, dal campo di san Pelagio,
la compie il giorno 8 marzo con un bombardamento del campo di aviazione
austriaco di Portobuffole. In totale compie 14 missioni offensive e il 28
giugno e il 14 luglio fu colpito dalla contraere, il secondo in modo gravissimo.
Il 25 ottobre 1918 transita alla 161^ Squadriglia di Verona armata con apparecchi
SIA 9b e SVA 4.
Classe 1886 di Costantino, del 2° Reggimento Artiglieria da campagna.
Tenente Osservatore della 118^ squadriglia di Istrana. Il 18 settembre 1918
è colpito dalla contraerea e costretto all'atterraggio con un velivolo PE
sul campo di Arcade. Questa azione gli vale un Encomio Solenne. Arrivato
al reparto il 23 dicembre del 1917, compì complessivamente 30 azioni di
guerra riportando tre volte l'apparecchio colpito. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano, fu costante esempio
di elevate virtù militari e di ardimento. Sotto intenso tiro antiaereo compì numerose
ed importanti ricognizioni e direzioni di tiro, e partecipò ad ardui bombardamenti e mitragliamenti da bassa quota, rientrando più volte con l'apparecchio colpito. In una
speciale circostanza dava bella prova di calma, serenità e sprezzo del pericolo, continuando a fotografare le linee nemiche nonostante avesse avuto l'apparecchio colpito,
anche in parti vitali, da ben 38 scheggie di granate. – Cielo del Piave, 18 settembre 1918.
Decorato di Croce al
Merito di guerra e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Tenente Osservatore della 34^ Squadriglia operante in Albania fin dal
1916. Dall'agosto del 1917 è con la 116^ che ha sostiuito la 34 nello stesso
teatro operativo. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore di aeroplano di spiccata perizia e di valore, costantemente dimostrato nelle più ardite imprese che spesso eseguì anche volontariamente, in numerosi voli compiuti su
zone avversarie lontane, quasi sempre avversato dalle condizioni atmosferiche e dai tiri degli antiaerei che gli colpirono qualche volta l'apparecchio, dette prova di forza d'animo e di salde virtù militari. Nel periodo della nostra offensiva
dal 6 al 15 luglio 1918, prese parte a svariate incursioni e, per portare a termine nel miglior modo il mandato affifatogli, risolutamente scese a quote basse sulle posizioni nemiche, incurante del tiro di fucileria a cui
veniva fatto segno il suo apparecchio. Cielo di Fieri e Berat (Albania), settembre 1917-15 luglio 1918.
Tenente Osservatore della 4^ Squadriglia Caproni. Del 27° reggimento
Fanteria era giunto presso il reparto il 1 agosto 1917, effettuò una attività
bellica piuttosto modesta, 19 missioni di cui 12 bombardamenti diurni, 6
notturni e 3 lanci di manifestini. Ebbe tuttavia l'apparecchio colpito 5
volte e meritò una Medaglia di Bronzo al Valor Militare per aver preso parte
al bombardamento della piazzaforte di Cattaro nell'ottobre 1917.
MBVM: Su apparecchi terrestri, perorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva, con alòtri, a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia
gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostantele deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917. Croce di Guerra al Valor Militare: Ardito osservatore dall'aeroplano, esplicò in numerose azioni di guerra opera intelligente ed audace.
Noncurante dell'intenso tiro antiaereo, per meglio colpire l'obbiettivo assegnaogli, più volte si abbassava sul nemico rientrando spesso con l'apparecchio colpito in parti vitali. Sempre primo ad offrirsi per
voli di guerra dette prova di ardimento e fermezza. – Cielo del Carso - Cielo del Trentino - Cielo di Cattaro - Cielo del Piave, 19 agosto 1917 - 16 settembre 1918.
Capitano osservatore della 11^ Squadriglia Caproni di stanza in Albania
sul campo di Tahyraqua. Inizia le operazioni il 16 ottobre 1917 con una
ricognizione nel corso della quale l'apparecchio viene colpito. Anche il
26 giugno 1917 il Caproni viene attaccato da velivoli nemici e colpito.
L'ultima azione di guerra registrata avviene il 22 luglio 1917. Decorato
con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottino osservatore d'aeroplano, eseguì, anche volontariamente, numerosi ed importanti bombardamenti, dando esempio di alto sentimento del dovere, di attività instancabile e
di animo sempre pronto al cimento. Il 25 giugno ed il 6 luglio 1918 colla sua oculata calma e seerena vigilanza difese e salvò il suo apparecchio dell'insidioso attacco di aerei
nemici in un audace volo di bombardamento. Nella nostra offensiva dal 6 al 15 luglio 1918 improntò costantemente la sua opera di osservatore e di comandante, al più vivo sentimento del dovere ed al più ardente ed incitante
entusiasmo. Cielo d'Albania, novembre 1917-15 luglio 1918.
Tenente osservatore della 6^ Squadriglia Caproni di Aviano, inizia le
operazioni belliche il 23 settembre 1917 e rimane con il reparto fino al
termine delle ostilità, operando successivamente dal campo di Padova, Ghedi,
Verona, Ca degli Oppi e di nuovo Verona. L'ultima azione di guerra risale
al 27 ottobre 1918 con un bombardamento sulla zona di Vittorio Veneto. Nel
marzo del 1918 assume interinalmente il comando della Squadriglia per un
paio di settimane. Decorato con Medaglia di Argento al Valor Militare.
Tenente osservatore della 38^ Squadriglia aeroplani. Classe 1893, di
Giuseppe, nei ruoli del 15°Reggimento Artiglieria da Campagna. Arriva alla
38^ il 24 maggio 1917 sul campo di Risano. Il 19 agosto durante una azione
di bombardamento con il pilota Pastorello, abbassatosi a mitragliare una
postazione di mitraglici nemiche, veniva colpito da oltre 30 colpi che fermavano
il motore dell'apparecchio SP.2 e lo costringevano ad atterrare. Transitato
sul velivolo SP.3, perdeva la vita il 23 ottobre abbattuto da tre caccia
austriaci probabilmente della Flik 41J su Duino. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano, audace ed entusiasta del proprio servizio, eseguiva
con alto sentimento del dovere numerosi voli di guerra, incurante delle offese del nemico,
pur di assolvere il compito affidatogli. Il 23 ottobre, attaccato da tre caccia avversari
durante una ricognizione fotografica su Ceroglie, dopo lunga e tenace lotta, incontrava
morte gloriosa, precipitando coll'apparecchio incendiato su territorio nemico. - Ciclo di
Ceroglie, 23 ottobre 1917.
Medaglia
di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano,
discendeva a bassa quota, stornando col fuoco della sua mitragliatrice l'attenzione
delle truppe nemiche dalle fanterie che muovevano all'assalto. Rimasto colpito
il suo velivolo in più parti, ed essendosi arrestato improvvisamente il
motore, infondeva calma e fiducia nel pilota, che riusciva ad atterrare
felicemente in posto sicuro. – Cielo del Timavo, 19 agosto 1917.
Nato a Cosenza di Alfonso classe 1894, al giugno del 1917 si trova a
Venezia con la 251^ Squadriglia idrovolanti armata di apparecchi FBA e Macchi
L3. Ad agosto è con la 259^ Squadriglia sempre a Venezia Sant'Andrea, quando,
il giorno 22, decolla in coppia per attaccare due cacciatorpediniere nemici
segnalati in arrivo. Nell'attacco forse riescono a danneggiarlo. La mattina
del 31 ottobre dirige una formazione di quattro Macchi all'attacco di naviglio
austriaco nel golfo di Panzano. Assunto il comando della squadriglia, il 5 novembre De Filippis attacca un ponte
di barche nella zona di Latisana. Preso di mira dall'asso austriaco Brumowski
cade in fiamme con il Macchi 4862 insieme all'osservatore Cappa. Decorato
con Medaglia di Argento al Valor Militare e con Medaglia di Bronzo al Valor
Militare. MAVM:
Nominato sottotenente il 2 gennaio 1917 è assegnato al Battaglione Aviatori
per la frequenza del corso di pilotaggio. Assegnato alla 33^ Squadriglia
di San Pelagio nell'estate del 1917, dopo un periodo di allenamento compie
la prima azione di guerra il 10 dicembre 1917 con un bombardamento, che
è anche l'unica ad essere menzionata come tale. Dalla metà di maggio del
1918 non compie più voli con la 33^ ed è probabilmente assegnato alla Sezione
Difesa di Jesi.
Capitano pilota della 1^ Caproni, inquadrato nel Reggimento Lancieri
di Montebello, al battaglione Aviatori fin dal 1913. Arriva presso la 1^ squadriglia
Caproni, al tempo sul campo di Padova nel maggio del 1916 assumendone il
comando. Nel 1916 compie 14 azioni di guerra. De Riso partecipa all'esordio
operativo del reparto avvenuto il 10 giugno 1916 con il bombardamento di
accampamenti austriaci tra Forno e Soglio, nel settore trentino. Il 30 giugno
la squadriglia raggiunge Campoformido. L'ultima azione di guerra di De Riso
avviene il 19 giugno 1917 e il 2 passa al Comando ragguppamento Squadriglie
da Bombardamento. A fine anno viene costituito il XVIII Gruppo per operare
sul fronte occidentale e al comando viene posto De Riso che nel gennaio
1918 raggiunge il campo di aviazione di Ochey (Francia). Al 20 maggio 1918 aveva preso parte a 27 azioni di guerra. Decorato con 2
Medaglie d'Argento al Valor Militare:
MAVM:Audace, calmo, sereno pilota
d'aeroplano da bombardamento. Sprezzante di ogni pericolo, fra l'intenso
fuoco antiaereo nenico, in condizioni atmosferiche avverse, con l'apparecchio
più volte colpito, eseguiva numerosi e precisi bombardamenti. Durante una
lontana, difficile incursione, attaccato vivacemente dai velivoli da caccia,
respingeva con serena calma l'avversario, ultimando poscia a bassa quota
l'interrotto bombardamento. Fu mirabile per coraggio, sangue freddo, profondo
sentimento del dovere in ogni sua azione. – Cielo di Fiume, 1° agosto 1916.
MAVM: Pilota e comandante di squadriglia,
mirabile esempio di prodezza al suo reparto, che condusse sempre con sagacia
e con generoso slancio, più volte, fra l'infuriare del tiro nemico, noncurante
del pericolo, discese a bassa quota sul campo di battaglia per mitragliare
e disperdere le colonne nemiche accorrenti a rincalzo. – Cielo dell'Istria
e del Carso, 9 agosto 1916-4 settembre 1917. Croce di Guerra al Valor Militare:
Comandante di gruppo d'aeroplani sul fronte francese dava costante prova
di perizia e ardimento sia nella organizzazione che nella condotta del gruppo
ottenendone brillanti risultati. – Cielo di Francia, gennaio-novembre 1918.
Ufficiale del 127° reggimento Fanteria pilota della 7^ Squadriglia Caproni,
dopo aver preso parte ad aspri combattimenti terrestri arriva alla 7^ l'11
dicembre 1916 e prese parte al primom bombardamento notturno operato dal
reparto, eseguito l'8 aprile 1917 su Reifenberg. Il 5 giugno deve ritornare
indietro dopo oltre due ore di volo per panne al motore ma il 6 partecipa
al bombardamento della stazione idrovolanti di Trieste. Le ultime due azioni
con la 7^ si svolgono il 26 febbraio 1918 con l'attacco alla stazione di
Bolzano nel corso della quale il velivolo rimane colpito e il giorno successivo
su Caldonazzo. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota, eseguiva
numerosi e difficili bombardamenti, sia di giorno che di notte. Nonostante
l'intenso fuoco dell'artiglieria nemica, lottando spesso contro le avverse
condizioni atmosferiche, con animo invitto, raggiungeva sempre il bersaglio,
bombardandolo efficace mente. – Cielo del Trentino e del Carso, 7 aprile
1916 - 10 settembre 1917.
Di Vincenzo classe 1889 del 59° Reggimento di fanteria. Sergente pilota
della 136^ Squadriglia di Castenedolo dove giunge il 6 aprile 1918. Il 25
giugno esegue un lancio di manifestini nella zona di Tione. Dopo una breve
assenza per malattia riprende i voli il 7 luglio e il 22 ha l'apparecchio
PE colpito. L'ultimo volo è registrato il 16 agosto con una direzione del
tiro di artiglieria su Tione. Decorato con la Croce al Merito di Guerra.
Di Francesco classe 1895, tenente osservatore della 32^ Squadriglia
di San Pietro in Gù dove giunge a fine aprile 1918. Il 10 maggio, di ritorno
da un volo di guerra, già atterrato il SIA 7B 8234 imbarda distruggendosi.
Pilota e osservatore escono illesi. Il 22 giugno cade nel cielo del Grappa
sul SIA /b 5998 che precipita per la perdita delle ali in volo. Medaglia
di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore dell'aeroplano si offerse volontario per ardite imprese. Fu sempre esempio di coraggio, di abnegazione, di grande amore di patria. Partito in volo di guerra
precipitò col suo apparecchio rimanendo ucciso. Cielo del Grappa, 22 giugno 1918.
Nato a Palmi (RC) nel 1893 di Nicola. Effettivo al 87° Gruppo Artiglieria
d'Assalto. Giunto in zona di guerra il 1 maggio del 1916, il 1 agosto del
1917 è presso la 41^ Squadriglia sul campo di Oleis. Il 26 settembre la
squadriglia è sciolta e Fresa passa alla 252^ Squadriglia idrovolanti di
Venezia dal 1 gennaio 1918. Il 17 agosto del 1918 giunge alla stazione di
Poggio Renatico e dal 1 settembre 1918 è con la 203^ Squadriglia Caproni.
Tenente osservatore, 3° reggimento Artiglieria da Fortezza, inizia i
voli il 17 maggio 1916 con la 44^ Squadriglia di Gonars armata con apparecchi
Caudron. Il 25 luglio 1916 è assegnato alla 42^ Squadriglia di Medeuzza
dove rimane fino al 10 maggio 1917 quando viene trasferito al comando del
V Gruppo. Giannico ebbe l'apparecchio colpito nella prima missione di guerra
avvenuta il 31 maggio 1916. Compì in totale oltre 50 missioni fino al 16
agosto del 1917. Ebbe il velivolo colpito anche il 15,il 28 agosto e il
2 settembre ne corso di ricognizioni fotografiche sul Carso. Il 3 ottobre
1916 è attaccato da un apparecchio avversario, e inoltre fu colpito nuovamente
il 21 maggio 1917 da 10 pallottole e schegge. Decorato con Medaglia d'Argento
al Valor Militare.
Tenente pilota del 2° reggimento Artiglieria Pesante arriva alla 43^ Squadriglia di Medeuzza (allora 3^ Artiglieria) e compie il primo volo di guerra il 12 gennaio 1916. Il 30 di aprile è già con la 44^ Squadriglia
di Gonars
dove rimane fino al dicembre delo stesso anno. Il 28 giugno compie un atterraggio di fortuna a Medeuzza dove sfascia l'aeroplano. Nel gennaio 1916 è con la 49^ Squadriglia di Nove di Bassano. Con la 49^ a Grandinetti
viene conferita
la Medaglia d'Argento al Valore. Sciolta la squadriglia il 17 agosto 1917, transita alla 86^ Squadriglia SVA, al tempo in formazione, costituita nel gennaio del 1918. Grandinetti va a San Pelagio con la 3^ sezione,
che assumerà il
numero distintivo di 57^ già nell'ottobre del 1918. Il 12 dicembre è trasferito sul campo di Ganfardine (Vr). Dopo la guerra, su questo campo è con la nuova 56^ Squadriglia SVA.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: aspirante ufficiale
reggimento artiglieria pesante campale, gruppo aeroplani, squadriglia. –
Ardito, brillante pilota militare d'aeroplano, dal gennaio 1916 al luglio
1917, eseguì nu merose e difficili ricognizioni nel Carso e nel Trentino,
dimostrando sempre costante entusiasmo e ardimento. Volontario nei voli
lunghi e difficili, conscio, ma noncurante del pericolo, coadiuvò sempre
abilmente e coraggiosamente gli ufficiali osservatori, coi quali seppe fondere
il proprio animo in un comune ideale di audacia e di abnegazione. Volò spesso
in condizioni atmosferiche avverse e rientrò con l'apparecchio colpito da
proiettili nemici. – Carso-Trentino, gennaio 1916-luglio 1917. (Immagine: Carlomagno Grandinetti su un Caudron della 44^ Squadriglia tratta da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, di Gentilli, Iozzi, Varriale
Di Catanzaro. E' a Pordenone con la 2^ Squadriglia Caproni, pilota e con il grado di capitano. Vola con il reparto fino alla metà del dicembre, poi dal 12 gennaio 1916 è ad Aviano con la nuova 7^
Squadriglia Caproni e il 18 febbraio partecipa al bombardamento di Lubiana con il Caproni 487. Con la 2^ aveva preso parte a 10 dei 27 voli compiuti dal reparto fino al 14 dicembre 1915.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Dimostrava valore e perizia aviatoria nell'eseguire una importante
azione aerea offensiva fra difficoltà
notevoli per condizioni atmosferiche e per l'attiva ed efficace difesa antiaerea opposta dal nemico.
– Lubiana, 18 febbraio 1916.
Capitano del 92° Reggimento Fanteria, di Pasquale, osservatore della 3^ Squadriglia Caproni di Aviano con la quale debutta il 23 settembre 1917 con un bombardamento su Grahovo. Totalizza 20 missioni l'ultima delle quali il 30 ottobre 1918. Dopo Caporetto
la 3^ si rischiera su Padova per poi andare ad Arcade e quindi a Ghedi. Il 9 gennaio 1918 il reparto si trasferisce in Francia a Longvic. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito osservatore d'aeroplano,
compì numerosi ed importanti bombardamenti in zone montuose, difficili e sconosciute, anche in condizioni
atmosferiche cattive e a luce stellare, assolvendo sempre il proprio mandato con singolare slancio. Di ritorno da un bombardamento notturno, attaccato da velivoli nemici, li contrattaccò audacemente respingendoli e
portando in salvo l'apparecchio,
benchè gravemente danneggiato. – Cielo della fronte Giulia e del Trentino, 23 settembre 1917; della Francia, 24 luglio 1918.
Classe 1894 di Antonino Tenente di Vascello pilota della 258^ Squadriglia Idrovolanti di Valona dalla primavera del 1917. Il 15 maggio decolla a seguito di allarme per una azione navale austriaca e attaccano unità
navali della classe Novara al largo di Santa Maria di Leuca. L'11 giugno partecipa al bombardamento di Durazzo. Il 22 settembre rimane ucciso durante un volo di esercizio, precipitando nella rada di Valona con il suo FBA.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ufficiale pilota di idrovolanti, prese parte a numerose ricognizioni ed a due bombardamenti. Assunto il comando della squadriglia la portò più volte ad attaccare obiettivi in territorio
nemico, lontano dalla costa, affrontando anche un idrovolante da caccia avversario, che metteva in fuga nel cielo di Durazzo e sempre dimostrando prontezza di decisione e mirabile ardimento. Vitima del dovere, lasciava
la vita mentre provevdeva all'istruzione in volo ad un allievo pilota. Basso Adriatico, gennaio-settembre 1917.
Tenente osservatore della 24^ Squadriglia, alla fine del 1917 è con la 39^ Squadriglia di Cà Tessera armata con apparecchi SP.3. Il 5 dicembre subisce l'attacco di aerei nemici che lo costringono all'atterraggio fuori
campo. Il 3 gennaio 1918, durante una ricognizione l'apparecchio fu colpito da tre schegge di granata. Il 14 maggio l'unità si trasferisce a Malcontenta Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Provetto osservatore,
in trenta
voli sul nemico diede costante prova di abnegazione e di ardire, offrendosi volontariamente
di eseguire pericolose ricognizioni. Il 21 aprile 1918, superando con saldo animo le offese
nemiche e le avverse condizioni atmosferiche, menava a termine il compito assegnatogli,
riportando al Comando utili notizie. Cielo del Piave, novembre 1917-aprile 1918.
Sottotenente del 1° reggimento Genio classe 1891, pilota della 2^ Squadriglia Farman di Pordenone dall'agosto del 1915. Subito spostato a Chiasiellis. Nell'aprile del 1916 il reparto assume la denominazione di 33^ squadriglia. Nel gennaio del 1917
è con la 47^ Squadriglia in Macedonia. Il 16 giugno 1917 svolge una azione di bombardamento notturno alla stazione di Topolcani. Il 18 agosto assume il comando del reparto, per partire alcuni giorni dopo, per l'Italia,
per frequentare un corso di pilotaggio a Torino.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota
d'aeroplano, compiva numerosi voli di caccia e di ricognizione, sostenendo arditi combattimenti contro apparecchi nemici. Il 6 giugno 1917, eseguiva un'audace incursione
notturna, recandosi a bombardare un importante e lontano centro di rifornimento del
l'avversario. – Cielo di Topolcani (Macedonia), 6 giugno 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Tenente osservatore della 45^ Squadriglia1, pilota della 2^ Squadriglia Farman di Pordenone dall'agosto del 1915. Subito spostato a Chiasiellis. Nell'aprile del 1916 il reparto assume la denominazione di 33^ squadriglia. Nel gennaio del 1917
è con la 47^ Squadriglia in Macedonia. Il 16 giugno 1917 svolge una azione di bombardamento notturno alla stazione di Topolcani. Il 18 agosto assume il comando del reparto, per partire alcuni giorni dopo, per l'Italia,
per frequentare un corso di pilotaggio a Torino.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota
d'aeroplano, compiva numerosi voli di caccia e di ricognizione, sostenendo arditi combattimenti contro apparecchi nemici. Il 6 giugno 1917, eseguiva un'audace incursione
notturna, recandosi a bombardare un importante e lontano centro di rifornimento del
l'avversario. – Cielo di Topolcani (Macedonia), 6 giugno 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Tenente osservatore della 25^ Squadriglia di Pozzuolo armata con apparecchi Voisin. Inizia a volare con il reparto nel gennaio 1917. Il 25 ottobre 1917 parte con il resto della squadriglia per bombardare le truppe austriache
sul fronte di Tolmino, rimanendovi ferito. Il 10 agosto 1918 entra a far parte della Sezione Speciale, assumendone il comando. La Sezione ha il compito di appoggiare le operazioni della "Giovane Italia", lasciando agenti informativi
oltre le linee o servendosi di piccioni viaggiatori. Era basata a Ca Tessera.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: tenente fanteria addetto battaglione
squadriglie aviatori. – Osservatore dall'aeroplano, con mirabile sangue freddo, eseguiva,
tra il fuoco di numerose batterie antiaeree e di mitragliatrici, ricognizioni fotografiche a bassissima quota, che furono prezioso elemento di giudizio per i comandi di grandi unità nel giudicare delle distruzioni
apportate alle difese nemiche. – Altipiano Carsico, 13- 14 maggio 1917.
Tenente osservatore della 43^ Squadriglia di
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: tenente fanteria addetto battaglione
squadriglie aviatori. – Ufficiale osservatore, in più che cento voli di guerra, dava prova di
intelligente zelo, di costante sprezzo del pericolo, di rara competenza e perizia nel fornire
al comando da cui dipendeva le notizie e le fotografie richieste. Numerose volte rientrava
con l'apparecchio colpito da proiettili di fucile e di mitragliatrice, da pallette e da schegge,
dopo essersi abbassato fino alla quota di 350 metri sul nemico. Da ultimo, pur trovandosi sotto cura medica e ancor sofferente per una congelazione alle estremità,
contratta in volo, si offriva volontario per nuove ripetute ricognizioni a bassa quota,
assolvendo brillantemente il mandato, benchè spesso colpito all'apparecchio e fornendo al comando gli elementi necessari alla preparazione di una importante
azione. – Basso Piave, febbraio-marzo 1918.
Marinaio cannoniere pilotas della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi. Il 7 giugno 1917 decolla a sostegno del dirigibile DE5 attaccato da idro austriaci e riesce ad
abbaterne uno in collaborazione con un altro apparecchio della squadriglia, quello di Giannelli. Nel corso del combattimento il Macchi di Daviso cade in mare e l'idro di Bellengeri e Pierossi ammara
per prestare soccorso ma senza fortuna. Al primo gennaio 1918 Bellingeri è ancora a Brindisi ma subito dopo è assunto in forza dalla nuova 262^ costituita a Brindisi e armata di idrocaccia Macchi M5.
Decorato di Medaglia di Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Osservatore di idrovolanti, ancora convalescente da grave malattia, al primo segnale d'allarme balzava su suo apparecchio per attaccare idrovolanti nemici. A distanza serrata, con tiro campo e preciso, infliggeva
all'avversario gravi avarie, uccidendo osservatore e pilota e facendo precipitare l'apparecchio in mare. Per soccorrere altro apparecchio nazionale precipitato non esitava poi a gettarsi in acqua più volte tentando di
recuperare il corpo del pilota che era rimasto impigliato sotto l'idrovolante rovesciato, e dando mirabile esempio di generoso cameratismo e di elevate virtù militari. Basso Adriatico, 7 giugno 1917. MBVM:
Motorista di idrovolante: per aver preso parte ad otto incursioni aeree sulla costa nemica sia per bombardamenti sia per esplorazioni sotto il fuoco di artiglieria contraerea, dimostrando
in ogni circostanza perizia professionale ed ottime qualità militari. Basso Adriatico, settembre 1916 - aprile 1917.
Il sottotenente pilota Crema Bianchi dall'estate del 1917 è con la 12^ Squadriglia Caproni impegnata sul fronte libico e operante dal campo di Mellaha. Il 20 gennaio 1918 ha un incidenten di volo con un Caproni e
riporta la frattura del bacino. Nel frattempo aveva assunto il comando della Squadriglia.
Classe 1885 di Vincenzo nato a Parenti. Il 25 maggio 1916 il tenente Valdimiro è con la 10^ Squadriglia Caproni di Padova. L'11 luglio il suo bombardiere si perde nella nebbia dopo un bombardamento
sul Monte Rovere e fu costretto ad atterare nella Piazza d'Armi di Vicenza. Transitato alla 5^ squadriglia Caproni di Verona muore il 23 dicembre in seguito alle ferite riportate nella missione del 19 settembre.
Medaglia d'Argento a Valor Militare: Pilota aviatore, durante un'azione
di bombardamento, attaccato da
tre apparecchi nemici e ferito gravemente all'addome da proiettile di mitragliatrice, con ammirevole sangue freddo ed alto
sentimento del dovere, rimaneva
al governo dell'apparecchio, che
riusciva a ricondurre nelle proprie linee, sebbene i motori avessero cessato di funzionare e molti
organi vitali di esso fossero stati
colpiti. Già distintosi in precedenti azioni. Cielo di Mattarello, 17 settembre 1916.
N. 204 di matricola è in forza alla 1^ Squadriglia di artiglieria di Oleis, a partire dalla fine del 1915. Vola su apparecchio Caudron G.3.Nel luglio del 1916 è a Risano con
la 42^ Squadriglia. Nei giorni di caporetto il sergente Vulcano è con la 71^ Squadriglia Caccia di Villaverla dotata di apparecchi SPAD. Il 14 novembre ottiene la sua prima vittoria tra Monte Novegno
e Monte Cimone. Il 13 dicembre Vulcano avvista una pattuglia di tre apparecchi nemici sopra Asiago e li attacca. Ne abbatte uno ma è ripetutamente colpito. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare e di Bronzo.
MAVM: Pilota da caccia, ardito e sempre animato da alto sentimento del dovere, si segnalò in numerosi voli di guerra per operosità e bravura ammirevoli,
abbattendo dopo audaci scontri, due aparecchi nemici. Monte Novegno-Monte Cimone, 14 novembre; Cielo diAsiago, 13 dicembre 1917. MBVM: Pilota d'aeroplano, in numerosi voli sul nemico, nonostante l'intenso fuoco,
coadiuvava arditamente ed intelligentemente l'osservatore in importanti ricognizioni. – Cielo del Carso, 21 dicembre 1915-25 maggio 1917.
N. 20085 di matricola è in forza alla 22^ Squadriglia di Campoformido fin dalla costituzione nel febbraio del 1917. Giunge in zona di guerra il 12 marzo. Compie l'ultimo volo di guerra con la 22^ il 16
ottobre 1917. Nell'agosto successivo è a Bologna con la Sezioe Difesa. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare:
Pilota d'aeroplano, in quattro mesi eseguì lunghe e difficili ricognizioni e osservazioni di tiri d'artiglieria, sfidando gli
antiaerei e gli apparecchi nemici da caccia, che spesso danneggiarono gravemente il suo
apparecchio. Insistendo con accanimento sull'obbiettivo indicatogli e scendendo a bassa
quota, raccolse precise informazioni, e, con rara perizia, aggiustò molte volte il tiro contro le batterie dell'avversario. – Cielo del Medio Isonzo, giugno-agosto 1917.