Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Sardegna
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
Ten. Osservatore
Achenza Stefano Alessandro
115^ Squadriglia
Sassari
Ten. Osservatore
Albani Lucio
113^ Squadriglia
La Maddalena
2° Capo pilota
Anfossi Ettore
255^ Squadriglia
Tempio Pausania
Tenente pilota
Aperlo Umberto
279^ Squadriglia
Sassari
Sottoten. pilota
Branca Mario
Com. Scuole Aviatori
Sassari
Tenente pilota
Canessa Renato
4^ Sezione SVA
Cagliari
Sergente pilota
Caredda Antonio
38^ Squadriglia
Cagliari
Capitano pilota
Carta Egidio
2^ Caproni
Cagliari
M.llo motor.
Carta Giovanni Antonio
Dirigibile
Alà dei Sardi
Tenente Dirigib.
Carta Satta Luigi
Dirigibile U5
Nuoro
Maresc. pilota
Corso Goffredo
5^ Squadriglia
Castelsardo
Soldato Mitragliere
Cossu Silvio
8^ Caproni
Cagliari
Ten. Osservatore
Costa Alberto
41^ Squadriglia
La Maddalena
2° Nocchiere pilota
D'Alessio Ottavio
258^ Squadriglia
Alghero
Capitano pilota
De Muro Vittorio
7^ Squadriglia
Siurgus Donigala
Tenente Osservatore
De Notti Raffaele
26^ Squadriglia
Quartu S. Elena
2° capo pilota
De Rosa Semplicio
253^ Squadriglia
Olbia
Capit. Osservatore
Di Candia Raffaele
2^ Squadriglia
Cagliari
2° Capo Osservatore
Fadda Giovanni
259^ Squadriglia
Cagliari
Tenente Osservatore
Giacheddu Antonio
Aerostiere
Tempio Pausania
Capitano Osserv.
Giua Armando
27^ Squadriglia
Alghero
Serg. Magg. pilota
Granese Annibale
Com. Scuole Aviatori
Cagliari
Capitano
Leone Mario
Dirigibili
Cagliari
Tenente pilota
Maramaldo della Minerva
Antonio
11^ Farman
Cagliari
Sergente pilota
Masala Tommaso
49^ Squadriglia
Bolotana
Serg. magg. pilota
Mascia Efisio
Com. Scuole Aviatori
Cagliari
Ten.
Osservatore
Mesina
Vincenzo
28^
Squadriglia
Olzai
Caporale pilota
Morfino Emanuele
78^ Squadriglia
La Maddalena
Sergente Mitrag.
Negroni Raffaele
3^ Caproni
Sassari
Tenente Pilota
Noce Fausto
90^ Squadriglia
Tempio Pausania
2° Capo Timoniere
Orrù Felice
C.R.EM.
Orroli
Maggiore Pilota
Pascale Renato
115^ Squadriglia
Cagliari
Cap. Osservatore
Pinna Parpaglia Pietro
72^ Squadriglia
Pozzomaggiore
Tenente Pilota
Piras Pietro
114^ Squadriglia
Sassari
Soldato Mitragl.
Pistidda Antonio
4^ Caproni
Sassari
2° Capo Pilota
Rodi Marco
251^ Squadriglia
Cagliari
Serg. Pilota
Romagnino Vittorio
5^ Squadriglia
Settimo S. Pietro
Capitano
Salis Salvatore
Aerostiere
Padria
Vice Brig. pilota
Satta Giovanni
Capitano pilota
Sequi Ernesto
76^ squadriglia
Bosa
Ten Osservatore
Simola Luigi
23^ Squadriglia
Sassari
Capitano Osserv.
Simoncelli Vito
23^ Squadriglia
Cagliari
Sottotenente pilota
Soddu Antonio
Sezione L3
Sassari
Soldato pilota
Spano Eugenio
71^ Squadriglia
Bosa
Sergente pilota
Tola Francesco
71^ Squadriglia
Silanus
Capitano Dirigib.
Valle Giuseppe
Città di Ferrara
Sassari
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
WWW.QUELLIDEL72.IT
ACHENZA STEFANO ALESSANDRO
Tenente Osservatore di Cagliari, Medaglia d'Argento al Valor Militare, prestò servizio con la 113^ e con la 115^ Squadriglia. Nell'agosto del 1917 è a Villaverla con la III Sezione SAML , che a fine agosto diventa
la 115^ Squadriglia. A dicembre il reparto si sposta a San Pietro in Gù. Il 18 gennaio 1918 cinque caccia attaccano il velivolo di Achenza pilotato da Lenzi. Glim italiani riescono a danneggiarne uno e a sfuggire agli altri rientrando
alla base gravemente danneggiati. Il 18 marzo si sposta a san Luca di Treviso e il 5 agosto a Fossalunga. L'ultimo volo registrato del Tenente Achenza è del 1 dicembre 1918. MAVM: Osservatore d'aeroplano, compiva in breve
periodo di tempo numerosi voli di guerra, spingendosi spesso in alto e addentro
nelle linee nemiche, riportando sempre utili ed importanti notizie. Il 10 gennaio
1918, mentre compiva una ricognizione in regione Lisser-Cismon, attacccato da una
pattuglia nemica di oltre cinque apparecchi da caccia, sosteneva brillantemente
l'ineguale combattimento, e coadiuvato mirabilmente dal pilota, si disimpegnava,
non prima di aver costretto uno degli apparecchi avversari ad allontanarsi gravemente danneggiato. – Rientrava col proprio velivolo colpito in più parti. – Cielo
di Monte Lisser, 10 gennaio 1918.
Tenente Osservatore decorato con Medaglia di Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare, caduto sul Pasubio il 28 giugno 1918 con
un Pomilio PE della 135^ Squadriglia insieme al pilota Bernabei, per incidente. Del 62° Reggimento Fanteria compie il primo volo di guerra con la 113^ Squadriglia il 1 novembre 1917 su Fiera di Primiero. Il 30 novembre, nel corso
di una ricognizione
sul Pertica risponde con la mitragliatrice all'attacco di due caccia austriaci. Era stato nominato sottotenente l'11 luglio 1915. Dopo aver compiuto un mitragliamento nella zona di Campomulo il 7 dicembre e l'ultima
missione con la 113^ il 30 dicembre 1917, transita il 26 gennaio 1918 alla 121^ Squadriglia sul campo di Sovizzo. Il 27 febbraio il SAML con Albani e il pilota tenente Traversa viene gravemente colpito dalla contraerea
e poi attaccato da un caccia nemico nel cielo di Lastebasse. A quella data aveva compiuto 18 ricognizioni, 12 crociere e sostenuto 2 combattimenti. Con la 135^ Squadriglia è a Castelgomberto quando alla guida del caporale Bernabei
il Pomilio si mette a testa in giù e si schianta quando già era in vista del campo.
MAVM:"Ardito e volenteroso osservatore dall'aeroplano, coscienzioso ed entusiasta del suo
compito di soldato dell'aria, si distinse per numerose azioni di guerra dalle quali riportò utilissime informazioni e fotografie. Ritornando al campo della propria squadriglia
dopo un volo di guerra, nel quale aveva assolto in pieno la sua missione, per incidente di volo incontrava morte gloriosa in servizio della Patria".
MBVM: Ardito
osservatore dall'aeroplano, durante un'importante ricognizione fotografica, nonostante
avesse avuto l'apparecchio colpito in parti vitali, continuava egualmente nella sua
missione. Sosteneva un combattimento aereo e, pur avendo avuto l'apparecchio una
seconda volta gravemente danneggiato dal tiro antiaereo nemico, rientrava nelle proprie linee, soltanto dopo aver completamente assolto il compito affidatogli, dimostrando ardire e calma esemplari. –
Cielo di Lastebasse, 27 febbraio 1918.
Capitano pilota nato a cagliari il 4 agosto 1877. Entrato in aviazione il 1 gennaio 1916, del 21° Reggimento Artiglieria. Si trovava nel maggio del 1915 ad Aviano al comando della 3^ Squadriglia Bleriot. Il 29 maggio si sposta a Mortegliano. Il 23 giugno "bombarda" le trincee nemiche. Il 17 ottobre 1915 viene costituita
la 2^ Squadriglia Caproni è al comando viene destinato Carta.Si trova sul campo di Aviano. Il 16 maggio 1916 il Caproni 483 di Carta viene attaccato da due coppie di caccia che vengono costretti al ritiro dalla violenza del fuoco difensivo.
Sulla rotta di ritorno vengono avvicinati da un altro velivolo austriaco, lo attaccano e lo mettono in fuga verso Monfalcone.Carta viene ferito alle gambe il 9 giugno sul Caproni 708 durante un azione in Val d'Astico.
Il 9 dicembre del 1916 è in Albania al comando dell'VIII Gruppo di Volo, mentre dal 1 novembre fu con la 6^ Squadriglia Caproni. Nell'autunno arrivò alla 2^ Squadriglia Caproni. Carta fu decorato con tre Medaglie d'Argento
al Valor Militare. MAVM: Pilota d'aeroplano e comandante di squadriglia da bombardamento,
compì numerosi e difficili bombardamenti fra l'intenso fuoco delle artiglierie avversarie.
Il 2 aprile, di ritorno da un'operazione su Adelsberg, attaccato da un velivolo avversario,
audacemente lo contrattaccava, costringendolo a planare decisamente, esempio all'equipaggio di mirabile sangue freddo e valoroso contegno. Il 9 giugno, ferito ad una gamba
mentre volava a bassa quota sulle posizioni nemiche, tiene celato ai compagni di volo il
suo stato, e, malgrado il dolore e la copiosa perdita di sangue, prosegue nella rotta, nonostante il continuo fuoco delle artiglierie antiaeree; raggiunge l'obiettivo prefissogli, eseguisce
con perfetta calma il lancio delle bombe, colpisce in pieno il bersaglio e rientra al campo
di partenza. – Trentino-Carsia Giulia, ottobre 1915-novembre 1916. MAVM:Pilota militare, il 16 maggio 1916, avendo il velivolo più volte colpito dal violento tiro di svbarramento, proseguiva, ciononostante, la rotta
verso l'obiettivo, mirabilmente assencondato dall'equipaggio. Attaccato da quattro aeroplani avversari, due ne abbatteva e gli altri metteva in fuga. Raggiunto l'obiettivo, lo bombardava efficacemente. Al ritorno, attaccato
da un quinto apparecchio, lo metteva ancora in fuga. Cielo di Ovcia Draga, 18 maggio 1916. MAVM:Comandante del raggruppamento da bombardamento, manteneva sempre vivo nei dipendenti lo spirito aggressivo, partecipando personalmente a
numerose ardite azioni, compiute spesso in avverse condizioni atmosferiche ed ostacolato da violenti attacchi degli aerei nemici. Ottobre 1917-gennaio 1918.
Soldato mitragliere classe 1893 della 8^ Squadriglia Caproni dove lo troviamo dai primi dicembre del 1916. Decorato con Medaglia d'Argento al valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i combattimenti sostenuti dal luglio
al settembre 1917. Al marzo del 1918 aveva preso parte a 40 bombardamenti tra cui quello diurno su Pola. Il 13 marzo marzo 1918 chiese di frequentare il corso di pilotaggio e ricevette parere favorevole per i velivoli da bombardamento.
Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Mitragliere e motorista d'aeroplano, ha compiuto in breve tempo numerosi bombardamenti. Due volte, il 7 e il 28 luglio 1917,
si recava sugli impianti nemici di Idria, sfidando il tiro aggiustato ed intenso dell'avversario e sostenendo, fermo e deciso, la lotta contro apparecchi che lo attaccarono.
Tre volte, nei giorni 7, 11 e 23 agosto 1917, compì il bombardamento del Vallone di Chiapovano, in condizioni difficili di navigazione, e rientrando con l'apparecchio danneggiato
anche in parti vitali. Si distinse quotidianamente in ardite imprese, e specie esponendosi a riparare in volo l'apparecchio danneggiato durante un'escursione su Pola. Costante,
mirabile esempio di attività, alto sentimento del dovere e sprezzo del pericolo. Cielo del Carso e dell'Istria, luglio-ottobre 1917." Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito mitragliere d'aeroplano, pronto
all'offesa e sicuro nella difesa,
seppe sempre con vivo entusiasmo ed alto sentimento del dovere fondere la propria
azione e il proprio spirito con quello dell'equipaggio, al quale fu sempre di valido
e prezioso aiuto nei più pericolosi frangenti. – Cielo di Pola, del Piave e del Trentino,
novembre 1917 - agosto 1918.
Tenente Osservatore nel marzo del 1917 è a Oleis con la 41^ Squadriglia. Di Albino, classe 1893, 2° Reggimento Artiglieria da Campagna. In agosto con il pilota caporale
Vandagnotto inseguono e mitragliano un aereo nemico costrigendolo ad atterrare. Rimane con la squadriglia fino allo scioglimento, 26 settembre 1917. Dopo Caporetto è a Istrana con la 22^ Squadriglia e subito dopo con la 36^
su velivoli
S.P.3. Il 30 gennaio 1918 avviene un bizzarro incidente ai danni di Gori e Costa il cui velivolo si scontra frontalmente con il PE del sergente Canova,
che per un guasto al motore atterava in direzione opposta. A febbraio del 1918 la squadriglia si trasferisce a Casoni. Nel 1917 viene decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Abile
Osservatore, offertosi volontariamente di eseguire
un'ardita ricognizione, sosteneva brillantemente l'attacco di sette velivoli nemici. Ritornato al campo con l'apparecchio colpito in settanta punti
e fuori uso, partiva di nuovo volontariamente per compiere un'altra missione di guerra. Qualche giorno dopo, sfidando la pioggia e le offese dell'avversario, discendeva coraggiosamente a bassa quota per meglio
assolvere il mandato afidatogli, riportando l'apparecchio gravemente danneggiato dal tiro della fucileria: costante e bell'esempio di alte virtù militari. Cielo di Tolmino e di Codroipo, ottobre 1917. Medaglia di Bronzo
al Valor Militare: Quale osservatore d'aeroplano, col suo contegno decisamente aggressivo, riusciva a
mettere in fuga un velivolo nemico, obbligandolo poi, con rip tutti attacchi, ad atterrare precipitosamente nelle proprie linee. Più tardi, dava ancora prova del suo alto ardimento eseguendo, fra la pioggia di rotta,
l'osservazione di un importante concentramento di fuoco su Lohve ed abbassandosi perciò a soli 500 metri, nonostante l'intenso
tiro antiaereo che gli colpiva ripetutamente l'apparecchio – Cielo di Owcia Draga e di
Lohve, 18 agosto-8 settembrò 1917.
2° Capo Nocchiere pilota, classe 1890 di Marco della 258° Squadriglia Idrovolanti dal gennaio 1918 nella rada di Valona (Albania). Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di
Bronzo al Valor Militare. MAVM: "Pilota di idrovolante ha eseguite diverse missioni su base nemica, espossto ad intenso fuoco antiaereo, prendendovi utili fotografie e
respingendo in combattimento serrato un idrovolante avversario da cui era stato attaccato. Ha eseguito inoltre un bombardamento di opere nemiche a notevole distanza
entro terra, dimostrando sempre perizia e ardimento. Basso Adriatico agosto-dicembre 1917. MBVM:
Classe 1886. Il 7 settembre 1916 il capitano pilota Vittorio De Muro sostituisce il parigrado Modelli a capo della 7^ Squadriglia Caproni. Era giunto in zona di Guerra
nel luglio precedente. Prese parte al bombardamento di Fiume, Dornberg e Previcina con la 3^ Squadriglia Caproni. Nel bombardamento di Dornberg sostenne un combattimento con un velivolo austriaco che fu costretto
ad atterrare. Al comando della 7^ partecipò al primo bombardamento notturno (13 ottobre) con tutti i velivoli della squadriglia. Nei giorni di Caporetto cede il comando al tenente Leoncini. Medaglia d'Argento al Valor
Militare:
Pilota d'aeroplano, eon sereno eoraggio ed alto sentimento del dovere, eseguiva, di
giorno e di notte, numerose azioni di bombardamento, raggiungendo sempre gli obbiettivi assegnati, nonostante gli attacchi dei velivoli nemici da caccia e l'intenso fuoco
delle batterie antiaeree. – Cielo del Trentino e del Carso, 1° agosto 1916-28 agosto 1917.
Il 25 settembre 1916 il tenente osservatore Giua è a Campoformido con la 27^ Squadriglia. Il 12 maggio 1917 con il pilota Giovanardi sostiene un combattimento contro due aerei da caccia nemici, dopo aver sparato 60 colpi
gli si inceppa l'arma, ma se la cavano. Capitano di Reggimento di fanteriaFu decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore d'aeroplano, con
piva numerose e brillanti ricognizioni ed azioni offensive. Il 14 agosto 1916, durante una
crociera sul nemico, ferito alla testa dallo scoppio di un proiettile, rientrava soltanto dopo aver portato a termine il proprio mandato. Il 12 maggio 1917, in una ricognizione,
con esemplare fermezza e coraggio coadiuvava efficacemente il pilota a tener fronte a due
aerei avversari, che lo avevano attaccato, imponendosi loro col suo contegno audace e
aggressivo. - Cielo del medio Isonzo e del Carso, luglio 1916-giugno 1917; Cielo del Vippacco, 4 agosto 1916; Cielo di Bainsizza, 12 maggio 1917.
Reggimento Fanteria n. 25513 di matricola. Il sergente maggiore pilota Antonio Maramaldo della Minerva arrivò presso la 11^ Squadriglia Farman il 16 novembre
1915 sul campo di Chiasiellis. Il 25 dello stesso mese il velivolo fu attaccato da un Aviatick che colpì il motore, costringendolo ad atterrare a Santa Maria
La Longa. Maramaldo fu ferito ad una gamba. Il 4 aprile 1916 l'osservatore tenente Travaglianti e Maramaldo
hanno un combattimento che dura circa un quarto d'ora nei pressi del Monte Sei Busi. Il Farman viene ripetutamente colpito, ma l'equipaggio riesce a
tornare incolume. Per questo episodio l'equipaggio meritò un encomio. L'8 luglio
1916 Maramaldo e l'osservatore Bertorello attaccano un velivolo austriaco che si abbassa sul Monte Verena. A sua volta viene attaccato da tre caccia nemici il 9 ottobre su Monfalcone: L'osservatore tenente Canepa
viene colpito ma l'aereo rientra a Conegliano.
Maramaldo la seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di aeroplano, durante una crociera prolungava il servizio affidatogli per impedire un incursione di tre velivoli nemici. Attaccatone uno e
circondato dagli altri due, si comportava con grande abilità e ardimento, finche l'arresto del motore lo obbligava a discendere. Compi numerose e ardite ricognizioni e crociere, sostenne frequenti combattimenti aerei,
dimostrando sempre di possedere le migliori doti del pilota militare. – Cielo di Doberdò, 9 ottobre 1916. Nel 1918 è in Libia con la 106^ Squadriglia.
Classe 1895, n. 1300 di matricola fu chiamato alle armi il 15 gennaio 1915. 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza, il 5 di aprile passa al Battaglione Aviatori di Torino e il 28 maggio, 4 giorni dopo l'entrata
in guerra dell'Italia, viene mandato alla scuola di Pisa, nel campo d'aviazione di San Giusto per frequentare il corso allievi piloti Il brevetto lo ottiene il 13 dicembre di quell'anno, volando su un
monoplano Bleriot 40 HP. Da San Giusto Masala passa alla scuola di aviazione di Cascina Malpensa e poi al campo scuola di Busto Arsizio. E' nominato sergente il 31 gennaio 1916. Entra in
zona di guerra il 14 aprile del 1916. A luglio del 1916 è con la III sezione della 46^ Squadriglia a Nove di Bassano. Vola con apparecchio Caudron G3 e nell'agosto del 1916 la III sezione si aggiunge
alla 49^ Squadriglia.
Per il ciclo dell'estate del 1916 viene proposto per la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel rapporto informativo si legge: "E' sergente pilota di questa squadriglia.
Da più mesi vola su posizioni nemiche in montagna con arditezza e resistenza, assecondando mirabilmente l'opera dell'ufficiale osservatore. Più volte,
volando a bassa quota, ha riportato l'apparecchio colpito da proiettili di fucileria e mitragliatrici; una volta il suo aeroplano fu colpito in pieno+
da shrapnel nemico, ma calmo ed esperto nel volo, tornò in campo solo dopo aver ultimato la sua missione. Durante l'offensiva del Pasubio riuscì ad arrivare su
tale zona dal campo, nonostante le condizioni atmosferiche avverse, mercè l'abile manovra, la resistenza e la ferma volontà ... ". Nel maggio del 1917 è con la 45^ Squadriglia sul campo di Oleis e il 14, il suo Farman è colpito
da due caccia austriaci, ma riesce a rientrare alla base. Nel giugno è trasferito alla 83^ Squadriglia Nieuport di Cavazzo Carnico, mentre dopo Caporetto a Marcon.
A gennaio raggiunge il campo di S.Pietro in Gù, mentre a ottobre è nel vicino campo di Poianella. Il 22 ottobre Masala e Donadio abbattono un nemico a Bocchetta di Po, e il 28 un'altro
sul Monte Verena. MAVM: Pilota di una squadriglia per artiglieria,
compì numerosi voli su territorio nemico, dando costante prova di ardimento e perizia. Il 14 maggio 1917, durante una ricognizione, attaccato prima da uno e poi da tre velivoli avversari, resisteva ad intenso
fuoco di mitragliatrice, che ripetutamente gli colpiva l'apparecchio in parti vitali. Costretto a ritirarsi per i danni subiti, rientrava al
campo, dando mirabile prova di calma, coraggio e sicura perizia. – Cielo del basso e medio Isonzo, 20 aprile 1916-14 maggio 1917. MBVM:
Pilota d'aeroplano, dopo numerosi e arditi voli sul nemico
compiuti dal Tonale alla Val Brenta, durante la nostra offensiva sul Pasubio, volò in condizioni assai difficili a bassa quota e vi si mantenne con calma e audacia per più ore in
ogni giorno, fatto segno ad intenso e ben aggiustato fuoco nemico, coadiuvando efficacemente l'ufficiale osservatore, che potè chiamare, aggiustandoli, numerosi tiri di nostre
artiglierie contro batterie e truppe nemiche. Monte Pasubio, 9-14 ottobre 1916.
Tenente Osservatore nativo di Olzai (Sassari) classe 1889, ufficiale di complemento del 35° reggimento Artiglieria da Campagna. Anzianità da ufficiale 1 novembre 1915.Decorato di Medagia d'Argento al Valor Militare. Il 23 luglio 1916 è con la 43^ Squadriglia sul campo diSammardenchia e vola con velivoli Caudron G3. Il 27 aprile 1917 il velivolo
si incidenta sul campo di Bolzano con il G3 501 (pilota Ballabio). Il 24 maggio il velivolo di Mesina (pilota Borgo) viene attaccato da tre apparecchi nemici che lo costringono ad atterarre. L'unità viene sciolta il 26 settembre 1917
e Mesina passa alla 28^Squadriglia basata sulcampo di Chiasiellis. Il 25 ottobre 1917 il velivolo di Mesina (pilota Sacco) viene attaccato per tre volte dalla caccia tedesca ma riesce a rientrare.Il 29 si sposta a Arcade. Rimane ferito
durante la battaglia del Piave, il 25 giugno 1918. Al luglio 1918 è in forza al Comando Scuole Aviatori. Al termine delle ostilità fu proposto per il passaggio ai ruoli effettivi (SAP) per meriti di guerra.
MAVM: Osservatore d'aeroplano, in sessanta voli sul nemico, seppe sempre dar prova di alto sentimento del dovere e di grande spirito di abnegazione.
A pochi metri dal suolo, benchè fatto a vivo fuoco di fucileria e di mitragliatrici, che colpiva l'apparecchio in più punti, seguendo con entusiasmo le nostre fanterie
che si slanciavano all'assalto, mitragliava truppe nemiche e forniva preziose informazioni ai comandi. Cielo di Faiti-Soluec, 19 agosto 1917
Di Giacomo, sergente mitragliere, matricola 827, della 3^ Squadriglia Caproni di Aviano dove si trova dall'estate del 1917. Arma di Fanteria di Giacomo. Nel gennaio del 1918 la squadriglia era
stata trasferita sul fronte occidentale dapprima a Ocheley poi a Villeneue. Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 56 azioni di Guerra. Fu citato all'orgine del gruppo dal G.B.2 francese l'11 ottobre 1918,
con il seguente: "Mitrailleur d'une habilitè et d'un sang-froid su dessus de tout èloge; S'ex distinguè au corse de nombreux bombardements de nuit, accomplissant trois
expeditions dans la meme nuit".
Medaglia d'Argento al Valor Militare:
"Arditissimo mitragliere d'aeroplano da bombardamento, attaccato più volte di giorno nel cielo del Carso e di Pola da velivoli nemici, con rara perizia e non comune
valore sosteneva vittoriosamente il combattimento costringendo sempre l'avversario alla fuga. La notte del 16 settembre 1918 compiva tre lunghe spedizioni in
distanti ed importantissimi obiettivi militarei, abbassandosi ripetutamente a mitragliare il nemico. Cielo del Carso, del Trentino, di Pola, di Francia - 3 agosto 1917 - 16 settembre 1918.
Tenente pilota della 90^ Squadriglia SVA di Busiago (Tv), di Battista classe 1896 (1898 nel registro di squadriglia) del 5° Bersaglieri. Partì al fronte nel 1916 sul Carso, come sottotenente nella Brigata Catanzaro. Dopo essersi ripreso in seguito a una brutta ferita, nel 1918 Fausto Noce entrò nell’aviazione.
Era stato nominato sottotenente il 15 agosto 1916 e tenente il 7 settembre 1918. Non risultano commbattimenti.
Dopo la guerra fu inviato in Libia. Perse la vita in un incidente aereo nei pressi di Varese nel 1920.
Il capitano Osservatore Pascale dall'estate del 1916 è con la 11^ Squadriglia Caproni in procinto di partire per l'Albania. Il 1 gennaio 1917 è a Valona e comanda il reparto che cede, il 3 febbraio 1917, al capitano Sabbatini.
Nel settembre del 1917 è con la 113^ Squadriglia sul campo di Cavazzo Carnico, mentre dopo Caporetto si ritira a Casoni, L'8 dicembre assume il comando della 115^ Squadriglia di San Pietro in Gù, che manterrà fino al
14 settembre 1918. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore, pilota e comandante di squadriglia, in numerosi voli di guerra diede bella prova di valore, perizia e sprezzo del pericolo, eseguendo anche
bombardamenti a bassa quota. Cielo di Albania e del Piave, maggio 1916 - settembre 1918.
Del 46° Reggimento Artiglieria da Campagna giunse nell'estate del 1916 alla 43^ Squadriglia. Agli inizi del 1917 il
tenente Pietro Pinna è con la 43^ Squadriglia sul campo di Bolzano del Friuli con velivoli Caudron G3 e G4. Il 10 marzo 1917 con il velivolo pilotato da Torre
fu fatto segno a violento fuoco incrociato di bettrie antiaeree e ripetutamente colpito. Rimase con la 43 almeno fino a tutto maggio 1917 poi passa alla sezione SAML della 72^
Squadriglia impegnata nella difesa di Brescia. Il 3 agosto partiti dal campo di brescia con il pilota Moccafiche è costretto a scendere sul ghiacciaio del Verenocolo con
il SAML 2428 rimanendo illesi. Il 30 agosto la squadriglia si trasferisce a Castenedolo e il 20 settembre diventa 120^ Squadriglia. Con questo reparto rimane fino al novembre del 1917.
Il 12 ottobre ha un incidente in atterraggio a Cividate Camuno con la perdita del velivolo. A fine anno 1917 ottiene il comando della 39^ Squadriglia
da Cà Tessera. All'armistizio è comandante interinale del V Gruppo Aeroplani di Carpanedo. Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: «Osservatore dell'aeroplano di saldissima tempra, comandante di squadriglia di attività alacre, in voli quotidiani, superava con fermo cuore insidie ed offese nemiche, scoprendo le artiglierie dell'avversario e dirigendo contro di esse
l'aggiustato fuoco delle nostre batterie.»
— Cielo del Carso, Cielo del Piave, aprile 1917-maggio 1918. MBVM:
«Eseguì con intelligenza ed ardire numerose ricognizioni. Per cercare di individuare una batteria nemica, si spinse oltre le nostre prime linee, in terreno battuto da artiglieria e fucileria nemica.»
— Castelnuovo, 7 agosto-6 settembre 1915.
Tenente pilota della 114^ Squadriglia già nel 1917 quando viene decorato con Medaglia d'Argento al Valor Miliatre. Vola su apparecchi Pomilio. Nell'ambito dell'Undicesima battaglia dell'Isonzo il 25 agosto il SAML dei Tenenti
piloti Arturo Freddi Cavalletti e Pietro Piras viene colpito su Lokve (Croazia) dal caccia dell'Asso dell'aviazione Godwin Brumowski atterrando in emergenza.
MAVM: Pilota d'aeroplano, volontariamente partiva come osservatore in ricognizione. Attaccava un apparecchio da ricognizione nemico, fugandolo.
Sopraggiunto un apparecchio da caccia nemico, lo atterrava risolutamente sparandogli
contro due caricatori. Alla seconda raffica di proiettili incendiarii veniva gravemente
ferito ad una mano, al viso, in più parti del corpo e molto gravemente in una gamba.
Incurante delle sue ferite, riusciva a ricaricare e a scaricare per ben due volte l'arma
contro l'avversario, tenendolo a distanza, in modo da permettere al pilota di riportare
l'apparecchio nelle nostre linee. Appena a terra, invece che delle sue ferite si preoccupava
di spiegare al pilota ciò che aveva osservato, perchè ne riferisse. – Cielo di Lohve, 25
agosto 1917.
Soldato mitragliere della 4^ Squadriglia Caproni. Proveniente dal 1° Reggimento Artiglieria da Montagna, fu nominato mitragliere di aeroplano il 15 ottobre 1917. Dal 29 ottobre successivo
presta servizio alla 4^ Caproni. Nel marzo del 1918 chiese di essere ammesso al corso di pilotaggio.
2° Capo torpediniere pilota della 251^ Squadriglia caduto per incidente di volo a Venezia il 17 gennaio 1918. Il Macchi cappottò in decollo andando in pezzi Medaglia d Bronzo al Valor Militare.
"Ardito pilota di idrovolante compì con risolutezza difficili missioni di guerra.In seguito ad incidente aviatotìrio perdeva la vita mentre partiva per una missione di guerra.
Alto Adriatico, 17 gennaio 1918
Capitano dei Carabinieri Ernesto Sequi, nato a Bosa (Nu) il 10/04/1882 di Battista. Entrò in combattimento in zona di guerra come pilota il 09/10/1917, prima con la 76ª Squadriglia, per finire poi alla 70ª Squadriglia aeroplani da caccia
Hanriot, della quale divenne comandante. Al suo attivo un velivolo nemico abbattuto, 50 voli di guerra e 20 missioni di scorta. Il 18 novembre 1917 rimane ferito in combattimento e viene ricoverato in ospedale. Ritornerà al reparto nel
gennaio 1918. Il 26 marzo 1918 assume il comando della 70^ Squadriglia Caccia ad Istrana. Il 17/06/1918 in condizioni proibitive si abbassò per mitragliare le truppe austriache sul Montello:
colpito gravemente da fuoco di contraerea e ferito al viso, riuscì a portare il proprio apparecchio al proprio campo di volo di Gazzo. Ha compiuto 50 missioni di guerra.
Medaglia d’Argento al Valor Militare. Ricoverato di nuovo in ospedale è sostituito da Avet. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota da caccia e ottimo comandante di squadriglia, prese parte a numerosi mitragliamenti
da bassa quota contro truppe nemiche, ritornando spesso con
l'apparecchio gravemente danneggiato dal tiro avversario. Il 17 giugno 1918, sotto
la pioggia dirotta, abbassatosi per meglio colpire il bersaglio e rimasto gravemente
ferito, nonostante il dolore e la copiosa perdita di sangue, riuscì a riportare l'apparecchio al proprio campo; costante esempio ai suoi dipendenti di audacia, di costanza e di elevato sentimento del dovere.
- Cielo di Musile, di Intestadura e di
Paludello, 17 giugno 1918.
Tenente Osservatore di Luigi del 49° reggimento artiglieria da campagna. Di famiglia sassarese è nato a Verona. Il 1 ottobre 1916 entra all'Accademia
Militare di Torino per il corso allievo ufficiale e vi rimane fino al 18 marzo 1917, quando viene assegnato al Reggimento. Il 16 ottobre 1917 viene nominato Osservatore.
Dal 1 agosto 1917 al 20 novembre è con la 44^ Squadriglia Aeroplani. Presta servizio anche nella 131^ per 15 giorni. Poi con la 23^.
Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito e diligente osservatore dell'aeroplano, in numerosi voli di guerra si distingueva per calma, valore ed alto sentimento del dovere. Più volte, benchè montasse
un apparecchio di limitata
efficienza, spontaneamente e conscio del pericolo si offriva con nobile slancio, e si spingeva a quota bassissima molto addentro nelle linee nemiche, tra raffiche di fucileria e di mitragliatrici, riportandone utili ed
importanti rilievi. Animato da grande amor di Patria e da elevato sentimento del dovere, era sempre di bello esempio per fermezza e coraggio. – Cielo del Carso, agosto-ottobre 1917; Cielo del Piave, ottobre 1917,
ottobre 1918. Ha compiuto 30 voli di guerra (26 ricognizioni, 3 bombardamenti e 1 osservazione del tiro). Riportò 5 volte l'apparecchio colpito.
Nato a Cagliari ma originario di Arcervia (Ancona) di Giuseppe. Il tenente Osservatore Simoncelli nell'estate del 1917 è con la 44^ Squadriglia. Classe 1894 appartiene nal 2° Reggimento di Artiglieria da campagna.
Nominato Osservatore d'Aeroplano il 15 febbraio ed
iniziò i voli di guerra nell'aprile successivo. Con la 44^ rimane fino al settembre 1917. Divenuto capitano il 20 novembre 197 assume il comando della 23^ Squadriglia sul campo di Marcon.
1917. Il 22 marzo 1918 si trasferisce a Medole. Precipita sul Montello con il pilota caporale Bocconi. Era il suo 56° volo compiuto per prova. Per far tornare ai suoi sottosposti la fiducia scossa per quel tipo di
apparecchio, un Pomilio PE. Era il 30 luglio 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare, 1924 ne ebbe un'altra "alla Memoria".
MBVM: Osservatore d'aeroplano, in mumerosi e lunghi voli sul nemico, disimpegnò le mansioni affidategli, dando bella prova di tenacia e di intelligente ardimento. Ad onta di gravi ostacoli, condusse
più volte a termine difficili compiti volontariamente assunti, effettuando osservazioni di tiro e rilievi fotografici di particolare importanza. Cielo del Carso, novembre 1916-settembre 1917.
MBVM (m): Osservatore comandante di squadriglia, con sprezzo del pericolo ed elevato sentimento del dovere,
fu di costante esempio ai dipendenti. In un volo di prova, per far tornare nei suoi
inferiori, la scossa fiducia, su di un tipo di apparecchi, lasciava gloriosamente la
vita. – Cielo del Piave, 15 giugno-30 luglio 1918.
Soldato del 17° reggimento artiglieria pilota classe 1892, poi sergente maggiore, matricola 3405 Nel luglio del 1917 è a Bari con la 101^ Squadriglia per la difesa della città. Nell'estate del 1917 è a Brindisi nella squadriglia di difesa 103 che vola su apparecchi
Voisin. Dagli inizi di luglio 1918 è con la 82^ Squadriglia Caccia sul campo di Fossalunga. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da Caccia forte e risoluto, in ogni occasione di fronte al nemico dimostrò calma, coraggio e sereno
sprezzo del pericolo. Cielo del Trentino, aprile luglio 1916. Cielo del Piave, giugno novembre 1918.
Nella Grande guerra fu insignito di due medaglie d'argento al valor militare e di una serie du decorazioni italiane e straniere. Franceso Tola è nato a Silanus nel 1893 ed è morto
a Firenze nel 1964. Era orgoglioso di essere sardo, uno dei pochi isolani che partecipò al primo conflito mondiale nell'arma dell'aviazione che muoveva ancora i suoi primi passi. Per testimoniare la sua sardità,
sull'apparecchio da combattimento aveva dipinto i colori bianco e rosso della Brigata Sassari. Francesco Tola fece parte della 71^ squadriglia aeroplani da caccia. Iniziò i voli nella zona delle operazioni alla
fine del mese di luglio del 1916 e parteciò a numerosi combattimenti aerei fino al termine del conflito nel 1918. MAVM: Brillante pilota d'aeroplano addetto ad una squadriglia
da caccia, dopo numerosi voli di crociera e di montagna, col sereno sprezzo di ogni pericolo, sostenuti vari combattimenti, dando prova di grande perizia aviatoria e sangue freddo,
affrontava con altri apparecchi della stessa squadriglia un potente e ben armato velivolo nemico, concorrendo col fuoco della propria mitragliatrice a determinarne la caduta in
fiamme. Cielo di Forte Luserna (Trentino) 24 agosto 1917. MAVM: Pilota da
caccia, in molti mesi di permanenza al fronte, dimostrò di possedere in sommo
grado coraggio, abnegazione, sentimento del dovere ed abilità al volo, mai smentiti
in oltre 400 voli di guerra. Di scorta ad un apparecchio da ricognizione, riusciva, in
concorso dello stesso. a liberarlo da un velivolo nemico, che cadeva abbattuto. –
Cielo Trentino, 15 gennaio 1918.
Giuseppe Valle nasce a Sassari il 17 dicembre 1886. Dopo aver frequentato l'Accademia militare e la Scuola di applicazione di artiglieria e genio, consegue il grado di sottotenente in servizio attivo permanente in data 5 settembre 1907.
Assegnato in servizio navigante al dirigibile militare P. 1 presso Vigna di Valle dal novembre 1911, il mese successivo l'imbarco come ufficiale di bordo sul P.2, un dirigibile impiegato nel corso della Guerra di Libia fino al maggio 1912.
Partecipa a svariate gare di sferici in Francia, Belgio, Stati Uniti, Svizzera e Spagna fra i 1913 ed il 1925.
Il 19 giugno 1914 viene nominato comandante in 1ª di dirigibile e nel corso della prima guerra mondiale comanda il dirigibile M. 9 e successivamente il 4° Cantiere dirigibili; ha successivamente comandato
il dirigibile M.14 ed i Cantieri mobilitati di Padova e Ferrara.
MAVM: Con mirabile intelligenza, perizia ed ardimento, nella sua qualità di comandante dei dirigibili P 4 e V. 2, portò a compimento le azioni di bombardamento contro la Ferriera di Muggia (13 giugno 1915),
il Nodo ferroviario Divazza (16 giugno 1915), lo Stabilimento tecnico Triestino (4 luglio 1915), il Cantiere San Marco di Trieste (6 luglio 1915), la Stazione di Grignano (16 luglio 1915), il Bivio ferroviario Nabresina
(21 luglio 1915), il Viadotto ferroviario Sestiana (22 luglio 1915), gli Hangars di Parenzo (7 agosto 1915), il Nodo ferroviario di Nabresina (5 aprile 1916), riuscendo sempre, spesso in condizioni di tempo difficili,
a riprendere gli hangars di Campalto o di Ferrara, anche quando, per l'azione del tiro nemico, l'involucro del dirigibile era stato forato in più punti. MAVM:
Quale
comandante dei cantieri dirigibili, prendeva parte, anche di sua iniziativa, a numerose, arditissime azioni di bombardamento, ottenendone efficacissimi risultati dovuti alla sua rara perizia di comando ed al suo conosciuto ardire.
– Cielo del Carso,
del Chiapovano, della Pianura Veneta, maggio 1917-luglio 1918.
Maresciallo del Battaglione Dirigibilisti, n. 18497
matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
Nella sua qualità di meccanico-motorista di dirigibile, prese parte
alle azioni di bombardamento contro la linea ferroviaria Trieste
Nabresina (26 maggio 1915), gli
accampamenti nella piazza d'armi
di Gorizia (9 giugno 1915), le posizioni del Monte Santo (16 giugno
1915), il nodo ferroviario Prwacina
Dornberg (4 luglio 1915), i ponti
a S. W. di Gorizia (16 luglio 1915),
il nodo ferroviario di Opeina (5
agosto 1915), il campo di aviazione di Aisovizza (17 settembre
1915), le posizioni del San Michele
(22 ottobre 1915), il nodo ferroviario di Opeina (2 aprile 1916),
coadiuvando molto efficacemente
il comando del dirigibile, e dimostrando intelligenza, perizia ed ardimento mirabili nel disimpegno
della delicata ed importante mansione di servizio affidatagli, sì da
concorrere, nel modo più utile e
commendevole, alla migliore riuscita delle azioni predette.
Sergente maggiore pilota classe 1890. Al 1 gennaio 1918 è con la 122^ squadriglia sul campo di Trenno, ma passa subito alla neoformata 108^ su Nieuport 17. E' in forza, nel luglio 1918, al Comando Scuole Aviatori.
Sergente corpo aeronautico gruppo aeroplani, 5^ Squadriglia bombardamento, n. 42528 matricola. Ai primi di luglio 1916 è a Verona. Il 23 maggio si trasferisce alla Comina per appoggiare le operazioni della decima
battaglia dell'Isonzo. Il 24 maggio il Caproni 2362 parte alle 15 per attacacre le posizioni austriache nella zona dell'Hermada. Attaccato da due caccia austriaci riesce a rientrare ma il mitragliere Blesso viene ferito
mortalmente.
Il 1 giugno la 5^ è di nuovo a Verona. Il 17 luglio partecipa al bombardamento di Pola. Il 5 ottobre si strasferisce con il reparto ad Aviano e il 26 ottobre 1917 non torna da una missione. Costretto ad atterrare in territorio nemico, morì
dopo dieci giorni per le ferite riportate.
MAVM: Pilota d'apparecchio
Caproni, durante un'azione di bombardamento sulle linee nemiche, attaccato da due velivoli da caccia, sosteneva con indomito ardore la lotta. Colpito a morte il mitragliere di
poppa, rimasto solo al governo dell'apparecchio gravemente colpito in organi vitali, mentre l'altro pilota prendeva il posto del mitragliere, sapeva con ardita manovra, e mantenendo un calmo e sereno contegno, concorrere a tenere in rispetto il nemico, riuscendo poi a
ricondurre il velivolo in territorio nazionale. – Cielo di Selo, 23 maggio 1917.
MAVM: Ottimo pilota d'aeroplano, in numerosissime missioni
compiute sul nemico in difficili condizioni di navigazione, varie volte con l'apparecchio attaccato da aerei avversari e seriamente colpito dall'artiglieria nemica, diede
prova costante di calma, perizia e mirabile sprezzo del pericolo. Il 26 ottobre, inviato in una pericolosa missione, non rientrava più al campo. Moriva il 4 novembre
1917 in un ospedale di riserva dell'avversario. – Fronte Trentina, Giulia e Carsica, aprile 1916, ottobre 1917.
Capitano genio battaglione dirigibilisti. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ufficiale di bordo
in un dirigibile, con intelligenza, perizia e ardimento prese attiva parte a varie riuscite
azioni di bombardamento di opere militari e ferroviarie del nemico, nonostante le avverse condizioni atmosferiche e l'intenso fuoco delle artiglierie. – Cielo del Carso, 19
settembre 1916-22 aprile 1917.
Tenente 2° reggimento artiglieria costa, 7 gruppo aeroplani, 26^ squadriglia dal marzo 1917. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Abile osservatore, compì numerose ed
ardite ricognizioni, malgrado il fuoco e gli attacchi degli apparecchi da caccia dell'avversario che varie volte danneggiarono il suo velivolo. Il 4 febbraio 1918 sostenne un
brillante combattimento contro cacciatori nemici che inutilmente cercarono di impedirgli l'esecuzione di un importante compito assegnatogli. Cielo degli Altipiani,
maggio 1917 - febbraio 1918.
Caporale pilota della 78^ Squadriglia Caccia divenne pilota militare il 12 aprile 1918 e giunse in zona di guerra il 1 giugno successivo. Iniziò
i voli di guerra con una crociera sulla zona di Valdobbiadene. Al ritorna cappotta in atterraggio e rimane ferito. Dall'8 giugno è di nuovo in volo. Cappotta di nuovo il 31 luglio mettendo fuori uso il suo apparecchio. Con il suo Hanriot
Hd.1 attacca più volte dei drachen nemici costringendolo ad abbassarsi. Il 4 ottobre sostiene un combattimento con due velivoli nemici, avendo il proprio apparecchio colpito. L'11 ottobre sulla zona di Nervesa attacca e abbatte
due velivoli nemici. Colpito atterra fuori campo e sfascia il velivolo. Ottiene un'altra vittoria su Papadopoli il 29 ottobre. Complessivamente ha compiuto 89 voli di guerra. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ottimo pilota da caccia affrontò i rischi di
quattordici combattimenti aerei, spesso in condizioni di inferiorità, dando prova di aggressività, ardimento ed abilità rimarchevoli. Nel corso della nostra offensiva abbattè un apparecchio
nemico e contribuì efficacemente all'abbattimento di un altro, portando a quattro il
numero delle sue vittorie aeree. - Cielo del Piave, 1 giugno-2 novembre 1918.
Capitano battaglione aerostieri. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito e valoroso comandante di una sezione aerostatica, trovandosi in osservazione sul pallone ed essendo stato attaccato da velivoli nemici,
che incendiarono l'involucro, raccolti gli strumenti e le carte di bordo, si precipitò nel vuoto, affidandosi al paracadute, e benchè investito dalle fiamme dell'involucro stesso che pure precipitava,
prese felicemente terra. – Cielo di Vascon, 8 agosto 1918.
Maresciallo del Reggimento Lancieri Mantova, pilota della 5^ Squadriglia Caproni, n. 22555 di matricola. E' con la 5^ nei giorni di Caporetto sul campo di Aviano. Il 27 novembre partecipa insieme ad altri apparecchi al bombardamento di Primolano.
Al ritorno è attaccato da un caccia. Il suo Caproni, il 4184 è inseguito dal cacciatore nemico che ferisce al braccio il mitragliere Garzena. L'equipaggio riceve un Encomio dal Comando del raggruppamento Squadriglie da Bombardamento.
Il 17 luglio partecipa, con il Caproni 11496 al primo bombardamento diurno dii Pola. Il 23 luglio lo stesso Caproni, al ritorno da un lancio di manifestini ha un incidente all'atterraggio, precipita d'ala e Corso muore il giornon successivo per le ferite riportate.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di velivoli
da bombardamento, dimostrò sempre calma e perizia pari all'audacia. Partecipò a
difficili e numerosi voli sul nemico, ritornando spesso con l'apparecchio colpito. Il
27 novembre 1917, di ritorno da un volo d'offesa su di un obiettivo violentemente
sbarrato dal fuoco antiaereo, benchè fosse stato ferito il mitragliere e l'apparecchio
danneggiato in parti vitali, con abilità e sangue freddo ammirevoli, metteva in fuga
un velivolo da caccia. Dopo aver partecipato al bombardamento della piazzaforte
di Pola, chiudeva la sua brillante carriera di soldato col sacrificio della sua giovane
vita – Cielo del Trentino, del Piave e dell'Alto Adriatico, 16 novembre 1917-22 lugiio 1918.
Tenente gruppo aerostieri. Medaglia d'Argento al Valor Militare:
In pochi mesi compiva un notevole numero di ascensioni, fornendo utili notizie e
contribuendo notevolmente ad ostacolare al nemico il passaggio del Piave. Attaccato
più volte da aerei nemici, continuava sereno le sue osservazioni. Durante bombardamenti che gli colpirono l'apparecchio, tenne contegno mirabile, infondendo calma ed
energia nei propri dipendenti. – Cielo del Piave, maggio-ottobre 1918.
Tenente pilota della 279^ Squadriglia Idrovolanti FBA di Cagliari dove inizia ad operare nel dicembre del 1917 (15^ Sezione Idro). Diventa 279 il 31 maggio 1918.
2° Capo osservatore classe 1894 di Ferdinando, su idrovolante FBA inizia ad operare nel febbraio del 1917 con la 269^ Squadriglia di La Spezia. Passa poi alla 259^ di Venezia. Perde la vita in un incidente
aereo il 18 settembre 1917.
2° Capo della Regia Marina pilota della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi. Classe 1893 di Giovanni nato a Tempio Pausania in provincia di Sassari. Arriva a Brindisi probabilmente alla fine del 1917 e eimane vittima di un
incidente di volo il 9 giugno 1918. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di idrovolante in tre importanti missioni guerresche una delle quali contro munitissima piazza nemica mai fino allora attaccata
per le rilevanti difese e per la grande distanza, dimostrava perizia, bello slancio e sprezzo del pericolo. Volontariamente lanciava dei manifesti di propaganda pur non ignorando la sorte riservatagli in caso di cattura.
Basso Adriatico, 25 aprile, 14 maggio 1918.
2° capo nocchiere della 253° Squadriglia idrovolanti di Venezia dove giunge nella primavera del 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota di idrovolante di grande entusiasmo ha compiuto
numerose missioni di guerra dimostrando sempre alto sentimento del dovere e sprezzo del pericolo. Alto Adriatico, aprile-novembre 1918.
Capitano osservatore della 2^ squadriglia Caproni dove arriva nel gennaio del 1918. Croce di Guerra al Valor Militare: Ottimo e audace
osservatore di aeroplano portò a compimento numerose azioni di guerra in condizioni
molto difficili. – Cielo del Piave e del Trentino, gennaio-ottobre 1918.